Category: EVIDENZA

Sorpreso a spacciare droga aggredisce i carabinieri, profugo


Piacenza24

Sorpreso a spacciare marijuana aggredisce i carabinieri, profugo
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I carabinieri stavano sorvegliando la zona dei giardini Margherita nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di stupefacenti: improvvisamente hanno notato un profugo 28enne nigeriano, con precedenti per spaccio, cedere “qualcosa
Bloccato mentre spaccia ai giardini picchia un carabiniere, profugoIlPiacenza

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Algerino stupra cagnolina, poi torturata e uccisa – IMMAGINI CHOC

Nerina, cagnolina randagia abusata, torturata ed uccisa da un clandestino algerino, che le ha causato atroci sofferenze ed emorragie interne, a Vittoria, in provincia di Ragusa.

Ci perdoneranno i colleghi che si scandalizzano – per troppa sensibilità – davanti alla parola “clandestino” e alla diffusione della nazionalità di uno stupratore, perché questo è l’ assassino della docile randagia, il quale per due notti l’ ha seviziata infilandole un tubo di ferro nell’ ano, provocandole terribili lesioni. Nerina era accudita con amore da alcuni volontari e stazionava nei pressi di un distributore di benzina. Ed è proprio lì che si è consumata la violenza, così come hanno testimoniato le telecamere di sorveglianza piazzate davanti alle pompe di gasolio, i cui filmati sono stati visionati dal titolare della stazione di servizio, che aveva notato copiose e preoccupanti tracce di sangue sull’ asfalto.

Il clandestino arriva in bicicletta, la socievole Nerina lo saluta piena di gioia, in cerca di una carezza da parte di quelle mani che stanno per massacrarla. Alla fine del filmato, che non riusciamo a visionare per intero a causa della sua brutalità, la piccola fugge agonizzante dalla morsa del suo carnefice. I fatti risalgono allo scorso ottobre. Ma adesso la gente del posto è insorta contro l’ algerino, che, nonostante fosse stato immediatamente identificato come autore del reato, ha continuato a restare a piede libero e a trastullarsi torturando altri randagi, combattendo così la noia che lo status di immigrato irregolare comporta, almeno in Italia.

Gli abitanti del posto non hanno dimenticato quella dolce cucciola e hanno organizzato in suo onore una manifestazione di protesta, che si terrà a Vittoria domani 16 settembre, alle ore 15, davanti alla casa in cui l’ assassino alloggia abusivamente, chiedendone l’ espulsione immediata.

«L’ uomo che ha ucciso brutalmente, senza necessità e per crudeltà, la randagina Nerina è un clandestino violento, socialmente pericoloso e senza identità. Anche se il fatto non è recente, in queste ore ci è stato recapitato il video inedito della telecamera a circuito chiuso che mostra l’ intera dinamica dell’ uccisione. In più, i cittadini sono esasperati e preoccupati perché costui continua a molestare i randagi.
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La legge 129/2011 prevede l’ espulsione immediata dall’ Italia o l’ accompagnamento all’ interno di un CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione), e comunque l’ algerino non avrebbe dovuto circolare liberamente. Se le istituzioni avessero rispettato la legge, oggi Nerina sarebbe ancora in vita», hanno dichiarato mediante una nota congiunta Stefano Fuccelli ed Enrico Rizzi, rispettivamente presidente del Partito Animalista Europeo e presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, promotori della manifestazione di protesta.

Massacrata a coltellate dal marito albanese

15 SET – Una donna di origini romene, Elena Seprodi, 48 anni, è stata uccisa a coltellate nella sua abitazione di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Il delitto, secondo le prime informazioni, al culmine di un litigio con l’ex marito albanese, Kujtim Hasanaj, 49 anni. L’uomo è stato arrestato e si trova ora sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri. Il litigio tra i due, che risulterebbero separati, sarebbe scoppiato per un presunto tradimento della donna e per questione di soldi.
Il delitto al civico 4 di strada Asti, in una casa di proprietà dell’uomo, non lontano dalla sede della Protezione civile dove si stava svolgendo un corso di aggiornamento per vigili urbani. Sono stati questi ultimi, avvertite le grida della donna, a dare l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno fermato l’uomo all’interno dell’appartamento, con ancora in mano il coltello da cucina utilizzato per colpire la donna.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/09/15/donna-uccisa-a-coltellatefermato-marito-2_bfc7533a-6b58-4de7-bc7b-265f4ac3c3f2.html

Nuovo italiano pesta la figlia perché chatta

Malmenata dal padre perché sorpresa a chattare con un giovane straniero. E’ quanto raccontato da una 17enne residente a Forlì con la famiglia tunisina con cittadinanza italiana. La minorenne si è presentata nei giorni scorsi in Questura spiegando agli agenti delle volanti quanto le sarebbe accaduto.
La ragazza ha raccontato di essere stata sorpresa dalla madre mentre, via telefonino, stava dialogando con un giovane. In serata, quando il padre ha fatto ritorno a casa, la moglie gli ha riferito l’accaduto. L’uomo, secondo il racconto della minorenne, avrebbe prima inveito contro di lei per poi malmenarla usando, sembra, anche un bastone. Pare che mai in precedenza il padre abbia picchiato la figlia.
La giovane è stata accompagnata dagli agenti al Pronto Soccorso cittadino dove è stato redatto un referto di 10 giorni di prognosi. Poi è stata affidata ai servizi sociali e trasferita in una comunità. Pur in assenza di denuncia sono in corso indagini per verificare l’accaduto.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/09/15/chatta-con-giovane-padre-picchia-figlia_aa7bb4e8-70fd-47da-abf2-80cfe2aeaf6e.html

Nigeriano tenta violenza per strada, bloccato da passanti

Ieri a Camogli, un cittadino extracomunitario, nel percorrere a piedi via XX Settembre, si poneva improvvisamente di fronte ad una passante toccandole le parti intime.

La pronta reazione di alcuni passanti e della donna, una 44enne del luogo, costringeva lo sconosciuto a darsi a precipitosa fuga.

Immediatamente allertati, i militari dell’Arma, grazie agli elementi descrittivi forniti, riuscivano a rintracciare l’aggressore, identificandolo in un nigeriano di 28 anni, gravato da precedenti di polizia.

L’inquietante episodio è successo intorno alle 11 vicino al mercato settimanale, dove il nigeriano si era appostato, apparentemente per chiedere l’elemosina.

L’immigrato è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violenza sessuale, con contestuale richiesta nei suoi confronti di emissione del foglio di via obbligatorio.

Non solo Rimini, violenza sessuale per strada anche a Camogli: preso un nigeriano

Firenze, migrante vende figlia per 15 mila euro

La polizia di Firenze ha arrestato un 49enne serbo accusato di aver ridotto in schiavitù la propria figlia minorenne. Le indagini, condotte dalla squadra mobile hanno preso avvio nell’agosto dello scorso anno, a seguito della segnalazione di un centro antiviolenza fiorentino, allertato, a sua volta, da una telefonata proveniente dalla Sicilia che indicava una situazione di pericolo per una minore residente a Firenze, in zona Piagge, della quale si conosceva soltanto il nome. I poliziotti hanno individuato il nucleo familiare nel quale la piccola viveva e l’appartamento dove la stessa era tenuta segregata.

Secondo quanto ricostruito, il padre della bambina ha esercitato per anni sulla figlia minorenne poteri corrispondenti al diritto di proprietà. La bambina, infatti, fin dall’età di 13 anni, è stata promessa in sposa a un connazionale residente, con la propria famiglia, in Francia. L’accordo, raggiunto con il padre del ragazzo circa quattro anni fa, prevedeva che la bambina, allora 13enne, sarebbe dovuta andare in sposa al giovane connazionale, in cambio del pagamento di una somma pari a 15mila euro. Secondo quanto emerso dalle indagini, dieci mesi dopo l’accordo, la famiglia del futuro sposo è tornata in Italia per suggellare il fidanzamento; nell’occasione è stata versata, quale anticipo, la somma di quattromila euro, ed è stato stabilito dalle due famiglie che la ragazza avrebbe dovuto essere portata in Francia entro settembre 2016. Fino a tale data, la stessa avrebbe dovuto mantenere la verginità, dimagrire per ritrovare la forma del primo incontro e imparare a svolgere le faccende domestiche, pena la restituzione della somma versata.

Come accertato dagli agenti, durante questo lungo periodo, la bambina è stata segregata in casa dai genitori, potendo uscire solo poche volte al mese per fare la spesa – sempre in compagnia di un componente maschile del nucleo familiare – e privata di denaro e scheda telefonica. Malgrado ciò, però, grazie ad un gioco per smartphone mediante il quale era possibile accedere ad una chat tramite connessione wi-fi, ha conosciuto un coetaneo al quale, dopo essere entrata in confidenza, ha confessato la propria situazione di segregazione e sofferenza. Il padre si trova ora nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

http://www.secoloditalia.it/2017/09/orrore-a-firenze-figlia-minorenne-promessa-in-sposa-per-15mila-euro/

Donna senza velo stuprata da Nordafricano furioso

Redarguisce l’amico perché la sua compagna veste troppo all’occidentale e lui la picchia e la violenta. L’episodio, avvenuto a fine luglio a Torino, ha come protagonista una coppia nordafricana residente alla Spezia.

L’uomo, un 31/enne marocchino, è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. La coppia era a casa di un amico a Torino e durante la cena il padrone di casa ha fatto alcuni rilievi alla donna per l’assenza del velo: le risposte della donna hanno scatenato la reazione del compagno, che l’ha schiaffeggiata e trascinata in camera da letto. Qui, a notte fonda, ha obbligato la donna a un rapporto sessuale, continuando a picchiarla. La mattina dopo, dopo l’ennesima aggressione, lei si è allontanata e ha raggiunto il capoluogo ligure. Dopo il ricovero all’ospedale Galliera, è tornata alla Spezia, dove ha presentato denuncia. Per lei è scattata la protezione della rete antiviolenza, mentre la polizia ha scoperto altre vessazioni messe in atto dal migrante.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/09/14/islamica-senza-velocompagno-la-violenta_40b34993-0752-463c-ac85-d200ba89a53a.html

Migrante orina davanti bimba, poi picchia chi lo ferma

L’immigrato 27enne, che ora è stato denunciato per una sfilza di reati, è risultato essere un pluripregiudicato con precedenti penali di ogni tipo. Finalmente è stata presentata una richiesta di provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

K. H., 27enne tunisino, stava urinando su un muro di piazza Giureconsulti, in un’area particolarmente affollata. Fra i passanti, che lo guardavano inorriditi, c’erano anche molti bambini e diverse mamme con i passeggini al seguito. L’immigrato è stato sorpreso da una pattuglia del gruppo Aurelio della Polizia Locale. Ma, nonostante le proteste dei presenti, ha ignorato tutti continuando a fare la pipì contro il muro.

Gli agenti sono intervenuti invitandolo a ricomporsi e a fornire le proprie generalità. Per tutta risposta hanno ricevuto parolacce, minacce e insulti. Non solo. Non appena hanno insistito nel chiedergli di esibire i propri documenti l’uomo, ubriaco e in stato alterato, ha cercato di colpire uno dei due agenti ed è scattato in mezzo alla folla. Inseguito e bloccato dopo poche centinaia di metri, dopo una violenta colluttazione è stato bloccato e portato al Centro di Identificazione della Questura.

Ai controlli il 27enne è risultato essere pluri-pregiudicano con precedenti penali per spaccio di stupefacenti e di avere da poco scontato una pena detentiva con divieto di dimora nel territorio di Roma. È stato, quindi, denunciato per “resistenza e violenza alle forze dell’ordine e atti osceni, aggravati dalla presenza di minori”, oltre che per il “non rispetto del divieto di dimora” ed è stata presentata una richiesta di provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/roma-fa-pip-davanti-ai-bimbi-poi-tunisino-aggredisce-i-1440914.html?mobile_detect=false

Roma fuori controllo, turista stuprata da straniero davanti al Comune

Un’altra violenza a Roma. Questa volta addirittura ai piedi del Campidoglio dove una ragazza belga di 23 anni è stata salvata soltanto dall’intervento di tre vigili urbani in servizio nella piazza principale.
Secondo le prime ricostruzioni la studentessa straniera si trovava in un locale del centro, un pub irlandese a via del Plebiscito, dove avrebbe conosciuto un altro straniero, uno straniero di 26 anni che lavora all’aeroporto di Fiumicino. Dopo aver lasciato il locale i due hanno raggiunto piazza dell’Aracoeli. Ma quando hanno iniziato a salire la scalinata è iniziato l’incubo.

Il giovane avrebbe provato a molestarla, cercando di baciarla e tentando di violentarla. La ragazza ha provato a respingerlo, ma lui avrebbe continuato con modi sempre più violenti. Solo le urla disperate della giovane hanno attirato l’attenzione degli agenti del comando che erano in servizio lì in quel momento e che hanno fermato entrambi.
I due sono stati ascoltati. E sulla vicenda sta indagano la polizia giudiziaria del comando generale dei vigili urbani, coordinati dal vicecomadante Antonio Di Maggio.

A soli due giorni dallo stupro della ragazza finlandese vicino a Termini, un’altra violenza scuote dunque Roma. E apre uno squarcio sulla sicurezza della capitale. Due terribili storie avvenute non in periferia, in luoghi isolati, ma in pieno centro. Addirittura in una delle aree più famose di Roma.

http://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/roma_violenza_campidoglio-3236968.html

Ghanese armato di ascia ‘accetta’ donna

E’ stato arrestato dai carabinieri l’uomo che questa mattina ha aggredito la moglie a San Martino Buon Albergo (Verona) colpendola con un’accetta. E’ un ghanese di 59 anni, che è stato portato in caserma. Sarà il magistrato a formalizzare l’accusa di tentato omicidio. L’uomo è in Italia da una ventina d’anni ed era noto per problemi di alcol, che lo scorso agosto erano culminati con il suo allontanamento da casa.

“Conosciamo la famiglia e la situazione – ha detto il sindaco di San Martino Buon Albergo, Franco De Santi – quella famiglia, che ha tre figli, dal 2009 è seguita dai servizi sociali e nel 2013, dopo che il padre era rimasto senza lavoro, era stata ospitata con un provvedimento d’urgenza in un alloggio dell’Ater”. “L’amministrazione comunale – ha aggiunto – è sempre stata di sostegno per le bollette e le spese scolastiche”.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/09/13/ferisce-con-ascia-ex-moglie-arrestato_1b221077-1092-4e3a-b97d-5b29370bca9f.html