Category: EVIDENZA

‘Profugo’ si denuda e masturba sul bus

RONCADE – Si spoglia in autobus: l’episodio sabato sera in un mezzo pubblico dell’Atvo. L’autista della corriera si è visto costretto a fermare il mezzo e a chiamare i Carabinieri: sul posto una pattuglia.

Un extracomunitario di colore s’era completamente spogliato in mezzo agli altri viaggiatori. E stava cimentandosi in atti di autoerotismo.
I Carabinieri della stazione di Roncade, giunti sul posto, hanno provveduto a denunciare l’uomo, un senegalese, per atti osceni in luogo pubblico.

L’africano è stato successivamente portato in ospedale per essere sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio.

http://www.oggitreviso.it/senegalese-nudo-autobus-109781

Marocchino senzatetto aggredisce persone a bottigliate

Intervento del nucleo radiomobile di Ventimiglia ieri sera in un bar di passeggiata Oberdan per via di uno straniero assai esuberante. Un cittadino marocchino Nafti Bettomi classe 1985, senza fissa dimora, in preda ai fumi dell’alcol è entrato nel bar ed ha iniziato ad inveire nei confronti di un ignaro avventore minacciandolo. Non contento ha minacciato, brandendo un collo di bottiglia, anche la titolare del bar, romena anche lei, intimandole di dare ad egli da bere e obbligandola a farsi consegnare i soldi in cassa.

Ma qualcuno ha chiamato il 112, così i carabinieri sono intervenuti e hanno arrestato il marocchino che attualmente si trova recluso presso la casa circondariale di Imperia.

http://www.riviera24.it/articoli/2015/04/14/193095/marocchino-ubriaco-minaccia-avventori-e-titolare-di-un-bar-sul-lungomare-di-ventimiglia

Pesta la moglie italiana tutti i giorni: per ‘educarla’

La Polizia di Stato ha arrestato, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Latina, dott. Guido MARCELLI, su richiesta del Sostituto Procuratore, dottoressa Simona GENTILE, ADEF Ben Asser, cittadino tunisino di 26 anni.

A carico dell’uomo sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia in danno della compagna, cittadina italiana residente a Latina.

La vittima delle angherie del predetto soggetto extracomunitario ha denunciato alla Polizia di Stato i maltrattamenti inflitti dal suo convivente. In particolare, minacce e percosse quotidiane, sfociate in aggressioni con conseguenti traumi al volto ed in altre parti del copro. In altre occasioni, la donna si è vista altresì minacciata di morte con un coltello. In più d’una occasione è stata costretta a ricorrere alle cure di una sua amica, medico, trovando altresì rifugio presso l’abitazione di quest’ultime di altre conoscenti.

Quest’ultime, sentite in qualità di persone informate sui fatti dagli investigatori della Squadra Mobile, hanno confermato quanto rappresentato dalla vittima in sede di denuncia presso la Questura di Latina.

Dalle indagini è scaturito che i maltrattamenti sono iniziati fin dal mese di ottobre 2014 fino a raggiungere l’apice il decorso 10 marzo, allorchè la donna ha trovato la forza di recarsi presso la Squadra Mobile della Questura di Latina e denunciare il convivente che è stato arrestato ed è attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Latina.

http://questure.poliziadistato.it/Latina/articolo-6-246-80181-1.htm

Araldo Polizia di Stato scritta nera

Peruviani la narcotizzano e poi la stuprano

Ancona, 13 aprile 2015 – Sabato sera i poliziotti della Squadra Mobile, dopo una serrata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, hanno tratto in arresto due giovani peruviani responsabili di violenza sessuale di gruppo e lesioni nei confronti di una giovane ragazza.

Il fatto risale allo scorso 9 marzo, quando la giovane, di ritorno dalla scuola serale, si era fermata in un pub del “Piano” a bere una birra in compagnia dei due conoscenti. Dopo i primi sorsi aveva subito cominciato ad avvertire un forte malessere e giramenti di testa, causati dalla somministrazione di un farmaco che, unito all’alcool, le aveva causato uno stato di stordimento.

Di lì a poco, accompagnata dai suoi due aguzzini in un vicino giardino, approfittando del buio, uno di loro l’aveva immobilizzata con forza stuprandola, mentre il secondo, in piedi con fare circospetto, controllava che nessuno si avvicinasse al luogo del delitto. La giovane, che non aveva avuto mai rapporti sessuali nè relazioni sentimentali con nessuno dei due, è stata accompagnata a casa subito dopo l’atto, ancora completamente sconvolta e stordita.

La giovane sanguinava e la madre se n’è accorta. L’indomani, vedendo che la perdita non cessava, preoccupata, ha accompagnato la figlia d’urgenza all’ospedale Salesi, dove è stata sottoposta a un delicato intervento e ricoverata per otre una settimana.

http://www.corriereadriatico.it/ANCONA/ancona_violentata_stupro_arresti_due_giovani_peruviani_piano/notizie/1293574.shtml

Non danno elemosina, senegalese li aggredisce: agenti lo arrestano, magistrato lo libera

CAROVIGNO – Chiede l’elemosina in un supermercato, ma qualcuno si rifiuta e lui comincia ad infastidire i clienti, sino ad aggredire anche i carabinieri . È accaduto ieri in un supermercato a Carovigno. Protagonista un senegalese di 36 anni, O.I, le iniziali del suo nome. I carabinieri della stazione di Carovigno lo hanno arrestato, poi rimesso in libertà.

I carabinieri sono giunti sul posto dopo la segnalazione alla centrale operativa, qualcuno aveva chiamato per segnalare che un uomo presso un supermercato di Carovigno e stava infastidendo i clienti dell’attività commerciale perché rifiutavano di dargli l’elemosina. Una volta arrivati al supermercato il 36enne avrebbe aggredito anche i militari che hanno riportato lievi contusioni.

Il pubblico ministero di turno ritenendo di non dover richiedere la misura cautelare ha disposto che l’uomo fosse rimesso in libertà.

http://www.brindisioggi.it/infastidiva-i-clienti-che-rifiutavano-di-dargli-lelemosina-e-aggredisce-i-carabinieri-senegalese-nei-guai/

C’è sempre, un ‘pubblico ministero di turno’…

Profugo con sbarra di ferro semina il panico: distrugge 16 auto e 5 vetrine, scene di devastazione – FOTO

Fermo, 11 aprile 2015 – Terrore verso le 11 nei pressi del centro commerciale di Campiglione (foto). Un nigeriano in preda ad un raptus con una paletto in ferro sradicato qualche attimo prima nel parcheggio antistante ha distrutto cinque vetrine di negozi e danneggiato sedici auto in via Conventati.

(Foto Zeppilli)

(Foto Zeppilli)

(Foto Zeppilli)

(Foto Zeppilli)

(Foto Zeppilli)

(Foto Zeppilli)

A dare l’allarme sono stati alcuni passanti. Sul posto si sono precipitati polizia e carabinieri. Lo straniero è stato bloccato e portato al pronto soccorso dell’ospedale ‘Murri’ di Fermo.

A quanto risulta, si tratta di un nigeriano domiciliato a Sant’Elpidio a Mare, giunto in Italia con la richiesta di asilo politico. Secondo le testimonianze, il 41enne non avrebbe avuto nessun diverbi nella mattinata né ci sarebbero stati episodi scatenanti alla base del suo comportamento.

L’uomo è accusato di danneggiamento aggravato e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Da valutare l’ipotesi di aggressione, nel caso l’uomo avesse, nella sua furia devastatrice, coinvolto delle persone, ma per il momento non risultano feriti né denunce per lesioni. Il nigeriano è in Italia con regolare permesso di soggiorno, ma non è stato ancora appurato se abbia un lavoro o sia disoccupato. Si sa soltanto che in passato ha avuto rapporti con una cooperativa.

http://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/raptus-auto-vetrine-danneggiate-spranga-1.841523

Ora, il conto lo paghino Renzi e Al Fano.

Sacerdoti ‘picchiano’ africano che molestava ragazza

Stavolta non hanno porto l’altra guancia. Hanno fatto uno strappo alla regola evangelica e si sono scagliati con energia contro un marocchino che stava selvaggiamente picchiando una badante. L’intervento di due sacerdoti di Offlaga ha messo in fuga l’aggressore, che nel giro di una manciata di minuti è tornato sulle tracce della vittima del pestaggio… per concludere l’opera . Ma prima che la situazione potesse degenerare, il nord africano è stato arrestato dai carabinieri di Manerbio. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi in via Giotto, nella casa di un anziano accudito dalla badante di 30 anni. Approfittando della visita all’anziano di un sacerdote e di un frate incaricati di portare la comunione al domicilio delle persone ammalate, S.D., 37enne residente a Brescia, è riuscito a introdursi nell’abitazione spacciandosi per un amico di famiglia. Quando se l’è trovata davanti, in preda a un raptus si è lanciato contro l’ex fidanzata e, sotto lo sguardo attonito dei due religiosi, ha cominciato ad insultarla e picchiarla. Dopo averla gettata sul pavimento, ha afferrato la badante per i capelli trascinandola per alcuni metri. A questo punto i sacerdoti sono intervenuti. La loro inattesa reazione ha spiazzato S.D., che dopo un attimo di incredulità ha guadagnato l’uscita, non prima di aver strappato di mano alla badante lo smartphone con cui cercava di telefonare ai carabinieri.
Mentre la 30enne era in caserma a sporgere denuncia e i preti erano rientrati in canonica, il marocchino è tornato nella casa dell’anziano alla ricerca dell’ex fidanzata. I familiari del pensionato però hanno chiamato il 112. Una pattuglia del radiomobile di Verolanuova è intervenuta arrestando il nord africano con l’accusa di lesioni e furto. Le indagini hanno appurato che l’aggressione è stata l’epilogo di un’escalation di minacce e pressioni psicologiche. Il marocchino non accettava la separazione e aveva promesso alla ex fidanzata che si sarebbe vendicato. Una vendetta sfumata grazie a due sacerdoti che per una volta non hanno porto l’altra guancia.

http://m.bresciaoggi.it/stories/Home/1127915_il_fidanzato_respinto_aggredisce_una_badante/

Sequestrato 1 milione e 316 mila euro a famiglia Rom

Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha eseguito la confisca di beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 1 milione e 316 mila euro.

L’ingente patrimonio, che apparteneva alla famiglia di etnia rom degli S. – avente più componenti con diversi trascorsi criminali – è costituito da due fabbricati siti in Pescara, da un compendio sito in Civitella del Tronto (TE) composto da 3 unità immobiliari, con annesse pertinenze, e da n. 7 autovetture dei membri della stessa famiglia.
L’operazione è il risultato di un articolato lavoro investigativo espletato dal personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione Anticrimine della Questura di Pescara in collaborazione con il personale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pescara in relazione al disposto di cui al decreto legislativo n. 159 del 6 settembre 2011 noto come “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”.
Il Questore della Provincia di Pescara, vagliati gli esiti della sinergica attività investigativa, formulava all’A. G. la proposta di adozione delle descritte misure di prevenzione patrimoniale, nonché di ulteriori misure di prevenzione di carattere personale. Il Tribunale di Pescara determinava quindi l’emissione dei decreti di confisca in parola. Il D. Lgs. n. 159 / 2011 come noto, non è limitato ai soli indiziati di appartenenza ad associazioni per delinquere di stampo mafioso od a sodalizi criminali tradizionalmente ritenuti ‘più pericolosi’, ma può essere esteso a tutte quelle persone che rientrano nella categoria della criminalità comune purché risulti dimostrata la loro pericolosità sociale nonché la sproporzione tra il valore dei beni posseduti ed i redditi dichiarati, sì da far ritenere che tali beni siano, in tutto o in parte, frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.
I soggetti colpiti dai provvedimenti di confisca sono risultati gravati da precedenti penali e segnalazioni di polizia per traffico di stupefacenti, truffa in danno di anziani e reati di tipo predatorio. Per lo Stato erano tutti privi di attività lavorativa lecita. Il Tribunale di Pescara in relazione alla proposta di adozione di misure di prevenzione di carattere personale, disponeva altresì per cinque soggetti la misura della “Sorveglianza Speciale” con obbligo di soggiorno nel comune di Pescara per tre anni.
La descritta attività ha visto intensificare in maniera decisiva le attività sinergiche finalizzate all’aggressione dei patrimoni accumulati illecitamente da parte di componenti di famiglie di etnia rom stanziate della provincia e dedite alla commissione di reati di varia natura (furti, estorsioni, usura, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti).
L’incisività di tale mirata azione, nell’ambito di diverse operazioni effettuate fin dal 2007 ha consentito di sequestrare e confiscare beni per oltre 37 milioni di euro ed applicare la misura della sorveglianza speciale in capo a 127 persone.

http://questure.poliziadistato.it/Pescara/articolo-6-395-80067-1.htm

‘Profughi’ invitano amici a dormire nel ‘loro’ hotel

“Con la compiacenza di alcuni connazionali, reduci di guerra e ospiti di un albergo di via Pietralata, dove soggiornano in attesa di cure, una decina di cittadini libici sono entrati con la forza nella struttura ed hanno occupato alcune stanze.
Il portiere dell’hotel, preoccupato per la situazione che si era venuta a creare, ha deciso di chiamare la Polizia e sul posto sono intervenuti gli agenti del Reparto Volanti” è quanto reso noto da un comunicato della Questura di Roma.
“Dopo aver preso contatti con il richiedente, i poliziotti sono saliti al piano superiore ed hanno intimato agli ospiti irregolari di uscire dall’albergo. Gli stranieri, però, anziché aderire all’invito rivolto loro, hanno iniziato una strenua resistenza oltraggiando gli agenti.

Uno in particolare, approfittando della situazione, ha tentato di barricarsi in una delle camere occupate regolarmente da un connazionale che, nel tentativo di difenderlo e favorirlo, ha anche tentato di colpire gli uomini in divisa con un cacciavite. Intervenuti energicamente, gli agenti hanno bloccato i due stranieri.

Identificati per H.A.S e A.A., rispettivamente di 30 e 27 anni, i due sono stati dichiarati in arresto e stavano per essere condotti in ufficio ma tale manovra è stata ostacolata da altri connazionali che si sono posizionati davanti all’uscita impedendo di fatto il passaggio.

A quel punto gli agenti hanno contattato la sala operativa della Questura e chiesto l’ausilio di altro personale.
Dopo pochi minuti sul posto sono giunte alcune pattuglie che, al loro arrivo, sono state prese d’assalto dai cittadini libici, i quali hanno lanciato contro i poliziotti diversi oggetti tra cui una specchiera in metallo di grosse dimensioni.

Uno straniero, in particolare, dopo aver preso un estintore a muro, lo ha scaricato sugli agenti creando una nube di fumo che ha consentito ad alcuni suoi connazionali di fuggire.

Malgrado le difficoltà respiratorie e la poca visibilità causata dalla polvere, i poliziotti sono riusciti ugualmente a bloccare altre sette persone, tutte responsabili del lancio degli oggetti e del tentativo di interrompere l’operazione di Polizia.
Gli agenti intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari. Per alcuni di loro si è resa necessaria la somministrazione di ossigeno a seguito delle difficoltà respiratorie conseguenti alla inalazione delle polveri fuoriuscite dall’estintore”.

http://lanotiziah24.com/2015/04/roma-cittadini-libici-occupano-alcune-stanze-di-un-albergo-nella-zona-di-santippolito/#

Si masturba davanti mamma con figli piccoli, li assedia in auto: “Vi ammazzo”

REGGIO EMILIA – Sono da poco passate le 15 quando la signora con i due figli esce dalla palestra attigua al parco e sente dei rumori provenire dalla fermata del bus. E’ il marocchino 25enne Soufiane Chahboune che comincia uno “show” fatto di toccamenti nelle parti intime, mimando pure con il bacino un rapporto sessuale.

Spaventata, la donna mette al sicuro in auto i due figli perché vede che quel giovane a dir poco pericoloso si avvicina sempre di più, cercando poi di fotografarlo con il telefonino per avere la prova di quanto le stava accadendo.

E’ a quel punto che il nordafricano si scatena: insulti, pugni alla macchina. Un momento delicatissimo – con quel giovane decisamente fuori controllo – che però non sfugge al poliziotto Punzo: non è in servizio ed è lì nel parco insieme alla moglie, ai figli e ai loro amichetti che stanno giocando.

«Ho detto a mia moglie di chiamare subito il 113 – racconta l’agente – e di tenere a bada i nostri bambini. Poi mi sono avvicinato: ho visto che l’uomo si stava mettendo le mani all’altezza della zona pubica e anche dentro i pantaloni. Dentro l’auto c’erano una donna e due bambini. Non solo, quel tizio ha aperto all’improvviso la porta e l’ha minacciata: ‘Ti ammazzo’. Così non ci ho pensato due volte: anch’io ho una famiglia».

Un intervento provvidenziale e decisamente difficile, perché anche se si qualifica subito come poliziotto, Punzo si trova di fronte un energumeno che prima l’insulta («Che c..o vuoi? Non sai chi sono io! Ti ammazzo») e poi si avventa sull’agente e ne nasce un corpo a corpo. Il poliziotto riesce, comunque, ad allontanare il 25enne dalla macchina in cui sono asserragliati la mamma con i suoi due bimbi. Ma fa anche di più: immobilizza il nordafricano e nel contempo piombano sul posto le Volanti.

Atti osceni in luogo pubblico aggravati dalla circostanza di averli commessi in un posto frequentato da bambini, accusa che potrebbe sfociare in quella di corruzione di minorenni: per tutto ciò Chahboune è stato arrestato. Ma nei suoi confronti è scattata anche la denuncia per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Oggi il marocchino – che vive a Reggio Emilia, è in regola con il permesso di soggiorno, non ha un lavoro e ha qualche precedente per reatri contro il patrimonio – comparirà in tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/04/10/news/atti-osceni-terrorizza-madre-e-due-figli-1.11209427?hc_location=ufi

Questa la città che il fanatico Del Rio ha lasciato in eredità, una volta fuggito a Roma.