Category: EVIDENZA

Anziana sfama africano: lui la deruba

Preleva 2mila euro all’ufficio postale di Pagnacco, esce e se ne va verso casa. Una volta arrivata nella sua abitazione sente bussare alla porta. Apre e si ritrova di fronte un ambulante, secondo la descrizione nordafricano, che chiede aiuto dicendo di avere fame. A quel punto la donna, una 70enne, lo fa accomodare, prendendo dalla dispensa acqua e biscotti. L’uomo mangia, ringrazia e se ne va. Una volta lontano la donna scopre che dalla sua borsetta mancano i contanti. Così chiama i carabinieri della stazione di Feletto, che in breve tempo rintracciano il ladro e ritrovano la busta col denaro, riconsegnandolo alla derubata. “

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Nuova vittima di presunti preti e televisioni.

Profugo rompe spalla a poliziotto

Non è stata una giornata da ricordare in positivo per le forze dell’ordine sul fronte dell’accoglienza dei migranti. Gli arrivi dei profughi infatti si susseguono giorno dopo giorno, con qualche incidente di percorso. Il più grave ssi è registrato nella questura di Santa Chiara, come denuncia il sindacato di polizia Siulp. Come riportano i quotidiani locali, infatti, uno dei migranti che domenica mattina era stato portato lì per il fotosegnalamento ha cercato di scappare, forse pensando a qualche operazione di polizia di tipo penale. O comunque consapevole che nel caso in cui fosse stato identificato in Italia non avrebbe potuto superare la frontiera.

La sua fuga è durata ben poco, ma una volta raggiunto da uno degli agenti gli avrebbe preso il braccio e l’avrebbe torto. Risultato: l’agente è finito al pronto soccorso e avrebbe riportato la sospetta rottura della cuffia della spalla destra. Un mese di malattia. Martedì è stata indetta un’assemblea del sindacato per chiedere un’organizzazione migliore per gestire il problema che così verrebbe, secondo i rappresentanti degli agenti, scaricato sulle spalle delle forze dell’ordine.

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Jesolo: profugo rapina turista…

Negli scorsi giorni uno dei profughi ospitati in una comunità vicentina, come raccontato dal Gazzettino, si sarebbe reso protagonista di una rapina impropria a Jesolo assieme a un complice. I due avrebbero cercato di rubare la borsetta a una ventenne in un locale della località balneare, ma i loro piani sarebbero saltati per la reazione della giovane, con cui sarebbe scaturita una colluttazione. Intervenuta la polizia, i due sono stati arrestati per rapina impropria e compariranno lunedì davanti al giudice per la convalida. Il presunto profugo (gli accertamenti sono ancora in corso) se verrà acclarato che era effettivamente ospitato come migrante perderà lo status di rifugiato.

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Marocchino armato di piccone ruba merendine bimbi

Armato di piccone aveva tentato un furto un distributore automatico collocato nella stazione ferroviaria di Maccarese. Il male intenzionato, di 29enne e di origine marocchina, è stato arrestato questa mattina, alle prime luci dell’alba, dai Carabinieri della Compagnia d’Intervento Operativo del 4° Battaglione ‘Veneto’ per “furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale”.

Il malvivente, pregiudicato e in Italia senza fissa dimora, è stato sorpreso a rubare denaro e vivande da un distributore automatico servendosi di un grosso piccone che aveva portato con se.

Quando ha notato la gazzella l’uomo ha vanamente tentato la fuga. Una volta raggiunto, pur di sottrarsi al controllo ha aggredito i carabinieri con calci e spintoni ma è stato subito bloccato e arrestato. La refurtiva è stata recuperata e restituita.

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AGGRESSIONE A COLPI DI MANNAIA AL RISTORANTE CINESE

Un incidente sul posto di lavoro. Così i parenti di un cittadino cinese hanno giustificato, nella giornata di ieri, le gravi ferite al collo e alla testa, riportate dal loro caro. Una versione apparsa da subito strana agli occhi dei poliziotti chiamati sul posto da personale medico. Gli agenti del commissariato di Marino, direttore dal dottor Valter Di Forti, hanno così avviato delle indagini che in poco tempo hanno portato a ricostruire quanto accaduto.

A provocare le ferite una lite avvenuta in un ristorante cinese di Ciampino. Durante la colluttazione, scaturita per motivi economici, per bloccare il tentativo di fuga della vittima l’aggressore ha impugnato un grosso coltello, simile ad una mannaia, ed ha inferto alcuni fendenti al connazionale. L’uomo, colpito al collo e alla testa, è finito a terra riverso in una pozza di sangue. Trasportato all’Ospedale di Marino, si trova ora ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sarebbero gravi.

Il fermato, identificato per Q.X., 31 enne, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Velletri. Dovrà rispondere di tentato omicidio.

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ROMENO DISTRUGGE AUTO POLIZIA E FERISCE AGENTI

E’ riuscito a danneggiare seriamente una volante della polizia e a ferire due agenti, tenendoli impegnati per oltre quattro ore.

AUTODISTRUTTA

I FATTI – Intervento stanotte della polizia con gli agenti impegnati fino alle 2. La volante è accorsa in via Rossi a Piacenza dove un cittadino romeno del 1977 è stato arrestato e portato al carcere delle Novate accusato di lesioni aggravate, resistenza, minacce aggravate. E stato anche denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale e atti osceni.

Alle 21 e 30 la volante è giunta in via Rossi, perché una donna ne aveva richiesto l’intervento. Affermando che il suo ex fidanzato aveva colpito con un pugno il padre.

L’uomo alla vista degli agenti ha iniziato ad inveire e si è denudato in strada, mostrando le parti intime. È intervenuta una seconda volante, e la rabbia dell’uomo, sotto l’effetto di sostanze, ha continuato a crescere.

Completamente fuori di sè ha cercato quindi di colpire un poliziotto al volto, mancando il segno, e gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo, anche se poi l’uomo ha continuato a divincolarsi, con calci e pugni.

Caricato in macchina, ha continuato a sferrare calci al lunotto posteriore e testate al divisorio, frantumandoli e sfondando il finestrino laterale. E’ intervenuto anche il 118 per sedare l’uomo: il bilancio è due agenti feriti con prognosi di 7 giorni, e una volante della polizia fuori uso, da riparare.

http://www.piacenzasera.it/piacenza/distrugge-volante-ferisce-due-agenti-arrestato-notte.jspurl?id_prodotto=59187&IdC=1093&IdS=1093&tipo_padre=0&tipo_cliccato=0&com=c

Ragazzina mangia durante Ramadan: tunisino tenta di ucciderla

Un brutto episodio di integralismo religioso e violenza domestica a Busto Arsizio, dove i Carabinieri hanno arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minaccia aggravata un 21enne di nazionalità tunisina, residente in zona, con numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona e spaccio di stupefacenti.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il ragazzo ha litigato violentemente con la sorella ventenne perché quest’ultima voleva uscire a pranzo con alcune amiche nel periodo di “ramadan”, contravvenendo in tal modo ad uno dei principali pilastri religiosi della religione islamica. Prima insulti e schiaffi, poi la minaccia di morte che poteva trasformarsi davvero in tragedia: il giovane ha impugnato una spada, una “katana” giapponese, puntandola alla gola della sorella e minacciandola di morte in caso di disobbedienza ai propri precetti religiosi.
Fortunatamente, anche grazie all’intervento della mamma, la vittima è riuscita a fuggire dal fratello violento e a chiudersi a chiave nella propria camera da dove, in preda al panico, ha telefonato al “112” chiedendo aiuto.
A quel punto una pattuglia di Carabinieri si è precipitata presso la sua abitazione dove è stato trovato il giovane straniero, ancora in stato d’agitazione, che è stato subito immobilizzato dai militari. L‘aggressore è stato tratto in arresto e, d’intesa col Sostituto Procuratore di Busto Arsizio, Dott.ssa Francesca Parola, è stato portato in carcere.
La povera ragazza, comprensibilmente in preda al panico, è stata immediatamente trasportata presso il Pronto Soccorso dal quale è stata dimessa con alcuni giorni di prognosi per le lesioni riportate a seguito dell’ennesima aggressione subita da parte del fratello tra le mura domestiche.

http://www.varesenews.it/2015/06/a-pranzo-con-lamica-durante-il-ramadan-il-fratello-minaccia-di-sgozzarla/383275/

*Marocchino massacra bambino italiano a sprangate*

CERISANO (COSENZA) – Un bimbo di soli otto anni, ieri sera, viene malmenato e preso letteralmente a colpi di spranga da un altro bambino, marocchino di 10 anni. La vittima è stata subito soccorsa e portata in ospedale. Ha riportato la frattura del setto nasale e sono stati necessari sei punti di sutura.

Stamane invece la famiglia del povero bimbo si è recata in caserma ed alla locale stazione dei carabinieri ha denunciato quanto accaduto. Il fatto è avvenuto ieri sera a Cerisano, a pochi chilometri dalla città bruzia. Al termine, come detto, di un torneo di calcio a cinque. La classica partita estiva, tra ragazzi d’altronde. Tutti impegnati a divertirsi, al termine dell’anno scolastico. Ed invece la triste storia che non t’aspetti.

Ma come può essere accaduto che un ragazzo addirittura usi la spranga per colpire un suo coetaneo? Si può arrivare a tanto per un “calcio ad un pallone” o per una bici, come vedremo? Secondo quanto appreso, infatti, il fatto sarebbe avvenuto perchè il ragazzino marocchino, alla fine della partita di calcio, avrebbe tentato di impadronirsi della bicicletta della vittima, che le era stata appena regalata, per la promozione, dai suoi genitori. Non solo. Pare inoltre che la stessa famiglia della vittima, quasi a futuro presagio chissà, aveva regalato la vecchia bici del piccolo, ancora in buone condizioni, proprio al ragazzino marocchino. Il giovane aggressore, che vive con tutta la sua famiglia a Cerisano da circa 4 anni, non sarebbe nuovo ad episodi di violenza verso i coetanei e sarebbe per questo già noto alle forze dell’Ordine.

Resta la paura e lo stupore. Al di là della nazionalità, o meno, dell’aggressore, il gesto è certamente da condannare. Aprendo, a questo punto, un serio dibattito all’interno della società cerisanese e delle famiglie del luogo.

http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronache/738519/Bambino-aggredito-da-un-coetaneo-con.html

Italiano disoccupato fa elemosina, cacciato da Nigeriani: “E’ territorio nostro”

Mauro Rocchi, un italiano disoccupato di 60 anni, deve chiedere l’elemosina di fronte ad un supermercato a Perugia.

Ma non può. Perché un gruppo di nigeriani lo ha minacciato di “spezzargli le gambe”, perché il racket dell’elemosina è roba loro.

“Questo è il nostro lavoro”, hanno detto all’agronomo in cerca di lavoro e che per il momento è costretto a chiedere l’elemosina. Dopo aver lavorato in alcune aziende umbre, ha contratto una malattia alle mani e per questo è rimasto senza lavoro. Ha anche chiamato la polizia, che ha solo registrato il fatto, senza intervenire. Lui ha spiegato ai poliziotti la sua situazione: “Sono un italiano e cerco aiuto nel mio Paese dalla mia gente, se gli altri italiani hanno bisogno devono solo andare a far capire che non c’è vergogna se si ha necessità”.

E poi si è scagliato contro la prepotenza dei nigeriani: “Elemosinare non può essere un lavoro – ha detto – e un supermercato non è proprietà di un elemosinante”. Ora davanti al supermercato gli africani lo circondano ogni giorno, impedendogli di chiedere qualche spicciolo ai clienti del negozio.

Ora gli italiani non possono nemmeno chiedere l’elemosina nel loro Paese.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/italiano-chiede-elemosina-nigeriani-minacciano-territorio-no-1145583.html

Romeni pestano senzatetto italiano: “Qui è nostro, devi pagare il pizzo per dormire”

Due ragazzi romeni hanno aggredito con calci e pugni un 58enne senzatetto di Barletta. L’episodio è avvenuto nella sala d’attesa della stazione della città, dove l’uomo passa spesso la notte non avendo un lavoro e non potendosi permettere di pagare l’affitto. Mentre era in compagnia di un altro senzatetto, i due stranieri li hanno avvicinati e con toni minacciosi hanno chiesto 10 euro per consentirgli di continuare a dormire. Alla risposta negativa dei due, che non possedevano quella cifra, è scattata l’aggressione con tanto di calci e pugni. Durante il parapiglia un senzatetto è riuscito a scappare, mentre l’altro ha subito i colpi sferrati dai romeni. Fortunatamente è intervenuta una volante del commissariato di polizia: gli agenti hanno bloccato i due aggressori prima che potessero scappare. L’uomo aggredito è stato portato al pronto soccorso, dove gli sono state riscontrare diverse lesioni. I due romeni sono stati denunciati a piede libero, mentre uno è stato affidato ad una comunità nel Barese perché orfano.

http://www.ilikepuglia.it/notizie/cronaca/bari/24/06/2015/barletta-due-romeni-chiedono-il-pizzo-per-dormire-in-stazione-e-aggrediscono-un-senzatetto.html