Brescia: massacra la moglie e la brutalizza con una scopa

07-05-2012

Un indiano 34 enne è stato arrestato domenica pomeriggio per le pesanti violenze ai danni della moglie. Le vicine di casa, intervenute a causa delle urla ripetute, si sono trovate di fronte ad una scena agghiacciante: l’uomo infuriato e completamente ubriaco, la moglie 30enne non solo aveva segni di percosse in viso ma anche tracce evidenti di una violenza sessuale perpetrata con una scopa da cucina. «Chiamate un dottore, sto male» ha detto la donna alle vicine, che l’hanno trovata in casa in compagnia del figlio più piccolo, di soli 18 mesi, mentre le due bimbe più grandi (di 5 e 3 anni) stavano giocando nel parco sotto casa. Gli agenti della squadra mobile sono quindi intervenuti arrestando l’uomo e convincendo la moglie a sporgere denuncia (non era la prima volta che subiva violenze tra le mura domestiche). Dopo un intervento chirurgico di sutura è stata assegnata ad una comunità insieme ai suoi tre figli.

L’ennesima “famiglia” di immigrati che “viene assegnata ad una comunità protetta”, ovvero mantenuta da noi. Quella povera donna è anche lei, una vittima dell’immigrazione, perché fuori dalla comunità di appartenenza, le donne sono vittime dei loto mariti folli.  Ma nessuno dica più, che “l’immigrazione è una risorsa”, sarà una risorsa per le varie comunità di S.Egidio, non per gli Italiani che le finanziano.

Intanto, la Cancellieri e le donnine svampite di “se non ora quando”, firmano appelli e fanno marcette.

http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_maggio_7/indiano-20167733200.shtml

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