Ancora il Campo Nomadi di via Di Salone al centro della cronaca: ma non lo sgombrano

10-03-2012

ROMA – Najo Adzovic, l’ex capo del Casilino 900, delegato ai rapporti con la comunità rom per il Campidoglio, ha denunciato aggressioni ieri sera alla sua famiglia nel campo nomadi attrezzato di via di Salone. «Volevano ammazzarmi per il mio impegno contro la microcriminalità presente nel campo» ha detto. «Volevano ammazzarmi». La famiglia di Najo Adzovic sarebbe stata aggredita da persone interne all’insediamento con mazze da baseball e coltelli. «Ieri sera intorno alle 18 – racconta Azdovic – mentre io mi trovavo in una riunione di lavoro, la mia abitazione è stata assaltata da persone armate che hanno aggredito mia moglie, mia figlia e mio cognato». Secondo Adzovic era lui stesso il vero obiettivo del raid. «Hanno gridato che volevano ammazzarmi, si tratta di rom romeni e rom serbi che già alcuni giorni fa avevano preso di mira mia figlia malmenandola violentemente». Azdovic ha avvisato polizia e carabinieri che, stando al suo racconto, già nella serata di ieri avrebbero identificato uno degli aggressori. «La paura resta ma non voglio lasciare il campo – conclude il portavoce della comunità rom – sarebbe una sconfitta per la battaglia per la legalità che da anni stiamo portando avanti all’interno della comunità».

http://torri.romatoday.it/altre/aggressione-campo-nomadi-via-di-salone.html[stextbox id=”alert” defcaption=”true”]

Ridicolo. Trattasi di “regolamento di conti” tra criminali, non certo di “lotta per la legalità”.
Non può esserci “legalità” in uno stanziamento nomade di baracche e roulottes, non a Roma, non in Italia.
L’unico atto legale, sarebbe, ed è, lo sgombero totale e completo di tutti i Campi Nomadi presenti nella nostra terra. Nessuno escluso.

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