All’alba del 7 giugno scorso, lungo la scalinata che porta alla spiaggia del Passetto di Ancona, avrebbe violentato una connazionale conosciuta poco prima. Oggi la Corte d’appello ha confermato la condanna comminata in primo grado. E.F.P., 37enne rumeno, dunque, dovrà scontare cinque anni di reclusione e pagare 15mila euro di multa.
L’imputato, difeso dagli avvocati Stefano Drago e Alice Franceschini, si era difeso sostenendo, anche in base al referto medico, che non c’era stato alcuno stupro. Secondo la sua versione dei fatti, avevano solo litigato perché lei non voleva restituirgli le chiavi della moto.
La vittima racconta, invece, di essere stata colpita con un pugno al volto, afferrata per i capelli e trascinata lungo la rampa della scalinata. Poi, l’uomo avrebbe provato ad avere un rapporto orale, per poi spingerla contro una siepe e violentata. Un passante, sentendo la donna urlare, aveva lanciato l’allarme.
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