PESCHICI – Erano nascosti in una barca a vela che però viaggiava a motore e sono stati abbandonati nelle acque del Gargano. Circa settanta immigrati clandestini sono stati individuati su una spiaggia tra Peschici e Rodi Garganico, nella frazione balneare di Calenelle. Secondo una prima ricostruzione, gli scafisti, partiti da un porto greco, avrebbero lasciato i clandestini, quasi tutti d’origine afgana, iraniana e pakistana, su tre tender a pochi metri dalla sabbia per poi fuggire via. Una delle tre piccole imbarcazioni però non è stata ritrovata. Le motovedette della guardia costiera di Vieste stanno battendo la costa da Rodi a San Menaio, fino a Peschici, per cercare di trovare eventuali dispersi. Si cercano almeno quattro persone. E’ in atto una perlustrazione cui partecipano pure i carabinieri. In volo anche un elicottero. I migranti si sono dispersi nel bosco vicino per cercare di sfuggire alle forze dell’ordine. Per la maggior parte sono stati intercettati e accompagnati dai volontari dell’associazione Divina Carità, dalle “Giacche verdi”, coordinati dai carabinieri della compagnia di Vico del Gargano, per essere assisti e ospitati nei locali dell’auditorium cittadino. Gli stranieri, dopo le procedure di identificazione saranno accompagnati nel Cara di Borgo Mezzanone, tra Foggia e Manfredonia. I migranti sono tutti uomini e quasi tutti giovanissimi, alcuni appena maggiorenni. Dal pronto soccorso di Vico del Gargano fanno sapere che tre persone sono state trasportate d’urgenza all’ospedale “Masselli Mascia” di San Severo, mentre altre cinque erano sull’orlo dell’assideramento. Un ragazzo è grave a causa di una brutta forma di broncopolmonite. Nell’auditorium di Vico sono giunti anche gli assessori Sciscio e Fiorentino, che stanno coordinando i soccorsi per il Comune di Vico. Nel paese garganico è partita una vera e propria gara di solidarietà, visto che diversi comuni cittadini sono giunti anche dalla vicina Ischitella con coperte e beni di prima necessità.
Sabato notte, sulle coste meridionali del Salento, si era verificato un altro sbarco di migranti: 36 in tutto di origine iraniana e afghana, tra cui 32 uomini, 3 donne e una bambina. Gli immigrati sono stati rintracciati in località ‘Ciolo’, dai carabinieri della Compagnia di Tricase, che hanno provveduto poi ad accompagnarli al centro Don Tonino Bello di Otranto. Nessuna traccia degli scafisti e delle imbarcazioni utilizzate.(30 gennaio 2012)
http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/01/30/news/immigrati-29007801/
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