Category: Torino

Tunisino minaccia passanti: ‘Dovete mantenermi voi’

Forse a causa dell’alcol, forse a causa di qualche sostanza proibita di troppo. Fatto sta che un 25enne dalle parti di piazza Barche a Mestre nella tarda mattina di venerdì ha iniziato a molestare i passanti in maniera pesante. Chiedendo dei soldi, sfogandosi a suon di minacce e improperi contro le incolpevoli persone che senza volerlo incrociavano il suo sguardo. Una situazione tesa che ha indotto qualcuno a prendere il telefono e chiamare il 113, per cercare di arginare la furia del giovane di nazionalità tunisina.

Nemmeno con l’intervento delle volanti però l’esagitato è tornato a comportarsi in maniera più mite. Anzi, quando gli agenti sono intervenuti il ragazzo se la stava prendendo con una cornetta di un telefono pubblico, strappandola dall’apparecchio. Una volta che i poliziotti gli si sono avvicinati il 25enne ha puntato l’attenzione su di loro, tanto da sferrare un calcio in direzione di uno dei rappresentanti delle forze dell’ordine. L’operatore è riuscito a parare con un braccio il colpo proibito, ma nel fare questo ha ripotato un trauma alla mano guaribile in qualche giorno. Inevitabile quindi per il giovane una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

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Romeno parcheggia ‘finta’ autobomba: “Uno scherzo, da noi si usa così”

La bomba in via Nizza era uno scherzo “romeno”: voi ci credete?

La vicenda dei tre candelotti finti che hanno messo in allarme un intero quartiere nella giornata di sabato, potrebbe concludersi solo con una denuncia per procurato allarme. Quelli che all’apparenza sembravano ordigni si sono rivelati essere solo tre cartoni arancioni arrotolati e vuoti all’interno. Uno scherzo che un cittadino romeno voleva fare ad un suo amico connazionale che gli aveva prestato la Volkswagen Passat, perché – come ha detto alle forze dell’ordine – dalle loro parti “si usa così”.

Ma lo scherzo si è presto trasformato in qualcosa di molto più serio. L’auto parcheggiata in via Nizza, di fronte all’ufficio postale, è stata segnalata nel primo pomeriggio e per qualche ora è stata oggetto di verifica da parte di artificieri, carabinieri, polizia municipale e vigili del fuoco. E per di più un’intera via è rimasta chiusa al traffico. Proprio per questo dovrebbe scattare la denuncia per procurato allarme.

Tre candelotti collegati ad un timer avrebbero spaventato chiunque. Questi si sono poi rivelati essere finti e collegati ad un contapassi e lì l’allarme bomba è cessato. Il proprietario dell’auto nel week end ha rimosso il mezzo da via Nizza, ma forse le forze dell’ordine approfondiranno la questione per un altro aspetto. Per accertarsi che quei cilindri arancioni non fossero ordigni la Passat è stata aperta. All’interno, nel vano portaoggetti, sono state rinvenute un kimono, chiodi a tre punti, alcuni cilindri piedi di acciaio e uno strumento per disinnescare gli antifurti delle vetture. Proprio quest’ultimo ritrovamento ha insospettito i carabinieri visto che di solito lo usano i ladri d’auto.

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Usano ‘bambina malata’ per rapinare coppietta

Si sono avvicinate ad una coppia seduta al bar pasticceria “Cerutto” di piazza Matteotti con la scusa di chiedere un aiuto economico per una bambina malata, invece il loro obiettivo era il cellulare appoggiato sul tavolino. Scoperte, sono state arrestate pochi minuti dopo dai Carabinieri di Castellamonte, avvertite prontamente dal derubato.

In manette sono finite due ragazze di 17 e 18 anni, entrambe romene e residenti nel campo nomadi di via Germagnano a Torino. Quelle che inizialmente sembravano due mendicanti, si sono rivelate essere due truffatrici e ladre.

Nell’ultimo periodo i Carabinieri hanno intensificato le attività contro i ladri trasformisti e i mendicanti di professione. Questi sembrano mimi, ma in realtà non lo sono. Chiedono l’elemosina, ma a loro interessa soltanto rapinare le loro vittime. Si mascherano e disturbano turisti e cittadini, lasciandoli talvolta senza il portafoglio e icellulari. E ancora ragazzine e donne che esibiscono un cartello: “Abbiamo fame, aiutatemi”, e con la scusa di chiedere l’elemosina rubano ai turisti seduti nei dehors o sulle panchine della piazze torinesi.

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Torino: non dà sigaretta, preso a colpi di mannaia

Un marocchino di 35 anni, ha aggredito un 41enne perché aveva rifiutato di dargli una sigaretta. È quanto successo ieri sera in piazza Bengasi. L’autore del gesto è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio.
Secondo la ricostruzione degli agenti, i due avevano un alto tasso alcolemico nel sangue, ne è derivata una rissa dovuto a un diverbio per una sigaretta rifiutata. Il 35enne ha tirato fuori la mannaia e si è improvvisato spadaccino, la vittima è riuscito a disarmarlo, ma nel fare ciò è rimasta ferita a mani e polsi e per questo motivo i soccorsi lo hanno portato al Cto.
L’aggressore è poi scappato, ma la polizia, grazie alle indicazione dei testimoni, lo ha fermato in una via poco distante da piazza Bengasi, dove è avvenuto il fatto.

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Torino: escono di casa, massacrati di botte da spacciatori

Per chi spaccia dal tramonto all’alba anche il guaito di un cane può essere sinonimo di disturbo. Ed è proprio a “causa” dell’abbaiare di due meticci che tre ragazzi sono finiti all’ospedale, malmenati da quei pusher che ogni sera prendono il possesso dei marciapiedi del quartiere San Salvario. Imponendo la legge del più forte e smerciando droga ad ogni angolo. Il fattaccio è avvenuto in via Ormea all’angolo con via Cellini ed è stato necessario l’intervento del 118 per medicare i tre finiti nel mirino del branco di venditori di morte.

Antonio, 28 anni, sua moglie Francesca di 27 e il fratello Christian di 30 erano usciti per fare due chiacchiere. Ma invece di tornare a casa sono finiti al Cto. Otto gli spacciatori che si sono avventati sui tre ragazzi. Ma importante è la ricostruzione fatta da Antonio. “Io so solo che il cane ha cominciato ad abbaiare – ricorda l’uomo -. C’erano due spacciatori all’angolo, uno ha cominciato a sputare per terra. Poi hanno inveito contro di noi. Quando ho visto che stavano aggredendo la mia compagna non ci ho visto più”.

Francesca – sempre secondo la ricostruzione – è stata picchiata sulla schiena, proprio come il fratello Christian. Peggio è andata ad Antonio che nulla ha potuto contro otto persone, non certo di costituzione esile. Ricoverato al Cto con uno zigomo sfondato dopo poco Antonio ha dovuto fare i conti con la diagnosi dei medici: rottura del pavimento del globo oculare e trenta giorni di prognosi. Ricoverato in maxillofacciale l’uomo ha subito questa mattina l’intervento. Oggi sta meglio ma la rabbia è ancora tanta. Come se nulla fosse, invece, gli spacciatori sono tornati ad imporre la loro legge tra via Ormea, via Tiziano e via Giotto.

E sui social network più di una persona non ha mancato di far sentire tutto il suo disappunto, incoraggiando la vittima e augurandogli una pronta guarigione “Basta! Non ne possiamo più – scrive un ragazzo -. La sera non possiamo nemmeno uscire di casa. I marciapiedi sono inaccessibili e nonostante le nostre denunce questi signori continuano a rimanere impuniti”.

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Fingono di aiutarla, ma la derubano

Rapina in corso Regio Parco, algerini derubano donna con trucco della gomma bucata

Hanno rapinato una donna utilizzando il trucco della gomma bucata ma grazie alla segnalazione di un passante sono stati rintracciati dalla municipale. Proprio nel pomeriggio di ieri due quarantenni all’altezza di corso Regio Parco hanno rapinato la conducente di una Fiat Panda che in quel momento si trovava ferma al semaforo di lungo Dora Firenze.

Uno dei due balordi ha bucato la ruota posteriore sinistra, distraendo la conducente e cercando di farle aprire la portiera. L’altro, invece, è sbucato dalla parte del passeggero riuscendo a portare via una borsa e un soprabito. La donna alla guida del veicolo, impaurita, si è poi allontanava rifugiandosi al vicino distributore.

Ci ha pensato un passante a segnalare il fattaccio agli agenti motociclisti del Nucleo Mobile della polizia municipale, di passaggio in zona. I civich hanno fermato il sospetto sul lungo Dora Firenze ma l’uomo era già riuscito a liberarsi del bottino. Gli agenti, sentito il magistrato di turno, hanno proceduto all’arresto dell’autore del fatto, F.Z., cittadino algerino di 36 anni. Sono ancora in corso, invece, le ricerche del secondo uomo.

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Migrante si “finge” tecnico gas, arrestato per truffa

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Truffatore a Madonna di Campagna, finto addetto del gas arrestato dalla polizia

Raggiri e furti sotto la Mole. Un uomo si è finto addetto del gas e con una scusa banale è riuscito ad entrare in casa di due anziani portando loro via un cospicuo bottino, oltre 320mila euro in contanti oltre ai gioielli. Ma al truffatore in questione, un sinto piemontese di 22enne di Caluso, è andata male. L’uomo è stato intercettato ieri mattina dalla polizia mentre usciva dall’appartamento del quartiere Madonna di Campagna. Gli agenti lo hanno visto fuggire in strada e per il 22enne sono scattate le manette ai polsi.

 

Il ragazzo, secondo la versione fornita dalle vittime, avrebbe suonato alla coppia di ultraottantenni travestito da addetto del gas dicendo di dover effettuare un controllo su alcune sospette fughe di gas, alludendo a fatti inerenti al terremoto registrato qualche giorno prima. Con la scusa dei danni alle tubature il truffatore e’ andato sul balcone e ha estratto un apparecchio elettronico avvisando gli anziani che la sua strumentazione avrebbe prodotto onde elettromagnetiche pericolose che avrebbero potuto danneggiare il denaro e gli oggetti in oro.

 

I due coniugi, spaventati, hanno raccolto i loro preziosi e il denaro che il ladro aveva consigliato di mettere dentro un sacchetto in frigo. La prima distrazione è stata poi fatale ai due 80enni. Il ladro è fuggito via con il bottino mentre un passante ha persino tentato di bloccarlo. Ma una volante che passava in zona ha notato l’uomo correre con il sacco in mano. L’inseguimento è durato pochi minuti e la refurtiva è stata riconsegnata poco dopo ai legittimi proprietari.

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Magrebino: “dare a me tuo cellulare”, arrestato dalla polizia.

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Furto sul tram della linea 3, agenti recuperano cellulare rubato ad un uomo

Furto di un cellulare sul tram della linea 3 del Gtt. Nel pomeriggio di ieri, poco dopo le ore 17, gli agenti del Nucleo Sequestri e Rimozioni della polizia municipale sono intervenuti in corso Regina Margherita all’angolo con corso XI Febbraio per fermare un cittadino magrebino che aveva appena derubato un passeggero del tram del suo cellulare.

 

Gli agenti, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a recuperare il bottino in piazza della Repubblica ma non a fermare il veloce ladruncolo. I civich hanno riconsegnato il telefono all’uomo e uno di loro, in un secondo momento, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Cto a causa dell’infortunio ad un braccio. L’agente operato al gomito se la caverà con quaranta giorni di prognosi.

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Scontri tra spacciatori stranieri al giardino intitolato da Fassino a ‘Madre Teresa’

Degrado a tutte le ore del giorno e della notte, spaccio, risse e spargimenti di sangue. L’ultimo episodio soltanto due giorni fa di fronte alla sede della Circoscrizione 7 tra corso Vercelli e corso Giulio Cesare quando un gruppetto di spacciatori ha trasformato un piccolo polmone verde nel set di un film western. Ad attirare i residenti del quartiere Aurora sono state le urla degli africani che si sono picchiati davanti alla gente senza esclusione di colpi. “Hanno anche rotto un cestino dei rifiuti – ha raccontato un passante -. Uno, poi, si è tolto la cinghia dei pantaloni per usarla come arma. Sono volate bottiglie, abbiamo avuto tanta paura”.

Sul posto, chiamati da alcuni residenti, sono sopraggiunti gli agenti della polizia municipale che hanno sedato, seppur a fatica, la rissa. Anche se qualcuno dei presenti è scappato via alla vista della prima pattuglia. Dalle parti di corso Vercelli è intervenuto anche il 118 che ha medicato un ragazzo che perdeva sangue dalla testa e dalle braccia. “La violenza sfocia in risse con spargimento di sangue e purtroppo c’è anche chi ha assistito ad un omicidio, come nel settembre 2011 in via Chivasso” ricorda un anziano, visibilmente preoccupato per le sorti del suo borgo.

Nel consiglio della circoscrizione più volte sono state discusse interrogazioni sul degrado del giardino che da un anno esatto aspetta l’intitolazione a Madre Teresa di Calcutta. Una presa di posizione della commissione Toponomastica datata marzo 2013. Eppure ad oggi di quell’intitolazione si sono completamente perse le tracce. E il problema dell’area verde sarà argomento di discussione nella prossima riunione del tavolo per la sicurezza. Questo secondo il parere del capogruppo di FdI Patrizia Alessi, autore dell’ennesima interpellanza. “Sono anni che i cittadini lamentano una situazione di degrado e insicurezza – accusa Alessi -. I giardini sono sempre pieni di bottiglie di vetro rotte. Oltre ad ubriaconi e spacciatori che hanno finito per allontanare del tutto le famiglie”.

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Torino è Africa: kebabbaro marocchino accoltella cliente senegalese

Tentato omicidio nella notte in via Ravenna. Il proprietario del kebab di corso Principe Oddone 40 ha accoltellato un senegalese al termine di una violenta lite avvenuta all’interno del locale.

I fatti si sono svolti intorno alle ore 2. Un battibecco tra il titolare del kebab, un giovane marocchino di 28 anni, e due clienti originari del Senagal è sfociato in un parapiglia che ha visto il ventottenne accerchiato e malmenato da altri cittadini centroafricani sopraggiunti a dare man forte ai connazionali. La situazione è peggiorata quando il titolare del locale ha impugnato un coltello da macellaio di quasi 60 centimetri e provato a colpire i suoi aggressori, inseguendoli anche per diverse decine di metri fuori dal kebab in via Ravenna.

I senegalesi, minacciati con il coltello, sono fuggiti. Il giovane kebabbaro ne ha però raggiunto uno e colpito con alcuni fendenti all’avambraccio sinistro ed al collo, all’altezza dell’orecchio sinistro. Resosi conto della gravità della situazione ha provato a scappare, buttando il coltello da macellaio sporco di sangue sotto un dehor.

Alcuni agenti del Commissariato Barriera Milano sono corsi in soccorso del senegalese ferito alla gola e al braccio. Dopo essersi fatti raccontare quanto successo, i poliziotti hanno individuato e arrestato il colpevole con l’accusa di tentato omicidio. Quanto al ferito, è stato trasportato dai sanitari del 118 al Pronto Soccorso: non è in pericolo di vita.

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