Category: Milano

Clandestino da dieci anni: prende la pensione

Clandestino percepisce la pensione di invalidità. Lui, egiziano da 10 anni in Italia con (apparenti) regolari permessi di soggiorno, di fatto avrebbe dovuto essere espulso perché non ha mai versato un solo euro di contributi. Quindi significa che la documentazione richiesta dalla legge per ottenere il permesso di soggiorno, non era regolare. Meglio: un datore di lavoro compiacente ha prodotto un certificato che ne attestava la sua assunzione. Ma non era così. Per cui, non potendo essere regolarizzato, non avrebbe dovuto percepire la pensione. Della rocambolesca vicenda si sono accorti gli agenti dell’ufficio immigrazione della questura che, da qualche tempo, possono interrogare il cervellone dell’Inps e delle Agenzie delle Entrate. Una sinergia telematica fortemente voluta dai vertici della polizia di Stato, proprio per evitare di rilasciare permessi di soggiorno a persone che, di fatto, non hanno mai lavorato. E quando si sono trovati davanti al caso dell’egiziano, hanno scoperto, introducendo il suo nominativo nella banca dati dell’Inps, che non aveva mai pagato i contributi.
Difficile adesso recuperare le sue pratiche per dimostrare che la documentazione che aveva prodotto ai tempi era fittizia: dopo 5 anni i dossier vengono eliminati. Difficile anche non dargli l’ennesimo permesso di soggiorno, perché ora percepisce una pensione di invalidità civile di 280 euro al mese. Una cifra comunque bassa rispetto a quanto prevede la legge che fissa un tetto minimo annuo di 5.800 euro. Ma se non gli si dà il permesso, lui fa ricorso al Tar e la percentuale che possa vincere è altissima. Tra l’altro il ricorso non gli costerebbe nulla: sarà assistito da un avvocato con il gratuito patrocinio che, come prevedono chi si occupa di ricorsi, «dirà che l’egiziano si è integrato in Italia, che al suo Paese non ha più nessuno e che adesso è anche un invalido, invocando l’esistenza di un’assistenza transnazionale». «Adesso, comunque – spiegano all’ufficio Immigrazione – con l’introduzione della nuova sinergia, certi casi non dovrebbero più verificarsi. Non sarà come una volta che, per questioni di tempi, si potevano eseguire solo controlli a campione. Adesso sarà sufficiente un clic sul computer per verificare la situazione contributiva dell’immigrato».
Del resto, come recita l’articolo 5, comma 5 della legge 286/98, «la valutazione di rilasciare il permesso di soggiorno ad uno straniero, avviene nel momento in cui viene presentata la domanda». Ora, sui documenti che riguardano le assunzioni di lavoro e quindi i contributi da versare, non si potrà piu barare. «Altra stranezza, quella delle assunzioni degli stranieri, tutte a tempo indeterminato. Ma a tempo indeterminato, non assumono più nessuno». Eppure, anche qui c’è un perché. Lo spiega Ben Riadh, tunisino regolare che di permessi e documenti se ne intende. «Adesso quasi sempre è uno straniero che assume un altro straniero a tempo indeterminato per fargli avere il permesso di soggiorno. E, naturalmente, non lo fa gratis. Una volta presentata la documentazione e ottenuto il permesso di soggiorno, l’extracomunitario si licenzia. Da quel momento di lui si perdono le tracce. Nei due anni di permesso non percepisce redditi, se non qualche soldo in nero. Ma, nel momento in cui deve rinnovare il soggiorno, si ripropone con un attestato di assunzione a tempo indeterminato di un altro datore di lavoro o dello stesso». Adesso, però, con la possibilità di entrare nella banca dati Inps, per qualcuno sarà più dura truffare.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_marzo_24/clandestino-dieci-anni-prende-pensione-d-invalidita-2e3346d4-b33b-11e3-a728-d65859a0bfab.shtml

Dovevano pagare le pensioni future. Al momento, se le prendono.
Questa è una truffa, ma se passassero le leggi volute da Renzie e C., diverrebbe cosa legale.

Egiziani massacrano operaio italiano a colpi di badile

Hanno preso un badile e hanno aggredito un manovale. È successo nelle scorse ore in un cantiere edile di Cornaredo, nel milanese. Protagonisti della vicenda: tre egiziani di 33, 37 3 43 anni, arrestati per rissa, e un manovale italiano.

Una lite per futili motivi. I carabinieri, in una nota, fanno sapere che tutto è iniziato quando l’operaio italiano ha chiesto ad altri tre manovali di parcheggiare meglio il loro furgone per permettergli di scaricare più agevolmente la propria merce. Non hanno gradito l’appunto: hanno preso un badile e lo hanno aggredito.

Immediatamente è stato allertato il 112. Sul posto sono giunte due gazzelle dell’Arma che hanno fermato gli aggressori. Il trio è stato trasportato in caserma per gli atti di rito al termine dei quali sono stati dichiarati in stato d’arresto per rissa. L’operaio italiano, invece, è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Rho: è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni con varie contusioni in tutte le parti del corpo.

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Quando degli immigrati prendono un italiano a colpi di badile è ‘una rissa’, quando un italiano prende in giro la Kyenge su Fb è ‘aggressione razzista’.

Raccapricciante a Milano: morsi all’orecchio per rapinarla

Le ha morso l’orecchio e poi l’ha rapinata della borsa. E’ accaduto ad una donna di 40 anni a Milano, in viale Certosa sabato mattina, intorno alle 9.40.
La donna ha raccontato la scena agli agenti che poco dopo hanno recuperato la borsa abbandonata in strada, ovviamente svuotata. L’aggressore è stato descritto come giovane e probabilmente nordafricano. Per la 40enne non è stato necessario il trasporto in ospedale.

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Marocchino ubriaco uccide ragazza 16 enne, i giudici gli danno solo 3 anni di carcere.

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Incidente stradale a Gorgonzola: condanna per il pirata che uccise Beatrice Papetti

re anni e quattro mesi con rito abbreviato (quindi con sconto di un terzo), oltre a tre anni di sospensione della patente, dopo avere rigettato la richiesta di patteggiamento a due anni. Questa la pena inflitta a Gabardi El Habib, marocchino che il 10 luglio 2013 travolse e uccise, a Gorgonzola, la 16enne Beatrice Papetti che stava attraversando la statale in bicicletta in compagnia d’un cugino, e poi per una settimana fece perdere le sue tracce, fino a costituirsi sentendosi braccato.

 

Omicidio colposo ma omissione di soccorso dolosa: queste le conclusioni del gup Simone Luerti, stando alle motivazioni della sentenza (emessa il 10 marzo) depositate il 16 aprile. Colposo l’omicidio, perché non vi è prova che El Habib viaggiasse oltre i limiti di velocità; e i due cugini hanno attraversato la strada di sera (alle undici e mezza), in un punto scarsamente illuminato e non regolato, con segnaletica di divieto.

“TRE ANNI E 4 MESI DI CARCERE SONO UNA BAGGIANATA COME CONDANNA PER CHI HA UCCISO UNA RAGAZZA, SAREBBE DA REINTEGRARE LA PENA DI MORTE, ANCHE QUESTA VOLTA I GIUDICI “BUONISTI” L’HANNO SPUNTATA COME SEMPRE PURTROPPO, INTANTO ALFANO STA PROGETTANDO ALTRI SBARCHI PREVISTI NEI PROSSIMI MESI, L’IMMIGRAZIONE CONTINUA

Rom assediano metro Milano

Furto portafoglio metropolitana Stazione Centrale Milano, punto …

Milano – innumerevoli volte a causa della presenza costante di rom che “operano” nel … la giornata non è stata fortunata poiché, mentre era intenta a scippare i soldi ..

Romeni, finge di accompagnarla a casa: invece la stupra e sevizia per due giorni

Milano 16 Aprile – Era rimasta senza lavoro e il sogno di poter cambiare la propria vita venendo in Italia era via via scemato, ed è così che una 28enne rumena aveva cominciato a mettere da parte un po’ di soldi per tornarsene in patria.

La ragazza, che vive a Cologno Monzese, ha però conosciuto un connazionale, C. M. di 47 anni, che mostrando di capire la sua nostalgia per il loro comune paese, le ha promesso di accompagnarla durante uno dei suoi frequenti viaggi in Romania.

Venerdì scorso doveva avvenire la promessa partenza, ma, appena salita sulla macchina del 47enne, la giovane si è dovuta rendere conto di aver mal riposto la sua fiducia. Si è infatti ritrovata nella zona industriale di Cologno Monzese, in via Spagna, dove il suo rapitore l’ha trascinata in un container trasformato in abitazione.

Spaventandola con una mannaia, le ha sottratto la borsa con i documenti e i suoi risparmi, 350 euro, e ha poi cominciato a pestarla selvaggiamente con schiaffi, pugni e calci, spaccandole il setto nasale e fingendo più volte di strangolarla. Alla fine di tutto è arrivato anche lo stupro.

Per 48 ore la 28enne è rimasta in balia del suo aguzzino: le sevizie e i maltrattamenti protratti per quei due giorni avevano anche lo scopo di vincere le sue resistenze e trasformarla in una prostituta.

Ma nel primo pomeriggio di domenica la giovane, approfittando di un momento di stanchezza del 47enne si era addormentato, è riuscita a fuggire dal container e a raggiungere, tutta sola, sporca, sanguinante e seminuda, la stazione dei carabinieri che dista da lì circa un chilometro.

Soccorsa dai militari, ha potuto denunciare il suo aggressore, raccontando tutto quanto le era successo e descrivendo il luogo in cui era stata prigioniera.

E’ stato molto facile a questo punto per i carabinieri sorprendere il 47enne e bloccarne la fuga. All’interno del container, come aveva raccontato la ragazza, sono state trovate sia la mannaia, che la sua borsa. Per quanto riguarda i 350 euro, quelli erano ben riposti nel portafogli del rumeno, che è stato arrestato per sequestro di persona, violenza e rapina.

La 28enne scampata a questa brutta avventura, condotta in ospedale è stata giudicata guaribile in 25 giorni. I suoi effetti personali le sono stati restituiti

http://www.milanopost.info/2014/04/16/finge-di-riaccompagnarla-in-romania-invece-la-stupra-e-la-sevizia-per-48-ore/

Ragazza aggredita da nordafricano: per la collana

Milano 15 apr. (Adnkronos) – Una donna di 30 anni è stata aggredita ieri sera intorno alle 20 in via Anguissola, in zona Porta Genova a Milano. Secondo la ricostruzione della vittima, un uomo di origine nordafricana, sui 25 anni circa, l’avrebbe avvicinata per poi strapparle una collana in oro dal collo. La donna ha riportato dei graffi, ma non sono state necessarie cure mediche.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/11594423/Milano–aggredisce-donna-e-le.html

Milano: senegalesi costruiscono laboratorio di merci contraffatte, ma vengono solo denunciati.

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Laboratorio di borse occhiali orologi contraffatti, in via Catullo

Scoperto un laboratorio clandestino per produrre merce contraffatta da destinare al mercato nero. La polizia locale e la guardia di finanza hanno effettuato un blitz giovedì pomeriggio in via Catullo (zona Certosa), scoprendo non soltanto abiti e accessori, ma anche arnesi, colle e bottoni, chiaro segno che l’appartamento al piano rialzato non era soltanto un deposito.

 

Vigili e finanzieri hanno trovato e sequestrato 6 mila prodotti. C’erano piumini, t-shirts, orologi, occhiali, borse: gli oggetti che i senegalesi spesso vendono come “vu cumprà” agli angoli delle strade. Prodotti che arrivano dalla Cina per parti, per poi venire assemblati in Italia, così da passare più inosservati alla dogana.

 

Finora l’assemblamento veniva effettuato in laboratori gestiti da cinesi. La novità, testimoniata dall’irruzione di giovedì, riferita dal Corriere, è che i senegalesi si stanno introducendo anche in quell’anello della catena. L’appartamento-laboratorio era infatti gestito da loro. Tre uomini tra i 28 e i 43 anni sono stati denunciati.

http://www.milanotoday.it/cronaca/laboratorio-merce-contraffatta-via-catullo.html

Rumeni nullafacenti e pluripregiudicati razziano i vestiti della Caritas

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Furto nel Contenitore per i vistiti a Basiano: Tre Arresti

Rubavano i vestiti dai contenitori gialli della Caritas e poi li rivendevano ad alcuni ambulanti dei mercatini dell’usato. Per questo sono stati arrestati tre pregiudicati nullafacenti rumeni di 27, 34 e 39 anni a Basiano.

 

I tre, residenti a Trezzo sull’Adda, già da febbraio – secondo quanto hanno potuto verificare i carabinieri – avevano l’abitudine di forzare i cassonetti della Caritas situati per strada nei comuni limitrofi.

Sono tutti cittadini romani pregiudicati: Ovidiu P., di 27 anni, poi Cristian B, di 33 e Vasile S. di 39.

http://www.milanotoday.it/cronaca/rivendono-vestiti-caritas-basiano.html

“DA SOTTOLINEARE NULLAFACENTI E PREGIUDICATI, INTANTO SIAMO ANCORA ITALIANI A MANTENERLI AVANTI COSI'”

Immigrati scatenati: rissa,pestaggio e cinghiate in faccia davanti alla stazione centrale.

 

Rissa e pestaggio alla Stazione Centrale di Milano domenica 13 aprile 2014

Un pestaggio vero e proprio, improvviso, davanti a tutti tra un gruppo di giovani, presumibilmente nordafricani. In stazione centrale, domenica sera intorno alle dieci e quaranta. MilanoToday è in grado di documentarlo con un video esclusivo, dalle prime fasi (spintoni) alla cinghia dei pantaloni usata come arma e che ha fatto perdere sangue a chi ha avuto la peggio.

 

Nelle prime e concitate fasi sembra che spunti anche un coltello.

 

All’arrivo della polizia si sono tutti dileguati tranne un uomo, identificato dalla polizia.

http://www.milanotoday.it/cronaca/rissa-video-stazione-centrale-13-aprile.html

“LA PAGINA CONTIENE ANCHE UN VIDEO DELLE AGGRESSIONI”