Category: Milano

Stupro: ragazza aggredita davanti casa da cinglese ‘regolare’

Milano 06 ottobre 2013 – Tentata violenza sessuale in via Venini (zona Stazione Centrale) alle due di notte tra venerdì e sabato. La vittima è una ragazza milanese di 22 anni che stava rientrando a casa dopo il venerdì sera trascorso con gli amici. Si è salvata grazie alle sue urla e all’intervento dei suoi genitori, che si sono svegliati. Lo riporta il “Corriere”. Madre e padre sono scesi in strada e hanno visto la terribile scena: la figlia per terra, distesa, e lui, un cingalese 23enne, mentre la palpeggiava. L’aveva sorpresa davanti al portone del palazzo, l’aveva spinta per terra e aveva già iniziato a spogliarla. I due genitori hanno immediatamente chiamato il 112 e, in pochi minuti, i carabinieri sono arrivati in via Venini fermando il 23enne che stava cercando di scappare. La ragazza era sotto choc: è stata portata al Policlinico e dimessa sabato mattina. Il cingalese è stato arrestato e ora si trova a San Vittore. Aveva un lavoro come cuoco, che ora ha perso, ed è regolare in Italia. Avrebbe raccontato di avere bevuto molto venerdì sera.

http://www.milanotoday.it/cronaca/violenza-sessuale-via-venini.html

Ovviamente, pensare che sarebbe stato meglio non fosse riuscito a sbarcare, è razzismo.

Quelli che sbarcano: somalo stupra 23enne a Milano

Ancora violenza ‘migrante’ ai danni di una donna. Questa volta è accaduto in via Giovanni Battista Grassi, in zona Quarto Oggiaro, alla periferia di Milano. Qui, una ragazza di 23 anni, è stata maltrattata, picchiata e aggredita da un somalo di 33 anni. Da quanto si apprende dalle prime indiscrezioni, i due si erano conosciuti poco prima e avevano passato consensualmente un po’ di tempo insieme. Con l’avanzare delle ore, però, i comportamenti dell’uomo si sono fatti sempre più violenti, fino a sfociare nel tentativo di aggressione che ha avuto luogo in una delle zone più malfamate di Milano. La giovane, anche lei somala, infatti, ha raccontato che, giunti in una via Grassi buia a deserta, l’uomo ha iniziato a palpeggiarla insistentemente e a pretendere un rapporto sessuale anche contro la sua volontà. A quel punto la donna ha tentato di difendersi e le sue urla hanno attirato l’attenzione di alcuni residenti della zona che hanno subito allertato le forze dell’ordine. Giunti sul posto, gli agenti hanno arrestato in flagranza di reato il 33enne somalo: si tratta di un uomo con regolare permesso di soggiorno e lavoro. L’uomo, che risulta anche sposato con figli, è stato trasportato nel carcere milanese di San Vittore con l’accusa di violenza sessuale aggravata da lesioni. Intanto, la giovane vittima di quest’ennesima violenza, è stata ricoverata presso la clinica Mangiagalli, dove è stata medicata per le ferite riportate durante la colluttazione.

http://www.milanopost.info/2013/10/04/violenza-sessuale-arrestato-in-flagranza-di-reato-un-somalo-di-33-anni/

Rapina una donna: immigrato inseguito e bloccato dai passanti

Milano 04 ottobre 2013 – Come un topo in una trappola dentro un labirinto. E’ finita così la fuga di un cittadino palestinese di 49 anni nel ‘labirinto’ dei sottopassaggi della fermata della metropolitana Stazione Centrale. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, stava scappando con il portafoglio di una donna in mano mentre veniva inseguito da una pletora di persone: tra passanti, passeggeri e personale Atm. Ma la sua corsa è terminata quando ha imboccato un corridoio privo di uscita. Accerchiato, non ha avuto alternativa alla resa. La dinamica del furto è la solita: sono le ore 20.20 di giovedì, la metropolitana è piena, all’arrivo nella fermata, il ladro va per scendere ma urta la donna con una spalla per distogliere la sua attenzione dal borseggio in atto. E’ proprio un ‘furto con destrezza’, come viene definito tecnicamente. Stavolta qualcosa va storto nella manovra del ladro e la vittima, una 43enne italiana, si rende conto del furto, lo vede fuggire con il suo portafogli in mano, e lancia l’allarme. Immediatamente, alcuni passeggeri della M2 reagiscono e partono all’inseguimento del ladro che scappa. A loro si aggiungono anche i dipendenti Atm fino all’epilogo. Quando vedono il balordo in trappola e senza via d’uscita, aveva imboccato un tunnel ‘cieco’ in direzione di via Vitruvio. L’uomo è stato arrestato dagli agenti di polizia.

http://www.milanotoday.it/cronaca/rapina-fermata-stazione-centrale.html

 

Gettata in dirupo e stuprata brutalmente da immigrato somalo

Milano 04 ottobre 2013 – Era seminuda e distesa a terra in un dirupo. Sopra di lei un uomo, un orco che la stava violentando. Lei urlava disperatamente, fortunatamente qualcuno ha sentito le sue grida e ha chiamato le forze dell’ordine che hanno fermato e arrestato il suo violentatore. È successo nella notte tra giovedì e venerdì a Milano, in via Giovanni Battista Grassi, zona Quarto Oggiaro. Tutto è iniziato con un incontro casuale. Jasmine, nome di fantasia di una ragazza somala di 23 anni, stava tornando a casa dopo una serata con gli amici. Era salita su un mezzo pubblico quando le si è avvicinato un suo connazionale che si era offerto di farle compagnia fino a casa. La 23enne, considerato l’orario e gli atteggiamenti gentili dell’uomo, ha accettato l’invito. Scesi dal mezzo pubblico i due si sono incamminati per le vie periferiche della metropoli lombarda. Appena arrivati in via Giovanni Basttista Grassi l’uomo ha cambiato atteggiamento. È diventato violento: ha preso la ragazza e l’ha lanciata in un dirupo. Poi sono seguiti schiaffi e pugni, mentre le strappava i vestiti di dosso. Infine ha abbassato i pantaloni e ha incominciato a stuprarla. 

Le urla di Jasmine, però, hanno attirato l’attenzione di un cittadino che ha immediatamente chiamato le forze dell’ordine. Quando gli agenti di polizia sono intervenuti sul posto hanno trovato l’uomo riverso sopra la ragazza. I tutori della legge hanno immediatamente fermato e ammanettato l’uomo. Jasmine, invece, tremava come una foglia. Tra le lacrime ha raccontato agli agenti di essere stata vittima di una aggressione a scopo sessuale da parte dell’uomo che i poliziotti avevano appena fermato.

Immediatamente è stata chiamata un’ambulanza. La giovane somala è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Mangiagalli di Milano dove è stata medicata per le ferite riportate. Lo stupratore è stato subito identificato. Si tratta di un cittadino somalo di 32 anni, sposato con figli ed un regolare lavoro. L’orco si è difeso dicendo che aveva pagato 100 euro per una prestazione sessuale con Jasmine che in un secondo momento si era rifiutata.  “Addosso alla donna e nella sua borsa non vi era alcuna traccia di denaro”, ci tengono a precisare gli agenti in una nota. Anche lo stesso cittadino che ha chiamato il 113 ha riferito circostanzialmente i fatti agli agenti del commissariato di Rho. Inoltre anche gli stessi poliziotti “hanno avuto davanti agli occhi la palese scena del crimine e cioè il somalo con i pantaloni abbassati sopra la donna che teneva per la gola e la stessa che invocava aiuto tra le lacrime”, precisano i i tutori della legge in una nota diffusa agli organi di informazione. Il somalo è stato arrestato in flagranza di reato per violenza sessuale aggravata dalle lesioni. Per lui si sono spalancate le porte del carcere milanese di San Vittore.

http://www.milanotoday.it/cronaca/violenza-sessuale-via-grassi.html

Immigrato apparentemente “integrato”, con famiglia e lavoro. Figuriamoci come sono quelli freschi di sbarco.

 

“Sei italiana, che fai a Milano?”: donna presa a calci e pugni da romeno

Milano – Ennesimo caso di violenza in via Giambellino. La vittima è una donna italiana 50enne, che è stata prima insultata gratuitamente e poi aggredita con schiaffi e pugni.

Il balordo, deviato dagli effetti dell’acool, ha deciso di prendere di mira la donna, senza alcuna precisa motivazione.
L’aggressore è un ragazzo romeno, 19enne, che era già noto alle forze dell’ordine e che intorno l’una di mercoledì, ora e giorno in cui è avvenuta la violenza, è stato arrestato.
La donna, che al momento dell’aggressione stava tornando a casa, è stata soccorsa dai passanti, che grazie alle sue urla si sono accorti subito di ciò che stava accadendo. Poco dopo sono arrivati i Carabinieri ad immobilizzare il criminale.
Nulla di grave per la donna aggredita, solo tanta paura e qualche punto di sutura al volto per una ferita causata da uno degli schiaffi dell’aggressore.

http://www.milanopost.info/2013/10/03/milano-violenta-donna-aggredita-arrestato-laggressore/

Scappa da casa: genitori la ritrovano in campo rom e vengono aggrediti dagli zingari

Milano 03 ottobre 2013 –  Si era innamorata follemente di un ragazzo. Voleva frequentarlo, ma sapendo che i suoi non avrebbero accettato la relazione ha deciso di scappare da casa. Per i genitori sono state ore di panico al termine delle quali sono riusciti a riabbracciare la figlia 15enne. Tutto è iniziato mercoledì mattina. Rebecca, nome di fantasia di una 15enne di Cremona, è uscita di casa di buon’ora con la scusa di andare a scuola. Ma né i professori né i compagni di classe l’hanno vista. La giovane, infatti era andata in stazione e aveva preso il primo treno per Milano. All’ombra della Madonnina c’era M.J. ad attenderla: un 17enne residente nel campo nomadi di Baranzate. 

Nel frattempo Rebecca aveva fatto perdere le proprie tracce. I genitori non riuscivano più a contattarla e non sapevano dove si trovasse hanno iniziato a mandarle decine di messaggi. La giovane successivamente ha informato mamma e papà che si trovava nel campo nomadi di via Monte Bisbino. La coppia non ci ha pensato due volte: ha preso l’automobile ed è partita a razzo verso l’hinterland milanese per riportare a casa la figlia. Rebecca e i suoi genitori si sono incontrati ma la giovane non ne voleva sapere di prendere tutto e ripartire per Cremona. In sua difesa sono intervenuti anche i famigliari del “fidanzatino” 17enne: i rom hanno circondato i genitori di Rebecca e hanno impedito loro di riportare a casa la figlia.

La coppia ha lasciato il campo con il volto segnato dalle lacrime e si è presentata al vicino commissariato di polizia. I due hanno raccontato ai tutori della legge quanto era loro capitato. Le forze dell’ordine, capitanate dal commissario Carmine Gallo, hanno fatto irruzione nel campo nomadi. Durante il blitz i poliziotti hanno portato via Rebecca, il suo fidanzato e i suoi parenti. I nomadi e la ragazza sono stati ascoltati dai poliziotti in questura. La 15enne ha raccontato che si era allontanata volontariamente da casa in quanto era sicura che i suoi genitori non avrebbero mai accettato la sua relazione con il ragazzo. Dal commissariato è partita una informativa al pubblico ministero della procura dei minori che si occuperà del caso. Nel frattempo la giovane è stata affidata ai genitori ed ha fatto rientro a Cremona.

http://www.milanotoday.it/cronaca/ragazza-scappa-campo-rom.html

 

Cammina per strada, insultata e picchiata da romeno senza motivo

Milano 02 ottobre 2013 – Così, senza motivo alcuno, in preda agli effetti dell’alcol, ha iniziato a insultare una donna e poi l’ha riempita di calci e pugni. Florin R., cittadino romeno di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine si è fatto arrestare per l’ennesima volta in via Giambellino. Il giovane – secondo il racconto della vittima e le testimonianze dei passanti – ha bloccato una donna che stava rincasando e ha iniziato il suo sgradito show. Lei, 50enne italiana, è stata prima insultata e poi aggredita fisicamente. Le urla della signora hanno attirato l’attenzione di molti passanti. Avvertiti i carabinieri che hanno provveduto a immobilizzare il balordo. Per la signora tanta paura e alcuni punti di sutura al voto per una ferita provocata da uno degli schiaffi dell’aggressore.

http://www.milanotoday.it/cronaca/donna-picchiata-via-giambellino.html

 

Osa lasciare fidanzato egiziano: 14enne aggredita e quasi sfregiata con acido

Opera, 2 Ottobre 2013 – Lei lo lascia, lui minaccia di sfregiarla con l’acido. Un’altra inquietante storia di stalking che ha come vittima una 14enne di Opera e come carnefice un 21enne egiziano. Circa un mese fa si erano lasciati ma lui Karam S. 21 enne residente a Milano in zona Ripamonti  non aveva accettato l’interruzione della relazione. L’epilogo,dopo minacce e insulti, ieri pomeriggio quando  ha seguito la ragazzina 14enne sull’autobus che è diventato  teatro di mezzora di vero terrore interrotto solo dall’arrivo dei carabinieri.

La cronaca. Ieri pomeriggio la 14enne operese che frequenta un istituto superiore di Pavia,salita sull’autobus allo stazionamento Minerva si è trovata l’ex che le si è seduto a fianco. Karam S. ha iniziato a molestare la ragazzina con insulti e minacce facendole capire che se non fosse tornata con lui l’avrebbe pagata cara. Ai continui rifiuti lo stalker ha estratto dalla tasca una boccettina e ha detto alla sua vittima che conteneva acido. Sono stati momenti di terrore per la quattordicenne che nonostante la minaccia di venire sfregiata è riuscita a digitare il numero del telefono della madre sul cellulare riuscendo a dire solo poche parole. Infatti il 21enne accortosi della telefonata ha strappato il cellulare di mano schiacciandola contro il finestrino dell’autobus.

La madre della vittima dall’altro capo del telefono fortunatamente è  riuscita a capire che la ragazza era sull’autobus ed era in pericolo e ha chiama i carabinieri. In pochi minuti una gazzella della stazione di Opera si è messa in moto e raggiunto la coppia appena scena dal pullman. I carabinieri hanno immobilizzato il 21enne, risultato poi essere pregiudicato e sequestrato la boccetta che poi è risultato contenere del liquido profumato. Una volta terminato l’incubo la giovanissima vittima, soccorsa per l’evidente stato di choc, ha raccontato che subiva molestie da circa un mese.

http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2013/10/02/959266-Sfragia-Acido-Ex.shtml

La madre poteva pensarci prima e impedire alla figlia di frequentare un immigrato. Meglio essere chiamati “razzisti” dagli ignoranti di turno che avere una figlia sfregiata.

Como: sequestrata mezza tonnellata di marijuana

(ANSA) – COMO, 29 APR – La Guardia di Finanza di Olgiate Comasco ha sequestrato a Lurate Caccivio (Como) circa 500 chili di marijuana, del valore stimato sul mercato di un milione e mezzo di euro, e ha arrestato un trafficante, un albanese residente nel Comasco. L’uomo e’ stato sorpreso mentre era intento a scaricare sacchi di nylon. All’intimazione dell’alt ha cercato di scappare, ma e’ stato bloccato e arrestato per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.

  <<Gli immigrati sono “risorse”>>

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/04/29/Droga-sequestrati-500-kg-marijuana_8630788.html