Category: Milano

C’erano 13 terroristi siriani a Milano: pestavano le persone

Chiusa l’indagine per l’inchiesta che vede coinvolto un gruppo 13 siriani che devono rispondere di alcuni reati, tra cui violenza e lesioni aggravate, per una serie di azioni violenze commesse nell’hinterland milanese. Nonché (solo per sei di loro), c’è anche l’accusa per l’articolo 270 bis del codice penale, ‘associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico’.

Tra gli indagati nel procedimento della Procura Milano c’è anche Haisam Sakhanh che nel 2012, dopo avere vissuto a lungo nel milanese, avrebbe fatto perdere le sue tracce per finire in Siria. In un video comparso sul sito del ‘New YorkTimes’ del settembre 2013, si vede lui che, con altri ribelli, spara alla schiena a dei soldati inginocchiati, legati e torturati.

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Immigrato terrorizza cittadini in metro: “Siete degli infedeli, vi ammazzo tutti”

Milano 22 Gennaio 2015 – Paura giovedì mattina all’interno della fermata Romolo della metropolitana milanese. Un uomo, descritto come magrebino, ha cominciato a urlare di avere un mitra e di voler uccidere tutti gli infedeli. Poi è salito sul convoglio ed è andato via. Secondo i testimoni, aveva il volto parzialmente coperto da uno scaldacollo.I presenti hanno segnalato il fatto ad alcuni agenti della polizia locale, che hanno avvertito la polmetro. Sembra che si tratti di una persona già nota per sceneggiate del genere, riferiscono dalla Questura. Si stanno facendo comunque tutti gli accertamenti del caso.

Fonte: http://www.milanotoday.it/cronaca/folle-terrorista-metro-romolo.ht

Pregiudicato marocchino aggredisce ragazza in androne

MILANO – Arrestato per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento un pregiudicato 22enne marocchino ieri alle 21 in via Picchio. La vittima é una 39enne italiana spaventata ma illesa, aggredita nell’androne di casa mentre rientrava. A quanto riferito agli agenti di polizia intervenuti, il marocchino, armato di pistola, l’ha aggredita spingendola e scappando con il suo borsello contenente carte di credito, con tanto di codici di accesso, e 250 euro in contanti.
Gli agenti grazie alle descrizioni della vittima, hanno raggiunto il rapinatore in uno sportello postamat della vicina via Piattoli, lui ha tentato di fuggire prima in bici e poi a piedi. Prima di finire in manette ha colpito con pugni e calci un agente, che ha ricevuto 10 giorni di prognosi, e la volante, rimasta danneggiata. Addosso al marocchino é stata rinvenuta l’intera refurtiva, e 100 euro che aveva fatto in tempo a prelevare prima dell’arresto. Le accuse a suo carico sono di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

http://www.leggo.it/NEWS/MILANO/milano_marocchino_rapina_donna_casa/notizie/1106074.shtml

Ritrovati 1.700 occhiali, chili d’oro e gioielli rubati: erano in case immigrati

Circa 500mila euro in gioielli, cinque chilogrammi di oro, 40mila euro in contanti, 8.500 sterline e centinaia di dollari, 57 orologi dei più celebri marchi, diverse penne preziose e accendini in oro, e persino 1.700 paia di occhiali Safilo e scarpe griffate. E’ il «tesoro» recuperato dagli investigatori del commissariato Centro di Milano nelle abitazioni di quattro ricettatori dove era stipato anche parte del bottino razziato l’estate scorsa in ben 21 appartamenti del cuore del capoluogo lombardo.

I colpi nelle case della Milano bene, furti a tempo di record

Furti compiuti da due diverse bande di professionisti, una composta quasi interamente da cittadini bosniaci (tra cui anche nomadi) e un’altra quasi tutta da cittadini di origine cilena. Furti compiuti in pochi minuti (dai tre ai dieci, a seconda se bisognava anche occuparsi della cassaforte) da batterie di tre-quattro giovani, perfettamente organizzati e capaci di arrampicarsi come acrobati fino ai piani alti dei palazzi così come di aprire una porta blindata e di mettere fuori uso un allarme. L’indagine ha preso in esame quelli compiuti ai danni della buona borghesia milanese con appartamenti lussuosi nei palazzi del centro città. In sette casi i ladri erano entrati forzando una finestra, negli altri 14 la porta d’ingresso. A mettere i poliziotti sulle tracce dei ladri e quindi a individuare contestualmente i canali in cui finiva la refurtiva, è stata l’impronta di una pregiudicata bosniaca rinvenuta in una casa svaligiata.

Nel bottino anche i 1.700 paia di occhiali e borse griffate

La merce razziata in pochi minuti nelle abitazioni di lusso dalle due diverse bande veniva nascosta in una valigia e portata direttamente ai ricettatori che la valutavano e la acquistavano in contanti. E secondo quanto riferito dalla polizia, i quattro perquisiti e indagati all’alba di ieri mattina tra le province di Milano e Novara sono dei professionisti nel loro campo. Due sono italiani, si tratta del 47enne Gilberto L., nella cui abitazione di viale Certosa a Milano gli agenti hanno scoperto anche i 1.700 paia di occhiali (su cui ora sono in corso accertamenti), e borse e scarpe griffate, e dell’unico incensurato: il 69enne Giannino N., ufficialmente disoccupato e nullatenente residente a Bellinzago Novarese, trovato in possesso, tra l’altro di ben cinque chilogrammi d’oro.

Nei guai anche il titolare di un laboratorio di orologi

Gli altri due indagati nell’inchiesta coordinata dal pm Maria Teresa Latella, sono un 59enne di origine cinese titolare di un laboratorio di orologi a Baranzate (Milano) e di una 44enne serba residente a Garbagnate (Milano) con il marito (detenuto da cinque mesi con l’accusa di associazione a delinquere per falsificazione di documenti) a cui è stato tra l’altro sequestrato un anello che da una prima perizia avrebbe un valore intorno agli 80mila euro: era in uno dei tre portagioie scoperti nel suo camino. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno rinvenuto anche centinaia di scatole nuove di orologi dei marchi più famosi probabilmente utilizzate per contenere e rivendere gli orologi rubati. Mentre le immagini di tutta la refurtiva recuperata saranno pubblicate sul sito della polizia in modo che possa essere riconosciuta e riottenuta dai legittimi proprietari, gli investigatori del Commissariato Centro proseguono per identificare tutti i componenti delle due bande di ladri.

http://www.lastampa.it/2013/10/17/edizioni/novara/trovato-tesoro-rubato-in-case-del-centro-di-milano-quattro-denunciati-jGXtIw9KJ4GSjLZjFwHiGL/pagina.html

Scontri tra maghrebini anche a Milano: morto e feriti

Rissa mortale a Milano, in zona Garibaldi. Il bilancio è di un morto e un ferito: coinvolti due o più stranieri, secondo quanto comunicato dal 118.

Secondo quanto riferito dai medici intervenuti sul posto, quando i soccorritori sono arrivati, in piazza Principessa Clotilde, non distante dal centro direzionale dell’area Garibaldi, un uomo era a terra in arresto cardiaco e l’altro presentava una ferita da arma da taglio alla gola. Il primo è poi deceduto al Policlinico, mentre il ferito, trasportato in codice giallo a Niguarda, non si troverebbe in pericolo di vita.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/rissa-tra-magrebini-a-milano-un-morto-e-un-ferito_2087677-201502a.shtml

Egiziano lancia grosso petardo contro finestra, ma è chiusa: mano destra andata

Milano – Un uomo di origini nordafricane e’ rimasto gravemente ferito, la notte del 31, a causa di un petardo. L’uomo, secondo quanto riferito dal 118, ha perso le cinque dita della mano destra.

E’ accaduto poco dopo le 2.30 in piazzale Selinunte, nel quartiere arabo, uno dei luoghi dove in citta’ si e’ sparato di piu’. Si tratta di un egiziano di 29 anni che, mentre alcuni amici dormivano in casa, ha deciso di lanciare un grosso petardo dalla finestra senza accorgersi che era chiusa.

Il fuoco artificiale e’ rimbalzato verso di lui, che lo ha raccolto per tentare di sbarazzarsene. Ma il botto gli e’ esploso in mano provocando l’amputazione delle cinque dita. Il ferito e’ stato trasportato alla clinica Multimedica con ustioni di terzo grado alla mano.
http://www.milanotoday.it/cronaca/perde-dita-mano-piazzale-selinunte.html

Calci e pugni alla bimba di 5 anni e alla moglie italiana: “Dovete rispettare Islam”

Voleva che le donne della sua famiglia seguissero «le regole dell’Islam» e che fossero «sottomesse e rispettose» e non ha esitato nemmeno a colpire con un calcio sua figlia di cinque anni che cercava di proteggere la madre. L’uomo, un tunisino di 39 anni, è stato arrestato a Milano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia dalla polizia, dopo che è stato informato anche il pm di turno Paolo Storari.

Stando a quanto ricostruito dagli agenti, il tunisino, Saidi Ben Hmida, ex pugile con precedenti penali, faceva vivere la moglie italiana di 33 anni e i loro tre figli, due bimbi di uno e due anni e la più grande di cinque anni, in un contesto di violenza e paura. La donna, in tarda mattinata, aveva inviato un sms alla sorella nel quale c’era scritto che l’uomo li stava «ammazzando di botte». La sorella ha chiamato il 113 e nella casa in via Strambio è subito intervenuta la polizia. Secondo le indagini, l’uomo per colpire la moglie con uno schiaffo le ha strappato dalle braccia il figlio di un anno e l’ha gettato a terra e poi, quando è intervenuta la figlia di 5 anni che voleva difendere la mamma, ha colpito la piccola con un calcio. Né la donna né i figli sono stati ricoverati, ma sia sui piccoli che sulla moglie sono stati accertati segni di lesioni.

http://www.secoloditalia.it/2014/12/non-rispetta-lislam-tunisino-prende-calci-figlia-5-anni/

Ora, i suoi tre figli li manterremo noi. E’ l’integrazione. Chi avesse detto alla ‘signora’ di non sposare l’immigrato sarebbe stato additato come ‘rassista’. Ma i ‘rassisti’ non fanno la fine della ‘signora’.

Milano: studenti fanno esami, Rom rubano zaini

Rom che chiedono l’elemosina, cellulari che spariscono, zaini rubati. All’Università Statale di Milano il clima non è dei migliori, come aveva raccontato ilGiornale qualche giorno fa.

Ieri, infatti, durante un esame scritto di Economia politica alcuni zaini e borse degli studenti sono stati portati via dall’aula da alcune persone esterne all’ateneo. Ne è nato un parapiglia, con un gruppo di matricole che ha tentato di recuperare le proprie cose e i professori che alla fine hanno deciso di concedere cinque minuti di proroga per consegnare il compito.

A raccontarlo sono proprio gli studenti del primo anno, che pare non abbiano ancora denunciato formalmente l’episodio alle forze dell’ordine. “Quando siamo entrati in aula un’assistente ci ha detto di fare attenzione alle nostre cose perchè c’erano ladri che giravano nell’ateneo – ricorda una fuori sede – Poi, mentre eravamo concentrati a scrivere, la docente ha urlato contro qualcuno e altri sono partiti all’inseguimento dei presunti ladri. Non so se tutti siano riusciti a riprendere i proprio zaini”.

http://www.ilgiornale.it/news/milano/ancora-furti-statale-rubati-zaini-durante-esame-1076079.html?utm_source=Facebook&utm_medium=Link&utm_content=Ancora%2Bfurti%2Balla%2BStatale%2Brubati%2Bzaini%2Bdurante%2Besame+cla&utm_campaign=Facebook+Interna

FUGGONO ALL’ALT,ARRESTATI DOPO INSEGUIMENTO:ALBANESE E ROMENA CON 10KG DI EROINA

Milano: scappano al posto di blocco, in casa avevano 10 kg di eroina
„I due malviventi avevano la droga in casa, non in auto“

Milano: scappano al posto di blocco, in casa avevano 10 kg di eroina

Nelle primissime ore della mattina di martedì, i carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese hanno portato a termine una brillante operazione di servizio, che ha consentito il sequestro di un ingente quantitativo di stupefacente e l’arresto di due spacciatori, un uomo albanese di 36 anni ed una donna romena di 44.

Tutto è iniziato quando i due malviventi, a bordo di una vettura Audi A2, sono scappati al posto di controllo sulla Strada provinciale 415 Paullese. Raggiunti dopo un breve inseguimento, i militari non hanno trovato nulla in auto ma, dopo una perquisizione domiciliare, condotta a Peschiera Borromeo, i carabinieri hanno rinvenuto 18 panetti di eroina, per un peso complessivo di quasi 10 chilogrammi.
renzifi

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MILANO,SGOMINATA BANDA ALBANESI:SFRUTTAMENTO PROSTITUZIONE E 900KG DI DROGA

Milano: Sfruttamento della prostituzione: sgominata una banda di albanesi

Upisapippana banda di albanesi che si dedicava, secondo le indagini, allo sfruttamento della prostituzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti è stata sgominata dalla polizia di Milano.

Gli agenti della Squadra mobile hanno arrestato 12 persone. Le indagini erano partite ad aprile dopo una serie di tentativi di estorsione ai danni di giovani prostitute dell’Europa Orientale e hanno portato al sequestro di 900 chili di droga

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