Ritrovati 1.700 occhiali, chili d’oro e gioielli rubati: erano in case immigrati

07-01-2015

Circa 500mila euro in gioielli, cinque chilogrammi di oro, 40mila euro in contanti, 8.500 sterline e centinaia di dollari, 57 orologi dei più celebri marchi, diverse penne preziose e accendini in oro, e persino 1.700 paia di occhiali Safilo e scarpe griffate. E’ il «tesoro» recuperato dagli investigatori del commissariato Centro di Milano nelle abitazioni di quattro ricettatori dove era stipato anche parte del bottino razziato l’estate scorsa in ben 21 appartamenti del cuore del capoluogo lombardo.

I colpi nelle case della Milano bene, furti a tempo di record

Furti compiuti da due diverse bande di professionisti, una composta quasi interamente da cittadini bosniaci (tra cui anche nomadi) e un’altra quasi tutta da cittadini di origine cilena. Furti compiuti in pochi minuti (dai tre ai dieci, a seconda se bisognava anche occuparsi della cassaforte) da batterie di tre-quattro giovani, perfettamente organizzati e capaci di arrampicarsi come acrobati fino ai piani alti dei palazzi così come di aprire una porta blindata e di mettere fuori uso un allarme. L’indagine ha preso in esame quelli compiuti ai danni della buona borghesia milanese con appartamenti lussuosi nei palazzi del centro città. In sette casi i ladri erano entrati forzando una finestra, negli altri 14 la porta d’ingresso. A mettere i poliziotti sulle tracce dei ladri e quindi a individuare contestualmente i canali in cui finiva la refurtiva, è stata l’impronta di una pregiudicata bosniaca rinvenuta in una casa svaligiata.

Nel bottino anche i 1.700 paia di occhiali e borse griffate

La merce razziata in pochi minuti nelle abitazioni di lusso dalle due diverse bande veniva nascosta in una valigia e portata direttamente ai ricettatori che la valutavano e la acquistavano in contanti. E secondo quanto riferito dalla polizia, i quattro perquisiti e indagati all’alba di ieri mattina tra le province di Milano e Novara sono dei professionisti nel loro campo. Due sono italiani, si tratta del 47enne Gilberto L., nella cui abitazione di viale Certosa a Milano gli agenti hanno scoperto anche i 1.700 paia di occhiali (su cui ora sono in corso accertamenti), e borse e scarpe griffate, e dell’unico incensurato: il 69enne Giannino N., ufficialmente disoccupato e nullatenente residente a Bellinzago Novarese, trovato in possesso, tra l’altro di ben cinque chilogrammi d’oro.

Nei guai anche il titolare di un laboratorio di orologi

Gli altri due indagati nell’inchiesta coordinata dal pm Maria Teresa Latella, sono un 59enne di origine cinese titolare di un laboratorio di orologi a Baranzate (Milano) e di una 44enne serba residente a Garbagnate (Milano) con il marito (detenuto da cinque mesi con l’accusa di associazione a delinquere per falsificazione di documenti) a cui è stato tra l’altro sequestrato un anello che da una prima perizia avrebbe un valore intorno agli 80mila euro: era in uno dei tre portagioie scoperti nel suo camino. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno rinvenuto anche centinaia di scatole nuove di orologi dei marchi più famosi probabilmente utilizzate per contenere e rivendere gli orologi rubati. Mentre le immagini di tutta la refurtiva recuperata saranno pubblicate sul sito della polizia in modo che possa essere riconosciuta e riottenuta dai legittimi proprietari, gli investigatori del Commissariato Centro proseguono per identificare tutti i componenti delle due bande di ladri.

http://www.lastampa.it/2013/10/17/edizioni/novara/trovato-tesoro-rubato-in-case-del-centro-di-milano-quattro-denunciati-jGXtIw9KJ4GSjLZjFwHiGL/pagina.html

EVIDENZA, Milano

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