Category: Prato

Preso a bastonate da 5 marocchini

Ieri pomeriggio, alle ore 15.30 circa, un equipaggio della Polizia di Stato è stato inviato in piazza Lippi per segnalazione di un maghrebino percosso in strada da alcuni suoi connazionali poi datisi alla fuga a bordo di una Seat.

Rapidamente sul posto, gli Operatori della Polizia di Stato hanno appreso dal trentaseienne marocchino vittima della vicenda che lo stesso, mentre si trovava in bicicletta fermo nella citata piazza del centro storico, era stato sorpreso dai cinque suoi connazionali, alcuni da lui conosciuti i quali, armati di bastoni, lo avevano percosso, riuscendo però il trentaseienne a fuggire in direzione via del Filippino, sottraendosi così all’aggressione, mentre i connazionali si allontanavano a bordo della Seat.

La loro ricerca aveva successo poco dopo, quando un’altra pattuglia della Polizia di Stato li rintracciava nella zona di via Nenni, dove i cinque sono stati fermati e identificati per cittadini marocchini, rispettivamente un ventiseienne in Italia s.f.d.; per un trentaduenne in Italia s.f.d., trovato in possesso di un martello; per un trentenne residente a Prato, trovato in possesso di una mazza da baseball di metallo; per un venticinquenne residente a Prato; per un ventiduenne residente a Prato trovato in possesso di un manico di legno d’ascia. Sequestrati tutti i bastoni, gli Agenti hanno condotto i nordafricani in Questura, apprendendo che i motivi dell’aggressione erano verosimilmente da ricondursi a precedenti screzi e acredini tra i nordafricani protagonisti della vicenda, con i cinque marocchini fermati che sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di possesso ingiustificato di strumenti atti all’offesa e percosse aggravate in concorso, mentre il trentaseienne vittima della vicenda si riservava di eventualmente portarsi in maniera autonoma presso il locale Ospedale qualora avesse ritenuto necessitare di cure sanitarie.

http://questure.poliziadistato.it/Prato/articolo-6-692-81257-1.htm

Molesta clienti e prende a morsi carabiniere: libero

I militari intervenuti in un bar di Vernio dove l’uomo, ubriaco fradicio, stava importunando i clienti. Il giudice ha convalidato l’arresto ma ha disposto solo la misura dell’obbligo di presentazione in caserma
Dà in escandescenza e ferisce a morsi un carabiniere: torna libero dopo una notte in cella
Prima ha molestato gli avventori di un bar poi ha morso un carabiniere. E’ accaduto la scorsa notte quando i militari di Vernio hanno arrestato – per resistenza, oltraggio, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale – un 39enne marocchino senza fissa dimora.
L’uomo, in evidente stato di alterazione dovuta all’abuso di bevande alcooliche, alla vista dei carabinieri, intervenuti in seguito alla richiesta del proprietario, dava in escandescenza minacciandoli ed opponendo resistenza con calci e morsi sia all’interno del locale sia mentre veniva portato in auto in caserma. Nella circostanza un militare riportava delle lievi lesioni.
L’arrestato è stato trattenuto nella camera di sicurezza del comando provinciale in attesa dell’udienza per direttissima che si è svolta questa mattina dove il giudice, dopo aver convalidato l’arresto ed in attesa del processo, ha disposto nei confronti del marocchino l’obbligo di presentazione ai carabinieri di Prato.

http://www.notiziediprato.it/news/da-in-escandescenza-e-ferisce-a-morsi-un-carabiniere-torna-libero-dopo-una-notte-in-cella

Non ha biglietto: cinese sfascia porte bus

Sorpreso senza biglietto a bordo di un autobus, ha iniziato a dare in escandescenza, tirando calci alle portiere, tanto che per precauzione il personale della società di trasporti ha fatto scendere dal pullman gli altri passeggeri. Alla fine è intervenuta anche la polizia che ha denunciato l’uomo, un 52enne cinese. Tutto è accaduto ieri sera a Prato, a bordo di un bus delle linee urbane della Cap. Da quanto spiegato dalla polizia, intervenuta intorno alle 20.20 circa in piazza Mercatale su richiesta di verificatori della Cap, il personale in servizio sul bus era in difficoltà perchè l’orientale trovato senza biglietto stava dando in escandescenza. Gli agenti hanno poi denunciato il cinese, già conosciuto dalle forze dell’ordine, per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio.

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/04/19/senza-biglietto-sul-bus-da-in-escandescenza-denunciato/

Banda di africani molestava ragazzini italiani: ‘denunciati’

Prato, 18 marzo 2015 – Da diverso tempo i carabinieri del nucleo investigativo di Prato indagavano sull’operato di una banda di minorenni specializzati in atti di bullismo, rapine, estorsioni e ricettazioni nei confronti di giovani studenti di scuole pratesi cui sono stati sottratti – spesso con violenza o minacce – denaro, telefoni cellulari ed altri oggetti di valore, a volte restituiti solo dietro pagamento, tutti episodi accaduti tra novembre 2014 e febbraio di quest’anno.

E così, lunedì scorso, in accordo con il Tribunale dei Minori di Firenze, è scattata l’operazione con una raffica di perquisizioni che hanno permesso di rinvenire e sequestrare numerosi oggetti frutto dell’attività criminale, tra cui cellulari, lettori mp3 (i bulli avevano preferenze per i dispositivi a marchio Apple) diverse sim card, occhiali da sole di marca ed altro materiale. I sette componenti della banda (tutti minorenni tranne uno da poco maggiorenne, e tutti di origini nordafricane anche se alcuni di loro risultano nati in Italia), sono stati denunciati a piede libero.

http://www.lanazione.it/prato/gang-di-bulli-nordafricani-vessava-studenti-pratesi-tutti-denunciati-1.769276

Marocchino sequestra e stupra una donna

Nel tardo pomeriggio di mercoledì i carabinieri di Riccione hanno arrestato un marocchino 42enne accusato di aver schiavizzato e ripetutamente violentato una donna di nazionalità cinese. Verso le 19, una pattuglia dell’Arma stava transitando nella zona del Marano e ha addocchiato uno straniero che, con fare sospetto, si aggirava tra le colonie abbandonate “puntando”, in maniera particolare, alcuni esercizi commerciali. Fermato per un controllo, le sue generalità hanno fatto scattare l’allarme nel database delle forze dell’ordine in quanto, il nordafricano, era ricercato per violenza sessuale e lesioni personali. Portato in caserma per gli accertamenti di rito è emerso che lo straniero, nel febbraio del 2014, aveva stuprato una cinese 38enne a Prato.

La vittima, dopo numerose sevizie, era stata accompagnata in ospedale proprio dal suo carnefice e, i medici, avevano immediatamente allertato le forze dell’ordine. La donna, infatti, presentava sintomi di cefalea e vomito a seguito di percosse. Con la difficoltà della lingua, e il terrore del suo aguzzino, la vittima era però riuscita a raccontare agli inquirenti cosa era successo. Secondo il suo racconto, l’uomo l’aveva percossa alla testa ed al viso e minacciata con un coltello puntato alla gola. Era stata segregata in casa e costretta a subire un rapporto sessuale non protetto. La mattina successiva si era sentita male e l’uomo aveva acconsentito a chiamare il 118. I carabinieri di Prato avevano poi scoperto che tra la 38enne e il marocchino si era instaurata una sorta di convivenza forzata.

I due si erano conosciuti in un bar della città toscana nel settembre del 2014 e, fin da subito, avevano consumato alcuni rapporti sessuali a pagamento in quanto, saltuariamente, la donna si prostituiva. In un secondo tempo, la 38enne aveva deciso di mettere la parola fine a quella situazione anche perchè, il 42enne, era diventato ossessivo nei suoi confronti. Nonostante questo, nel novembre dello stesso anno, il nordafricano si era installato nell’abitazione della donna e, proprio durante questa sorta di convivenza, l’uomo l’aveva costretta a rimanere segregata in casa e a subìre le violenze sessuali. Al termine degli accertamenti di rito, i carabinieri di Riccione hanno trasferito il marocchino nel carcere dei “Casetti” a disposizione della magistratura.

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Prato, una città in balia della criminali ‘migrante’: racconto choc

PRATO.Cronaca di un normale sabato sera trascorso a Prato fatta da Andrea, un ventenne pratese, che ci ha inviato attraverso la pagina Facebook del Tirreno la sua freschissima esperienza. Un racconto di vita vissuta non straordinario, anzi, ma proprio per il fatto di essere così comune a tantissime persone che dovrebbe far riflettere. Tutti. Ecco il suo racconto.

“Buonasera, ci tengo a descrivere come un 20enne a Prato rischia di passare un sabato in città. Sopratutto come sfogo riguardo il degrado che sta assalendo la nostra periferia e centro storico. Oggi mi sono trovato in parecchie situazioni spiacevoli, a partire dal pomeriggio: insieme alla mia ragazza decido di lasciare la macchina nel parcheggio in San Marco davanti alle Poste approfittando del posteggio gratuito, non faccio in tempo a scendere dalla macchina, una ragazza (una zingara) forse mia coetanea, si accosta al mio sportello con l’intento di ottenere qualche spicciolo. Blocco le porte e rimango nella macchina sperando che si allontani, speranza che purtroppo svanisce vedendo avvicinare una seconda ragazza anche questa zingara che tenta di aprire lo sportello e cerca di farmi scendere inveendo e indirizzando minacce nei miei confronti e contro la mia ragazza. Esasperato scelgo di abbandonare il parcheggio preoccupato che la situazione possa degenerare e che qualcuno possa farsi male.

Cercando parcheggio sempre vicino il centro storico, incrocio una pattuglia della polizia municipale a cui racconto l’episodio, spediscono una pattuglia nel luogo dell’accaduto e faccio in tempo a vedere la scena della fuga delle due ragazze. La poliziotta con cui avevo parlato si sfoga con me dicendo che questi episodi sono ormai all’ordine del giorno, e quello che possono fare al riguardo è poco, sia per mancanza di personale, che per la quasi immunità di cui godono questi elementi.

Intervento della polizia nel piazzale Ebensee. La vittima il titolare di una tavola calda di via Marini. Tutte e tre sono domiciliate al campo nomadi di viale Marconi a Prato
Amareggiato decido di abbandonare la macchina in una traversa del viale Europa con il rischio che qualcuno possa frantumarmi i finestrini per cercare qualche soldo dentro il veicolo. Passiamo davanti la coop in San Marco tra odore di urina e visi poco raccomandabili che bivaccano con bottiglie di birra e cartoni di vino alle 17 del pomeriggio.

Nonostante questo riusciamo ad arrivare nel centro storico dove anche un cieco riconoscerebbe uno spacciatore. Non sto parlando della zona Serraglio in cui non ho assolutamente il coraggio di addentrarmi, ma di tutto il centro, è un fenomeno che avviene a tutte le ore. Ovunque. Per fortuna non ci troviamo in altre situazioni spiacevoli fino alle 22, perché se non abbiamo assistito ad altre scene di degrado è solo grazie alla fortuna purtroppo.

Ci trovavamo al caffè 21, vediamo sfrecciare una volante. Si vocifera che due ragazzi (di origine non italiana) si sono picchiati selvaggiamente nei pressi del Castello dell’Imperatore, non intendiamo spostarci per curiosare per non intralciare il lavoro delle autorità, e pensando che stando nei pressi del bar saremmo stati al sicuro. Purtroppo sono state le ultime parole famose. Un ragazzo, anche esso molto probabilmente mio coetaneo, tenta uno scippo all’interno del locale ai danni di una ragazza. Viene inseguito da chi aveva assistito alla scena, acciuffato, riesce a divincolarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e a svignarsela per le viette.

Decidiamo così di avviarci verso casa. Lungo il viale 16 aprile, incrociamo un uomo orientale che zoppicava vistosamente e provava a fermare delle auto in cerca di aiuto. Non mi fermo, avverto subito la polizia che invia una pattuglia e lascio la zona. Ora io mi trovo a chiedermi, come devo passare il mio fine settimana (non che durante la settimana non avvengano questi episodi)? Rinchiuso in casa per la paura che potrebbe essere la mia ragazza quella che tenteranno di scippare? O che venga aggredito da qualcuno nel centro storico? A che punto dovremmo arrivare perché le cose cambino? L’unica risposta che riesco a trovare io a tutte queste domande è che qua a Prato abbiamo bisogno di aiuto, di qualcuno con le palle quadrate e tanta voglia di fare. Perché la situazione sta andando di male in peggio, in balia dei criminali, dello spaccio e della prostituzione. Voi cosa ne pensate?”

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2015/03/02/news/l-allucinante-sabato-sera-di-un-ventenne-di-prato-1.10964887

Lascia ‘troppo poco’ a parcheggiatore abusivo: vetro sfondato – FOTO

vetrosfondato

PRATO. “Abbiamo dato pochi soldi ai parcheggiatori abusivi e ci hanno rotto il vetro della macchina”. E’ la denuncia di una coppia pratese che sabato pomeriggio, verso le 18,30, ha parcheggiato l’auto, una Toyota Corolla, in Piazza Mercatale per andare a fare un giro in centro.

E’ Rossana Bresci, la moglie, a raccontare come sono andati i fatti: “Appena scesi dall’auto siamo stati circondati da cinque persone, tutti parcheggiato abusivi e a uno, come ormai è usuale fare, abbiamo dovuto lasciare “qualcosa””. Il marito, Alessandro Bresci, residente a Mezzana, aveva in mano un euro da mettere nel parkimetro e altri venti centesimi che ha consegnato a uno dei parcheggiatori abusivi.

“A mio marito – prosegue Rossana – ho detto subito che era troppo poco. Meglio non lasciare nulla”. Fatto sta che la coppia si è allontanata. “Quando abbiamo ripreso la macchina, circa alle 19.30, l’abbiamo trovata danneggiata: qualcuno probabilmente conuna bottiglia di vetro ha sfondato il lunotto posteriore dell’auto. La domanda che ci siamo posti – prosegono Rossana e Alessandro – è se per caso quei 20 centesimi non fossero abbastanza per quei cinque ragazzi che avevamo intorno. Non solo, vorremmo tanto sapere qual’è l’obolo giusto per evitare che la propria macchina sia vandalizzata”.

La coppia secondo la quale “sarebbe anche ora di eliminare i parcheggiato abusivi dalla piazza”, si appella al Comune: “Ci dicano gli amministratori di questa città cos’è la cosa giusta da fare”.

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2015/01/18/news/vetro-sfondato-dell-auto-parcheggiata-in-piazza-mercatale-1.10690837?ref=fbftipr

FANATICO ISLAMICO: “FACCIO SALTARE LA SCUOLA, POI VADO IN SIRIA”

PRATO. Parigi non è poi così lontana da Vaiano, nella mente malata di un marocchino di 40 anni che nella mattinata di oggi, 13 gennaio, si è presentato all’ingresso dell’Istituto comprensivo Bartolini urlando che ci avrebbe messo una bomba.

“Qui succede come a Parigi” l’hanno sentito gridare. Un chiaro riferimento alla strage compiuta dai fratelli Kouachi alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. L’uomo è poi stato bloccato dai carabinieri e portato a Prato, dove è stato messo in osservazione nel reparto di psichiatria dell’ospedale Santo Stefano. Dunque sembra più il gesto di un “semplice” pazzo che di un aspirante terrorista, anche se ci sono indagini in corso.

Tutto era iniziato ancora prima delle 8 di mattina, quando il marocchino ha avuto un furioso litigio con una vicina di casa per futili motivi. I rapporti col vicinato sono burrascosi da sei anni, da quando cioè il nordafricano, padre di tre figli e sposato con una donna italiana convertita all’Islam, si è trasferito in via Braga, nel centro del paese. I vicini sostengono che tratta tutti male e che la convivenza è diventata impossibile. L’uomo è già stato denunciato da una vicina per un’aggressione e ha passato alcuni mesi in carcere, anche per altri reati, riferiscono i carabinieri: droga e reati contro il patrimonio. Era uscito da circa un anno. Ora sarà denunciato a piede libero per danneggiamento (nel corso della lite coi vicini è stata danneggiata un’auto), minacce e resistenza a pubblico ufficiale.

La storia della difficile convivenza tra il quarantenne marocchino che si è messo a urlare davanti alla scuola elementare di Vaiano e le sue vicine di casa

In paese è stata raccolta la voce secondo la quale il marocchino avrebbe mandato il figlio a scuola col Corano e che il bambino sarebbe stato respinto, una voce non confermata dalla dirigente scolastica. Sta di fatto che subito dopo la lite coi vicini e l’intervento dei carabinieri, che hanno identificato il nordafricano, l’uomo ancora arrabbiato ha accompagnato la figlia alla vicina scuola elementare e qui ha cominciato a urlare brandendo un libro, lo hanno sentito dire che avrebbe fatto come a Parigi. Alcuni dei genitori, dopo l’intervento dei carabinieri, hanno preferito riportare i figli a casa. Le insegnanti al momento preferiscono non commentare l’episodio.

I vicini di casa riferiscono che nel corso dei numerosi litigi l’uomo avrebbe più volte detto di voler andare a combattere con l’Isis, lo stato islamico nato a cavallo tra Siria e Iraq. “Magari ci andasse – commenta una vicina – Almeno ce lo leveremmo di torno”.

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2015/01/13/news/faccio-saltare-la-scuola-qui-succede-come-a-parigi-1.10659824

DIECI IMMIGRATI CIRCONDANO 3 RAGAZZINI: AGGREDITI E RAPINATI

Circondati e minacciati da una decina di ragazzi, sono stati costretti a consegnare loro il denaro che avevano in tasca, 75 euro. E’ successo ieri sera intorno alle 20.00 al centro commerciale di via delle Pleiadi a Prato. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia: gli agenti sono riusciti a bloccare un maghrebino residente a Prato, 15 anni, che alla vista della volante aveva cercato di fuggire attraverso i campi. Le vittime, tre 14enni pratesi, lo hanno riconosciuto come uno degli aggressori. Con lui, sempre secondo quanto ricostruito, ci sarebbero stati altri ragazzi, tutti nordafricani o dell’est Europa. Gli agenti hanno rinvenuto addosso al 15enne 65 euro. Il ragazzo, riaffidato alla madre, è stato denunciato in stato di libertà per rapina in concorso, ed ora la polizia cerca i suoi complici.

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Prato: delinquente marocchino l’assassino di Giancarlo

Caccia al pirata finita a Prato. L’uomo che sabato sera ha investito Giancarlo Ravidà abbandonandolo sull’asfalto si è presentato in questura (con calma) accompagnato dal suo avvocato, ammettendo di essere lui l’automobilista che ha provocato la morte del 19enne, originario di Foggia. Si tratta di un marocchino di 28 anni, con un precedente penale, sposato con un’italiana e con due figli minori. E’ stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. Il marocchino era in auto con un amico, arrestato poi per rapina – Il marocchino al momento dell’impatto era alla guida della sua Audi A3 con un connazionale che il giorno dopo – domenica – è stato arrestato dalla polizia per una rapina consumata ai danni di un cinese a Prato. La procura sta cercando di ricostruire come i due hanno trascorso la serata. Stando a quanto ha raccontato il fermato al sostituto procuratore, quella stessa sera il 28enne avrebbe chiamato sul luogo dell’incidente anche sua moglie. Il legale del pirata ha una tesi bizzarra: “Ha cercato di partecipare ai soccorsi” – Si sarebbe fermato e avrebbe partecipato ai soccorsi, ma senza rivelare che era stato lui a investire Giancarlo Ravidà perché aveva paura. Secondo l’avvocato del marocchino, infatti, “il suo assistito si è fermato con la sua auto a pochi metri di distanza dal luogo dell’incidente. Ha cercato di partecipare alle manovre di soccorso senza tuttavia comunicare alla polizia municipale e ai medici che era stato lui a travolgere il ragazzo”. “Spero che la procura tenga conto del racconto e che faccia cadere il reato di omissione di soccorso”, ha affermato il legale.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/2015/notizia/investito-prato-pirata-in-questura_2087932.shtml

Ne tenga conto? Impiccare l’assassino che, come tutti i suoi simili fugge dopo avere investito. Il classico nordafricano che vive di spaccio e delinquenza e ‘sposa’ una sua cliente.

Ci stanno eliminando uno dopo l’altro.