PRATO.Cronaca di un normale sabato sera trascorso a Prato fatta da Andrea, un ventenne pratese, che ci ha inviato attraverso la pagina Facebook del Tirreno la sua freschissima esperienza. Un racconto di vita vissuta non straordinario, anzi, ma proprio per il fatto di essere così comune a tantissime persone che dovrebbe far riflettere. Tutti. Ecco il suo racconto.
“Buonasera, ci tengo a descrivere come un 20enne a Prato rischia di passare un sabato in città. Sopratutto come sfogo riguardo il degrado che sta assalendo la nostra periferia e centro storico. Oggi mi sono trovato in parecchie situazioni spiacevoli, a partire dal pomeriggio: insieme alla mia ragazza decido di lasciare la macchina nel parcheggio in San Marco davanti alle Poste approfittando del posteggio gratuito, non faccio in tempo a scendere dalla macchina, una ragazza (una zingara) forse mia coetanea, si accosta al mio sportello con l’intento di ottenere qualche spicciolo. Blocco le porte e rimango nella macchina sperando che si allontani, speranza che purtroppo svanisce vedendo avvicinare una seconda ragazza anche questa zingara che tenta di aprire lo sportello e cerca di farmi scendere inveendo e indirizzando minacce nei miei confronti e contro la mia ragazza. Esasperato scelgo di abbandonare il parcheggio preoccupato che la situazione possa degenerare e che qualcuno possa farsi male.
Cercando parcheggio sempre vicino il centro storico, incrocio una pattuglia della polizia municipale a cui racconto l’episodio, spediscono una pattuglia nel luogo dell’accaduto e faccio in tempo a vedere la scena della fuga delle due ragazze. La poliziotta con cui avevo parlato si sfoga con me dicendo che questi episodi sono ormai all’ordine del giorno, e quello che possono fare al riguardo è poco, sia per mancanza di personale, che per la quasi immunità di cui godono questi elementi.
Intervento della polizia nel piazzale Ebensee. La vittima il titolare di una tavola calda di via Marini. Tutte e tre sono domiciliate al campo nomadi di viale Marconi a Prato
Amareggiato decido di abbandonare la macchina in una traversa del viale Europa con il rischio che qualcuno possa frantumarmi i finestrini per cercare qualche soldo dentro il veicolo. Passiamo davanti la coop in San Marco tra odore di urina e visi poco raccomandabili che bivaccano con bottiglie di birra e cartoni di vino alle 17 del pomeriggio.
Nonostante questo riusciamo ad arrivare nel centro storico dove anche un cieco riconoscerebbe uno spacciatore. Non sto parlando della zona Serraglio in cui non ho assolutamente il coraggio di addentrarmi, ma di tutto il centro, è un fenomeno che avviene a tutte le ore. Ovunque. Per fortuna non ci troviamo in altre situazioni spiacevoli fino alle 22, perché se non abbiamo assistito ad altre scene di degrado è solo grazie alla fortuna purtroppo.
Ci trovavamo al caffè 21, vediamo sfrecciare una volante. Si vocifera che due ragazzi (di origine non italiana) si sono picchiati selvaggiamente nei pressi del Castello dell’Imperatore, non intendiamo spostarci per curiosare per non intralciare il lavoro delle autorità, e pensando che stando nei pressi del bar saremmo stati al sicuro. Purtroppo sono state le ultime parole famose. Un ragazzo, anche esso molto probabilmente mio coetaneo, tenta uno scippo all’interno del locale ai danni di una ragazza. Viene inseguito da chi aveva assistito alla scena, acciuffato, riesce a divincolarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e a svignarsela per le viette.
Decidiamo così di avviarci verso casa. Lungo il viale 16 aprile, incrociamo un uomo orientale che zoppicava vistosamente e provava a fermare delle auto in cerca di aiuto. Non mi fermo, avverto subito la polizia che invia una pattuglia e lascio la zona. Ora io mi trovo a chiedermi, come devo passare il mio fine settimana (non che durante la settimana non avvengano questi episodi)? Rinchiuso in casa per la paura che potrebbe essere la mia ragazza quella che tenteranno di scippare? O che venga aggredito da qualcuno nel centro storico? A che punto dovremmo arrivare perché le cose cambino? L’unica risposta che riesco a trovare io a tutte queste domande è che qua a Prato abbiamo bisogno di aiuto, di qualcuno con le palle quadrate e tanta voglia di fare. Perché la situazione sta andando di male in peggio, in balia dei criminali, dello spaccio e della prostituzione. Voi cosa ne pensate?”
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