Category: Padova

Accoltella carabiniere e cade per terra: nordafricano in coma

PADOVA 04/04/2014 – Un maresciallo dei carabinieri ferito con una coltellata al braccio e un tunisino ricoverato in fin di vita all’ospedale di Mestre per una grave frattura cranica. È l’epilogo di una nuova serata di follia in stazione ferroviaria, con un immigrato “fuori controllo” che prima minaccia tutti alle Cucine popolari, poi fa lo stesso alla sala scommesse. E alla fine si avventa anche su un militare dell’Arma. Ora però gli inquirenti stanno cercando di capire come si è rotto la testa. Le analisi sono state affidate agli uomini del Ris di Parma. È successo mercoledì sera verso le 22. O meglio. Le segnalazioni circa le intemperanze di Mabrouk Ben Janet, 42 anni, algerino, sono iniziate qualche ora prima. È stata direttamente Suor Lia a telefonare al 112 segnalando ai carabinieri la presenza di un nordafricano che minacciava con un coltello gli altri ospiti. Stesso input giunto successivamente anche grazie alla telefonata degli addetti alla security della sala scommesse. Così una pattuglia del nucleo Radiomobile di Padova è accorsa in piazzale Stazione.

I militari hanno visto subito la persona in questione che stava ancora brandendo il coltello. Il maresciallo è sceso per fermarlo e quello si è dato alla fuga in via Cairoli. L’altro carabiniere alla guida della gazzella ha accelerato nella direzione opposta per provare a chiudergli la strada. Improvvisamente l’immigrato si è avventato contro il sottufficiale dell’Arma che è riuscito in extremis a parare il fendente con l’avambraccio. Giacca e divisa lacerate ma nessuno squarcio sulla pelle. Durante la colluttazione l’aggressore sarebbe caduto all’indietro, picchiando la testa sui sampietrini e procurandosi così una grave frattura cerebrale. Trasportato in ambulanza, è stato prima ricoverato in ospedale a Padova e successivamente a Mestre dove l’hanno operato d’urgenza e trattenuto in prognosi riservata. L’altra sera quarantaduenne era palesemente alterato dall’alcol. Alcuni suoi connazionali sostengono che sarebbe stato travolto dalla gazzella dei carabinieri: circostanza che al momento non trova alcuna conferma. Per fare chiarezza sulla vicenda ieri mattina all’alba sono giunti i militari del Ris di Parma a cui sono stati affidati i rilievi. Ieri nei dintorni della stazione è stata percepita una certa agitazione da parte dei gruppi di immigrati che si sono radunati fin dalle prime ore del pomeriggio.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/04/04/news/accoltella-un-carabiniere-e-cade-nella-collutazione-e-in-coma-1.8981509

Svuotacarceri: prende 60enne a sassate, libero anche se è la quarta volta che aggredisce passanti

Caso scuola di Ius Soli e Svuotacarceri. L’ultimo episodio risale a lunedì, all’Arcella, vicino alla chiesa di San Carlo, dove un 60enne, mentre camminava, è stato avvicinato da un uomo che gli ha gridato contro qualcosa in lingua straniera e poi ha tirato fuori dal proprio giaccone un sasso, minacciando di colpirlo. La vittima, spaventata dall’aggressività del soggetto, è stata costretta a fermarsi e a buttarsi a terra sperando di evitare di essere colpita. Quando ha rialzato lo sguardo ha visto che l’aggressore non aveva più in mano il sasso, pur continuando a tenere un atteggiamento violento nei suoi confronti, ed è riuscito a scappare e a chiamare aiuto. La polizia, intercettato l’individuo, lo ha arrestato per violenza privata. Si tratta di Kourosh M., un 33enne iraniano con cittadinanza ‘italiana’.

SCARCERATO. Un volto già noto alle forze dell’ordine, accusato più volte di aggressione, lesioni e violenza privata e che ha collezionato nel suo personale “palmares” ben quattro arresti in meno di due mesi, ogni volta è stato però rimesso in libertà. L’immediata scarcerazione da parte del giudice è infatti arrivata anche dopo l’ultimo caso di lunedì, e in città si è scatenata la polemica. Poche settimane fa anche l’assessore comunale Andrea Colasio era stato vittima della sua ira, venendo colpito con un calcio alla schiena, mentre si trovava per strada.

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L’assessore se la prenda con i suoi compagnucci in Parlamento.

Preso lo stupratore di Padova: è un tunisino sbarcato a Lampedusa

Identificato il rapinatore che aveva sequestrato infermiera in via san Massimo e violentato

Seppure abbia vissuto un’esperienza traumatizzante, è stata fortunata. Poteva davvero andare molto peggio all’infermiera 35enne aggredita il 13 febbraio da un individuo in via San Massimo, dove la donna era andata a recuperare l’auto parcheggiata al termine del suo turno di lavoro. L’uomo che l’ha sequestrata e terrorizzata, poi fuggito in zona Stanga alla vista dei lampeggianti delle forze dell’ordine – che in realtà stavano semplicemente scortando la marcia serale Corri x Padova – è infatti un rapinatore seriale particolarmente violento, autore anche di aggressioni ai danni di prostitute minacciate e violentate. A identificarlo la polizia di Padova che lo ha incastrato grazie ad alcuni campioni di Dna.

LE INDAGINI. Le tracce biologiche sono state prelevate dalle due sciarpe usate dal rapinatore per legare l’infermiera, una della vittima e una dell’aggressore. L’autorità giudiziaria aveva dato l’assenso al prelievo delle tracce biologiche poiché l’identikit fornito dalla vittima era parziale. Era buio e l’aggressore le aveva fatto abbassare la testa ma lei era riuscita a memorizzare alcuni dati e sulla base di un identikit di massima gli agenti hanno fermato diversi soggetti similari e li hanno portati in questura per estrapolare campioni di Dna utili al confronto con quelli trovati sulle sciarpe, fra loro coincidenti.

L’IDENTIFICAZIONE. Tra i fermati uno assomigliava particolarmente all’identikit ed era già stato arrestato. Fermato fuori da un bar a bordo di una Golf rubata, aveva rapinato negli ultimi mesi numerose prostitute sottoposte anche a violenza sessuale. Diversi gli episodi accertati, due il 2 marzo scorso, uno il 4 e un altro il 5 marzo, uguale il modus operandi: si avvicinava con un’auto grigia alle prostitute, le portava in una zona appartata, le minacciava con un coltello in ceramica e le costringeva a rapporti sessuali. Il tutto in via Vigonovese, proprio dove l’uomo aveva portato l’infermiera prima di scappare. È ipotizzabile quindi che la 35enne sia sfuggita non solo a una rapina ma anche a un eventuale stupro. L’uomo è stato denunciato per rapina e sequestro di persona per l’episodio dell’infermiera.

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Spacciatore arrestato all’Arcella con un chilo e mezzo di eroina – Mattino Padova

Spacciatore arrestato all'Arcella con un chilo e mezzo di eroina
Mattino Padova
PADOVA. Arrestato dalla Polizia un grossista spacciatore con 1,5 kg e mezzo di eroina in casa. La teneva nascosta all'Arcella, in via Buonarroti. In manette è finito un tunisino di 27 anni, risultato da poco scarcerato. È stato sorpreso mentre s
DEPOSITO DI DROGA ALL'ARCELLAA3 NEWS Anteprima

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Mendicante troppo insistente a Abano: arrestato per resistenza e liberato da magistrato

Mendicante troppo insistente a Abano: arrestato per resistenza
Mattino Padova
portato in caserma, ha aggredito il militare che si stava occupando delle sua identificazione. L’uomo, un romeno 35enne senza fissa dimora, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e poi rimesso in libertà dal magistrato altro »

Preso un nomade in un hotel: è accusato delle rapine all’Arcella – Mattino Padova


Corriere della Sera

Preso un nomade in un hotel: è accusato delle rapine all'Arcella
Mattino Padova
PADOVA. La Polizia di Padova ha arrestato un latitante, di etnia rom, considerato un predone e rapinatore che si era dato alla macchia da mesi. Gli investigatori della Squadra mobile l'hanno arrestato in un blitz presso un motel di Ponte di Brenta. L
Arrestato rapinatore seriale latitanteCorriere della Sera
Padova,arrestato rapinatore serialeTGCOM
Ladro e rapinatore seriale arrestato in un motel di Ponte di BrentaPadovaOggi
La Prima Pagina
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Padova: assessore alla cultura pro-immigrati aggredito da iraniano

Dopo meno di una settimana dall’accaduto, è stato individuato l’aggressore dell’Assessore alla Cultura di Padova, Andrea Colasio, colpito senza motivo da un passante, M.K. iraniano di 34 anni, nei pressi del Quartiere di Arcella, nella città patavina. Di seguito un’intervista rilasciata da Colasio, pochi giorni dopo il fatto.

http://www.lombardiapress.it/lombardiapress/portale/index.php?com=7334

Padova: spacciatore arrestato per la terza volta, lo libereranno ancora?

Blitz antidroga della Squadra mobile Spacciatore arrestato tre volte
Mattino Padova
In via Da Bassano hanno incastrato Chukwuebuka Orji Abel, nigeriano di 24 anni, già arrestato il 7 febbraio e anche il 21 febbraio ma ancora libero di spacciare in città. Venerdì verso le 23 gli agenti in borghese della Mobile l'hanno visto arrivare in

Sigarette dalla Slovenia, maxi sequestro – Mattino Padova

Sigarette dalla Slovenia, maxi sequestro
Mattino Padova
Arrestato un bosniaco, tre denunciati. di Enrico Ferro e Alice Ferretti. Sigarette di contrabbando in arrivo dai paesi dell’Est e smistate al Le indagini dei finanzieri sono partite dal mercatino moldavo di via Longhin. L’area, di proprietà del altro »

Padova: bambina stuprata per anni da immigrato africano

Padova 14 marzo 2014 – Se la figlia si rifiutava di soddisfare i suoi appetiti sessuali, lui, il padre, le negava il permesso di uscire di casa, di utilizzare il computer o di svolgere altre attività solitamente concesse a bambini-ragazzini della sua età. Già perché la vittima degli abusi, protrattisi per ben 5 anni secondo l’accusa, è una minore oggi 15enne, costretta dal padre orco – come riportano i quotidiani locali – dall’età di 9 anni a sottostare a palpeggiamenti e rapporti sessuali.

Il genitore, un 43enne originario del Camerun, residente in città e dipendente di una cooperativa, secondo quanto ricostruito dalla Squadra mobile e riferito dalla stampa locale, utilizzava come arma, assieme alle minacce di privarla delle piccole libertà di una ragazzina, quella della paghetta. Sesso in cambio di soldi. Motivo per cui l’uomo, per il quale il pm Orietta Canova ha già trasmesso al tribunale la richiesta di giudizio immediato, è accusato, oltre che di violenza sessuale su minore, anche di prostituzione minorile.

L’inchiesta è partita a fine 2013, quando la vittima ha trovato il coraggio di confidarsi con un insegnante della scuola superiore che frequenta. A quel punto, informata anche la madre, ignara degli abusi che si consumavano tra le mura domestiche ad opera del marito, è scattata la denuncia nei confronti di quest’ultimo, oggi sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinare la figlia dopo che, recentemente, avrebbe cercato di inquinare le prove condizionando con una telefonata la ragazzina, nel frattempo trasferita temporaneamente in una comunità protetta con la madre.

http://www.padovaoggi.it/cronaca/padre-abusa-figlia-minore-padova-sesso-paghetta.html