Category: Brescia

Uno chiede l'elemosina, i due complici sfilano portafogli: arrestati tre … – Bsnews.it


Bsnews.it

Uno chiede l’elemosina, i due complici sfilano portafogli: arrestati tre
Bsnews.it
Due agenti della Polizia Locale di Sirmione dopo aver visto tre individui sospetti di nazionalità romena, hanno chiamato i rinforzi contattando una pattuglia di Carabinieri. Una volta chieste le generalità dei tre immigrati, è emerso che poco prima

altro »

Powered by WPeMatico

Moldavo ai domiciliari telefona a PS: “Quanto mi danno se la uccido?”

Un dubbio amletico, di fronte al quale, per scioglierlo, ha pensato bene di rivolgersi a chi, sicuramente, una risposta certa gliel’avrebbe potuta dare.
Ha dell’incredibile la telefonata inviata al 113 da un 25enne moldavo al centralino della questura di Brescia nella quale il ragazzo ha chiesto candidamente all’operatore quanti anni di carcere avrebbe preso se avesse ucciso la sua fidanzata.
Il giovane, residente in città e agli arresti domiciliari, non si sa se per scherzo o perchè davvero logorato dal quesito, ha realmente rivolto l’interrogativo al poliziotto dall’altro capo del telefono.
La strana chiamata è stata “girata” ai superiori e sono così scattate le verifiche: si è scoperto che l’uomo è agli arresti domiciliari proprio per violenze nei confronti dell’ex compagna 22enne (che adesso si trova in Moldavia), aggredita lo scorso 25 giugno nel suo appartamento di San Zeno Naviglio. L’uomo, visti i preceenti, è stato trasferito in carcere.

http://www.quibrescia.it/cms/2014/09/06/quanto-mi-danno-se-uccido-la-mia-fidanzata/

Agenti non le credono, e nigeriana li aggredisce

In meno di dieci minuti una ragazza nigeriana di 25 anni è passata dal ruolo di denunciante a quello di denunciata.
È accaduto poco dopo la mezzanotte di ieri. Al «113» è giunta da via della Volta una richiesta di aiuto.
Una donna straniera sosteneva di essere stata aggredita per strada. La centrale ha inviato una pattuglia della Volante per accertare cosa fosse accaduto. Nel piazzale che ospita anche il supermercato «Esselunga» la ragazza diceva di essere stata aggredita. Questo ha raccontato agli agenti senza dire molto di più. Un racconto a tratti lacunoso. Oltretutto, non ci sarebbero stati testimoni .
La situazione è degenerata quando i poliziotti le hanno chiesto documenti. Non li aveva. Nel sapere che sarebbe stata accompagnata in questura per l’identificazione ha reagito con violenza aggredendo fisicamente e verbalmente i poliziotti.
E’ stata caricata in auto e portata in via Botticelli. Denunciata per resistenza, è stata rilasciata nella notte.

http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/853665_denuncia_aggressione_ma_finisce_in_questura/

Operazione Mare Nostrum: Al Fano porta altri 100 ‘profughi’ da mantenere.

Immigrazione:corteo migranti a Lampedusa, scortati da agenti

Brescia: in arrivo un centinaio di nuovi profughi. Ecco dove andranno

Centomila profughi sbarcati sulle coste italiane, e solo nelle ultime settimane. In attesa dell’annunciato ‘cambio in corsa’, l’operazione Mare Nostrum che sarà supportata da Frontex Plus, un progetto di accoglienza di livello europeo, anche la provincia di Brescia si prepara ad accogliere altri rifugiati.

Ancora risuona l’eco delle inevitabili polemiche, ma intanto la Prefettura lunedì ha convocato una decina di Comuni bresciani, con semplice criterio di distribuzione geografica: Castenedolo, Desenzano, Edolo, Gavardo, Idro, Iseo, Leno, Rovato, Salò.

I sindaci dei Comuni interessati hanno incontrato il prefetto di Brescia, Narcisa Brassesco Pace. Obiettivo è organizzarsi al meglio, trovare spazi adeguati, evitare malumori diffusi tra la popolazione. Nessuna decisione al momento è stata presa, anche perchè il preavviso per i nuovi arrivi è in pratica di poche ore. In Broletto, però, da venerdì è già stata attivata un’unità di crisi.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-profughi-dove.html

“Ormai siamo diventati lo zimbello di tutta l’Europa e Al fano è soddisfatto di tutto ciò sta pensando di aumentare di più i controlli via mare, siamo proprio arrivati alla deriva.”

Brescia: rissa tra marocchini a colpi di mattarello, arrestati dalla polizia

"Bisogna abbattere i muri o aumentano le differenze. L'immigrazione è una ricchezza."

“Bisogna abbattere i muri o aumentano le differenze. L’immigrazione è una ricchezza.”

Montichiari: rissa col mattarello davanti alla Polizia

Insolita lite a colpi di mattarello venerdì sera di fronte al Palageorge di Montichiari. Tre cittadini marocchini si sono presi a ‘legnate’ impugnando un’arma che, seppur impropria, è di sicuro un buon sostitutivo della mazza da baseball.

In un primo momento la zuffa sembrava essersi sedata, poi è ricominciata a circa un chilometro di distanza nei pressi di via Tebaldini.

Furenti a causa delle botte, i tre immigrati non si sono però accorti di essere finiti proprio davanti al comando della Polizia locale. Per gli agenti è stato un attimo uscire in strada e arrestarli. Si è trattato, molto probabilmente, di un regolamento di conti legato allo spaccio di stupefacenti

http://www.bresciatoday.it/cronaca/montichiari-rissa-mattarello.html

Rom aggrediscono agenti: tutti liberi!

Cremona: rissa al campo nomadi, tutti rilasciati gli aggressori dei poliziotti

Una violenza tale che ha spinto alcuni passanti a chiedere l’intervento della polizia, giunta sul posto con due agenti a loro volta aggrediti con calci e pugni mentre cercavano di riportare la calma, poi costretti a farsi medicare in ospedale assieme a tre residenti del campo, uno dei quali ferito in modo grave con un trauma cranico facciale.

Sembra che all’origine della lite ci siano futili motivi amplificati dall’abuso di alcol. I cinque fermati sono stati processati per Direttissima e subito rilasciati dopo due giorni di camera di sicurezza in caserma. Hanno patteggiato pene dai quattro agli undici mesi e sono tornati in libertà.

Potrebbe interessarti: http://www.bresciatoday.it/cronaca/cremona-rissa-campo-nomadi.html

Anziana caritatevole resa invalida dopo aggressione in casa

COMA E POI SEI MESI IN OSPEDALE: SI ERA FIDATA DI UN IMMIGRATO

Brescia, 31 agosto 2014 – «È assurdo. Viviamo un doppio dramma: la nostra vita è cambiata radicalmente, mentre lui continua ad andarsene in giro come se nulla fosse. Ma che giustizia è?». Enrico Bonera, 59 anni, bresciano, è sconsolato. Il 30 agosto 2011, tre anni fa, sua madre ha subìto un’aggressione in casa e da allora non si è più ripresa.

«Oggi è invalida al cento per cento – spiega Bonera -. Si muove a fatica e non è autonoma. Percepisce una pensione di poco più di 400 euro, insufficiente per una badante. Così mi sono dovuto trasferire io da lei per assisterla». Anna Grossi, 85 anni, nel 2011 stava benone. Viveva sola nel suo appartamento in vicolo sant’Urbano in città. Senza immaginare che cosa le sarebbe successo, ogni tanto allungava 5 euro di elemosina a un uomo che credeva un innocuo senzatetto.

«Una mattina quell’uomo, un immigrato che ciondola con una stampella, dopo averle come sempre suonato è riuscito a introdursi in casa e l’ha aggredita – racconta il 59enne -. Con sé aveva un coltello. L’ha terrorizzata e ha devastato mobili e stanze». La signora Grossi è finita in ospedale. «Per un periodo ha perso l’uso della parola e di colpo è entrata in coma profondo. È rimasta così tre settimane, poi si è risvegliata – continua il bresciano -. Ci hanno messo sei mesi a dimetterla».

Al dolore si è aggiunto dolore: «I carabinieri all’indomani dell’episodio hanno rintracciato subito l’aggressore. Addosso aveva un coltellino, i gioielli e le monete antiche rubati. Ma non l’hanno potuto denunciare né arrestare perché mia mamma non poteva testimoniare. E lui ha dichiarato di avere trovato tutto per terra. Qualche tempo dopo l’ho pure incontrato per strada, l’ho inseguito e lui ha reagito colpendomi con la stampella». E adesso? «Ho scoperto che è un immigrato clandestino, in Italia per motivi umanitari e mai espulso. Ho sporto due denunce ma lui continua a girare indisturbato per il centro».

http://www.ilgiorno.it/brescia/furto-immigrato-1.163509

Brescia: moldavi spaccano teste con chiave inglese, arrestati.

RAGAZZINOPICCHIATO

Trovati i presunti autori materiali dell’aggressione avvenuta domenica notte all’esterno della discoteca lonatese: si tratta di due giovani di origine moldava.Aggressione al NoName: denunciati due moldavi.

Grazie alle tempestive indagini condotte dai carabinieri di Desenzano, è stato possibile assicurare alla giustizia l’autore della folle aggressione alla discoteca NoName di Lonato.

 

I militari hanno denunciato un ragazzo di origine moldava, assieme a un complice suo connazionale, residente a Manerba e ritenuto il responsabile del colpo alla testa di un 19enne russo, sferrato con una chiave inglese “a croce” (quella solitamente utilizzata per cambiare le ruote dell’auto) all’esterno della discoteca, verso le 3:00 di domenica notte.

 

Sembra essere confermato il futile motivo all’origine della lite, probabilmente qualche ‘attenzione’ di troppo nei confronti di una ragazza. Il giovane ferito è ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Verona Borgo Trento: le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/rissa-discoteca-noname-lonato.html

 

 

E’ qui la festa: 40 Rom fuggono senza pagare conto, 700 euro

Desenzano (Brescia), 21 agosto 2014 – Prima hanno mangiato e bevuto poi quando è arrivato il momento di saldare il conto da 1.200 euro i più si sono allontanati dal ristorante e chi è rimasto ha pagato solo una parte del conto. È accaduto in una trattoria sul lago di Garda, dove un gruppo di circa 40 rom aveva deciso di festeggiare. «Si tratta di clienti che ogni tanto vengono. Sono rom che abitano qui in zona — spiega la titolare che preferisce mantenere l’anonimato per evitare ritorsioni —. Hanno prenotato per mezzogiorno e poi si sono presentati intorno alle 15. Uomini, donne e bambini giunti qui con i caravan e tutti eleganti. Non capivano nemmeno quanti fossero visto che entrava ed usciva continuamente gente. Comunque hanno mangiato quello che volevano e poi se ne sono andati».

Al momento di saldare il conto è arrivata la “sorpresa”. «Mi hanno dato un bancomat che però non funzionava — ricorda la proprietaria del locale —. Quindi mi hanno detto che sarebbero andati a prelevare e che mi avrebbero portato i soldi il giorno dopo». Una soluzione respinta categoricamente dalla donna. «Alla fine — racconta — mi hanno messo in mano 550 euro. Qui siamo solo donne e non volevo che mio figlio intervenisse. Ci ho rimesso quasi 700 euro ma non potevo mettermi contro queste persone».

Quando gli insoliti clienti se ne sono andati, la donna ha chiamato i carabinieri, ma non ha sporto denuncia. «Non vorrei che queste persone tornassero magari di notte a farmi qualche “scherzetto” — spiega la donna —. Siamo in una zona isolata del paese e preferisco perderci qualcosa, ma vivere tranquilla».

Non era la prima volta che il locale veniva preso di mira. «In passato mi era già successo —spiega — ma non per un importo così alto». E non è stata neppure l’ultima volta. Il giorno dopo aver perso quasi 700 euro la titolare ha visto arrivare alla porta della trattoria un nuovo gruppo di nomadi.«Erano in una decina — ricorda — ma prima che entrassero gli ho detto che o mi pagavano prima oppure non li avrei serviti. Hanno protestato, ma poi mi hanno pagato. Gli ho fatto subito la ricevuta e poi li ho serviti. Non volevo subire il giochetto di poche ore prima». I carabinieri raccomandano in casi simili di contattare subito le stazioni di competenza e presentare denuncia affinché i responsabili possano essere perseguiti.

http://www.ilgiorno.it/brescia/conto-ristorante-1.138446

Un’altra vittima gioiosa del ‘siamo tutti uguali’.

Romeno distrugge famiglia con auto rubata: morta bimba, sorellina in fin di vita

Verolanuova, 20 agosto 2014 – Tragico incidente stradale in serata a Verolanuova. Intorno alle 19.15 quattro persone sono rimaste coinvolte nello scontro fra due autovetture. Il terribile schianto è stato frontale e ha provocato due morti, mentre altre due persone sono rimaste ferite. Le vittime sono un adulto, un romeno di 19 anni, e un bambino di 11 anni di Cremona che viaggiava sull’altra auto. Coinvolta anche la sorellina di quest’ultimo, 5 anni, in fin di vita. La bambina è andata in arresto cardiaco, ma è stata rianimata grazie all’intervento del personale del 118 che si è precipitato sul posto con ambulanze e un’automedica, insieme a polizia stradale e vigili del fuoco. La bambina è stata portata prima all’ospedale di Manerbio e poi a quello di Bergamo, dove sarà sottoposta a un delicato intervento chirurgico a causa della rottura dell’aorta. La tac avrebbe escluso danni cerebrali.

I piccoli viaggiavano con il padre, rimasto ferito ma sembra non in modo grave, a bordo di un’Audi A6. L’auto procedeva lungo la ex statale 45 bis, la via a scorrimento veloce che conduce a Pontevico e a Cremona, quando all’altezza del magazzino della Chicco si è scontrata frontalmente con una Golf. Le due auto viaggiavano in direzioni opposte. L’impatto è stato devastante e ha polverizzato le vetture. L’auto della famigliola dopo lo scontro è finita in una scarpata. Morto sul colpo il conducente della Volkswagen, un 19enne di origini romene e residente a Corte de’ Cortesi (Cremona). I suoi documenti di guida non corrispondono a quelli del proprietario della vettura. Una delle ipotesi fatte che il giovane stesse probabilmente scappando a folle velocita’ a bordo della Golf che aveva appena rubato.

http://www.ilgiorno.it/brescia/incidente-verolanuova-morti-1.138209#1