Category: Bologna

Rumeno investe pedone e fugge, solo denunciato.

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Casalecchio, auto investe pedone sulle strisce e fugge: annotano targa, denunciato un 27enne

Omissione di soccorso e fuga a seguito di incidente stradale con feriti. Di questo dovrà rispondere un 27enne, di nazionalità rumena, denunciato dai Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno durante lo scorso weekend.

Il ‘pirata della strada’ è stato identificato sabato sera nel corso di un’indagine iniziata alle ore 20:15 in via Caravaggio, dopo che un 85enne nato a Castello di Serravalle e residente a Casalecchio di Reno, era stato travolto da una Volkswagen Passat mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Invece di fermarsi e prestare soccorso all’anziano, il conducente era ripartito a forte velocità. Aiutato da alcuni passanti che avevano assistito all’incidente, il malcapitato era stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, da dove è stato successivamente dimesso con 15 giorni di prognosi per un trauma facciale ed escoriazioni multiple.

Acquisita la testimonianza dei presenti, che fortunatamente erano riusciti ad annotare il numero di targa della Passat, gli inquirenti sono risaliti all’intestataria dell’auto, una donna rumena residente a Casalecchio di Reno, la quale è risultata estranea ai fatti perché al momento del sinistro il veicolo era in uso a suo nipote (il 27enne), che già nel 2008 si era messo nei guai per un altro incidente stradale, nel corso del quale gli era stata ritirata la patente di guida perché era ubriaco.

 http://www.bolognatoday.it/cronaca/incidente-stradale/pedone-investito-casalecchio-via-caravaggio-auto-scappa.html

Società Multietnica: immigrato accoltella un altro immigrato per una sigaretta, arrestato

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Stazione, accoltellato per una sigaretta: 37enne rischia la vita, arrestato aggressore

Pochi minuti dopo la mezzanotte di ieri un uomo è stato accoltellato in Piazza delle Medaglie d’Oro, davanti alla Stazione di Bologna: si tratta di un 37enne algerino che ora si trova in condizioni molto gravi all’ospedale Maggiore di Bologna. E’ la Polizia Ferroviaria a chiarire la vicenda, mentre la Scientifica sta lavorando sull’arma utilizzata, un coltello a serramanico detenuto illegalmente dal 24enne autore della violenza.

LA LITE E’ NATA PER UNA BANALE RICHIESTA: “HAI UNA SIGARETTA?” Secondo le ricostruzioni una cittadina polacca R.M.A. di 38 anni e due cittadini stranieri B.M e Z.A, marocchini di 43 e 50 anni, irregolari sul territorio nazionale e con svariati precedenti di polizia, sono stati avvicinati da M.H.A cittadino somalo di 24 anni che ha chiesto loro una sigaretta.

VOLEVA CALMARE GLI ANIMI ED E’ STATO ACCOLTELLATO. Da questa banale richiesta ne è scaturita un’animata discussione diventata poi lite a tutti gli effetti. Nel frattempo è sopraggiunto il cittadino algerino J.Y. 37enne irregolare sul territorio, loro conoscente. Assistendo alla scena è intervenuto per calmare gli animi e riportare tutto alla normalità. Per tutta risposta l’uomo somalo ha sfoderato dalla tasca posteriore dei pantaloni un coltello a serramanico che deteneva illegalmente sferrando un fendente contro l’algerino e colpendolo alla base del collo perforandogli un polmone e lambendo l’arteria giugulare.

FUGGE IN STAZIONE E DA AGLI AGENTI UNA VERSIONE DIFFERENTE. Datosi alla fuga è stato poi intercettato all’interno della Stazione Centrale da una pattuglia della Polfer alla quale ha chiesto aiuto dichiarando di essere appena stato aggredito in Piazza Medaglie d’Oro. La vicenda è stata poi ricostruita sentendo tutti gli attori della vicenda.

L’univocità delle dichiarazioni ha consentito agli investigatori una prima ricostruzione che conduce a individuare la responsabilità dell’accaduto in capo al presunto aggressore” chiarisce in una nota stampa la Polfer. Quest’ultimo, titolare di permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Macerata e in possesso del titolo di riconoscimento dello status di rifugiato emesso dalla Questura di Torino, è stato arrestato per il reato di tentato omicidio e portato in carcere. I due cittadini marocchini sono stati accompagnati all’ufficio immigrazione per le verifiche del caso mentre sono in corso accertamenti tecnici da parte della Scientifica su coltello utilizzato per il delitto.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/piazza-medaglie-d-oro-accoltellato-uomo-arrestato-colpevole.html

“QUALCUNO DICEVA CHE L’IMMIGRAZIONE PORTA RICCHEZZA…. INFATTI QUESTI SONO I RISULTATI.”

 

Immigrati scatenati: Tunisini sorpresi a rubare minacciano un vigilantes con un coltello, arrestati.

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Via Indipendenza: sorpresi a rubare in negozio, minacciano vigilante con un coltello

Tentato furto aggravato e minaccia aggravata in concorso. E’ la denuncia per due tunisini di 38 e 41 anni da parte dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna. Domenica scorsa hanno tentato un furto ai danni di un negozio di abbigliamento in via Indipendenza e hanno minacciato un addetto alla sicurezza, che ha riconosciuto i due uomini e fatto i complimenti ai militari dell’Arma.

Gravati da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e privi di documenti, i due sono stati accompagnati in caserma per ulteriori accertamenti. Il 41enne, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Bologna, è stato arrestato e tradotto in carcere.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/via-indipendenza-furto-negozio-minaccia.html

 

Bologna: rumeno ubriaco tenta di investire i carabinieri e li acceca con lo spray al peperoncino,arrestato.

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Guida con alcol nel sangue 7 volte oltre il limite: i carabinieri lo fermano, lui tenta di accecarli

Resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza. Di questo dovrà rispondere un 31enne rumeno, residente a Vergato, arrestato ieri dai Carabinieri.  L’automobilista è stato identifIicato al termine di un inseguimento iniziato durante un posto di controllo alla circolazione stradale che i militari stavano effettuando in via Gessi a Zola Predosa.

Alla vista di un’Audi A4 che transitava a fortissima velocità in direzione di Monte San Pietro, un Carabiniere ha esposto la paletta segnaletica con il chiaro intento di fermare il conducente, ma lui, invece di rallentare, ha accelerato costringendo il militare a farsi da parte per non essere investito.

Bloccato poco dopo in località Calderino di Monte San Pietro, il 32enne, vedendo i Carabinieri che si stavano avvicinando al finestrino, ha estratto una bomboletta di spray urticante al peperoncino e ha tentato di spruzzarne il contenuto negli occhi dei militari. Invitato a scendere dall’auto tenendo le mani ben in vista, il conducente ha aperto lo sportello farfugliando qualcosa e quando ha messo i piedi per terra ha cominciato a barcollare.

Lo stato di ebrezza, ulteriormente confermato da un alito fortemente vinoso e dagli occhi rossi e lucidi, è stato successivamente confermato con l’alcol test che ne ha rilevato una positività di ben sette volte superiore al limite consentito: 3.54 g/l la prima prova e 3.58 g/l la seconda.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/guida-ubriaco-zola-monte-san-pietro-spray-carabinieri.html

Il veicolo, intestato a un’altra persona, è stato recuperato dal soccorso stradale. Privato della patente di guida e tratto in arresto, il 32enne ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza della Caserma di Borgo Panigale. Questa mattina è stato accompagnato in Tribunale per l’udienza di convalida.

Bologna: bottigliate in testa a donna per scippo

Rapina in via Rigosa: donna scippata e poi presa a bottigliate

Il violento scippo è avvenuto ieri sera – intorno alle 22 – in via Rigosa. Qui si trovava a svolgere la propria attività su strada, quando – come ha riferito la vittima stessa al 113 – sarebbe stata avvicinata da un’altra ‘lucciola’, che l’ha derubata colpendola, a più riprese, con delle bottiglie di vetro.

Quando sul posto è giunta una volante, la malcapitata era ormai sola. Addosso i segni evidenti della violenza appena subita. Dopo aver raccolto le informazioni sul fatto, gli agenti hanno pattugliato la zona e sono riusciti ad intercettare la straniera lì nei pressi. La donna – una 30enne con precedenti specifici alle spalle – è stata quindi tratta in arresto con l’accusa di rapina e lesioni aggravate. Sono stati disposti i domiciliari.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/rapina-prostitute-via-rigosa-bologna-scippo.html

Ciclisti ‘abbattuti’ da nordafricani e poi rapinati

Atterrano ciclisti e li rapinano in via Zamboni: quattro contro due, è caccia ai responsabili

Ieri 11 intorno alle 19,30, in zona universitaria, due cittadini hanno riferito che, mentre a bordo di una bicicletta percorrevano via Zamboni, nei pressi di via del Guasto sono stati spinti a terra da un maghrebino e, poi, avvicinati da altri tre nordafricani che, dapprima, hanno tentato di asportare loro i telefoni cellulari e i portafogli, poi, anche per la resistenza opposta, sono riusciti a derubarli solo di un paio di orecchini da bigiotteria, custoditi nelle tasche da uno dei due aggrediti.

LESIONI AL VOLTO E 10 GIORNI DI PROGNOSI PER I MALCAPITATI. Le due vittime sono state trasportate all’Ospedale S. Orsola e sono state dimesse con 10 gg di prognosi per lesioni al volto. Sono in corso indagini da parte della Stazione Carabinieri Bologna.

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Gli spacca le costole: perché ha la tv ‘alta’

Televisione alta, trapani e altri strumenti per il fai da te e qualche lavaggio di troppo in lavatrice devono avere spinto all’esasperazione un uomo di 40 anni fino ad aggredire il suo vicino di casa. L’uomo, di origini albanesi, è stato denunciato dai carabinieri della Stazione di Baricella, nel Bolognese, per lesioni personale.
La vittima della violenta aggressione è un 65enne senza nessun precedente penale ed è rimasto ferito al costato. L’uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, è stato aggredito con pugni e calci che hanno rotto una delle costole causando al 65enne una prognosi di 24 giorni.

http://www.si24.it/2014/08/06/bologna-ossessionato-dai-rumori-molesti-rompe-le-costole-al-vicino-di-casa/61863/ù

Notata come, l’albanese non sia un criminale, ma un uomo ‘spinto alla esasperazione dalla televisione alta’.

Arrestati 5 albanesi: “Le donne di Bologna sono nostre”

Fermato Mustafa Feliks, 34enne cittadino albanese, responsabile del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravato ai danni di una connazionale, nonchè per violenza aggravata dall’uso delle armi,.

Insieme a lui, altri 4 albanesi, oltre ad un rumeno, identificati e denunciati per lesioni aggravate, minacce e violenza privata ai danni di una 20enne moldava e di un 30enne rumeno.

L’aggressione riferita, risale alla sera del 18 luglio, quando un cittadino telefona al 113 e riferisce di una ragazza in fuga e di un uomo rapito.
In Italia da ottobre 2013, la 20enne finisce presto in strada, con due sfruttatori che “se la passano”. Poi, come cliente, conosce un rumeno sulla trentina che si innamora di lei e decide di toglierla dalla strada

Così l’uomo telefona a Mustafa, il protettore, e chiede un appuntamento che viene fissato presso un distributore Eni.
Ma il protettore non si presenta da solo, bensì accompagnato da altri cinque soggetti, 4 albanesi e un rumeno, che gli intimano di lasciar perdere la ragazza: lei viene trascinata per i capelli in un’auto, buttata a terra, ma si toglie le scarpe e riesce a fuggire.

IL PESTAGGIO. “Noi siamo i proprietari delle donne di Bologna”, gridano all’uomo e lo pestano, ma per farsi intendere meglio lo caricano in macchina e lo portano in una piccola via, dove Mustafa lo minaccia con un coltello e un suo “compare” gli lascia intendere di avere una pistola. Terrorizzato, il ragazzo chiama la 20enne soccorsa dai carabinieri, rassicurandola, chiedendole però di non sporgere denuncia.
Ma gli agenti riescono a risalire al suo fidanzato e lo raggiungono nella sua abitazione: il volto è tumefatto, ha un taglio sotto l’occhio e numerosi lividi.

Con l’aiuto di ben 13 telecamere di sorveglianza e non convinti, gli agenti iniziano a battere il territorio, fino ad arrivare in una bar del quartiere Navile, dove identificano almeno tre degli aggressori. A quel punto, le vittime prendono coraggio e raccontano tutto. Ora la ragazza è sottoposta a un programma di protezione.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/innamorato-prostituta-pestato-arresto-sfruttatore.html

Segregata e pestata dal marito marocchino: “Devi abortire”

Sant’Agata (Bologna), 21 luglio 2014 – Un marocchino 48enne di Sant’Agata Bolognese è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. A presentare la denuncia è stata una donna marocchina 39enne residente a Sant’Agata Bolognese, moglie dell’arrestato, soccorsa presso la propria abitazione dai militari, attivati dallo zio che, essendo a conoscenza di dissapori tra i due, non riuscendo a contattarla telefonicamente, la raggiungeva e costatava che si trovava chiusa in casa senza possibilità di uscire.

Atteso a breve l’arrivo del marito, i carabinieri sono cosi potuti entrare in casa prendendo atto delle dichiarazioni della donna. La malcapitata riferiva loro che da mesi era costretta dal marito a rimanere chiusa in casa, a subire maltrattamenti e ad essere privata di mezzi di sussistenza. Ha aggiunto che l’uomo, una volta comunicatogli di essere incinta da circa due mesi, ha aggravato il suo comportamento allo scopo di indurla ad interrompere la gravidanza. L’arrestato, raggiunto presso la propria abitazione dai militari operanti, è stato cosi ristretto nel carcere della Dozza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/santagata-moglie-segregata-1.66937

Africano prende a pugni ragazzino: lo ‘guardava’

Stazione di Imola, ragazzino preso a pugni perché‘guardava’. Lega: “Luogo senza regole”

Un episodio di violenza gratuita ieri nel tardo pomeriggio a Imola, davanti alla stazione dei treni. Un ragazzino che stava aspettando l’arrivo della sorella sul suo motorino è stato colpito da un pugno e steso a terra. Anche la sorella, che nel frattempo era arrivata e aveva assistito alla scena, è stata aggredita dall’uomo che poi è fuggito a bordo della sua bicicletta. Pare si tratti di uno straniero, ma i Carabinieri stanno indagando. Al vaglio andranno anche le riprese delle videocamere di sorveglianza.

Il Leghista imolese Daniele Marchetti commenta l’episodio violento: “In seguito all’aggressione avvenuta davanti alla stazione ai danni di un ragazzo ancora minorenne, la Lega Nord intende esprimere tutta la propria preoccupazione. Da tempo ormai denunciamo pubblicamente la situazione della zona stazione, un luogo in cui ognuno è libero di fare ciò che vuole. Spaccio, prostituzione e bivacco in balia dell’alcool sono all’ordine del giorno e sinceramente riteniamo opportuno che l’Amministrazione Comunale dia un segnale non rimanendo silente come al solito“.

LA STAZIONE E’ PERICOLOSA. “Ci piacerebbe sapere di cosa vivono tutte quelle persone che trascorrono la propria giornata tra il centro scommesse e la stazione ferroviaria, perennemente con una birra in mano. Un bel controllo della Polizia Municipale non guasterebbe. Quel posto è pericoloso, non ci sono dubbi su questo. Infine ci auguriamo che tramite la videosorveglianza si riesca a risalire una volta tanto all’aggressore”.

 

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