Category: Bologna

Ragazzo italiano preso a calci nello stomaco da 3 marocchini

Bologna, 21 marzo 2015 – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato tre marocchini, un 20enne e un 27enne residenti a Castiglione dei Pepoli e un 37enne senza fissa dimora, per rapina aggravata in concorso.

Alle ore 3:30, tre autoradio dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna si trovavano tra via San Vitale e vicolo Broglio per raccogliere la denuncia di un giovane che aveva chiamato il 112 dicendo di essere stato derubato del portafogli all’uscita di un club situato in via Castel Tialto. Mentre compilavano gli atti e acquisivano le testimonianze dei presenti, i militari sono stati raggiunti da un gruppo di giovani italiani, estranei alla vicenda del furto, che riferivano di aver subito una rapina a opera di tre magrebini. Una delle vittime, uno studente 19enne di Catanzaro, riferiva ai Carabinieri che qualche istante prima, mentre si trovava all’esterno di una pizzeria situata in via Petroni, si era avvicinata a un marocchino chiedendogli se gli poteva prestare l’accendino.

Qualche istante dopo, però, mentre il ragazzo italiano si accendeva la sigaretta, il marocchino, apparentemente gentile, si avvicinava al 19enne sfilandogli di tasca lo smartphone. Il giovane, accortosi del furto, tentava di riprendersi il telefonino colpendo il ladro con due pugni in faccia e questi, tutt’altro che impressionato, prima sferrava due calci allo stomaco di un coetaneo e amico della vittima, intervenuto in sua difesa e dopo estraeva un coltello a serramanico in segno di sfida e fuggiva con gli altri due complici. La fuga è terminata pochi minuti dopo, quando due pattuglie dell’Arma, al termine di una minuziosa ricerca per le vie del centro, sono riuscite a individuare i tre malviventi in via Capo di Lucca. Il marocchino di 27 anni, l’autore del furto, è stato trovato in possesso del coltello a serramanico. La refurtiva, invece, non è stata ritrovata. Soltanto il più giovane dei tre è incensurato, mentre gli altri due sono gravati da precedenti di polizia.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/rapina-aggravata-coltello-via-petroni-1.780671

Marocchini scatenati a Bologna: due stupri in poche ore alla stazione

Bologna, 11 mar. – Strattonata e poi raggiunta da un pugno al volto per aver negato un rapporto sessuale a un immigrato che l’aveva seguita di notte in stazione. Un marocchino di 36 anni, A.A., e’ stato arrestato dalla Polizia Ferroviaria di Bologna dopo aver tentato di stuprare una giovane connazionale. La ragazza e’ stata notata in Piazza Medaglie d’Oro, terrorizzata e con un occhio tumefatto, mentre veniva palpeggiata dall’uomo, poi bloccato dagli agenti ai quali l’uomo ha reagito aggredendoli (i due hanno riportato lesioni). In contemporanea al fatto, a Rimini, gli agenti dell Polfer arrestavano un altro marocchino, S.A., 22 anni, intento a violentare una coetanea italiana, senza fissa dimora, salita su un vagone fermo in zona isolata per passarvi la notte. Ad attirare gli agenti, le urla della ragazza.

https://www.agi.it/bologna/notizie/tentano_stupri_in_stazioni_bologna_e_rimini_arrestati_marocchini-201503111312-cro-rt10114

Stuprarono italiana in cantina: condanne di 4 anni…


Nel frattempo c’è chi fa retorica ideologica sulla “difesa della donna”..

(ANSA) – BOLOGNA, 6 MAR – La trascinarono a forza in uno scantinato di un condominio nella periferia di Bologna e abusarono di lei.
I tre romeni ritenuti responsabili dello stupro di gruppo di una 41enne italiana, avvenuto il 19 marzo 2014 in via Mitelli, furono fermati pochi giorni dopo da agenti della squadra mobile, coordinata dal Pm Morena Plazzi.
Processati in rito abbreviato, sono stati condannati a sette anni e otto mesi Victor Bambaloi, 34 anni, quattro anni e otto mesi Ion Gavril, 34, e Catalin Guita, 29.
http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2015/03/06/stupro-di-gruppo-in-cantina-3-condanne_5f6f6df0-d52f-45fe-9208-44c13face1e5.html
Pochi anni di vitto e alloggio pagati ( che de facto saranno ancor meno, sicuramente), per aver distrutto la vita di una signora. Nel mentre, ministri inadeguati parlano di “ospedale della donna” e altre stupidaggini ideologiche per farsi notare…

I ‘nomadi’ nullatenenti con milioni di euro in banca e immobili

Bologna – Erano sconosciuti al fisco, ma in realtà avevano patrimoni milionari. Per questo i finanzieri del comando provinciale di Bologna hanno sequestrato beni ad alcune famiglie nomadi. Nel mirino delle fiamme gialle sono finite 18 persone, ritenute “socialmente pericolose”, con numerosi precedenti di polizia soprattutto per furti in negozi e in abitazioni e per borseggi. Colpito da misura di prevenzione anche il presunto responsabile di una rapina compiuta lo scorso anno all’Ipercoop di Castenaso. Dalle indagini patrimoniali è emerso che queste persone, con dimora in alcuni campi nomadi di Bologna e aree limitrofe, avevano, direttamente o attraverso propri familiari o conviventi, la disponibilità di beni mobili ed immobili. Il sostituto procuratore, Massimiliano Rossi, coordinatore delle indagini, condividendo le proposte di misure di prevenzione formulate dal Gico della guardia di finanza di Bologna, ha richiesto al Tribunale il sequestro dei beni posseduti dai pregiudicati, tra cui autovetture di grossa cilindrata, moto, case, terreni, conti correnti e un bar del centro del capoluogo emiliano, per un valore superiore a un milione di euro. I provvedimenti di sequestro adottati dal Tribunale sono stati eseguiti dalle stesse fiamme gialle. I finanzieri hanno scoperto inoltre che una delle persone coinvolte dalle indagini ha percepito indebitamente una pensione per ben 4 anni, nonostante la morte dell’avente diritto, con conseguente danno per le casse dell’Inps di circa 34.000 euro, anch’essi sequestrati.

http://notizie.tiscali.it/cronaca/feeds/15/03/04/t_98_ADN20150304120603.html?cronaca

Rapina in discoteca: Ruba smartphone e aggredisce uomo sicurezza, preso marocchino

AVEVA ANCHE IN TASCA PORTAFOGLIO DI UN’ ALTRA VITTIMA

Ha derubato un giovane in discoteca, poi, vistosi scoperto, ha aggredito un addetto alla sicurezza. Così è finito in arresto un 18enne marocchino, residente a Migliaro. E’ accaduto ieri, poco prima delle 5 del mattino, dopo che la Centrale Operativa del 112 è stata allertata circa la rapina avvenuta presso una discoteca in via Francesco Fantoni a Bologna.

Giunti sul posto, i militari hanno identificato il ladro, che si era reso responsabile, assieme ad altri due complici non ancora identificati, della sottrazione di uno smartphone ai danni di un 22enne di Castenaso, che si trovava seduto a un tavolo del locale con la fidanzata e altri coetanei.

La ragazza, accortasi del furto, ha avvisato subito un addetto alla sicurezza e per facilitare l’individuazione del malvivente ha fatto squillare il telefonino del suo compagno. Il 18enne, non riuscendo a spegnere lo smartphone che stava suonando dalla tasca dei suoi pantaloni, ha tentato la fuga aggredendo l’addetto alla sicurezza, ma è stato fermato e affidato ai Carabinieri intervenuti.

Trovato in possesso di un portafogli rubato la scorsa settimana a una 54enne di Codigoro che stava viaggiando su un treno, il marocchino dovrà rispondere anche del reato di ricettazione. Trascorsa la notte nelle camere di sicurezza della Stazione Bologna Bertalia, il giovane è stato tradotto questa mattina in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.
http://www.bolognatoday.it/cronaca/discoteca-via-fantoni-rapina-arresto-carabinieri.html

Piaga georgiana: “Entrano dappertutto”

Bologna, 1 marzo 2015 – Un tempo c’erano i triangolini, i cerchi, le ondine. Simboli disegnati vicino alle porte che, secondo la convenzione, erano dei ‘codici’ utilizzati dai ‘topi d’appartamento’ per mappare usi e costumi delle vittime prescelte. I tempi cambiano, le mode restano. E si evolvono. Succede allora che il lunedì mattina, a Calderara, inizino a verificarsi furti, tutti concentrati nella zona del mercato. Quattro solo in via Roma nell’ultimo mese. E succede che, vicino ai campanelli delle abitazioni ‘visitate’, compaiano delle strane scritte. Racconta Michele, che abita in uno dei palazzi presi di mira: «Sul campanello di casa hanno scritto a matita le sigle Kt e Kc, seguite da una data. È successo lo stesso giorno che hanno svaligiato l’appartamento di una mia vicina». Un colpo quasi perfetto: nessun danno alla porta blindata, forzata per introdursi nella casa, che non è stata neppure messa a soqquadro. I ladri hanno rovistato solo in un cassetto, dove erano custoditi dei monili d’oro, poi se ne sono andati.

Un modus operandi tipico dei georgiani, «attivi da tempo nel Bolognese», come spiega il vice questore aggiunto Davide Corazzini, responsabile della sezione reati contro il patrimonio della Squadra mobile della Questura. Nel solo mese di febbraio la polizia ne ha infatti arrestati quattro in città, colti in flagranza mentre si accingevano a mettere a segno dei colpi; due i carabinieri, proprio a Calderara, proprio per un colpo in via Roma.

Dei veri professionisti del grimaldello, «che si tramandano di padre in figlio – spiega Corazzini – l’arte di produrre, artigianalmente, gli attrezzi che utilizzano per forzare le porte. Probabilmente, i segni di cui parla il cittadino servono a indicare il tipo di serratura sulla quale si dovrà ‘intervenire’. Spesso le vittime che rientrano a casa non si accorgono neanche dell’effrazione, perché le porte non vengono danneggiate. E loro si concentrano principalmente sull’oro, che poi rivendono su loro canali esteri».

Si chiama ‘albero di Natale’ la chiave a più teste utilizzata dai ladri. Ma come ci si può proteggere da questi ‘assalti’? «Le serrature europee sono quasi inespugnabili – continua il dirigente della polizia –, ma per stare più che sicuri basterebbe installare una telecamera di sorveglianza nell’androne del condominio. È un ottimo deterrente. Poi, funziona sempre benissimo anche la cosiddetta ‘sicurezza partecipata’: ossia, la buona prassi tra vicini di allertare le forze dell’ordine qualora si notino estranei armeggiare nei pressi delle abitazioni. E, se ci si allontana giusto per poche ore, non è male lasciare una luce o una tv accesa». Perché i georgiani sono abitudinari del furto ‘mordi e fuggi’: «Non studiano l’obiettivo con appostamenti, di solito. Vanno un po’ a caso, suonando i campanelli e, dove non trovano risposta, entrano. Per questo le segnalazioni dei vicini di casa sono fondamentali per prenderli: i quattro arresti che abbiamo effettuato nascono anche da questa solidarietà tra cittadini».

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/furti-abitazione-codici-georgiani-1.717171

Tunisino rapina pasticceria e accoltella titolare

BOLOGNA – Per portare via poche centinaia di euro, aveva aggredito e ferito con una coltellata alla testa il titolare di un laboratorio di pasticceria a Imola, nel Bolognese. Il presunto responsabile della rapina, avvenuta lo scorso 13 febbraio in via IX Febbraio, è stato arrestato dai carabinieri. È un 24enne tunisino, senza fissa dimora, accusato di rapina impropria aggravata e porto illegale di armi. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il giovane era entrato nel locale fingendosi un cliente poi aveva estratto un coltello e colpito alla testa il gestore, un 63enne di Casalfiumanese, che dopo l’aggressione era stato costretto a farsi medicare in ospedale, con una prognosi di 7 giorni. Grazie alla descrizione della vittima, i carabinieri hanno rapidamente identificato il tunisino, che avevano già denunciato nel novembre scorso. Il giovane è stato rintracciato a casa di un conoscente, in via del Guercino a Ferrara, dove all’arrivo dei militari ha tentato invano di nascondersi dentro un armadio

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2015/26-febbraio-2015/rapina-pasticceria-accoltella-titolare-arrestato-2301036644352.shtml

Turista preso a pugni da immigrati

Un cittadino inglese è stato aggredito e rapinato la scorsa notte nella zona universitaria di Bologna. Il fatto è avvenuto intorno alle tre, mentre l’uomo camminava in via Belle Arti: è stato affrontato da un nordafricano che gli ha sferrato un pugno in pieno volto, facendolo finire a terra. Nella caduta, l’uomo ha perso il telefonino e alcune monete, che gli sono uscite dalle tasche della giacca. Il rapinatore ha afferrato tutto ed è fuggito a piedi. Il fatto è stato denunciato alla polizia.

http://www.trc.tv/bo/news/cronaca/2015/02/26/cittadino-inglese-aggredito-e-rapinato/#.VO-hm6PLc4s

Immigrati dell’Est mangiano e poi fuggono: 570 euro il conto

Bologna – Fuggono in 23 prima del conto. Una cena ‘a sbafo’ da 570 euro al ristorante. È successo l’altra sera in un locale di via Ferrarese, a Bologna, dove però uno dei commensali si è tradito tornando a recuperare il giaccone che aveva dimenticato.

Il giovane, un 20enne moldavo, è stato denunciato dalla polizia per insolvenza fraudolenta. Un gruppo di 23 persone, tutti dell’Est europeo, dopo avere mangiato e bevuto in abbondanza, se ne sono andati senza pagare.

Qualche minuto dopo il 20enne si è ripresentato nel ristorante, visibilmente ubriaco, per riprendere il giaccone che aveva lasciato su una sedia. Ad attenderlo ha trovato i poliziotti, nel frattempo chiamati dai gestori.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/mangiano-ristorante-570-euro-fuggono-senza-pagare-1.679314?rtgx_plc=SMBX_01&ssidc=qsqhurohuy

Chiedono a zingari di non fumare dove è vietato: massacrate di botte

Poco prima delle venti le due sorelle, residenti a Casalecchio, stavano giocando nella sala dei videopoker. Nello stesso spazio, attiguo alle piste di bowling, un quarantenne nomade giocava ad un’altra consolle fumando una sigaretta dietro l’altra.

Casalecchio (Bologna) – Due donne ricoverate all’ospedale ed un agente della vigilanza col naso rotto. Rissa tutta al femminile l’altra sera al Reno Bowling di Casalecchio dove due cinquantenni sono state picchiate a sangue da cinque donne Rom che hanno regolato i conti per una presunta offesa subita dai loro uomini. Tutto sarebbe iniziato per un sigaro in più.

«La vuoi smettere di fumare che ci impesti tutti i vestiti. Che poi qui è vietato e ci vengono anche i bambini?» Ha detto con fare spiccio una delle due donne rivolta al nomade, che però l’ha presa male.

Ha continuato a fumare e giocare e chiarito che non si fa comandare da nessuno, tantomeno da una donna. Il diverbio è proseguito con toni accesi sotto lo sguardo preoccupato dei presenti, poi, dopo una decina di minuti, si era (apparentemente) esaurito.

Dall’ingresso di via Pellico erano appena entrate cinque donne Rom, pare provenienti dal vicino campo di via Allende, che prima si sono avvicinate ai loro uomini e poi si sono dirette alla sala videopoker dove le due cinquantenni avevano ripreso a giocare.

L’aggressione è stata fulminea e l’escalation si è svolta a suon di pugni, schiaffi, morsi, spintoni e capelli strappati. Un pestaggio a forze impari: cinque contro due: «Io ne avevo tre addosso: una mi picchiava sulla testa, l’altra mi mordeva un dito e una terza cercava di infilarmi le dita negli occhi. E gli uomini ad incitarle dicendo: ‘Ammazzatele! Ammazzatele’. Una scena bestiale. Ma non ci siamo arrese. Ci siamo difese come abbiamo potuto» racconta la sorella maggiore.

Tutt’intorno gli uomini del clan a fare tifo e formare un cerchio come i contorni di un ring all’interno del quale le sette donne hanno continuato la rissa che non è riuscito ad arginare neppure l’addetto alla sicurezza il quale non appena ha tentato di farsi largo fra gli uomini è stato a sua volta massacrato di botte.

Dopo una mezz’ora, con le sorelle malconce, la rissa si è esaurita quando il clan Rom ha sentito le sirene dei carabinieri chiamati dalla direzione del locale.

Subito dopo è arrivata l’ambulanza del 118 che ha trasportato al Pronto soccorso del Maggiore i tre feriti. Il vigilantes è stato curato per contusioni varie e la frattura del naso.

Le due donne sono state ricoverate con ematomi in tutto il corpo, una di esse ha riportato una ferita alla testa guaribile in dieci giorni. Più grave la sorella che ha rimediato la frattura del setto nasale, una ferita da morso ad un dito e una lesione alla mandibola.

Tutti tre hanno sporto denuncia ai carabinieri di Casalecchio che hanno acquisito le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza interna per identificare i responsabili.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/rissa-donne-bowling-casalecchio-1.673472

Ancora una volta, in cinque pestano a sangue due donne, e i media definiscono il tutto ‘rissa’.