Category: Varese

Egiziano tortura bambino: appeso a testa in giù per 7 ore e frustato

La storia arriva da Uboldo, nel Varesotto, dove è stata rilanciata dal sito locale Varese News. Un quarantasettenne egiziano è stato arrestato per ordine del giudice per le indagini preliminare Nicoletta Guerrero, al termine di un’indagine coordinata dal pubblico ministero Rosaria Stagnaro con la squadra mobile della polizia.

Tutto è nato dai racconti che il bimbo avrebbe fatto alle insegnanti della sua scuola, ad Uboldo. Ma i dettagli ricostruiti dagli inquirenti sarebbero davvero raccapriccianti: il bimbo sarebbe stato frustato sotto la pianta dei piedi con dei fili elettrici, e picchiato a più riprese. Inoltre il padre lo avrebbe appeso a testa in giù, per ore, ad una scala pieghevole. Molto spesso queste violenze erano oltretutto inferte per futili motivi: una volta il bimbo si sarebbe rifiutato di andare a scuola con un certo paio di pantaloni e il padre lo avrebbe appeso a testa in giù ad una scala per sette ore consecutive.

Il genitore verrà interrogato già questa mattina: davanti ai magistrati dovrà rispondere dell’accusa di maltrattamenti in famiglia.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/varese-botte-e-torture-figlio-undici-anni-egiziano-manette-1103063.html

Nordafricano la getta a terra e tenta stupro

Varese, 10 dicembre 2014 – Aggredita, buttata a terra e palpeggiata, in un tentativo di stupro che solo grazie all’intervento di una collega non è stato portato a termine. L’episodio choc è avvenuto nel piazzale davanti all’ospedale Del Ponte ai danni di un’allieva ostetrica di 20 anni, sabato scorso poco prima delle 22, mentre stava entrando nella struttura sanitaria per il turno di notte.

Le sue grida hanno attirato l’attenzione di un’altra dottoressa che è scesa in strada e a quel punto l’aggressore è scappato, non prima di aver rubato la borsetta della giovane, insieme a un’altra persona che probabilmente stava facendo da palo. È stata salvata in extremis, la studentessa dell’Università dell’Insubria che, nell’ambito del corso di laurea in Ostetricia, sta svolgendo un tirocinio in ospedale. Un brutto episodio che riporta sotto i riflettori la questione della sicurezza di piazzale Biroldi e in generale di tutto il comparto dell’ospedale, una zona che alla sera, una volta chiuse le attività commerciali che si affacciano sulla piazza, rimane isolata e piuttosto al buio, stretta tra la chiesa e il parco di Villa Augusta.

Secondo la testimonianza della ragazza, ritenuta molto attendibile dalla Polizia che sta indagando sul fatto, l’aggressore sarebbe un nordafricano. Gli uomini della Questura hanno ascoltato anche la dottoressa intervenuta in soccorso della giovane, al momento unica testimone di quanto accaduto. Una svolta decisiva potrebbe arrivare dai filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’ospedale, ma per un problema tecnico gli investigatori non sono ancora riusciti ad acquisire e visionare le immagini. Lo faranno nei prossimi giorni, nella speranza di dare un volto all’aggressore. Nel frattempo tiene banco la questione sicurezza al Del Ponte, dopo l’allarme furti e intrusioni dell’anno scorso.

Proprio in seguito a quegli episodi, era stato deciso di chiudere alle 20.30 tutti i cancelli secondari, lasciando come unico ingresso quello principale di piazza Biroldi. Ora c’è anche una guardia giurata ad affiancare i custodi, ma si tratta di precauzioni per garantire la sicurezza all’interno dell’ospedale. All’esterno, anche nel piazzale immediatamente di fronte, è un’altra situazione. Il personale chiede maggiore illuminazione nelle strade e nel parcheggio, per evitare che si ripetano episodi come quello di sabato sera.

http://www.ilgiorno.it/varese/tentato-stupro-ospedale-1.476452

Stupra la figlia 13enne della convivente: nel giorno del compleanno

Milano, 6 dic. – La polizia di Gallarate, in provincia di Varese, ha arrestato, dopo un’indagine iniziata lo scorso 4 novembre, un giardiniere salvadoregno di 36 anni con l’accusa di aver violentato la figlia 13enne della convivente, dalla quale ha avuto altri figli piu’ piccoli. La violenza, secondo le forze dell’ordine, si sarebbe consumata proprio nel giorno del 13esimo compleanno della ragazzina, approfittando dell’assenza della madre. La giovane, per paura delle ritorsioni che avrebbe potuto subire, non aveva mai detto a nessuno dello stupro, fino a quando si e’ accorta di essere rimasta incinta a seguito della violenza subita.

http://www.agi.it/cronaca/notizie/stupra_e_mette_incinta_figlia_della_compagna_arrestato_a_varese-201412061422-cro-rt10040

Marocchini pestano selvaggiamente un ragazzo


ilSaronno
In manette due marocchini per rapina e selvaggio pestaggio in
ilSaronno
In manette due marocchini per rapina e selvaggio pestaggio in stazione. SARONNO – Preso alle porte del Saronnese uno dei due rapinatori che lo scorso 10 settembre avevano preso di mira un ragazzo nei pressi di una stazione ferroviaria di Trenord nel … 

Integrazione: Stupra figlia e la fa abortire

E’ stata stuprata dal padre all’età di 13 anni e costretta dallo stesso ad abortire.

Accade a Varese, dove la polizia ha arrestato un 40enne straniero con l’accusa violenza sessuale aggravata, calunnia, procurato aborto e maltrattamenti in famiglia. L’uomo aveva accompagnato la bambina ad abortire e l’aveva costretta a raccontare agli psicologi di essere stata violentata da un cugino.

La piccola aveva dunque spiegato quanto il padre desiderava: era stata stuprata dal parente ma non aveva detto niente ai genitori per paura che i rapporti tra le famiglie si rovinassero. Una volta scoperto di esser rimasta incinta, aveva però deciso di raccontare la verità con la decisione del padre di aiutarla a superare il tragico momento.

Poi, la svolta: la ragazzina si è decisa a raccontare la verità alla madre, che ha subito sporto denuncia. Il padre aveva cominciato ad abusare di lei dall’età di 13 anni, approfittando di lei ogni volta che la madre era assente. Anche a seguito dell’aborto, le violenza non si sono fermate.
A porre fine all’incubo, la polizia, che ha arrestato il padre mentre rientrava in Italia da un breve viaggio in Francia.

http://www.articolotre.com/2014/08/varese-padre-stupra-la-figlia-13enne-e-la-costringe-ad-abortire/

Massacrata di botte e violentata da clandestino: arriva in ospedale piena di lividi

Luino – Abusi e botte alla ex: denunciato ed espulso. Gli agenti del commissariato di polizia di Stato di Luino hanno agito con rapidità ed efficacia. La vittima, una giovane luinese, ora è al sicuro. Quell’ex manesco e clandestino si trova in un Cie (Centro identificazione ed espulsione) e sarà rapidamente rimpatriato. La vicenda nasce proprio dalla denuncia della donna che, a fronte dell’ultima aggressione, si è decisa a raccontare tutto.
L’ex è un giovane marocchino di 28 anni. La storia tra i due è finita proprio perché la vittima non ne poteva più del carattere dell’uomo, geloso sino alla paranoia e irruento sino a fare paura. Il marocchino, però, non si è mai rassegnato. Non ha mai accettato, insomma, che la donna lo avesse lasciato.
L’uomo non si è comportato da stalker, a quanto pare. Non era una persecuzione fatta da centinaia di chiamate o sms telefonici di appostamenti di minacce alternate a suppliche. L’ex ha puntato tutto sulla violenza. E in diverse occasioni ha picchiato la vittima. Picchiato e non solo. L’ultimo episodio è stato particolarmente violento e la ragazza si è decisa a raccontare tutto.
Arrivata in ospedale piena di lividi è stata curata dalle ferite: per lei una prognosi di 20 giorni a causa delle botte subite. E poi si è rivolta al commissariato di polizia di Luino raccontando tutto. Delle botte, dei rapporti sessuali che l’ex l’avrebbe costretta a subire picchiandola nonostante lei non volesse, dei furti che l’ex metteva a segno sottraendole del denaro sempre dopo averle usato violenza.
Dalla denuncia è scattata una vera e propria caccia all’uomo. Il marocchino, infatti, senza permesso di soggiorno, era piuttosto sfuggente per ovvie ragioni.
I poliziotti hanno immediatamente capito di chi si trattava e alla fine l’hanno intercettato bloccandolo. Per l’uomo è scattata la denuncia per percosse, lesioni, violenza sessuale e furto. La polizia ha chiuso il cerchio rapidamente proprio per eliminare il rischio che l’uomo potesse tornare a far del male alla vittima oppure, magari sospettando di essere stato denunciato, sparire nel nulla. Lo stato di clandestino gli avrebbe reso piuttosto facile sparire rendendo molto complesso il lavoro degli inquirenti.
Non solo: il marocchino era di fatto un clandestino. A quel punto oltre alla denuncia è scattato il provvedimento di immediata espulsione dal territorio nazionale. Bloccato e portato in un Cie, così come prevede la norma, in poche ore il marocchino sarà rimpatriato.
La vittima a questo punto ha tirato un sospiro di sollievo. La paura che l’attanagliava da giorni, il terrore di venire aggredita ancora, di essere costretta a subire, dovrebbero essersi attenuati.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/giovane-picchiata-e-violentata-lex-si-trasforma-in-incubo_1072072_11/

Un Cie, come prevede la norma? Ma non è la norma e non sono i Cie che Renzi vuole abolire?

Sfonda vetrina e aggredisce agenti: ha precedenti, ma non lo arrestano

 
VARESE – I militari del N.O.R. (Nucleo Operativo e Radiomobile) della Compagnia Carabinieri di Busto Arsizio hanno deferito in stato di libertà con l’accusa di danneggiamento, resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità un uomo di nazionalità tunisina, 36 enne, con numerosi precedenti di polizia. I fatti si sono svolti la scorsa serata in via Marco Polo dove l’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, a seguito di un’accesa discussione avuta con il proprietario di un negozio di alimentari, ha scagliato una bottiglia contro la vetrata dell’esercizio commerciale, mandandola in frantumi.
A quel punto, il proprietario ha deciso di richiedere l’intervento dei Carabinieri per riportare la calma: una pattuglia è subito giunta sul posto ma nonostante ciò, durante le fasi di controllo, lo straniero, ancora in preda agli effetti dell’alcool, rifiutandosi di fornire le proprie generalità, ha iniziato a scagliarsi contro i militari, spintonandoli più volte e tentando di colpirli con calci e pugni, senza tuttavia riuscirci. Prontamente immobilizzato, è stato accompagnato in caserma per gli accertamenti di rito al termine dei quali per lui è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria. (Fonte: Comunicato stampa Carabinieri)

http://www.obiettivonews.it/cronaca-dal-mondo/italia/2014/08/04/varese-sfonda-vetrina-aggredisce-carabinieri/#.U-AgUoB_uz9

‘Nomade’ si rifà il guardaroba

Ruba vestiti per centinaia di euro, denunciata una donna

Varese News6 ore fa
La protagonista è una donna di 43 anni, nomade, domiciliata in uncampo rom del Milanese, con numerosi precedenti di polizia: è stata pizzicata dai commessi …

Ladra Rom in fuga in mutande

Una 17enne è stata vista correre in mutande, ieri nel centro di Saronno, con alle spalle i carabinieri.

Era una ladra che, essendo rimasta impigliata con i jeans in una recinzione, se li era sfilati e si era messa a correre senza pantaloni.
Dopo circa mezzo chilometri di corsa a perdifiato, è stata infine acciuffata dai carabinieri.

L’episodio è riportato da Il Giorno di oggi.
La giovane ladra si era introdotta in un appartamento al pian terreno di una palazzina del centro di Saronno, insieme a due suoi altrettanto giovani complici.

Mentre i tre si impossessavano di tutto ciò che aveva un valore, oggetti elettronici, gioielli e soldi, alcuni vicini hanno però allertato i carabinieri.

Una volta che la pattuglia è giunta sul posto, i tre giovani hanno cercato di darsi alla fuga. Proprio in questa fase, la 17enne è rimasta impigliata con i jeans in una recinzione. E da quel momento ha preso il via la sua corsa in mutande per il centro della città.

Un membro del terzetto è poi riuscito a dileguarsi, mentre un secondo giovane è stato fermato, oltre alla 17enne. I due sono stati portati al comando, dove è emerso che entrambi, residenti in un campo nomadi, erano già stati fermati in passato per furto.

http://www.ticinonews.ch/estero/198928/ladra-in-fuga-in-mutande

Marocchino ‘a caccia’ con coltellaccio: terrore tra i passanti

Cantù – Rissa poco prima delle 9 in piazza Garibaldi, con momenti di terrore tra i passanti e gli avventori dei locali circostanti. Secondo una prima ricostruzione, un marocchino seduto al bar Nova è stato strattonato e insultato da un connazionale.
L’uomo ha inseguito l’aggressore nel vicino bar Chalet: uno dei due a quel punto ha sfoderato un lungo coltello da cucina mentre l’altro ha cercato di difendersi brandendo una sedia.
Il marocchino con il coltello è stato bloccato da un altro connazionale, estraneo alla vicenda. Sul posto sono subito accorsi i carabinieri canturini, che hanno portato in caserma e identificato i due protagonisti della colluttazione. L’uomo con il coltello è stato denunciato per porto abusivo.

http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/cantu-lite-a-colpi-di-coltello-paura-in-piazza-garibaldi_1052129_11/#.UzbIRLl2jLA.facebook