Category: Varese

Nordafricani scatenati: altro turista aggredito e rapinato

Saronno – Non si placa la stretta della criminalità sulla zona della stazione ferroviaria di “Saronno centro”: dopo le rapine e le risse che hanno contrassegnato le ultime settimane, ancora una persona aggredita e derubata nella zona di piazza Cadorna. E’ successo domenica 29 quando è stato preso di mira un passante, “alleggerito” di orologio, telefonino e computer portatile. Molto scosso l’uomo, uno straniero di mezza età che stava entrando in stazione per salire sul Malpensa express diretto all’aeroporto, è stato “soccorso” da alcuni passanti, che gli hanno offerto un caffè prima che ripartisse alla volta dell’aerostazione. Il malcapitato, che era a piedi, sarebbe stato avvicinato da due giovani nordafricani quand’era ormai quasi in piazza Cadorna: avvicinatisi con la scusa di chiedere una informazione, all’improvviso gli sono saltati addosso, lo hanno minacciato e trascinato in un angolo dei portici di via Diaz dove lo hanno alleggerito di tutto quello che sono riusciti a prendere, quindi dileguandosi a gambe levate. Non è che l’ultimo di una lunga serie di episodi simili.

http://www.prealpina.it/notizie/saronno/2013/12/30/ennesima-rapina-in-stazione/2772070/55/

Varese nella morsa delle baby-gangs di immigrati

Varese – Ancora baby rapinatori in azione: coltello in pugno rapinano un ragazzo del cellulare.
Il fatto l’altro ieri pomeriggio nella zona delle stazioni: la vittima è stata aggredita da due coetanei che dopo avergli puntato la lama contro si sono fatti consegnare il suo smartphone.
Sul posto sono subito intervenuti gli agenti della quadra volanti: già arrestato uno dei due rapinatori. È un ivoriano di 20 anni con precedenti.
L’assessore alla Famiglia e ai Servizi Sociali Enrico Angelini: «Le baby gang sono un fenomeno in espansione. Dalle periferie ora si stanno spostando verso il centro. Continuiamo a investire nella prevenzione».
L’ivoriano, intanto, è finito ai Miogni; i poliziotti lo hanno rintracciato in poche ore tracciando il cellulare rapinato alla vittima. Lo hanno trovato a casa sua, tranquillo e come se nulla fosse successo: il telefonino ancora addosso.
Il fatto segue di pochi giorni il pestaggio in corso Moro ai danni di due fidanzatini: anche in quel caso si trattò di una baby gang.
Quattro maghrebini hanno circondato i due ragazzini a spasso sotto i portici, lei 17 anni, lui 18, e li hanno accerchiati, picchiati strappandogli uno zaino dalle spalle con pochi spicci e i libri di scuola. È accaduto il 3 dicembre alle 18.30 in pieno centro. «All’interno del progetto di coordinamento Antares – spiega Angelini – Abbiamo creato Tangram, una serie di laboratori educativi dedicati ai ragazzi realizzati in collaborazione con realtà associative private specializzate. Siamo partiti dalle periferie perché all’epoca il fenomeno riguardava in modo particolare i rioni». Quattro quelli individuati come da monitorare: le Bustecche, San Fermo, Biumo e Belforte.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/allarme-rosso-una-baby-gang-torna-a-colpire-in-centro-varese_1038276_11/

Questi realizzano i ‘laboratori educativi’: hanno capito tutto del fenomeno e di come contrastarlo. In Francia nelle banlieus è da decenni che aprono ‘laboratori educativi’.

Ragazzini aggrediti da baby-gang di immigrati

Varese – Giovani, bulli e rapinatori: coppia di fidanzatini aggredita in centro. Picchiati in corso Moro alle 18.30 dell’altro giorno perché non volevano consegnare il loro zaino alla gang.
Un’azione da Arancia Meccanica sventata dall’arrivo delle volanti della questura e, ancor prima, dall’intervento di un poliziotto fuori servizio che, capito cosa stesse accadendo, si è lanciato sul gruppetto di violenti mettendoli in fuga.
I fatti sono semplici. Corso Moro, pieno centro cittadino, un pomeriggio già in odor di acquisti natalizi. Le due vittime, lui 18 anni, lei 17 anni.
In corso Moro hanno sede parecchi negozi, molti dei quali vendono articoli particolarmente amati dai ragazzi tra abbigliamento, sport, accessori e trucchi. Sotto quei portici è sempre un bailamme e lo sapevano molto bene anche i quattro aggressori.
Anche loro giovanissimi tra i 18 e i 25 anni, maghrebini, almeno stando alla descrizione non dettagliata fornita da vittime e testimoni.
L’azione del resto è durata meno di un minuto: impossibile notare qualcosa di più. I quattro, ben vestiti, taglio alla moda, jeans di marca, bighellonavano davanti alle vetrine. Ragazzi normali. Quando hanno avvistato la coppietta, però, hanno dimostrato di avere mire diverse dallo shopping. Bulli e violenti. I due malcapitati si sono ritrovati circondati in un secondo: loro due soli in mezzo al capannello che tra l’altro impediva ai passanti di capire cosa stesse accadendo.
Una rapina. I quattro volevano tutto: soldi, cellulari, lo zaino che il ragazzo preso di mira portava sulle spalle. I due hanno esitato cercando di non cedere e sono scattate le botte.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/i-bulli-attaccano-in-corso-moro-pestati-in-centro-due-fidanzatini_1036654_11/

Calci e pugni a torso nudo: immigrati si pestano in piazza

Calci e pugni a torso nudo: rissa in via Diaz

SARONNO – Erano almeno una quindicina gli stranieri che venerdì sera sono stati protagonisti di una rissa tra via Diaz e piazza San Francesco. Erano da poco passate le 21,30 quando alcuni nordafricani hanno iniziato una vivace discussione sotto i

 

Rapinatori Rom scatenati in tutta Italia: alcuni casi da Nord a Sud

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Sgominata banda di spacciatori albanesi: la spacciavano nelle scuole

Sgominata banda di spacciatori albanesi
InInsubria
Autentici venditori di morte senza scrupoli il cui traffico è stato stroncato da una brillante operazione della Guardia di Finanza di Varese che ha arrestato 5 albanesi, ai vertici dell’organizzazione, e altre sette persone coinvolte in qualità di
Clan di spaccio tra i banchi di scuola varesini e le piazze della Varese News
Smantellata rete di spaccio nel Varesotto, cinque arrestiIl Giorno
Spaccio tra Varese e il Ticino, cinque arrestiTicinOnline.ch
Corriere del Ticino –La Repubblica
tutte le notizie (10) »

Varese: la gang dei ‘nuovi italiani’ che terrorizzava la piazza sul lago

La gang dei ventenni che terrorizzava la piazza sul lago
Varese News
Il loro capo era un 23enne peruviano, Antony Rodriguez, che già in due occasioni era stato arrestato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale: «Il leader peruviano stava impostando la banda sull’esempio delle Maras, le bande sudamericane, con altro »

Forze dell’ordine fermano orrore: immigrati islamici intenti a sgozzare animali vivi

Busto Arsizio (Varese) 15 ottobre 2013 – Aveva destato particolare interesse agli agenti della Polizia Locale l’area oscurata da spesse reti verdi a due passi da Malpensa Fiere. Una barriera impenetrabile dalla quale era un continuo via vai di persone e ovini, sopratutto montoni. E proprio per questo è scattato il blitz.Nella mattinata di Martedì 15 ottobre nel terreno hanno così fatto irruzione Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale e davanti ai loro occhi si è rivelata una scena da far inorridire (immagini che noi non vi proporremo, ndr). Decine di animali stavano agonizzando a terra, sgozzati, in un terreno intriso di sangue. Molti altri erano già morti -a fine giornata i veterinari della Asl ne conteranno 30- mentre una ventina aspettava all’interno di improvvisati recinti la tragica fine. Intorno agli ovini circa 60 persone attendevano la consegna dei pezzi di carne da 4 uomini che erano intenti nella macellazione. Una macelleria abusiva che entro fine giornata avrebbe dovuto macellare almeno 200 montoni da portare sulle tavole di parte della comunità islamica. Martedì 15 ottobre ricorre infatti una ricorrenza molto importante per i mussulmani, la “festa del sacrificio”. Il sacrificio di Ismaele da parte di Abramo viene ricordato in tutto il mondo dalla comunità islamica immolando ovini.  E si tratta proprio di macellazione islamica quella messa in atto nell’improvvisato mattatoio: una tecnica che prevede la soppressione dell’animale mediante il suo dissanguamento. Una pratica che può essere praticata anche in Italia all’interno di strutture specializzate, regolate da particolari norme che puntano anche ad alleviare le sofferenze per gli animali. Normative completamente ignorate in questo caso. Proprio per questo le 4 persone trovate impegnate nella macellazione sono state denunciate con l’accusa di maltrattamento di animali ma la loro posizione potrebbe aggravarsi. Sono infatti in corso indagini per capire come sia stata possibile l’organizzazione di un sistema così dettagliatamente organizzato. Negli anni scorsi, infatti, la polizia aveva avuto modo di notare esempi di macellazione domestica, ma si trattava di episodi sporadici ed isolati. Non si è mai assistito ad un evento di questa portata.

http://www3.varesenews.it/busto/macelleria-abusiva-in-mezzo-al-bosco-30-animali-sgozzati-273619.html

BUSTO ARSIZIO – Trenta montoni sgozzati o fatti a pezzi e una ventina di bestie ancora vive. A trovarli in via Brughiera, alle porte di MalpensaFiere, sono stati gli agenti della polizia locale di Busto, allertati da un cittadino. A macellare abusivamente gli animali, un gruppo di arabi che si è appropriato di una piccola cascina abbandonata nascosta da reti oscuranti, all’insaputa del proprietario del terreno. All’origine del gesto, la ricorrenza della Festa del Sacrificio – osservata da tutti i musulmani del mondo per celebrare la fede del profeta Abramo – che prevede la macellazione attraverso sgozzamento di un animale (pecore, capre o simili). Sul posto sono intervenuti i vigili, supportati dai carabinieri, che, per ragioni igienico-sanitarie, hanno seguito anche le operazioni di rimozione delle carcasse degli animali. All’arrivo delle forze dell’ordine, alcune persone che si erano recate in via Brughiera per usufruire del macellaio abusivo sono fuggite abbandonando gli animali agonizzanti. Secondo le informazioni raccolte dalla polizia locale, era prevista la macellazione di circa 280 bestie.