Category: Udine

UDINE: DROGA NELLA TENDOPOLI DEI PROFUGHI

UDINE. Avevano notato un sospetto andirivieni giorno e notte intorno a quell’ex caserma diventata ormai il villaggio dei profughi. Si sentivano poco sicuri, allarmati che nell’area si aggirasse anche qualche persona non identificata.
Le segnalazioni da parte dei residenti di via Cividale non sono mancate in questi mesi. La polizia, che da giorni sta effettuando un controllo capillare sul territorio, soprattutto nella zona della stazione, luogo di approdo dei nuovi arrivati, è, così, entrata in azione.
Ieri mattina è scattato il blitz. Gli agenti della questura sono entrati alla Cavarzerani. L’hanno passata al setaccio chiedendo i documenti agli oltre 500 ospiti. Poi con i cani antidroga della guardia di finanza hanno ispezionato i vari locali.
E nella tendopoli, ben nascosto, hanno trovato dell’hascisc: quindici grammi di stupefacente su cui la squadra volante della polizia sta accertando il reale possessore. La droga era suddivisa in piccole dosi. Non sussisterebbe al momento il reato di spaccio. Si ipotizza che l’hascisc fosse legato al consumo personale.
Quattro persone, nel corso delle indagini, sono state portate in Questura per ulteriori accertamenti. Avevano con sè documenti senza foto.
È stato così effettuato un controllo per verificare la concordanza dei nomi che risultavano sui documenti con quelli registrati alla Cavarzerani. Alla fine nessuno dei 500 identificati è risultato iregolare, ma «la gente – promette il Questore, Claudio Cracovia – non si deve preoccupare. Rafforzeremo e ricalibreremo, in base agli uomini a disposizione, la vigilanza intorno alla caserma, dal lato della stazione a quello dei campi».
«Ripeteremo i controlli – continua Cracovia – e saranno costanti. Dobbiamo accertarci di chi entra nel nostro territorio. I fotosegnalamenti sono importanti perchè ci servono per capire se la persona che fa la richiesta d’asilo ha dei precedenti ed è un soggetto pericoloso. In questo senso abbiamo fatto dei passi avanti. Finora le segnalazioni sono state negative, ma la collaborazione con i cittadini è importante per garantire la sicurezza».
Concetto, quello della sicurezza, che il Questore aveva più volte ribadito nel recente passato dopo un primo bilancio dei controlli straordinari nell’area di borgo stazione, sia nel sottopasso, oggi non più utilizzato come bivacco dai profughi, sia nelle aree di ritrovo.
Nei primi dieci giorni del mese di aprile gli agenti delle volanti e del reparto anticrimine giunto da Padova avevano identificato complessivamente 858 persone. Undici di queste (in gran parte afghani e pakistani) erano prive di ogni tipo di documento e, quindi, erano state sottoposte a fermo identificativo e segnalate agli uffici della Questura.
Continua, nel frattempo, dall’Austria l’arrivo dei profughi in città. Ogni mattina alla Questura si presentano quasi una trentina di migranti
per formalizzare la richiesta di protezione internazionale dopo essere stati fotosegnalati alla frontiera. Un superlavoro per gli uffici di viale Venezia che si sono riorganizzati nell’occasione e hanno prolungato gli orari di apertura degli sportelli.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/04/24/news/cavarzerani-al-setaccio-hascisc-tra-i-profughi-1.13354312

PROFUGO PESTA PAZIENTI E MEDICI REPARTO DOVE E’ RICOVERATO: MAGISTRATO LO PREMIA

Riceve assistenza in ospedale per un problema ai denti, ma una volta fatta la medicazione il profugo aggredisce gli infermieri e gli altri pazienti del reparto.

Il protagonista di questa assurda vicenda è un richiedente asilo, ospite in un centro di accoglienza di Udine. Nella mattinata di ieri, si era lamentato talmente tanto per il mal di denti che i gestori della struttura hanno deciso di portarlo in ospedale. Il profugo era visibilmente ubriaco, quindi era davvero difficile capire se stesse dando fuori di matto o se effettivamente avesse dei problemi. Nonostante tutto, i medici gli hanno prestato assistenza.

Dopo qualche ora l’immigrato è stato dimesso e ha trovato un modo “particolare” per ringraziare gli infermieri. Infatti, ha cominciato ad infastidire il personale in corsia e i pazienti, ma vedendo che nessuno cedeva alle sue provocazioni, ha iniziato ad aggredire tutti quelli che gli passavano sotto mano.

Il personale dell’ospedale ha immediatamente chiamato i carabinieri che dopo qualche minuto sono arrivati sul posto. Gli agenti hanno chiesto al profugo di allontanarsi dalla struttura, ma l’uomo non ha voluto sentire storie e ha iniziato a picchiare i militari. I due agenti sono rimasti feriti a un occhio e a una spalla. Un’altra volante è intervenuta per placare la furia dell’immigrato che intanto distruggeva tutto quello che gli capitava davanti.

Lo straniero, grazie ai rinforzi, è stato ammanettato e portato in questura. Ma una volta arrivato in caserama, ha continuato a minacciare e aggredire gli agenti. Così è stato sedato e portato davanti al giudice che lo ha processato per direttissima. Nonostante sia stato accusato di aver compiuto diversi reati, il prufugo è stato liberato e riportato nel centro di accoglienza.

La questura, non condividendo la decisione del giudice, ha fatto richiesta alla prefettura di revocare l’accoglienza e di espellere dall’Italia l’immigrato. Il 5 maggio si terrà il processo dove verranno stabilite le sorti del profugo violento.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/udine-profugo-riceve-assistenza-sanitaria-e-ringraziare-i-me-1243709.html

Sfondò la porta di un’anziana, nigeriano rimpatriato: con calma


Messaggero Veneto

Sfondò la porta di un'anziana, nigeriano rimpatriato
Messaggero Veneto
UDINE. La Polizia ha espulso e rimpatriato in Nigeria un uomo, di 50 anni, perché lo scorso mese di settembre compì atti di intemperanza nei confronti di alcuni vicini di casa, a Udine. In particolare, senza una particolare ragione i primi giorni di

Estorce 3.500 euro al parroco: arrestato migrante marocchino

Da un anno e mezzo veniva minacciato e costretto con la forza a consegnare denaro al suo ricattatore. Vittima della vicenda è un sacerdote della provincia di Udine che, esasperato dalle continue richieste di denaro, ha denunciato i fatti ai Carabinieri di Feletto Umberto.

I militari dell’Arma, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno identificato e tratto in arresto un cittadino marocchino di 38 anni, colto in flagranza di reato, mentre estorceva denaro al parroco di un paese della zona.

Da quanto emerso nel corso delle indagini, dietro allarmanti minacce, il marocchino era risuscito ad estorce al sacerdote 3.500 euro.
L’arrestato, già noto alle forze dell’ordine per reati, è stato arrestato e condotto nel carcere di via Spalato, a Udine.

Ragazzi ubriachi spaccano le fioriere: tutti stranieri tranne uno (forse)

Ragazzi ubriachi spaccano le fioriere
Messaggero Veneto
hanno rintracciato cinque giovani: un minorenne già conosciuto alle forze dell'ordine e altri quattro poco più che maggiorenni, un romeno che vive in città, un cittadino del Bangladesh, anche lui residente a Udine e altri due originari della

Tassista pestato da immigrati: “Noi non dobbiamo pagare”

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/udine-derubato-e-preso-schiaffi-tassista-pestato-immigrati-1228257.html

Sono saliti sul taxi, arrivati a destinazione hanno deciso di aggredire il conducente che aveva chiesto l’importo della corsa.
Protagonista dell’ennesima vicenda di violenza contro dei cittadini italiano sono quattro immigrati.

La banda ha chiamato un taxi attorno alla 4 di mattina. Il veicolo ha raggiunto il luogo prestabilito, un locale nella zone di tavagnacco. Dopo aver caricato i clienti, questi hanno chiesto di essere accompagnati fino a Udine. Due sono scesi prima, l’ultimo passeggero ha proseguito la corsa, qualche chilometro dopo. Raggiunta la destinazione finale il tassamentro segnava 20 euro. A quel punto il tassista ha chiesto il pagamento dell’importo dovuto per la corsa.

Secca la risposta dell’immigrato: “Non ti pago, che vuoi? Non ti pago e basta”. Per fermare le richieste ha poi schiaffeggiato il conducente. Prima di darsi alla fuga però, ha pensato bene anche di derubare del cellulare la vittima. La denuncia del tassista è stata raccolta dagli uomini della Squadra volante che hanno già acquisito i filmati delle telecamere nella zona.

Donne aggredite da immigrati a Udine, il giornale di DeBenedetti: “Va tutto bene”

Messaggero Veneto
Donne aggredite a Udine, controlli lampo Messaggero Veneto A rassicurare la cittadinanza c’è però un altro dato imprescindibile: in tutti questi casi i responsabili sono stati fermati dalla polizia nel giro di pochissimo, in occasione dell’aggressione notturna alla ragazza in via Percoto in particolare, il

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PROFUGO INSEGUE RAGAZZA E TESTA STUPRO, POI LE RUBA BORSA E BICI

UDINE. Insegue aggredisce una ragazza udinese di vent’anni. La afferra, allunga le mani e tenta di baciarla sulla bocca.
La fa finire a terra e poi, vedendo arrivare un passante, le strappa anche la borsa, le ruba la bici e scappa. Ma meno di un minuto dopo viene bloccato dalla polizia in via De Rubeis.
Così, nella notte tra sabato e domenica, è finito in carcere il marocchino Ali Shuiar, 32 anni, giunto da poco in Italia, richiedente asilo.
L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Squadra volante con le accuse di violenza sessuale, rapina e lesioni e la sua posizione, nelle prossime ore, sarà valutata dalla Procura della Repubblica.

L’episodio è avvenuto verso mezzanotte e mezza. La ventenne stava camminando da sola nella zona di via Roma quando lo straniero ha cominciato a fare apprezzamenti su di lei e avances esplicite.
La giovane, a quel punto, si è affrettata e a passo veloce ha raggiunto via Percoto dove aveva lasciato la bicicletta.
Ma mentre tentava di togliere il lucchetto il marocchino l’ha raggiunta e aggredita, prima che lei riuscisse a chiamare il 113 con il suo telefonino. È stato un passante a notare la scena e a chiamare la questura.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/01/18/news/aggredisce-una-ragazza-prima-cerca-di-baciarla-poi-la-rapina-arrestato-1.12798786?ref=hfmvudec-1

Coltellate tra profughi egiziani: profughi EGIZIANI?

UDINE – Lite nel primo pomeriggio di ieri, sabato 16 gennaio, intorno alle 13, in una struttura di accoglienza per profughi di Udine. A innescare la discussione, che dalle parole è passata ben presto alle mani, è stata una “disputa” su un cappellino da mettere in testa: in sostanza, chi lo aveva offerto “in dono” e un compagno di stanza, si è sentito dir di “no” e ne ha fatto una questione “di orgoglio”.

Quindi prima sono volate brutte parole, poi qualche spintone e, infine, è spuntato un taglierino. Protagonisti due ragazzi di nazionalità egiziana, uno di 16 anni e uno maggiorenne. Stando a quando si è potuto apprendere a lite sedata, il profugo più grande avrebbe provocato il ragazzino che, vistosi messo alle strette, ha estratto il cutter e si è avventato contro il compagno, ferendolo a un braccio, cercando a suo dire di difendersi. Il 16enne ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti per fare chiarezza. Nell’area dove è avvenuta la lite è stato trovato il taglierino e il ragazzino, nonostante le sue giustificazioni, è stato denunciato. Anche il personale medico del 118 è stato chiamato ma per l’egiziano con la ferita al braccio è stata sufficiente una medicazione.

http://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/profughi_litigano_un_cappellino_16enne_ferisce_compagno_lama_udine-1488347.html

Udine come Colonia: donne inseguite da profughi armati di coltello

UDINE. Dopo gli sputi a una donna che rifiuta l’elemosina in zona stazione, è arrivata la minaccia con coltello nei pressi di viale Trieste. Obiettivo, ancora una volta, donne che stavano passeggiando con una cagnetta nell’area verde di via Bertaldia. Le amiche si sono viste minacciate da un uomo di colore con un coltellaccio.

È accaduto verso le 11.30, ad Annarita Piuzzi e Manuela Salamon, che ogni giorno lasciano l’auto nel parcheggio vicino e si recano a lavorare poco distante. «Abbiamo avuto davvero molta paura – racconta Annarita –: siamo scappate in tutta fretta. Appena possibile abbiamo chiamato un vigile che si trovava poco distante e, quindi, la polizia. Come facciamo spesso, portiamo la cagnolina Nelly a fare un giro nel parco. Anche ieri c’era il solito gruppo di extracomunitari o profughi, non li distinguo, che girava.

Ad un certo punto si sono allontanati tutti tranne un uomo che aveva un sacco e raccoglieva dal prato alcune erbe. Nelly camminava nella sua direzione, lui ha guardato il cane e quindi noi. Ha appoggiato il sacco e con un coltello da macellaio in mano ci è venuto incontro. A quel punto abbiamo raccolto la cagnetta e siamo scappate di corsa, mentre lui ci seguiva. Ci siamo dirette verso l’osteria vicina e ci siamo ritrovate a pochi passi dal resto del gruppo che prima si era allontanato. La sensazione è stata quella di accerchiamento. Per fortuna abbiamo visto un vigile e abbiamo chiesto aiuto».

«I poliziotti, poi, ci hanno detto che dovevamo chiamare il 113 quando l’uomo ci veniva incontro, ma sinceramente non ce la siamo sentita di stare lì a vedere come andava a finire. Capiamo tutto, ma un coltello è un coltello».

«Un’esperienza davvero brutta – dice ancora la donna –. Sicuramente, tra tanti, ci saranno anche persone per bene, ma la sensazione di chi frequenta questa zona è di insicurezza. Ciò che vorremmo è qualche controllo in più, magari nelle fasce orarie maggiormente sensibili: qui vengono a giocare anche i bambini. Da parte nostra siamo disponibili a fare quello che serve per collaborare con le forze dell’ordine, che anche ieri sono state molto disponibili comunque».

Annarita Piuzzi ha raccontato l’episodio accaduto ieri anche attraverso un post sul suo profilo Facebook, dove ha aggiunto un appello: «Diamoci una mano affinché a casa nostra non si debba avere paura a passeggiare alle 11.30 del mattino… Denunciamo le cose che non vanno, il silenzio non ci protegge!».

Un racconto che ha raccolto molti commenti di persone che hanno dato la propria solidarietà e che a loro volta hanno segnalato la sensazione di pericolosità della zona. Già in passato, infatti, proprio nei pressi di quell’area era stata aggredita una donna, e spesso i fruitori del parcheggio si lamentano per la presenza di ragazzi che consumano droga sulle scale o addirittura vicino alle auto in sosta, e di trovare a terra escrementi e immondizie di ogni specie.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/01/12/news/ci-ha-inseguito-con-un-coltellaccio-2-donne-minacciate-1.12765003