UDINE: DROGA NELLA TENDOPOLI DEI PROFUGHI

24-04-2016

UDINE. Avevano notato un sospetto andirivieni giorno e notte intorno a quell’ex caserma diventata ormai il villaggio dei profughi. Si sentivano poco sicuri, allarmati che nell’area si aggirasse anche qualche persona non identificata.
Le segnalazioni da parte dei residenti di via Cividale non sono mancate in questi mesi. La polizia, che da giorni sta effettuando un controllo capillare sul territorio, soprattutto nella zona della stazione, luogo di approdo dei nuovi arrivati, è, così, entrata in azione.
Ieri mattina è scattato il blitz. Gli agenti della questura sono entrati alla Cavarzerani. L’hanno passata al setaccio chiedendo i documenti agli oltre 500 ospiti. Poi con i cani antidroga della guardia di finanza hanno ispezionato i vari locali.
E nella tendopoli, ben nascosto, hanno trovato dell’hascisc: quindici grammi di stupefacente su cui la squadra volante della polizia sta accertando il reale possessore. La droga era suddivisa in piccole dosi. Non sussisterebbe al momento il reato di spaccio. Si ipotizza che l’hascisc fosse legato al consumo personale.
Quattro persone, nel corso delle indagini, sono state portate in Questura per ulteriori accertamenti. Avevano con sè documenti senza foto.
È stato così effettuato un controllo per verificare la concordanza dei nomi che risultavano sui documenti con quelli registrati alla Cavarzerani. Alla fine nessuno dei 500 identificati è risultato iregolare, ma «la gente – promette il Questore, Claudio Cracovia – non si deve preoccupare. Rafforzeremo e ricalibreremo, in base agli uomini a disposizione, la vigilanza intorno alla caserma, dal lato della stazione a quello dei campi».
«Ripeteremo i controlli – continua Cracovia – e saranno costanti. Dobbiamo accertarci di chi entra nel nostro territorio. I fotosegnalamenti sono importanti perchè ci servono per capire se la persona che fa la richiesta d’asilo ha dei precedenti ed è un soggetto pericoloso. In questo senso abbiamo fatto dei passi avanti. Finora le segnalazioni sono state negative, ma la collaborazione con i cittadini è importante per garantire la sicurezza».
Concetto, quello della sicurezza, che il Questore aveva più volte ribadito nel recente passato dopo un primo bilancio dei controlli straordinari nell’area di borgo stazione, sia nel sottopasso, oggi non più utilizzato come bivacco dai profughi, sia nelle aree di ritrovo.
Nei primi dieci giorni del mese di aprile gli agenti delle volanti e del reparto anticrimine giunto da Padova avevano identificato complessivamente 858 persone. Undici di queste (in gran parte afghani e pakistani) erano prive di ogni tipo di documento e, quindi, erano state sottoposte a fermo identificativo e segnalate agli uffici della Questura.
Continua, nel frattempo, dall’Austria l’arrivo dei profughi in città. Ogni mattina alla Questura si presentano quasi una trentina di migranti
per formalizzare la richiesta di protezione internazionale dopo essere stati fotosegnalati alla frontiera. Un superlavoro per gli uffici di viale Venezia che si sono riorganizzati nell’occasione e hanno prolungato gli orari di apertura degli sportelli.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/04/24/news/cavarzerani-al-setaccio-hascisc-tra-i-profughi-1.13354312

EVIDENZA, Udine

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