Gettata in dirupo e stuprata brutalmente da immigrato somalo

04-10-2013

Milano 04 ottobre 2013 – Era seminuda e distesa a terra in un dirupo. Sopra di lei un uomo, un orco che la stava violentando. Lei urlava disperatamente, fortunatamente qualcuno ha sentito le sue grida e ha chiamato le forze dell’ordine che hanno fermato e arrestato il suo violentatore. È successo nella notte tra giovedì e venerdì a Milano, in via Giovanni Battista Grassi, zona Quarto Oggiaro. Tutto è iniziato con un incontro casuale. Jasmine, nome di fantasia di una ragazza somala di 23 anni, stava tornando a casa dopo una serata con gli amici. Era salita su un mezzo pubblico quando le si è avvicinato un suo connazionale che si era offerto di farle compagnia fino a casa. La 23enne, considerato l’orario e gli atteggiamenti gentili dell’uomo, ha accettato l’invito. Scesi dal mezzo pubblico i due si sono incamminati per le vie periferiche della metropoli lombarda. Appena arrivati in via Giovanni Basttista Grassi l’uomo ha cambiato atteggiamento. È diventato violento: ha preso la ragazza e l’ha lanciata in un dirupo. Poi sono seguiti schiaffi e pugni, mentre le strappava i vestiti di dosso. Infine ha abbassato i pantaloni e ha incominciato a stuprarla. 

Le urla di Jasmine, però, hanno attirato l’attenzione di un cittadino che ha immediatamente chiamato le forze dell’ordine. Quando gli agenti di polizia sono intervenuti sul posto hanno trovato l’uomo riverso sopra la ragazza. I tutori della legge hanno immediatamente fermato e ammanettato l’uomo. Jasmine, invece, tremava come una foglia. Tra le lacrime ha raccontato agli agenti di essere stata vittima di una aggressione a scopo sessuale da parte dell’uomo che i poliziotti avevano appena fermato.

Immediatamente è stata chiamata un’ambulanza. La giovane somala è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Mangiagalli di Milano dove è stata medicata per le ferite riportate. Lo stupratore è stato subito identificato. Si tratta di un cittadino somalo di 32 anni, sposato con figli ed un regolare lavoro. L’orco si è difeso dicendo che aveva pagato 100 euro per una prestazione sessuale con Jasmine che in un secondo momento si era rifiutata.  “Addosso alla donna e nella sua borsa non vi era alcuna traccia di denaro”, ci tengono a precisare gli agenti in una nota. Anche lo stesso cittadino che ha chiamato il 113 ha riferito circostanzialmente i fatti agli agenti del commissariato di Rho. Inoltre anche gli stessi poliziotti “hanno avuto davanti agli occhi la palese scena del crimine e cioè il somalo con i pantaloni abbassati sopra la donna che teneva per la gola e la stessa che invocava aiuto tra le lacrime”, precisano i i tutori della legge in una nota diffusa agli organi di informazione. Il somalo è stato arrestato in flagranza di reato per violenza sessuale aggravata dalle lesioni. Per lui si sono spalancate le porte del carcere milanese di San Vittore.

http://www.milanotoday.it/cronaca/violenza-sessuale-via-grassi.html

Immigrato apparentemente “integrato”, con famiglia e lavoro. Figuriamoci come sono quelli freschi di sbarco.

 

EVIDENZA, Milano

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