Category: Milano

Milano: anziano aggredito da due immigrati mentre aspetta l’ascensore

Un anziano di settantasei anni è stato vittima di una rapina in via Desenzano a Milano. L’uomo è stato aggredito all’interno del proprio condominio mentre aspettava l’ascensore.

L’episodio si è verificato intorno alle 14 di lunedì, secondo quanto riferito dalla polizia che indaga. A colpire l’uomo sono stati due uomini, descritti come dell’Est Europa. All’anziano hanno strappato con violenza i borsello a tracolla.

Terrorizzato per quanto accaduto, il ferito è stato portato all’opedale San Paolo per essere medicato. Non ha riportato nessun grave trauma.

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Milano: espulso, trovato a rubare all’interno di un camper

E’ stato sorpreso mentre rubava all’interno di un camper. Per questo motivo è stato arrestato un uomo di 41 anni in via Manfredini.

Dopo aver infranto i finestrini del camper, stava riempiendo un borsone di vestiti per poi fuggire quando i militari lo hanno bloccato. Si tratta di un cittadino tunisino già noto alle forze dell’ordine per precedenti di rapina, furto, spaccio. Era già stato espulso dal territorio italiano.

L’episodio si è verificato intorno alle 2 della scorsa notte:i carabinieri sono intervenuti su segnalazione del proprietario del veicolo, un 40enne originario di Tortona ma che risiede nella zona attorno a via Manfredini.

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Milano: “Sparano” per intimidire una donna: bloccati tre latinos

Tre “latinos” sono stati bloccati e denunciati dai carabinieri nelle prime ore di lunedì nei pressi di una discoteca in via Padova.
I militari del Nucleo radiomobile del comando provinciale di Milano sono intervenuti dopo essere stati avvertiti dall’addetto alla sicurezza del locale, un italiano di 25 anni. L’uomo ha indicando un suv dal quale, pochi istanti prima, era stato esploso un colpo d’arma da fuoco, all’indirizzo di una giovane frequentatrice del locale, una ventunenne di origini sudamericane.

I carabinieri hanno immediatamente bloccato ed identificato gli occupanti della vettura ed hanno trovato la pistola. Era nascosta sotto il bracciolo, tra i sedili anteriori. Si tratta di un’arma a salve modificata e priva del tappo rosso.

Le verifiche hanno consentito di ricostruire che la grave intimidazione è giunta a conclusione di una lite, scaturita per futili motivi. I carabinieri hanno quindi proceduto alla denuncia a piede libero dei tre giovani, che occupavano il fuoristrada, un colombiano e un peruviano, entrambi del ’92, e un ecuadoregno dell’80, risultati vicini alle bande giovanili di strada latinoamericane, le cosiddette “pandillas”, da qualche anno presenti anche a Milano e caratterizzate dall’estrema violenza con la quale portano a compimento le proprie azioni criminali.

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Massacrato di botte da banda multietnica

E’ bastata una semplice domanda per far scattare la violenza. Calci e pugni, anche con la vittima a terra. Poi, fuga.

Notte di follia quella tra martedì e mercoledì sui Navigli, teatro di una brutale aggressione ai danni di un ragazzo milanese di ventisette anni, finito in ospedale.

Il giovane, che aveva trascorso la serata con alcuni amici in un locale, al momento di tornare a casa si è accorto che le chiavi del suo motorino erano scomparse. Uscito dal bar, non ha trovato lo scooter e ha chiesto a un gruppo di ragazzi se avessero visto il mezzo.

I giovani, che la stessa vittima ha descritto come italiani e nordafricani, hanno reagito colpendolo violentemente con calci e pugni. Ferito, il ragazzo ha chiesto l’intervento della polizia, ma quando gli agenti sono arrivati sul posto degli aggressori non c’era più traccia.

http://www.milanotoday.it/cronaca/ragazzo-picchiato-naviglio.html

L’integrazione funziona solo nel crimine.

Immigrato senza patente investe ragazzi italiani: gravissimi

L’incidente è avvenuto poco dopo l’una in zona Bisceglie. Ad avere la peggio sono stati due ragazzi di venti e ventiquattro anni, che hanno riportato ferite gravissime nello schianto.
Sul posto sono intervenute due ambulanze e due auto mediche, con i soccorritori che hanno stabilizzato le condizioni delle vittime e li hanno trasportati in ospedale.
Uno dei due è stato trasportato al Niguarda, dove – secondo quanto appreso da MilanoToday – si trova ora ricoverato in coma per un gravissimo trauma cranico. L’altro, un ventenne che viaggiava sullo stesso scooter, è stato portato al San Carlo per una frattura bilaterale di femore e braccio e per altri traumi. Entrambi sono in pericolo di vita.
Poche ore dopo lo schianto, la polizia locale ha arrestato il presunto pirata della strada. Si tratta di un ventisettenne brasiliano: era ubriaco e senza patente.

http://www.milanotoday.it/cronaca/incidente-stradale/via-parri-ragazzo-coma.html

Immigrato lo accoltella e poi lo trascina sanguinante sul pavimento

Canegrate – «Accoltellato subito e poi trascinato come un sacco della spazzatura su e giù per il locale…». Roberto Gallo, uno dei soci del Beer-Banti, è tornato al capezzale dell’amico che è ricoverato in gravi condizioni al nosocomio legnanese. Roberto insieme alla famiglia si era concesso qualche giorno di vacanza in montagna. «Sono tornato di corsa dopo che mi hanno avvertito di quanto era successo ed in un primo momento ho pensato addirittura ad uno scherzo di cattivo gusto. È impensabile che delle persone possano aver agito con una violenza del genere verso un essere umano. Sono delle bestie, con tutto il rispetto per gli animali che queste cose non le fanno».

Giuseppe Cozzi è stato aggredito mentre stava uscendo dal locale. Gli sono saltati al collo in tre, tutti rapinatori dell’est Europa. Il tempo di essergli addosso che qualcuno lo aveva già accoltellato al fianco destro. «Una scena del più violento dei film. Prima lo hanno colpito con un fendente al fianco, poi lo hanno trascinato sopra le scale, incuranti che perdesse sangue ovunque, per farsi dire il codice della cassaforte e farsi consegnare l’incasso. Non siamo degli eroi, nessuno di noi lo è. Sarebbe bastato chiedere i soldi e Giuseppe non avrebbe opposto alcuna resistenza. Invece lo hanno massacrato». La banda gli ha poi rubato il cellulare ed una carta di credito, lasciandolo agonizzante per terra per più di un’ora. «Deve ringraziare sua moglie se oggi siamo all’ospedale e non ad un funerale. Lo ha continuato a chiamare preoccupata perchè non rientrava. Poi non avendo avuto risposta ha chiamato Mario, l’altro socio ed entrambi si sono dati appuntamento al locale».

La donna arriva in via Mulino Galletto e vede fuori dalla birreria l’auto del marito parcheggiata. Il locale è chiuso e capisce che qualcosa di grave possa essere accaduto. Giuseppe, allo stremo delle forze, riesce comunque a trascinarsi verso l’entrata ed aprire alla moglie. La scena è agghiacciante: sangue ovunque e l’uomo che sta ormai agonizzando. Sul posto arrivato i carabinieri che riescono a far arrivare in pochi minuti i soccorsi, con l’ambulanza che porta la vittima dell’aggressione in sala di rianimazione.

http://www.ilgiorno.it/legnano/accoltellamento-canegrate-1.1615294

Tassista intrappolato in campo nomadi: gli devastano auto e lo derubano

MilanoToday
“Stavo guidando in viale Don Luigi Sturzo, quando sono stato fermato “al volo” da tre ragazzi, tra i 20 e i 25 anni, dalla pelle olivastra e vestiti normalmente. Sono saliti sul taxi e mi hanno chiesto di accompagnarli in via Negrotto. Arrivato a destinazione mi sono reso conto di trovarmi davanti a un campo rom. Durante il tragitto i tre erano un po’ agitati. Parlavano tra loro in una lingua che non ho saputo riconoscere. Il ragazzo seduto dietro di me si avvicinava al mio sedile e ogni tanto mi toccava la spalla”
Sono saliti sul taxi e mi hanno chiesto di accompagnarli in via Negrotto. Arrivato a destinazione mi sono reso conto di trovarmi davanti a un campo rom. Durante il tragitto i tre erano un po’ agitati. Parlavano tra loro in una lingua che non ho saputo Via Negrotto, tassista in trappola al campo nomadiIl Giornotutte le notizie (2) »

Piccolo Rom evade da carcere fingendo malore

Un 15enne è evaso dal carcere minorile Beccaria di Milano. È accaduto venerdì mattina nell’ora d’aria: simulando un malore, avrebbe approfittato della complicità di altri detenuti che, fingendo di prestargli soccorso, lo avrebbero in realtà aiutato a scavalcare il muro di cinta. A darne notizia è il Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che denuncia come questa sia stata “un’evasione annunciata”, dovuta a “carenza di personale”.

Seconda evasione dal Beccaria nell’arco di pochi giorni – Il ragazzo, di etnia rom e detenuto per furto e rapina, si trovava nella stessa sezione della casa circondariale per minorenni del capoluogo lombardo da cui, durante l’ora d’aria tra le 9 e le 10 del 20 dicembre, un giovane di 17 anni era riuscito a scappare scalando i muri alti 9 metri. Il giovane è stato poi ritrovato e catturato il primo gennaio.

Sappe: “Poco personale e troppe falle nella sicurezza” – “Avevamo denunciato le troppe criticità del carcere minorile Beccaria che avevano inciso, seppur indirettamente, sulla precedente evasione – ha denunciato il Sappe – e il non aver assunto alcun provvedimento concreto ha favorito un nuovo grave episodio di analogo tenore”.

In una nota, Donato Capece, segretario generale del Sappe, spiega inoltre come “le falle nel muro di cinta e nei cancelli erano stati segnalati da tempo” dal sindacato, ma che probabilmente non sono state “ritenute abbastanza pericolose” dall’amministrazione dell’istituto di pena.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/milano-detenuto-15enne-finge-un-malore-ed-evade-dal-carcere-minorile_2151965-201602a.shtml

MILANO: AFRICANO STUPRA BIMBA DI 7 ANNI

Un immigrato è stato arrestato, nel Milanese, con l’accusa di aver abusato sessualmente di una bambina di sette, sua nipote. L’uomo è stato portato in carcere su ordinanza di custodia cautelare dagli agenti del Commissariato di Rho (Milano) che hanno effettuato le indagini e che l’hanno rintracciato a Paderno Dugnano (Milano).

Si tratta di un ghanese di 26 anni, irregolare e con precedenti per spaccio di droga, che frequentava la casa della famiglia della piccola, a Rho.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Pedofilia-arrestato-spacciatore-che-abus-di-nipotina-c359fed7-3954-4071-9537-f901258acfb8.html

Svuotacarceri: esce di galera dopo 8 anni, omicida stupra ragazza tutta la notte

Difficilmente dimenticherà quella notte di metà luglio, la giovane di venti anni rimasta vittima di Astrit Cerhozi, l’albanese di trentasei anni arrestato il 19 dicembre scorso dai poliziotti del commissariato Greco-Turro con le accuse di tentata rapina, violenza sessuale e ricettazione.

Gli agenti ci hanno messo un po’ ad arrivare a quell’uomo che era appena uscito dal carcere, dove aveva scontato otto anni di pena per aver ucciso un uomo durante una rapina in un bar al Corvetto del luglio 2005, e che sembrava essere diventato inafferrabile.

La pazienza dei poliziotti e il coraggio della vittima, però, hanno alla fine dato i loro frutti. Ed è stata proprio la vittima, “protagonista” di una notte – come l’hanno definita gli agenti – da “Arancia Meccanica”, ad incastrare il suo stupratore.

L’uomo prima avrebbe tentato di strozzare la giovane, poi avrebbe estratto una pistola calibro 38 costringendola ad un rapporto sessuale orale. L’incubo della vittima, però, era solo all’inizio. Perché per tutta la notte, il trentaseienne avrebbe abusato di lei, fino a quando – poco dopo le cinque di mattina – la romena è riuscita a fuggire e chiedere aiuto in zona Garibaldi.

Due giorni dopo, la ventenne aveva denunciato le violenze, fornendo ai poliziotti una descrizione del suo aggressore. La fuga dell’uomo è finita il 19 dicembre, quando gli agenti lo hanno ammanettato mentre usciva dal barbiere. Ora si trova in carcere. Di nuovo.

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