Category: Brescia

Preso a morsi da immigrato perché chiede biglietto treno

Un 21enne africano ha morso un agente della Polfer che gli aveva chiesto il biglietto del treno. E’ accaduto lungo i binari della Stazione ferroviaria di Brescia. Davanti alla richiesta di presentare il biglietto prima di salire sul treno lo straniero ha replicato colpendo i due agenti e mordendone uno al braccio. Bloccato, non senza problemi, il giovane è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/09/03/agente-polfer-morso-da-straniero_228cf5ab-86ec-4cbb-9071-dbf0cbf6617e.html

Sequestrata in casa per tre ore da “uomini con la pelle scura”

http://www.bresciatoday.it/cronaca/ospitaletto-furto-sequestro-abitazione.html

Risveglio da incubo: donna sequestrata in casa per tre ore

Sequestrata in casa propria da due ladri, per tre lunghissime ore. È una vicenda che non dimenticherà tanto facilmente, quella vissuta da una signora di 70 anni residente a Ospitaletto. Il fatto è successo giovedì scorso, ed è riportato sulle colonne di Chiari Week, dove in una lunga intervista è la donna stessa a raccontare l’incubo che ha vissuto tra le pareti amiche di casa propria.

Erano da poco passate le 7 quando, come ogni mattina, la donna stava preparando il caffè nella cucina della sua abitazione di via Franciacorta. All’improvviso due braccia strette attorno al collo l’hanno immobilizzata: due individui, con la pelle scura, volto e mani coperte, l’hanno legata con del nastro isolante rosso ai polsi e alle caviglie, dopodiché le hanno coperto il volto con uno straccio, fissandolo con lo stesso nastro.

Bloccata, impossibilitata a vedere i propri aguzzini, la donna in preda al terrore ha cercato di far capire ai due che in casa non c’erano contanti, ma senza successo. Minacciata con un coltello, la donna ha rivelato loro la posizione della cassaforte, vuota. Dopo averle tolto la fede e un altro anello dalle dita, i ladri hanno portato la 70enne in camera, tappandole la bocca con il nastro adesivo e scaraventandola sul letto.

Con le mani libere, i due hanno messo soqquadro l’abitazione, staccato i quadri in cerca di una seconda cassaforte, svuotato cassetti e armadi, dopodiché se ne sono andati lasciando la donna sul letto. Solo verso le dieci l’anziana non sentendo più rumori provenire dall’abitazione ha trovato il coraggio di alzarsi e, a fatica – con le caviglie ancora legate – recarsi in cucina dove è riuscita a liberarsi. Chiamati i vicini, la 70enne è stata raggiunta dai carabinieri e dai volontari della Croce verde di Ospitaletto. Incubo finito, ma il ricordo non la abbandonerà più.

BRESCIA: PROFUGO VIOLENTA RAGAZZA MENTRE ASPETTA IL TRENO

Prima le pesanti avances, poi l’aggressione a sfondo sessuale, infine la rapina. È la terribile escalation di violenza subita in pieno giorno nel piazzale della stazione ferroviaria di Remedello da una 20enne che stava aspettando il treno. Nonostante le sua urla, nessuno è intervenuto, forse pensando a una lite fra fidanzati. In realtà vittima e aggressore si erano appena conosciuti, o meglio il rapinatore aveva cercato di approcciare con la ragazza che infastidita dalle molestie stava cercando di rifugiarsi nella sala d’aspetto. Il responsabile della tentata violenza sessuale e della rapina è stato identificato dopo un’indagine lampo, dai carabinieri della stazione di Isorella. Si tratta di 19enne richiedente asilo ospitato in una struttura di accoglienza in città. La ragazza aggredita lo ha riconosciuto durante un confronto in caserma. Nonostante le gravi accuse, per lui è scattata solo la denuncia a piede libero.
La procura non ha potuto disporre una misura cautelare, non essendo trascorso il termine della flagranza di reato. Nel frattempo, i responsabili della struttura di ospitalità hanno disposto il trasferimento del richiedente asilo in un altra località, lontana dalla Bassa. Una per tenere lontano lo straniero dalla vittima.
I carabinieri di Isorella sono riusciti a risalire al nigeriano grazie alla capillare opera di controllo del territorio. Il 19enne era già stato fermato e identificato nei giorni precedenti la rapina mentre con altri connazionali chiedeva l’elemosina.
Stava vagabondando attorno alla stazione anche quando ha messo gli occhi sulla ragazza. La ha avvicinata cominciando a molestarla con esplicite (anche nei gesti) e pesanti avance sessuali. Poi ha cominciato a palpeggiarla tentando di violentarla, ma la veemente reazione della vittima ha spiazzato l’aggressore che forse temenendo l’intervento di qualche passante a quel punto ha preso a schiaffi la 20enne, prima di strapparle dalle mani la borsetta che custodiva poche decine di euro, effetti personali e documenti.
SMALTITO LO SHOCK, la vittima si è presentata alla stazione dei carabinieri di Isorella denunciando l’aggressione e la rapina: la sua testimonianza è stata molto circostanziata anche nella descrizione somatica e dell’abbigliamento indossato dal nigeriano. Dettagli che hanno fatto subito imboccare la pista giusta ai carabinieri.

http://www.bresciaoggi.it/territori/tentato-stupro-con-rapina-in-pieno-giorno-1.5897057

Brescia: arrestato il rapinatore delle Poste di Gonzaga, ha 6 dita per ciascuna mano

Brescia: arrestato il rapinatore delle Poste di Gonzaga, ha 6 dita per ciascuna mano

Aveva sei dita, e le usava bene: ha cercato di nasconderle indossando dei guanti, ma i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo in meno di 24 ore. Arrestato a Brescia il rapinatore dominicano di 20 anni di origine dominicane, rintracciato appunto a causa del suo evidente difetto fisico.
Entrambe le sue mani “contano” infatti sei dita. Insieme ad altri due complici (che devono essere ancora individuati) hanno colpito a Gonzana, nella Bassa Mantovana. Hanno preso di mira un ufficio postale, dove sono riusciti a portarsi via circa 500 euro.
Rapinatore violento, e con lui anche i suoi complici: forse non soddisfatti del bottino, nell’uscire dalle Poste hanno aggredito e rapinato anche un anziano, a cui hanno strappato una catenina, e una giovane donna, a cui invece hanno rubato la borsetta.

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Brescia, irrompe in auto ferma a semaforo e violenta ragazza

Quattordici lunghi anni per avere giustizia: aggredita e costretta ad avere un rapporto orale, minacciata con un coltello, finalmente il suo aguzzino è stato condannato. Otto anni di carcere, anche se ha già annunciato di ricorrere in appello perché secondo lui il fatto non è stato commesso. Non è così per i giudici.
Ragazza bresciana, all’epoca aveva soltanto 20 anni. Lui ne aveva pochi di più: macedone, senza fissa dimora, pregiudicato ieri e oggi. Le salta in macchina mentre lei è ferma al semaforo, forse le punta il coltello alla gola. La storia è stata raccontata dal Giornale di Brescia.

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Autista aggredito da africano senza biglietto lo fa scendere in caserma

Lumezzane: autista aggredito sull’autobus di linea, passeggero molesto fatto scendere in caserma

Ancora un’aggressione su un pullman di linea: la vittima è un autista bresciano, che con grande sangue freddo ha deciso di deviare la corsa fino alla caserma dei carabinieri, dove ha “scaricato” il suo aggressore. E’ successo lunedì mattina a Lumezzane, intorno a mezzogiorno a bordo di un autobus della Sia, della linea che dalla Valgobbia porta in città. Il ragazzo sarebbe salito a Sarezzo.
A bordo sale un giovane straniero, di nazionalità senegalese, appena diciottenne: non ha il biglietto, con sé ha solo un abbonamento scaduto che infatti la macchinetta obliteratrice riconosce subito come non valido.

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Si ribella a poligamia, pugni alla moglie: “Se continui sgozzo tua figlia”

Brescia: la moglie si ribella alla poligamia, il marito la colpisce e minaccia la figlia

Una donna gelosa, un marito poligamo (con due mogli) e una reazione violenta: questi gli ingredienti della lite in famiglia andata in scena in Via Francesco Alghisi a Brescia, e che si sarebbe conclusa con un pugno in faccia (ricevuto dalla moglie) e con un coltello puntato alla gola, da parte dell’uomo alla figlia maggiore.

Tutto da verificare, il condizionale è d’obbligo: in tribunale sono ovviamente l’uno contro l’altra. Sarebbe successo circa un mese fa, racconta il Giornale di Brescia, quando lui è tornato dal Senegal, suo Paese natale: qui avrebe assistito alla nascita del suo sesto figlio, il primo dalla sua seconda moglie

Una cosa che la prima moglie non avrebbe digerito, dopo aver vissuto con lui una vita e aver concepito insieme ben cinque figli. Da qui la reazione della donna, gelosa della seconda vita del marito. Sabato pomeriggio la lite “decisiva”: lui avrebbe reagito colpendola con un pugno.

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Africano vendeva droga all’oragorio

Brescia: ragazzo del Gambia arrestato all’orario di Santa Maria in Silva

BRESCIA. Verso le 17 di lunedì 29 maggio, una pattuglia della Locale ha notato un gruppo di ragazzi sdraiati sotto una pianta nel cortile dell’oratorio di Santa Maria in Silva, nel corso di un perlustramento in moto delle aree verdi in zona via Sostegno e via Sardegna.

Gli agenti hanno visto che un giovane stava nascondendo qualcosa all’interno di un portaocchiali e lo hanno fermato. Nella custodia del ragazzo, un gambiano di 19 anni senza fissa dimora, gli agenti hanno trovato una barretta di hashish.

L’unità cinofila, sopraggiunta su richiesta della pattuglia, ha scoperto poi altre 11 confezioni della stessa sostanza stupefacente. A quel punto, per il giovane è scattato l’arresto ed è uscito dall’oratorio scortato dagli uomini della Locale.

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Nuovi imprenditori: indiano sfruttava 35 lavoratori nei campi

Bassa Bresciana: sfruttavano lavoratori anche minorenni, condannati due giovani indiani
15 ore al giorno nei campi per 300 euro al mese: 5 anni di carcere per un imprenditore

Condannato a 5 anni l’imprenditore Gurmit Singh, titolare della società “Singh is King” e considerato il capo del sodalizio che sfruttava i lavoratori, e a 4 mesi Lakbir Singh, che invece faceva solo l’autista

 

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Accetta passaggio da camionista romeno, turista stuprata

Rovato: le dà un passaggio in autostrada, poi cerca di violentarla. Arrestato camionista

Un vecchio adagio recita che sarebbe meglio non fidarsi di certi autostoppisti: la cronaca più recente racconta di come invece anche chi ti dà un passaggio non sempre è affidabili. E’ successo a Brescia, o meglio a Rovato, lungo l’autostrada BreBeMi: un camionista rumeno di 47 anni, Nicolae Chenescu, avrebbe tentato di stuprare una turista serba di 22 anni a cui aveva dato un passaggio qualche centinaio di chilometri prima

La ragazza è riuscita a divincolarsi e a fuggire, e a chiedere aiuto in “diretta” in mezzo all’autostrada, fermando le (poche) automobili che passavano. La notizia è arrivata anche alla Polizia Stradale, intervenuta con due pattuglie: l’uomo è stato arrestato, adesso si trova già in carcere accusato di tentata violenza sessuale.

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