In tre la sera del 26 agosto hanno provato a rapinare una donna in via Palladio a Verona, ma l’intervento di un residente prima e dei carabinieri poi hanno sventato l’aggresione e portato all’arresto di una persona. A finire in manette è stato un profugo ospitato nella struttura di Costagrande, che ora si trova nel carcere di Montorio per le accuse di tentata rapina aggravata, resistenza e lesioni.
Secondo quanto racconta L’Arena, quella sera il gruppo si è avvicinato alla donna mentre stava telefonando, dando vita all’aggressione. Uno di loro ha provato ad appropriarsi del cellulare e quando la vittima ha opposto resistenza rannicchiandosi, questo l’ha colpita alla testa con un pugno, mentre il profugo che sarà poi arrestato cercava di rubarle la borsa tra le sue grida.
Grida che però avrebbero sortito l’effetto sperato, visto che da un condominio vicino è arrivato l’intervento di un residente, che ha messo in fuga i malviventi e avvisato il 112 del fatto, prima di inseguirli. Ricevuta la descrizione e la direzione in cui si muovevano i tre, una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri li ha intercettati nella zona del Tempio Votivo di piazzale XXV Aprile, dove il giovane profugo ha ingaggiato una colluttazione con i militari, permettendo così agli altri due di fuggire e venendo infine arrestato. Arrivato anche l’inseguitore che aveva avvisato gli uomini dell’Arma, ha raccontato ciò che aveva visto e riconosciuto l’individuo.
Ci ha pensato il giudice poi a convalidare il provvedimento e a disporre nei suoi confronti la misura del carcere.
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