Category: Roma

Marocchino armato di piccone ruba merendine bimbi

Armato di piccone aveva tentato un furto un distributore automatico collocato nella stazione ferroviaria di Maccarese. Il male intenzionato, di 29enne e di origine marocchina, è stato arrestato questa mattina, alle prime luci dell’alba, dai Carabinieri della Compagnia d’Intervento Operativo del 4° Battaglione ‘Veneto’ per “furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale”.

Il malvivente, pregiudicato e in Italia senza fissa dimora, è stato sorpreso a rubare denaro e vivande da un distributore automatico servendosi di un grosso piccone che aveva portato con se.

Quando ha notato la gazzella l’uomo ha vanamente tentato la fuga. Una volta raggiunto, pur di sottrarsi al controllo ha aggredito i carabinieri con calci e spintoni ma è stato subito bloccato e arrestato. La refurtiva è stata recuperata e restituita.

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AGGRESSIONE A COLPI DI MANNAIA AL RISTORANTE CINESE

Un incidente sul posto di lavoro. Così i parenti di un cittadino cinese hanno giustificato, nella giornata di ieri, le gravi ferite al collo e alla testa, riportate dal loro caro. Una versione apparsa da subito strana agli occhi dei poliziotti chiamati sul posto da personale medico. Gli agenti del commissariato di Marino, direttore dal dottor Valter Di Forti, hanno così avviato delle indagini che in poco tempo hanno portato a ricostruire quanto accaduto.

A provocare le ferite una lite avvenuta in un ristorante cinese di Ciampino. Durante la colluttazione, scaturita per motivi economici, per bloccare il tentativo di fuga della vittima l’aggressore ha impugnato un grosso coltello, simile ad una mannaia, ed ha inferto alcuni fendenti al connazionale. L’uomo, colpito al collo e alla testa, è finito a terra riverso in una pozza di sangue. Trasportato all’Ospedale di Marino, si trova ora ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sarebbero gravi.

Il fermato, identificato per Q.X., 31 enne, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Velletri. Dovrà rispondere di tentato omicidio.

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Furti su bus e metro A: quindici borseggiatori arrestati in poche ore, tutti stranieri

Q​uindici arrestati, in poche ore. Tutti cittadini stranieri di età compresa tra i 15 e 44 anni, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. E’ il bilancio dei servizi antiborseggio a bordo dei mezzi pubblici e nei luoghi maggiormente frequentati dai turisti, in poche ore, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno arrestato quindici borseggiatori.

In particolare sono finiti in manette: un cittadino romeno di 38 anni, arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma San Pietro che lo hanno sorpreso a bordo del bus 64, in piazza dei Cinquecento dopo aver sfilato il portafoglio ad una turista svedese. I militari della Stazione Roma Nomentana, poco dopo, nei pressi della fermata metro Vittorio Emanuele, hanno arrestato due cittadine romene, di 27 e 34 anni, sorprese dopo aver rubato il portafogli dalla borsa di una 69enne romana.

La compagnia di piazza Dante invece ha arrestato un cittadino romeno di 44 anni che, sulla banchina della stazione Termini della metropolitana linea A, ha sfilato il portafoglio ad un turista olandese. Due cittadine bulgare entrambe 29enni sono state arrestate dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina mentre sono state sorprese a rubare il portafogli dalla borsa di una turista coreana, all’interno di un negozio di via del Corso.

Gli stessi Carabinieri poco dopo hanno arrestato anche due cittadini lettoni, di 27 e 34 anni che a bordo del bus 160, in via Veneto, hanno rubato il portafogli ad una 63enne romana. Due cittadini algerini di 32 e 41 anni sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Quirinale. I due sono stati sorpresi in via Cavour dopo aver sfilato il portafogli con 200 euro e lo smartphone dalla borsa di una turista che era seduta ai tavolini di un ristorante.

In via Carlo Cattaneo, i Carabinieri della Stazione Roma San Pietro hanno arrestato un 29enne cittadino albanese ed un 43enne cittadino romeno sorpresi dopo aver sfilato il portafogli ad un turista giapponese.

Due giovani nomadi, entrambe 15enni, sono state arrestate dai Carabinieri della Stazione Roma Vittorio Veneto che le hanno sorprese a bordo di un treno metropolitano della linea A, all’altezza della fermata Barberini, dopo aver rubato il portafogli con 300 euro e documenti personali ad un turista straniero. Infine i Carabinieri della Stazione Roma Trastevere hanno arrestato un cittadino algerino di 43 anni che a bordo di un treno della linea A , all’altezza della fermata Termini ha sfilato il portafoglio ad un turista australiano.

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Sesso davanti a bambini: identificata ‘coppia’, non erano turisti…

Qualche giorno fa, quella foto di un rapporto sessuale in pieno giorno in una piazza di Trastevere aveva suscitato scandalo. Si vedeva una coppia seminuda, sdraiata su un marciapiede in largo Ascianghi, intenta ad avere un rapporto sessuale, incurante dei passanti. Dopo pochi giorni di indagine, la polizia ha individuato l’uomo della foto: è un cittadino romeno, senza fissa dimora. Gli agenti del commissariato Trastevere, diretto da Maria Sironi, hanno fatto scattare un’indagine per individuare la coppia che deve rispondere del reato di atti osceni in luogo pubblico.

Gli agenti hanno setacciato il quartiere anche servendosi delle immagini di alcune telecamere e ieri sono riusciti ad identificare l’uomo che appare nella foto vestito solo con una maglietta a righe. Si tratta di un cittadino romeno, di 47 anni, con piccoli precedenti penali, che vive di espedienti e che a Trastevere, dove spesso chiede l’elemosina, conoscono in tanti. E’ stato individuato insieme ad altri sbandati mentre bivaccava a piazza Mastai. Indossava la stessa maglietta e la sua fisionomia corrisponde all’uomo ritratto in foto. Gli agenti l’hanno identificato e portato in commissariato dove è stato rilasciato poco dopoma per il romeno è scattata la denuncia di atti osceni in luogo pubblico. Più difficile l’identificazione della donna il cui volto non è ritratto nelle foto pubblicate sul web. Altre simili vicende si sono ripetute in questi giorni in altre zone della città. Anche per quei casi la polizia sta indagando.

http://www.leggo.it/NEWS/ROMA/roma_sesso_in_strada_trastevere_identificato_denunciato_uomo/notizie/1430835.shtml

Roma, quartiere occupato: “Se non compri droga ti stupro”

“Se mi rispondi male ti butto in terra e ti scopo”. Il Pigneto è di proprietà degli spacciatori e non ti va bene sono minacce di violenza sessuale.

Uno di loro si irrigidisce e mi manda a fare in culo sonoramente, guardandomi negli occhi, gridando, che lo sentano tutti.
Ok la sua voce era stata suadente e mi aveva soffiato maliziosamente nell’orecchio, ma non mi sembrava un motivo valido per prendersi il diritto di mandarmi a fare in culo perché all’angolo di casa mia io non abbia voluto comprare del fumo da lui ed i suoi amici che occupano il quartiere in cui vivo e di mestiere fanno gli spacciatori all’aria aperta.
Mi volto di nuovo e rispondo alla sua cortesia con la stessa cortesia: “vacci tu a fare in culo”.
Mi intima subito di fermarmi. Sono davanti alla macelleria a quel punto, accanto alla fontanella. E’ pieno di gente, davvero. Pieno. tutt’attorno.
Mi fermo, come mi aveva chiesto e lo aspetto. Lui e altri 3 amici attraversano dall’angolo del ferramenta per raggiungere quello dove ero io. Dall’accento, la cadenza e dalla morfologia dei loro volti posso supporre fossero nordafricani: (provate a farne l’imitazione nella vostra testa e l’immagine sarà molto più veritiera)
“Non fai il grosso co me, che fai o stronso, pasi così e non guardi..”.
Mentre mi si fa vicino, gli amici alle spalle. Lui mi afferra la nuca e indicando con la testa china la fontana, ma senza mai staccare i suoi occhi dai miei:
“perch’io ti metto qui a terra fontana e ti scopo..” e mima il gesto.

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Italiano rischia di perdere braccio: romeno lo assale con bottiglia rotta

A ferirlo gravemente un 45enne romeno che ha sferrato un fendente con una bottiglia rotta. Il colpo ha costretto l’uomo a far ricorso al ricovero all’Umberto I. Qui ha subito un delicato intervento chirurgico che per ora sembra aver scongiurato la perdita del braccio.

La notte stessa gli agenti del Commissariato Viminale hanno iniziato un intenso lavoro d’indagine per individuare e arrestare l’autore dell’efferato fatto di sangue. Gli agenti hanno provveduto pertanto a raccogliere le testimonianze dei presenti ed a recuperare i filmati delle telecamere di sorveglianza della Stazione Termini, riuscendo a ricostruire l’accaduto.

Dai filmati e dalle testimonianze, infatti, è emerso che la vittima, che da qualche tempo trovava riparo nella stazione avendo perso lavoro e famiglia a causa della crisi economica, era intento a dormire sotto una pensilina quando è stato avvicinato da un uomo, senza fissa dimora con diversi precedenti di Polizia, che ha tentato di svegliarlo per impossessarsi del lenzuolo di carta sul quale la vittima stava dormendo. Quest’ultima ha tentato di allontanare l’aggressore che però, tornato con una bottiglia rotta in mano, gli ha sferrato un primo colpo al viso, andato fortunatamente a vuoto, ed un secondo ancora più violento e fatale al braccio, riuscendo quasi a tranciarlo.

Venivano pertanto fatte convergere diverse pattuglie nella zona per non dare la possibilità al feritore di fuggire. Nello stessa mattinata gli investigatori del Commissariato Viminale, al termine di ricerche protrattesi ininterrottamente, sono riusciti a rintracciare l’autore del ferimento e ad arrestarlo per tentato omicidio.

La vittima, operata d’urgenza dai sanitari del Policlinico Umberto I, dovrebbe riuscire a recuperare l’uso dell’arto.

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Bande Rom a caccia di turisti: 8 minorenni arrestati in poche ore

Sono bastate poche ore per fermare ben tre bande di rom intente a svaligiare case e rapinare turisti.

E chissà quanti altri, in altre zone di Roma, erano al “lavoro” nello stesso momento in cui 8 ragazzini rom sono stati arrestati.

In via Bobbio i carabinieri del comando di piazza Venezia hanno arrestato un nomade di 17 anni che, per mettere a segno i suoi colpi, si faceva aiutare da due bambini di 14 e 8 anni, tutti residenti nello stesso campo di Tor Bella Monaca. Sono stati bloccati con gli arnesi da scasso in mano mentre stavano cercando di entrare in un appartamento. Una scena già vista centinaia di volte, a Roma e non solo. I tre minorenni sono stati accompagnati in una struttura di accoglienza del comune di Roma. A breve, probabilmente, torneranno a fare quello che stavano facendo.

Ma la giornata delle forze dell’ordine nell’ambito di un’operazione contro i furti ha visto scattare le manette intorno ai polsi di altri rom minorenni. Tre ragazze di età compresa tra i 10 e i 13 anni, infatti, sono state sorprese alla fermata Termini della metropolitana subito dopo aver rapinato una turista cinese di 23 anni. Le due nomadi vivono nel campo di Castel Romano.

Non basta. Poco dopo, infatti, nei pressi di Campo dei Fiori, i carabinieri della stazione di piazza Farnese si sono accorti che due rom di 12 e 13 anni, entrambi sono accampati nel campo nomadi di via del Salone, stavano forzando le porte di un appartamento.

In poche ore, 8 arresti. Tutti minorenni. Tanti, troppi, per dire che a Roma è tutto sotto controllo.

Rom irrompono in massa in negozio: e rubano

Per mettere a segno il colpo hanno deciso di irrompere in massa in un negozio di casalinghi di via Trionfale, certi che la confusione generatasi all’interno dopo il loro ingresso avrebbe impedito ai dipendenti di rendersi conto di cosa stesse avvenendo.
Ed invece le mosse delle 7 persone, un uomo e sei donne, sono state seguite in diretta da un addetto alla vendita che, attraverso i monitor presenti alle casse, si è reso contro che il gruppo stava facendo razzia di articoli nel reparto profumeria stipandoli dentro un borsone, celato poi da a sua volta da uno scialle.
Il dipendente del negozio ha cercato di intervenire ma il ragazzo è immediatamente fuggito all’interno della stazione Ipogeo degli Ottavi mentre le donne, restate all’interno dell’esercizio commerciale, non erano più in possesso della refurtiva.

http://www.cinquequotidiano.it/cronaca/centro/2015/06/21/roma-irrompono-negozio-fanno-razzia-merce/

Spacciatore muore dopo arresto

Un nigeriano di 55 anni con precedenti
è morto durante un arresto alla perife-
ria di Roma. L’uomo è stato individuato
durante un servizio di repressione del-
lo spaccio di droga da parte della po-
lizia, riferisce la Questura.

Alla vista dei poliziotti lo straniero
è fuggito,ma è caduto per terra. Rag-
giunto dagli agenti ci sarebbe stata u-
na colluttazione. Perquisito, sarebbe
stato trovato in possesso di dosi di e-
roina. Portato in Commissariato, sareb-
be stato colto da malore. Soccorso dal
118 è morto in pochi minuti.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=1033921&pagina=801&sottopagina=01

Coppia bengalese sequestra ragazza: stuprata e ‘data’ a uomini

Era stata segregata e chiusa a chiave in una stanza da una coppia, marito e moglie, che l’avevano costretta con minacce e violenze a prostituirsi. Questa la terribile storia scoperta a Roma dagli agenti di polizia del dottor Antonio Pignataro.

IL SEQUESTRO – Le indagini avevano preso il via con la denuncia di un ragazzo. Il giovane, lunedì scorso, si era presentato al commissariato Viminale diretto da Pignataro raccontando di non riuscire ad avere più notizie della sua ragazza, originaria del Bangladesh, che, già da una settimana, non rispondeva alle sue telefonate. Gli investigatori hanno così avviato una serie di attività investigative che li ha visti impegnati in diversi sopralluoghi e accertamenti. Dalle indagini è emerso che la ragazza era stata avvicinata dai suoi aguzzini, anche loro del Bangladesh, all’interno di un bar di piazza dei Cinquecento. Approfittando dell’appartenenza alla stessa comunità, i due le avevano promesso un lavoro da baby-sitter e la disponibilità ad affittarle un alloggio migliore rispetto a quello in cui risiedeva; l’avevano così convinta a seguirli nella loro abitazione. Ma, una volta giunta all’interno dell’appartamento, la giovane era stata aggredita e malmenata. I due aggressori l’avevano quindi costretta a prostituirsi, minacciandola di morte qualora avesse tentato di fuggire. Per la ragazza da quel momento era iniziato un vero e proprio calvario e nonostante avesse più volte chiesto aiuto ai vari clienti che accedevano all’interno dell’appartamento, ciò che otteneva erano solo violenze e umiliazioni durante le pratiche sessuali.

LA LIBERAZIONE – Dopo un’attenta analisi degli elementi raccolti, gli investigatori sono riusciti a individuare l’abitazione a Roma, in una zona tra Tor Pignattara e Prenestina, dove la ragazza era rinchiusa e ieri, alle prime ore dell’alba, hanno fatto irruzione nell’appartamento l’hanno liberata, sequestrando anche un’ingente quantità di denaro e del materiale utilizzato per le prestazioni sessuali. La coppia, di nazionalità bengalese, di 29 anni e 27 anni, è stata arrestata per sequestro di persona, riduzione in schiavitù e induzione alla prostituzione. Proseguono le indagini per individuare i clienti che, malgrado la richiesta di aiuto da parte della vittima, non hanno denunciato quanto stava accadendo, usandole ulteriori violenze e crudeltà.

http://www.cinquequotidiano.it/cronaca/periferie/2015/06/16/roma-sud-rapita-violentata-ridotta-in-schiavitu-incubo/