Category: Brescia

Irrompono in casa: anziana aggredita, picchiata e rapinata da immigrati dell’Est

L’hanno sorpresa sulla porta di casa, spinta con violenza a terra, minacciata con un paio di forbici da giardiniere, trattenuta prigioniera nella camera da letto mentre sotto i suoi occhi un paio di rapinatori frugavano in ogni mobile, portandosi via gioielli per 5mila euro.

SANTA ANGELA LINI, 72 anni, di Rovato racconta ancora sotto shock la brutta avventura vissuta nel tardo pomeriggio di lunedì nella sua abitazione di via Lombardia. «Ieri sera a un quarto alle sei – ha raccontato la pensionata – aspettavo mia figlia sulla portafinestra, con la mano sulla maniglia, quando ho sentito bussare al vetro. Pensavo fosse lei, ma socchiudendo la porta ho visto una donna e due uomini. Ho cercato di resistere, ma erano più forti, hanno spinto e sono finita a terra, poi sono entrati. Uno con una forbice in mano mi ha detto ‘Stai zitta vecchia, non ti facciamo niente’».
L’anziana però non si è fatta certo intimidire ed ha cominciato a gridare aiuto. «Allora uno mi ha preso alle spalle e mi ha trascinata in camera buttandomi sul letto, mentre il complice buttava tutto all’aria nella mia e nell’altra camera. Volevano oro, e cercavano una cassaforte che non c’è. Quello che mi ha spinto sul letto, mi ha strappato la fede dal dito. Gli ho chiesto di lasciarla, che gli avrei dato tutti i soldi che avevo».
Per la pensionata, vedova da 4 anni, quell’anello simbolo di una unione felice valeva assai più del denaro, ma i rapinatori non si sono nè commossi nè impietositi. Strappata la fede le hanno poi preso un anello d’oro con un brillantino, una veretta, completando il saccheggio dei ricordi di una vita prelevando dal cassettone un girocollo con una perla blu e un cuoricino d’oro. L’arrivo della figlia che ha suonato al campanello ha messo fine all’incubo. «I due ladri, uno alto, magro, olivastro, l’altro più piccolo, che portavano giubbini scuri e parlavano un buon italiano, con un accento che faceva pensare a chi viene dall’est, sono usciti dalla finestra scavalcando il recinto del cortile per scappare nei campi». Nella fuga i rapinatori hanno abbandonato la forbice con cui l’avevano minacciata, presa dai Carabinieri di Rovato dopo la denuncia.
La pensionata ancora non riesce a spiegarsi perchè i banditi hanno rifiutato il denaro per strapparle la fede: «Un ricordo assai più prezioso del suo valore venale» ha sottolineato. Via Lombardia poco illuminata, a poca distanza dal rudere del fabbricato dell’ex consorzio agrario, sempre lunedì ha registrato un furto a poca distanza, nella casa di un’altra pensionata, con ogni probabilità visitata dalla stessa banda. «I ladri – ha raccontato la vittima – sono entrati in casa dopo aver scavalcato la ringhiera e forzato la portafinestra, ma non hanno rubato nulla ad eccezione delle forbici da giardino, forse perchè disturbati dal fatto che nell’altro appartamento c’erano i miei figli. Adesso mi sento un po’ meno sicura perchè sulla via non c’è illuminazione e questa zona di Rovato è vicina alla campagna e al consorzio dove si vedono spesso strani movimenti».

http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/606553_pensionata_aggredita_e_rapinata_in_casa/

Coppia di spacciatori nordafricani scoperta con la cocaina – Brescia Oggi

Coppia di spacciatori scoperta con la cocaina
controllo, e di disfarsi di un contenitore con all’interno 7 dosi di eroina e 3 di cocaina. È stato raggiunto e arrestato. Il marocchino è stato condannato a un anno di reclusione, con pena sospesa; l’algerino è agli arresti domiciliari. Operazione
Spaccio di droga a Sarezzo e Gussago, due arrestiL’Eco delle Vallitutte le notizie (3) »

Riconosciuto dalle due donne stupratore 15enne: se ne vantava con amici

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Certi, anche troppo in fretta.

Ne avevamo già parlato, ora è stato riconosciuto
Si tratta di un giovane cittadino marocchino fermato in queste ore a Franciacorta, in provincia di Brescia, e prontamente rinchiuso nel carcere minorile Beccaria di Milano dopo esser stato riconosciuto dalle due donne vittime di violenza. Il
Stupra 40enne e lo dice agli amici: fermato 15enneNotizie – MSN Italiatutte le notizie (22) »

Rapita e stuprata in campagna da minorenne maghrebino

Ospitaletto: violentata sotto casa, fermato 16enne

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Brescia 22 novembre 2013 – I carabinieri di Chiari hanno fermato un sedicenne, di origini magrebine, ritenuto il responsabile di una violenza sessuale ai danni di una donna di 40 anni avvenuta la notte tra domenica e lunedì a Ospitaletto. Il minorenne avrebbe aspettato la donna e minacciandola con un’arma l’avrebbe obbligata a guidare fino ad una zona di campagna, dove poi si sarebbe consumata la violenza sessuale. La donna è riuscita poi a scappare chiedendo aiuto ad un camionista di passaggio, prima di essere ricoverata in stato di shock in ospedale.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/arresto-stupro-orzinuovi.html

Sono i minorenni ai quali il governo: http://voxnews.info/2013/11/21/scandalo-governo-toglie-soldi-a-vittime-di-usura-per-darli-ai-clandestini/

Si ferma al semaforo: marocchino irrompe in auto e lo sequestra

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Stava rientrando a casa, quando al semaforo è stato aggredito in auto. Un uomo ha aperto la portiera lato passeggero e si è infilato dentro, minacciando e derubando il bresciano.

Tutto è accaduto al semaforo di via Milano all’incorcio con via Panigada martedì notte dopo l’una. Un cittadino bresciano, sul tragitto per rientrare a casa, si è fermato al semaforo. Approfittando del fatto che non era inserita la sicura, un marocchino ha aperto lo sportello della sua auto e si è introdotto all’interno dell’abitacolo.

Afferrata alla gola la sua vittima, il marocchino lo ha minacciato indirizzandolo in un parcheggio di via Panigada. Una volta fermata l’auto il bresciano ha tentato di opporsi all’aggressione ma è stato colpito al volto riportando lividi e lacerazioni su tutto il viso.

Durante la colluttazione inoltre lo straniero, nel tentativo di estrarre le chiavi dell’auto, le ha spezzate a metà e, ottenuto infine il portafoglio dalla vittima, si è dato alla fuga.

L’immediata chiamata al 113 ha permesso alla Volante della Questura di giungere sul posto in tempo utile per rintracciare l’aggressore poco distante. Dalla perquisizione il marocchino è stato trovato in possesso non solo del portafoglio appena rubato, ma anche di diverse tessere e documenti tutti intestati ad una cittadina bresciana del 1974.

Contattata, la donna ha dichiarato di essere stata derubata anch’essa del portafoglio la sera precedente mentre cenava all’interno di un ristorante.

Condotto in Questura lo straniero, già pregiudicato per reati contro la persona, in materia di stupefacenti e di immigrazione clandestina, è stato arrestato per rapina ed indagato per ricettazione.

 

http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/via-milano-aggredito-al-semaforo-e-rapinato-1.1796083

 

Autobus multietnici: immigrato clandestino picchia controllore e passeggeri

Brescia 18 novembre 2013 – Ha visto il controllore salire sul bus, alla seconda fermata di Via Ugoni, e in un modo o nell’altro ha cercato di farla franca: senza biglietto, ha provato a scappare ma è stato poi fermato da alcuni passanti, identificato e denunciato dalla polizia. Nei guai un immigrato clandestino di circa 30 anni che alla vista dell’ufficiale addetto al controllo dei biglietti, in questo caso una donna, ha dato in escandescenza, ha spintonato prima i passeggeri per raggiungere l’uscita e poi anche il controllore stesso, facendola cadere per terra. Nulla di grave, per fortuna, mentre il giovane poi si è dato alla fuga: sceso per strada ha cominciato a correre, ma è stato ‘braccato’ da alcuni passanti, che lo hanno trattenuto fino all’arrivo dei poliziotti. E non sarà solo una multa salata: per lui anche una doppia denuncia, per resistenza a pubblico ufficiale e aggressione.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-aggressione-autobus.html

 

Inquinamento: zingari scaricano direttamente nel fiume, dove sono gli ambientalisti?

La schiuma che nella mattinata di ieri ha imbiancato la Razzica

Verso le 10 di ieri mattina la roggia Razzica, una delle biforcazioni del canale Lupa di Rezzato, ha cominciato a trasportare della macchie biancastre sulla propria superficie; al sopraggiungere della chiusa del mulino, con il rimescolio delle acque, il torrente ha montato una mole di schiuma significativa che, nel giro di due ore, ha raggiunto un volume impressionante.
È stato allora che una delle residenti, Simona Mattei, allarmata dall’anomalia, ha deciso di contattare tempestivamente le autorità del paese. «Ho informato subito la Polizia locale, gli ingegneri dell’ufficio tecnico e l’associazione ambientalista La collina dei castagni per metterli al corrente della situazione che si stava aggravando. In tanti anni è la prima volta che accade un fatto di così grande portata». Ma non è il primo caso che riguarda il Razzica. «Soprattutto quando piove tanto e i malintenzionati immaginano che l’acqua scorrendo velocemente porti via tutto quello che si è scaricato nella roggia», spiega Gianni Bledig, un altro castenedolese che vive nei pressi del torrente, «Per fortuna che non è periodo di irrigazione. Sarebbe stato un vero disastro». Immediata la presa di posizione di Ugo Cavagnini, presidente dell’associazione La collina dei castagni, che descrive indignato l’accaduto bollandolo come un caso tutt’altro che isolato.

«PIÙ CHE DI UN CASO, si può dire che si tratta della normalità: quando piove e non ci sono controlli alcune industrie ne approfittano per lavare le vasche o le attrezzature rilasciando nelle rogge i risciacqui residui». Le indagini da parte della Polizia locale di Castenedolo per pizzicare i responsabili hanno portato gli agenti a risalire la Razzica in direzione di Virle Treponti, sino alla cascina Capriola, dove è stato accertato che il flusso di schiuma non sarebbe partito dalla Lupa, ma direttamente dalla diramazione che attraversa Castenedolo. Le prime notizie ufficiali arrivano dai vigili del paese, dove il comandante Luca Quinzani rassicura che il fatto, seppur di grande impatto visivo, non ha provocato un grave danno ambientale.
«Stiamo operando in collaborazione con il comando di Rezzato e l’ufficio ecologico del Comune per gli accertamenti necessari. A quanto pare la fonte della schiuma è da attribuire a uno scarico di detersivo. Dobbiamo ancora rilevarne le cause, ma sospettiamo che si tratti di uno scarico proveniente dal campo nomadi di Rezzato, situato nelle vicinanze della tangenziale».

 

http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/591605_scarichi_abusivi_nel_torrente_la_schiuma_soffoca_la_razzica/?refresh_ce&scroll=0

Allarme in Val Seriana: c’è un immigrato a caccia di ragazzine

VAL SERIANA – I genitori della Val Seriana hanno paura, in due giorni sono due le ragazzine di tredici anni che sono state avvicinate da un uomo ed in seguito strattonate. Il primo caso è accaduto a Rovetta giovedì 7 novembre, una ragazza è stata avvicinata dall’uomo mentre andava a scuola.

Il giorno dopo a Clusone è accaduto lo stesso, sempre una ragazzina, sempre di tredici anni, è stata fermata nel sottopasso da un uomo, probabilmente è lo stesso, infatti,
entrambe le ragazze hanno testimoniato che il loro aggressore si è avvicinato e ha sussurrato alle due ragazzine la stessa frase: “Vieni con me”.

La paura in paese per i genitori e per le ragazze è molta, in due giorni due casi simili hanno spinto i carabinieri ad aumentare i controlli nella zona, anche con forze dell’ordine in borghese.
La prima ragazza aggredita aveva descritto ai carabinieri l’uomo, immigrato dell’Est, vent’anni alto un metro e settanta circa, occhi verdi e una cicatrice sul mento molto evidente.

http://www.ecodellevalli.tv/cms/2013/11/11/val-seriana-unaltra-tredicenne-aggredita-forse-e-lo-stesso-uomo-di-rovetta/

Sgomberato campo nomadi abusivo a Torbole Casaglia – BresciaToday

Sgomberato campo nomadi abusivo a Torbole Casaglia
BresciaToday
Le forze dell'ordine hanno 'liberato' il grande parcheggio di Via Martiri della Libertà a Torbole Casaglia, a due passi dalla rotatoria che segue la strada che porta poi a Travagliato: da qualche giorno infatti la zona era stata occupata abusivamente

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Rubano cento chili di carne: la scusa? Avevano fame…

Rubano cento chili di carne “Un furto figlio della crisi”

Motivazione però che non ha evitato l’arresto di due moldavi di 30 anni, catturati ad Isorella (Brescia) per il furto di 100 chili di carne da un’azienda agricola. I Carabinieri di Desenzano hanno intercettato l’auto con a bordo i due stranieri mentre

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