Category: Trento

Arrivano i rinforzi e arrestano un pusher – Trentino Corriere Alpi


Trentino Corriere Alpi
Arrivano i rinforzi e arrestano un pusher
Trentino Corriere Alpi
Ieri hanno iniziato a pattugliare le zone più sensibili e già hanno arrestato uno spacciatore tunisino con 20 dosi di eroina e denunciato un albanese che aveva dell’hashish. Ieri pomeriggio tre pattuglie di poliziotti hanno circondato il parco Canova  

Emergenza aggressioni a Trento: donne sole nel mirino

TRENTO. Due ragazze aggredite per soldi in pieno centro, a poche ore di distanza, nella notte tra sabato e domenica. Due episodi che preoccupano non poco, soprattutto perché le due aggressioni si sono verificate nel salotto buono della città, quello che dovrebbe essere più sicuro. La prima aggressione si è verificata in via Dietro le Mura B, poco dopo le 19 di sabato sera. Una giovane commessa di un negozio Oro cash stava tornando a casa dopo il lavoro. Due sconosciuti l’hanno seguita a piedi. Quando la ragazza è entrata nell’androne del palazzo, i due sono entrati in azione. L’hanno spintonata e le hanno strappato di mano la borsa. Poi sono scappati di corsa. Dentro la borsa c’era il portafoglio con pochi soldi e il bancomat. Secondo quanto raccontato dalla ragazza ai carabinieri, accanto alla scheda del bancomat c’era un biglietto con scritto il codice. Così i due scippatori hanno avuto gioco facile nell’incassare più soldi possibile. La borsa della ragazza è stata trovata poco dopo in via San Pietro, ma i due malviventi avevano già ritirato più di mille euro grazie a quel codice del bancomat.
La commessa, infatti, non aveva subito bloccato la tessera telefonando al numero verde che è sempre attivo. La giovane donna, poi, invece di chiamare subito le forze dell’ordine è salita in casa dal fidanzato e, in questo modo si è perso del tempo prezioso. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, ormai non si poteva far più niente se non raccogliere la sommaria descrizione dei due malviventi. La ragazza ai carabinieri ha spiegato che aveva già chiamato l’ascensore quando è stata aggredita alle spalle. Probabilmente i due scippatori hanno approfittato del fatto che il portone impiega qualche secondo prima di chiudersi.
I due erano a volto scoperto, probabilmente nordafricani. La ragazza lavora in un negozio poco lontano e, forse, i due malviventi l’hanno seguita fino a casa credendo che potesse portare con sé l’incasso. I due hanno spinto alle spalle la giovane, uno le ha strappato di mano la borsa. La ragazza ha anche detto di aver riconosciuto uno dei due aggressori. Lo aveva già visto nel suo negozio.
Il secondo episodio poche ore dopo, alle 2 di notte, in piazza Duomo. Vittima anche questa volta una ragazza. La giovane stava attraversando a piedi la piazza che a quell’ora era quasi deserta. Quasi perché a poca distanza da lei c’erano due persone visibilmente ubriache. I due si stavano avvicinando alla giovane. Lei ha avuto paura. Ha avuto timore che potessero aggredirla. Per questo motivo ha tirato fuori dalla borsa il telefono cellulare e ha cercato di comporre il numero della polizia. I due, però, le sono saltati addosso e l’hanno insultata. L’hanno strattonata e poi le hanno strappato di mano il telefono. E sono scappati portandosi dietro il cellulare. La ragazza ha chiesto aiuto, e a quell’ora non è stato facile, e poi ha chiamato la polizia. Sull’episodio indagano gli uomini della squadra volante della Polizia. I due episodi nel giro di poche ore allarmano e non poco. Si teme una recrudescenza della microcriminalità in città. Il timore è che vi siano alcuni piccoli delinquenti pronti anche ad atti di violenza pur di procurarsi pochi spiccioli.
La novità di questa nuova ondata di piccola delinquenza a Trento è data dal fatto che ladri, scippatori e rapinatori hanno agito anche in pieno centro. La rapina alla Prenatal della scorsa settimana mostra come ormai questi delinquenti non abbiano paura di agire anche in strade molto frequentate. Da sottolineare, poi, che ci sono stati anche una serie di furti, sia in centro che in periferia. Tra questi anche un colpo al circolo tennis di Martignano dove i ladri sono entrati rompendo una finestra e rubando 100 euro oltre ad alcolici vari.

Sequestrati oltre dieci chili di droga – Trentino Corriere Alpi

Sequestrati oltre dieci chili di droga
Trentino Corriere Alpi
TRENTO. La Guardia di Finanza ed i Carabinieri di Trento hanno sequestrato 10 kg. di hashish e 200 gr. di cocaina, traendo in arresto i corrieri, due cittadini marocchini poco più che ventenni. Nell’ambito di un piano di controllo congiunto del

Furto di rame, quattro arresti a Trento – Trentino Corriere Alpi

Furto di rame, quattro arresti a Trento
Trentino Corriere Alpi
Immediato l'arresto dei quattro romeni, tra loro anche l'autore del tentato furto di fine anno presso un'abitazione in via Catoni di Mattarello, per il quale l'uomo vistosi scoperto dai Carabinieri aveva tentato una disperata fuga saltando una siepe e

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Marocchino irrompe in casa ubriaco: pesta mamma e figlia 16enne

Picchia la figlia di 16 anni, padre arrestato

TRENTO. Piano piano si sta sgretolando, forse, il muro di omertà che spesso copre e protegge i crimini violenti nei confronti delle donne e i maltrattamenti in famiglia. È il caso di quanto successo stanotte a Nave San Rocco, dove una ragazzina di 16 anni, all’ennesimo episodio di violenza da parte del padre nei confronti della madre, dopo averne prese le difese frapponendosi tra i due, è riuscita, di nascosto, a trovare il coraggio di chiamare il 112 chiedendo aiuto.

Prontamente i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti e, non senza difficoltà, sono riusciti a fare luce su una situazione di oppressione, di soprusi e di minacce che andava avanti da anni. Già nel 2006 infatti, a seguito di una querela (poi rimessa) da parte della donna, la famiglia era stata ospitata in una località protetta per sottrarla all’ira dell’uomo. Grazie al lavoro dei servizi sociale e degli psicologi, alla fine la famiglia era tornata ad una parvenza di armonia, per poi però ripiombare nell’incubo. Rientrato a casa ubriaco nel cuore della notte dopo una serata con gli amici, l’uomo, un marocchino di 50 anni, ha svegliato la famiglia (la moglie e 4 figli minori) insultando la consorte e minacciandola. Solo l’intervento e la prontezza di spirito della figlia più grande, di 16 anni, ha impedito che la situazione degenerasse e ha permesso ai Carabinieri di intervenire.

La moglie in mattinata ha presentato querela nei confronti del marito per maltrattamenti e minacce, aggravate dall’aver commesso i fatti alla presenza dei figli minori, e l’uomo, stante la flagranza del reato e la gravità della situazione, è stato arrestato e condotto al carcere di Spini di Gardolo. La famiglia è stata nuovamente affidata alle cure dei servizi sociali e ospitata in una residenza protetta, lontano dalle grinfie del padre-padrone.

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Vegliano morto: nordafricano entra in chiesa a vendere merce

Ieri pomeriggio, durante la celebrazione di un funerale a Gardolo, un nordafricano ha pensato bene di entrare nel luogo di culto e importunare i fedeli durante il rito cercando di vendere loro qualche oggetto.

Dopo l’insistenza e il comportamento inadeguato, i presenti hanno chiamato le Forze dell’Ordine chiedendo un intervento immediato, dopo aver fatto uscire l’uomo dalla Chiesa.
A quest’ultimo è stata assegnata un’ammenda di 401 euro, vista la violazione del comma c) dell’art.76 del Regolamento di Polizia Urbana e dell’art.688 del codice penale (stato di manifesta ubriachezza).
Su quanto successo il consigliere circoscrizionale della Lega Nord Devid Moranduzzo interviene con una nota ringraziando i carabinieri del nucleo radiomobile e i vigili urbani che sono intervenuti tempestivamente, sperando che il questuante molesto paghi per intero la sanzione e che venga controllato anche nei tempi futuri.
«Non è concepibile – ha affermato Moranduzzo – che si possa pensare di violare un luogo di culto, soprattutto durante un rito così delicato come quello della scomparsa di una persona, ledendo così la riservatezza e il dolore della famiglia stessa. Gardolo ormai è divenuto un sobborgo davvero invivibile a causa dei numerosi casi di microcriminalità, prostituzione e spaccio di droga a cielo aperto con conseguente abbandono di siringhe insanguinate vicino ai luoghi di culto e agli spazi frequentati da famiglie.
E’ ora che l’amministrazione comunale – conclude Moranduzzo – si occupi del dilagare dei fenomeni delittuosi e non chiuda, come sempre fatto fino a questo momento, gli occhi perché la sicurezza è un diritto dei cittadini e garantirla un dovere della pubblica amministrazione.»

“Sono immigrato, dammi la tessera sanitaria”: giovane picchiato da romeno

TRENTO 11 novembre 2013 – Parapiglia nella notte fra sabato e domenica davanti alla stazione dei treni. La causa? Una tessera sanitaria. È stata infatti la richiesta del pezzo di plastica che ha scatenato un aggressione che da verbale è diventata fisica e che si è conclusa con tre persone contuse e un uomo denunciato da parte della squadra volante per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale con in più la sanzione per ubriachezza molesta.

Ma ecco la ricostruzione di quanto è successo. Erano da poco passate le 1 di notte e davanti alla stazione dei treni c’erano sei ragazzi (tutti fra i 19 e i vent’anni) assieme alla madre di uno di questi che sono stati avvicinati da un romeno che abita in città. L’uomo, a quanto pare, era alquanto alterato dall’alcol, e ha chiesto a qualcuno del gruppo di avere in prestito la tessera sanitaria. Gli era necessaria per poter acquistare delle sigarette ad un distributore automatico. E davanti al rifiuto del prestito ha iniziato ad insultare il gruppo in romeno. Solo che uno dei ragazzi conosce la lingua ed è quindi iniziata una discussione che è presto degenerata in uno scontro fisico con i due a terra. La donna è intervenuta cercando di separarli e in tutta risposta si è presa un pugno in faccia. Nel frattempo era stato dato l’allarme e davanti alla stazione ferroviaria è arrivata una pattuglia della volante della polizia. Contro gli agenti si è scagliato il romeno che li ha pure accusati di perdere tempo con lui invece di dare la caccia agli spacciatori (sottolineando pure che lui paga lo stipendio ai poliziotti) e che era stato aggredito e avrebbe denunciato tutti.

Come è finita? Con tre persone comunque doloranti e il romeno denunciato per resistenza a pubblico ufficiali, lesioni (quelle nei confronti del ragazzo) e quindi ubriachezza molesta.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/11/11/news/stazione-botte-per-le-sigarette-1.8100349

Ragazzi italiani aggrediti da banda di maghrebini con manganelli

Nella notte di ieri in viale Rovereto a Trento è scoppiato uno scontro etnico grandi proporzioni fra due opposte fazioni, l’una trentina e l’altra composta da nordafricani.

I carabinieri, chiamati dal gruppetto di trentini, pur intervenendo con prontezza e velocità non sono riusciti a scongiurare lesioni e ferite, infatti il gruppo di trentini, con età da 25 a 52 anni,  ha dovuto soccombere; in tre sono dovuti ricorrere infatti alle cure del pronto soccorso per lesioni guaribili in dieci, quattro e due giorni. Gli stranieri sono riusciti a far perdere le proprie tracce prima dell’arrivo dei carabinieri, mentre i sette trentini sono stati identificati e rischiano la denuncia per rissa.
Sembra che la rissa sia iniziata per futili motivi, secondo le testimonianze dei protagonisti mentre si trovavano nelle vicinanze del panificio per acquistare le brioches, sarebbero stati raggiunti da quattro stranieri, probabilmente nordafricani che con alcuni sfollagente avrebbero cominciato il pestaggio.
I carabinieri attendono di sentire le persone coinvolte per poter ricostruire l’accaduto, identificare gli stranieri fuggiti e verificare le responsabilità.
Qualche scaramuccia era successa anche nella tarda serata di Giovedì sera nel parcheggio del Poli in località Cristo – Re, sempre fra trentini e stranieri, che comunque è lecito pensare non abbia nessun legame con quanto successo nella notte di Venerdì. In quell’occasione le cose si erano però rasserenate subito senza nemmeno.
Vi pare un articolo decente? Arriva un gruppo di africani con i manganelli che aggredisce persone davanti ad un panificio e questi pennivendoli la chiamano ‘rissa per futili motivi’.

Senza pietà: Vedovo truffato da zingara finta malata

TRENTO. Lui era vedovo e dopo tanti anni passati dividendo i piccoli e grandi momenti della vita assieme ad un’altra persona, la solitudine è un macigno pesante. E di questa sua debolezza si è approfittata una quarantenne di “origine nomade” residente nel Trentino, che fingendo di essere un’amica, gli ha spillato circa 10 mila euro. Ora lui ha capito che quell’affetto era tutto fasullo e la donna è stata segnalata alla procura per truffa.

Per raccontare questa storia bisogna fare un passo indietro di qualche mese quando questo sessantenne vedovo e solo incontra la donna, con la quale crede di instaurare un reale rapporto d’amicizia. Ma appena nata quest’’amicizia’, lei inizia subito a raccontargli dei suoi supposti problemi di salute. Che sono importanti e per curarli c’è bisogno anche di denaro. Lui è una persona generosa e davanti a chi sta male, non si tira indietro e fa i primi prelievi.

Ma non è ancora finita. Poi è il figlio della donna a star male e anche in questo caso è al sessantenne che lei si rivolge. Sempre con la solita richiesta: denaro, denaro e ancora denaro. E l’uomo, commosso dai racconti della donna, continua a prelevare dal suo conto corrente. Crede a quello che lei gli dice pensa di aiutare due persone che hanno effettivo bisogno.
Ma ai parenti e agli amici dell’uomo quei racconti strappalacrime appaiono un po’ strani e lo mettono in allerta. Lui riflette, probabilmente ripercorre i vari incontri e le varie richieste e capisce che c’era sempre qualcosa che non andava, che però in un primo momento non gli era saltato all’occhio. E, dopo aver pensato a lungo, decide che quello che gli era stato fatto non era giusto e ha così deciso di andare alla polizia. Agli agenti della pg ha ripercorso tutta la sua vicenda, sono state fatte delle verifiche e alla fine la donna è stata segnalata alla procura per il truffa. La ‘nomade’ è una faccia già conosciuta in quegli uffici, giacché ha dei precedenti. E ora contro di lei c’è anche questa denuncia per truffa.
Al sessantenne non resta altro che la forte amarezza per la vicenda di cui è stato involontario protagonista, e un conto corrente alleggerito di circa 10 mila euro.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/11/03/news/sono-tanto-malata-aiutami-vedovo-truffato-per-10-mila-euro-1.8049642

Trento: si fida di ‘migrante’, lui la stupra in pieno centro

Un nuovo caso di violenza sessuale nel cuore di una città italiana. E’ successo a Trento, dove una donna di 32enne residente nel capoluogo è stata aggredita e stuprata da un uomo che, secondo la ricostruzione, conosceva di vista. L’incontro – casuale – tra i due è stato nella notte tra venerdì e sabato: l’uomo si è offerto di accompagnare per un pezzo di strada la donna, ma in un passaggio discosto l’ha trascinata a terra e ha abusato di lei.
La vittima, che non conosce le generalità dell’aggressore, ha fornito ai Carabinieri un identikit: da quel momento sono cominciate le indagini per assicurare il responsabile alla giustizia.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/trentino-alto-adige/2013/notizia/trento-violentata-di-notte-in-centro_2004516.shtml

TRENTO – Una donna di 32 anni è stata violentata a Trento, nei pressi della piazzetta Lunelli. Un uomo, secondo la denuncia, l’avrebbe trascinata a terra e le avrebbe usato violenza. Dell’aggressore si ha solo un vago identikit. Dopo la denuncia, i carabinieri hanno iniziato immediatamente le indagini per dare un nome e un volto all’uomo.

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/trento_donna_stuprata_identikit_stupratore/notizie/342274.shtml

Ancora un caso di violenza sessuale, l’ennesimo atto atroce compiuto su territorio italiano. E’ accaduto a Trento, dove nella notte una donna di 32 anni è stata aggredita e stuprata da un suo conoscente, un uomo che nella notte tra venerdì e sabato si è offerto di accompagnare a casa la donna per un tratto di strada.

I due si sono incamminati verso l’abitazione della 32enne, ma non appena l’uomo si è accertato che non ci fosse nessuno nei paraggi ha aggredito la conoscente, l’ha trascinata a terra e ha abusato sessualmente di lei. Poi è fuggito senza lasciare tracce.

La vittima, a quel punto, ha allertato i soccorsi e fornito alle forze dell’ordine un vago identikit dell’aggressore. La donna, infatti, non conosce le generalità dello stupratore, lo aveva visto qualche volta di sfuggita, senza però presentarsi o scoprire se avevano o meno amici in comune.

Le ricerche dell’uomo, ancora senza identità, sono in corso.

http://www.crimeblog.it/post/97101/trento-violenza-sessuale-in-centro-caccia-allo-stupratore

Quello che tutti questi tre giornali nascondono con molta attenzione, è l’identità etnica dello stupratore. Noi l’abbiamo trovata lo stesso grazie ad una segnalazione:

trentopericolosa