Category: Ferrara

Ferrara, romeno aggredisce vescovo sul sagrato: “Voglio altri soldi”

La Nuova Ferrara
Ferrara, aggredisce il vescovo sul sagrato La Nuova Ferrara E per reclamare quel lavoro di giardiniere e la casa in Curia ha prima aggredito don Marino Vincenzi, economo della Curia di Ferrara, e dopo, per rendere del tutto inadeguate le sue richieste, ha aspettato fuori dal Duomo il vescovo Luigi Negri, alla altro »

Spiagge pericolose: turista aggredito con martello


ANSA.it
Aggressione con martello in spiaggia
ANSA.it
(ANSA) – FERRARA, 21 LUG – Ha aggredito un turista veronese colpendolo alla testa con una martellina da carpentiere: l’aggressore S.H., 52enne,  è stato arrestato per lesioni aggravate, porto abusivo di strumenti atti ad offendere e … 

Ferrara, ragazza di 16 anni stuprata per 16 ore da 4 tunisini

Affaritaliani.it
Ferrara, ragazza di 16 anni stuprata per 16 ore da 4 tunisini Affaritaliani.it La vittima è una giovane che con la sua denuncia è riuscita a far arrestare il suo aguzzino, capo di un gruppo di tunisini, e a far venire alla luce le violenze e gli abusi subiti dalle ragazze di strada. Il Comune di Ferrara Ferrara: 16enne stuprata per ore da quattro tunisiniImola Oggitutte le notizie (2) »

Spacciare non è reato, se sei nigeriano

Ferrara, 25 maggio 2015 – Non è bastato un primo viaggio all’Arginone. Già, perché Eddie Ukato, 29 anni nigeriano, c’è cascato una seconda volta e sempre per la stessa tipologia di reato: spaccio di sostanze stupefacenti. In manette vi è finito anche l’altra notte poi, dopo le pratiche burocratiche, il magistrato di turno ne ha disposto l’immediata liberazione. La polizia – dopo l’allarme spaccio lanciato dal questore nei giorni scorsi – è tornata sulle tracce del ventinovenne sabato notte: lo sguardo degli agenti è caduto su due persone che viaggiavano su una stessa bicicletta in via Bologna, altezza Argine Ducale.

Alla vista della ‘pantera’, le pedalate sono aumentate e, in via Trotti Mosti, il duo si è diviso. Il ciclista ha fatto perdere le proprie tracce in pochi istanti, mentre il compagno è scattato a piedi e si è nascosto dietro a un cassonetto della raccolta rifiuti di via Ungarelli. Tutto vano, però. I poliziotti infatti lo hanno immediatamente scoperto e controllato. In una tasca dei pantaloni ecco la sorpresa: quattro ovuli termosaldati in cellophane bianco contenenti polvere bianca.

In Questura l’identità del nigeriano è presto svelata: si tratta di Eddie Ukato, già arrestato dalla squadra Mobile nel maggio dello scorso anno per spaccio di droga, in Italia inoltre risulta senza fissa dimora. Intanto dalla Scientifica ecco gli esiti della polvere bianca: si tratta di cocaina per un peso complessivo di tre grammi. Manette, perché ‘pizzicato’ in flagranza di reato, e immediata liberazione. Chissà se questa volta avrà imparato la lezione?

http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/spacciatore-droga-arrestato-rilasciato-1.993681

Scoperto con 350 chili di rame rubato

RO FERRARESE – In auto aveva 350 chili di fili elettrici in rame, con ogni probabilità rubati. Un uomo di 33 anni di origine kosovara è stato denunciato per ricettazione dai carabinieri della Compagnia di Copparo nel corso di un servizio di controllo. L’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine e residente in provincia di Ferrara, si trovava alla guida di una Nissan Micra quando è stato fermato a Ro Ferrarese dai militari. Il rame e l’auto sono stati sequestrati. Sono in corso indagini per risalire alla provenienza del rame.

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/04/30/news/scoperto-con-350-chili-di-rame-rubato-1.11334757

Tre romeni denunciati per opere d’arte e oggetti di antiquariato

Importante operazione dei carabinieri  della Compagnia di Copparo, che domenica sono stati impegnati nell’attività investigativa a seguito di un furto denunciato nella mattinata presso la stazione dei carabinieri di Tresigallo. La vittima riferiva che ignoti, durante la nottata precedente, si erano introdotti, mediante effrazione di una porta, all’interno della propria abitazione ubicata a Final di Rero, asportando oggetti d’antiquariato acquistati in Francia e risalenti al periodo storico compreso tra il 1700 ed il 1900.

I malfattori, in particolare, si erano impossessati di ben 45 quadri ad olio, 3 orologi soprammobili, 6 candelabri, 1 dea alata e 2 vasi antichi nonché di 2 pluviali in rame, della lunghezza di circa 5 metri, quest’ultimi divelti dall’esterno dell’abitazione prima di darsi alla fuga.

I carabinieri facevano immediatamente scattare tutti gli accertamenti, con controlli e verifiche anche sul conto di soggetti già noti alle forze dell’ordine e potenzialmente ritenuti capaci di commettere azioni delittuose, nonché sui soggetti d’interesse operativo monitorati dai carabinieri in tutta la provincia nel corso dei servizi di controllo del territorio svolti la notte precedente. Ricollegando le pregresse attività d’indagine tra i comandi di Copparo, Ferrara e Comacchio, emergevano concordanti indizi a carico di alcuni soggetti.  La conferma della bontà investigativa si aveva con le perquisizioni domiciliari operate in un’abitazione ubicata nel Comune di Ferrara ed occupata da tre persone di nazionalità rumena, due dei quali gravati da numerosi precedenti penali per reati predatori ed un terzo incensurato. Nel corso delle stesse veniva rinvenuta e sottoposta a sequestro l’intera refurtiva che dopo la puntuale catalogazione è stata restituita all’avente diritto. I soggetti trovati in possesso della refurtiva, tutti di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara per concorso in ricettazione, e sono: I.T. di anni 39 ed S.V., di anni 55,  entrambi  censurati e domiciliati in Villanova di Denore, nonché R.V., di anni 36, incensurato e senza fissa dimora.

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/04/27/news/tre-persone-rubano-opere-d-arte-e-oggetti-di-antiquariato-1.11316256

17enne si fida di immigrato: stuprata

Lido di Spina (Ferrara), 27 aprile 2015 – Una serata in discoteca che avrebbe dovuto essere speciale. La gioia di vivere della giovane età, in cui ogni occasione è buona per festeggiare. In questo caso, la ‘scusa’ era la conclusione di uno stage scolastico. Tutte a ballare quindi. Non in un locale qualunque, ma nella discoteca più ‘in’ dei lidi proprio la notte dell’inaugurazione. Una serata perfetta ed indimenticabile. E indimenticabile per una studentessa di 17 anni lo sarà senza dubbio. Ma non nel senso che ci si immagina.

L’incubo per la giovane ha assunto le sembianze di un ragazzo straniero, di qualche anno più grande. L’inferno, i sedili di una monovolume. La giovane era arrivata al Barracuda di Lido Spina insieme ad un’amica. I genitori le avevano lasciate davanti al locale, dove avrebbero incontrato un altro gruppo di coetanee. Inizia la serata e tutto fila liscio: balli, sorrisi, selfie, e nuove conoscenze. Tra queste un gruppo di sei giovani di origine pachistana. Questi notano le ragazze e si lanciano. Uno di loro si è subito dimostrato particolarmente interessato alla malcapitata. Non passa molto tempo e la 17enne cede alle lusinghe del giovane, che la convince a seguirlo fuori dal locale, nel parcheggio. I due si appartano sulla macchina con il quale il gruppo di stranieri (residenti nel Medio Ferrarese) era arrivato a Lido Spina. Qui per la 17enne sarebbero iniziati i minuti più lunghi della sua vita.

Stando a quanto riferito più tardi ai carabinieri, il giovane avrebbe tentato un approccio un po’ più spinto. Ma quelle evidentemente non erano le intenzioni dell’adolescente. A quel punto lui avrebbe forzato la mano abusando di lei. Sono circa le due quando la ragazza, visibilmente sotto choc, ritorna dalle amiche. Gli racconta tutto e loro chiamano il 118 che a sua volta fa la segnalazione ai carabinieri. La 17enne viene portata prima all’ospedale del Delta e poi a Cona, per le visite del caso. Intanto i militari della compagnia di Comacchio iniziano a raccogliere testimonianze ed elementi su quanto accaduto. Al momento, l’unica verità – tutta da accertare – è quella dettata dalle parole della 17enne, che stamattina verrà nuovamente sentita, come da prassi, alla presenza di una psicologa. La sfida per gli inquirenti è ora cercare di risalire all’identità del presunto autore della violenza.

http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/minorenne-violentata-fuori-dalla-discoteca-1.894553?rtgx_plc=SMBX_01&ssidc=qsqhurohuy

Cercate in qualche centro ‘profughi’. La propaganda del ‘gli immigrati sono buoni’ funziona, ha fatto un’altra vittima.

Pregiudicato nigeriano rapina transessuale tunisino…

Ferrara, 26 aprile 2015 – Un 36enne nigeriano pregiudicato e domiciliato in città ha avvicinato un transessuale 43enne, di origine tunisina, lo ha spintonato, gli ha strappato la borsa per poi darsi alla fuga con la sua parrucca, un telefono e il portafogli con dentro 50 euro.

La vicenda è andata in scena la scorsa notte verso l’una nel piazzale davanti alla stazione di Ferrara, il nigeriano è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di rapina.

Il 36enne, fuggito verso i giardini antistanti la zona del Grattacielo è stato inseguito dalla vittima che, grazie a un telefono cellullare prestato da un passante, ha chiamato i militari. Intervenuti sul posto, gli agenti dell’Arma hanno trovato il cittadino nigeriano ancora in possesso della parrucca e lo hanno arrestato.

La parrucca recuperata è stata restituita alla vittima, mentre si cercano il telefono cellulare ed il portafogli con i documenti che l’autore della rapina potrebbe aver nascosto in qualche siepe lungo il tragitto percorso nella fuga.

http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/rapina-transessuale-parrucca-1.891037

Gli hanno restituito la parrucca…

In fuga fa danni per 35mila euro

Processo rinviato al 24 giugno per Karbal Souhail, il 21enneche in fuga ai 200 all’ora a bordo di un’auto che rubò, si schiantò distruggendola. Ieri si è costituito parte civile con l’avvocato Veronesi il proprietario della Tiguan, danni per 35mila euro.

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/04/22/news/in-fuga-fa-danni-per-35mila-euro-1.11283691

Condanne e poi espulsioni per la ‘banda della chiave’

Quattro anni e mezzo di carcere e, al termine della detenzione, l’immediata espulsione dall’Italia. Questa la condanna inflitta ieri dal tribunale di Ferrara a due dei tre componenti della “banda della chiave bulgara”, arrestati nel novembre 2014 dalla Polizia di Stato al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Ferrara e coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Tittaferrante. Lo stesso pm ha rigettato la richiesta di patteggiamento a tre anni proposta dalla difesa, chiedendo invece una condanna a 5 anni con espulsione al termine della pena. Richieste quasi completamente accolte dal giudice Debora Landolfi.

Luza Kvaraskheila, 27 anni, Avtandili Kervalishvili, 56 anni (detto “Il Vecchio”) e Giorgi Kokhreidzem 22 anni erano specializzati in furti in serie ai danni di appartamenti: dieci, tutti compiuti a Ferrara, quelli contestati al processo concluso con la condanna di Kvaraskheila e Kokhreidzem, mentre la posizione del “Vecchio” è stata stralciata e sarà giudicato in Veneto per una questione di competenza territoriale.

Alla banda infatti sono stati attribuiti diversi colpi in varie città del Nord Italia, tutti compiuti a distanza ravvicinata e con la stessa tecnica: mentre il “Vecchio” fungeva da palo portando a passeggio la sua cagnolina “Dotty” come un innocuo pensionato, i due complici procedevano allo scasso utilizzando una chiave “bulgara”, un passepartout particolarmente ingegnoso realizzato assemblando diversi ferri. Ma se le porte venivano forzate in modo quasi indolore, una volta all’interno i ladri provocavano danni anche ingenti, arrivando a smurare le casseforti.

La svolta nelle indagini era avvenuta nell’aprile del 2014, dopo una razzia a Malborghetto, quando una testimone era riuscita ad annotare parte della targa dell’auto con cui la banda si era allontanata. Da lì la polizia era risalita a Legnago (Verona), dove i tre risiedevano: pedinamenti, appostamenti e intercettazioni telefoniche avevano poi permesso agli inquirenti di raccogliere molti elementi a carico dei tre, ottenendo dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita il 5 novembre 2014 con la collaborazione della Polizia Municipale di Legnago. I furti contestati a Ferrara erano stati compiuti nelle zone di Malborghetto, Borgo Punta, San Giorgio e Via Bologna.

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/04/14/news/condanne-e-poi-espulsioni-per-la-banda-della-chiave-1.11234125