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Pirata della strada: sì all’arresto "in ritardo" – Sicurauto.it


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Pirata della strada: sì all'arresto "in ritardo"
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In estrema sintesi, l'arresto del pirata vale anche "in ritardo": non è necessaria la flargranza (fermare il pirata immediatamente dopo il sinistro). ALBANESE IN FUGA – La decisione degli ermellini trae origine da un episodio di cinque anni fa: un

Latina: Ruba un’auto e si schianta mentre fugge, arrestato un albanese – DiariodelWeb.it

Latina: Ruba un'auto e si schianta mentre fugge, arrestato un albanese
DiariodelWeb.it
LATINA – Al termine di un breve inseguimento, militari della locale Sezione NORM hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un pregiudicato albanese di 28 anni, in Italia senza fissa dimora, poiché sorpreso alla guida di un'autovettura asportata

Due latitanti arrestati dai carabinieri di Piacenza – Piacenza24


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Due latitanti arrestati dai carabinieri di Piacenza
Piacenza24
Piacenza – Latitante arrestato dai carabinieri di Piacenza. Si tratta di un 23 enne marocchino, rientrato in Italia per sposarsi con una piacentina dopo aver cambiato identità. Sul ragazzo pendeva un mandato di carcerazione, visto che doveva ancora
Torna in Italia per sposarsi, latitante arrestato in aeroportoPiacenzaSera.it

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OSTIA, MAROCCHINO AGGREDISCE INFERMIERA E GUARDIA GIURATA OSPEDALE … – La Repubblica

OSTIA, MAROCCHINO AGGREDISCE INFERMIERA E GUARDIA GIURATA OSPEDALE
La Repubblica
Attimi di tensione ieri sera al triage dell'ospedale Grassi di Ostia, dove i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Ostia, hanno arrestato, con l'accusa di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, un pregiudicato

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Sgarbi: la maledizione della Grande Moschea

SALEMI (TRAPANI) – ”Mi sono dimesso da sindaco di Salemi. Grazie agli ispettori del ministero che hanno mostrato cose di cui non mi ero accorto”. Lo ha deciso il critico d’arte Vittorio Sgarbi, dopo la proposta di scioglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose da parte degli ispettori del ministero dell’Interno. ”Mi sentivo – ha aggiunto – in pericolo e me ne torno al Nord. Incontrero’ il ministro Cancellieri mercoledi’ prossimo per riferire il mio compiacimento per questa scelta”.

Pochi giorni dopo la “proposta” di una Grande Moschea a Salemi[nbnote ]http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/?p=7689[/nbnote], arrivano le dimissioni di Sgarbi.
Ora sappiamo che l’Islam porta anche male, speriamo, la “maledizione della Moschea” colpisca anche altri illustri epigoni di Sgarbi.

[nbnote print=”true”]

Genova: preso Tusinino che massacrò ragazza

Genova – Dopo due settimane di latitanza è stato arrestato dalla Polizia il giovane che la notte del 21 gennaio scorso picchiò selvaggiamente una giovane colombiana che era transitata in piazza Caricamento mentre il ragazzo stava giocando a pallone con alcuni amici. La 23enne aveva riportato diverse contusioni ed una frattura ad una tibia ed era stata ricoverata in ospedale. Protagonista dell’inaudita violenza un 17enne immigrato che in questi giorni si era rifugiato presso l’abitazione dei genitori prima di essere scoperto dagli agenti. Ora dovrà rispondere di lesioni gravissime.

http://www.cittadigenova.com/Genova/Cronaca/Giovane-picchiata-a-Caricamento-fermato-47825.aspx

L’ennesima dei Magistrati: massacrò donna per strada, libero.

MILANO – Nell’agosto 2010 uccise, massacrandola di pugni, la prima donna che incontrò in strada uscendo di casa, una filippina di 41 anni. Oggi Oleg Fedchenko, pugile dilettante ucraino di 27 anni, è stato assolto dal gup di Milano, Roberta Nunnari, dall’accusa di omicidio aggravato perché non imputabile. Una perizia infatti ha stabilito che l’uomo era incapace di intendere e di volere al momento del fatto, poiché soffre di una forma di schizofrenia. Il giudice ha disposto per lui 5 anni di ospedale psichiatrico.
L’AGGRESSIONE – Il 6 agosto 2010, Fedchenko era uscito da casa della madre e, forse anche a causa di una delusione amorosa, aveva deciso di accanirsi contro la prima donna che avrebbe incontrato in strada, in viale Abruzzi, a Milano. Aveva sbattuto contro la vetrina di una banca la filippina, Emlou Arvesu, che stava rientrando a casa dopo aver accompagnato uno dei figli dalla sorella. L’aveva colpita diverse volte e, anche quando era caduta a terra, aveva continuato ad infierire con pugni assestati con precisione e brutale violenza. Fino ad ucciderla. Nel maggio scorso, il professore Ambrogio Pennati ha depositato la perizia psichiatrica, disposta dal gip di Milano Cristina di Censo in sede di incidente probatorio. Nella relazione il medico ha segnalato che Fedchenko, assistito dagli avvocati Paola Boccardi e Maria Rosa Santini, era totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto, perché soffre di una grave forma di schizofrenia paranoide.
I LEGALI – «È difficile da digerire per i familiari una sentenza del genere. Leggeremo le motivazioni e vedremo cosa potremo fare». Così l’avvocato Fabio Belloni, legale del marito e dei tre figli della colf uccisa, commenta la sentenza di assoluzione. Il legale non nasconde l’amarezza per l’assenza delle istituzioni accanto alle vittime di tale follia. «C’è stata grande vicinanza al momento dei fatti da parte delle istituzioni, ma poi sono stati completamente abbandonati», ha detto. E ha sottolineato che la Regione non ha nemmeno una polizza anticrimine imposta dall’Unione Europea. “Un’onesta lavoratrice è stata massacrata in strada – spiega il legale – ma la Regione Lombardia non ha rinnovato la polizza anticrimine imposta dalla direttiva della Commissione Europea del 29 aprile 2004. La Regione Lombardia contattata dai familiari ha spiegato che esiste una polizza anticrimine del Comune di Milano, ma che è valida solo per gli ultrasettantenni che hanno subito scippi o rapine».
I COLTELLI – Dopo il deposito della perizia, il pugile era stato trasferito dal carcere in un ospedale psichiatrico giudiziario. Oggi è stato lo stesso pm di Milano Francesca Celle a chiedere, proprio sulla base dell’infermità mentale riconosciuta nella perizia, l’assoluzione dal reato di omicidio aggravato dalla crudeltà, dai futili motivi e dalla premeditazione (il pm aveva chiesto però 15 anni di ospedale psichiatrico). Il giudice ha assolto l’ucraino anche dall’altra imputazione, quella di tentata rapina ai danni della donna, contestata dal pm. Tentativo di rapina che, secondo il gup, non c’è mai stato. L’uomo è stato condannato invece a 9 mesi di arresto (già scontati con la carcerazione preventiva) per detenzione di armi, alcuni coltelli che gli sono stati trovati in casa durante una perquisizione.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_febbraio_6/pugile-ucraino-donna-filippina-1903159728999.shtml?fr=box_primopiano

Perugia città violenta: Tunisino aggredisce sedicenne a forbiciate mentre scende dal bus

Scende dall’autobus per andare verso casa e viene aggredita alle spalle. Un uomo la bracca e le punta un paio di forbici alla gola. E’ quanto è successo domenica sera intorno alle 21.30 a una sedicenne in via della Pallotta a Perugia.
L’aggressione La giovane era appena scesa dall’autobus quando l’hanno stretta e bloccata dalle spalle. Un uomo l’ha minacciata puntandole contro un paio di forbici: vuole dei soldi e quello di prezioso che ha nella borsetta. Lei non ha molto oltre al cellulare, ma gli consegna tutto: pochi euro e il telefonino. Spera che questo basti a far allontanare quell’uomo armato che nel frattempo guarda bene per poterlo poi descrivere alla polizia.
La corsa verso casa E infatti a S.M., un tunisino irregolare già destinatario di molti provvedimenti di espulsione, basta quel poco che la giovane ha da dargli. Prende i soldi, il telefono e scappa a piedi. La giovane a quel punto corre verso casa sua col cuore in gola e tanta paura per quanto successo e quanto poteva succedere. Chiudo il portone, racconta tutto ai suoi genitori che non ci pensano due volte a chiamare il 113.
L’arresto, le forbici e il cacciavite I poliziotti della squadra volante arrivano subito e raccolgono la descrizione della ragazza. Scattano subito le ricerche e poco dopo il tunisino viene rintracciato nei pressi della chiesa di San Ferdinando. Gli agenti lo arrestano e lo portano in Questura. La minorenne lo riconosce come l’uomo che l’ha aggredita e minacciata: in tasca aveva un paio di forbici lunghe 13 centimetri e anche un cacciavite lungo 15 che gli agenti gli sequestrano, prima di portarlo in carcere a Capanne.

Perseguita una donna: arrestato per la terza volta

PORDENONE – Tre arresti in una decina di giorni: e’ il ‘record’ di un cittadino romeno, I.P., di 32 anni, che oggi. 4 febbraio, e’ stato tratto nuovamente in arresto dalla Polizia di Stato di Pordenone, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Pordenone.
Le accuse nei suoi confronti sono di atti persecutori, danneggiamento e violenza privata. Nonostante il 15 novembre scorso gli fosse stato notificato il divieto di avvicinamento all’ex moglie, l’uomo ha messo in atto reiterati comportamenti persecutori nei suoi confronti, le ultime volte il 23 e il 31 gennaio. In entrambi i casi, era stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante della Questura cittadina, accorsi dopo le chiamate con richiesta di soccorso dell’ex consorte.

http://www.pordenoneoggi.it/notizie/pordenone-stalking-romeno-arrestato-3-volte-10-giorni-004474

Uccidono neonato: arrestati due Ivoriani

CREMONA – Una coppia di ivoriani, residente nel cremonese e in Italia con un regolare permesso di soggiorno, è stata denunciata dalla polizia per occultamento e distruzione di cadavere. Marito e moglie si sono presentati alle 2 di ieri notte all’ospedale di Cremona perchè la donna non stava bene. Aveva in corso un’emorragia. L’africana, incinta di sette mesi, ha riferito di aver avuto un aborto spontaneo, ma dagli esami effettuati, i medici hanno trovato delle discordanze rispetto al racconto dei due coniugi. Alla fine è emersa la verità.
Messi alle strette, i due hanno confessato: alle 18 la donna ha partorito una bambina in casa e poi, insieme al marito, si è sbarazzata della neonata, gettandola in un cassonetto. Gli atti sono stati trasmessi in procura in attesa di ulteriori indagini su quanto accaduto. Sul corpo della piccola verrà disposta l’autopsia. Intanto la mamma si trova ancora ricoverata in ospedale.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/02/06/news/neonata_cassonetto_cremona-29406123/