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Genova: è arrivata Radio Islam. Obiettivo? la rivoluzione in Italia – repubblica

Qui Radio Islam. Dove nel palinsesto si cita il Profeta e il gol di Ibra. Si parla di rivoluzione, di quanto costa un pacchetto di Marlboro e si progettano Flash Mob. Tra un Inshallah e l’altro. È la prima web radio islamica italiana, “Radio GMI (Giovani Musulmani Italiani) –  One association. One religion”. Ha un logo che “sembra quello di Radio DJ!”, commenta qualcuno su Facebook. E in meno di tre settimane ha già registrato oltre quattromila contatti.
Radio GMI è realizzata con Spreaker, una sorta di social network che permette agli utenti di trasmettere online anche dal proprio pc di casa. Va in onda tutte le domeniche alle 21 (per ascoltarla basta accedere al sito giovanimusulmani.it), è condotta da ragazzi delle varie sezioni dell’associazione. E si serve della collaborazione attiva della sezione GMI genovese, coordinata da Nadia Rouatbi, diciottenne tunisina nata a Cornigliano con la cittadinanza italiana [Dare la Cittadinanza non doveva integrare?]. La vetrina è quella di Facebook.
La filosofia è quella di dare una mano, ognuno con le sue competenze. Per farsi sentire. Forte e chiaro, anche con una rudimentale cuffietta a fare da microfono, collegata al proprio computer. “Sei un grafico esperto? Sai montare video e realizzare volantini? Radio GMI ti aspetta!”. La nuova radio want you, e chiama a raccolta di post in post.
“L’idea della web radio è nata quasi per gioco  –  spiega Abdel Aziz Ahmed, portavoce nazionale GMI –  i giovani musulmani in Italia che collaborano con noi tramite le sezioni sono circa 5000, e negli ultimi anni c’è stato un grande aumento. C’era, quindi, la necessità di tenere unite tutte le sezioni e dare la possibilità di partecipare a tutti, anche a chi vive in provincia. La web radio è un po’ un prolungamento di Facebook, permette ai ragazzi di parlare dei temi che stanno loro a cuore e di interagire con gli ascoltatori”.
Radio GMI, al momento, è ancora un esperimento dal sapore artigianale. Ma le potenzialità sono enormi: “A Genova il gruppo è uno dei più attivi: i ragazzi sono circa un centinaio. E la web radio può giocare un ruolo importante, soprattutto sul tema della moschea. Pensiamo di dedicagli delle puntate specifiche, in modo da creare dibattito e confronto”. Islam due punto zero, dunque. E infatti, l’ascoltatore è interpellato su tutto. Già dopo poche puntate, su Facebook circolano dei questionari da compilare online: delle vere e proprie valutazioni sulla radio, con tanto di argomenti da suggerire per le prossime dirette.
Intanto, in radio si chiacchiera di fumo, d’amore e di rivoluzione. “Ci sarà anche una primavera italiana?“, si chiedono i ragazzi. “Gli italiani sono pigri e non sono uniti  –  commenta un’ascoltatrice  –  bisogna sperare in una pseudo-rivoluzione: non violenta, certo. Ma che porti a un cambiamento di mentalità“. Il primo, piccolo passo, è già on air.(08 febbraio 2012)

[stextbox id=”warning”]Si parla di rivoluzione tra un Inshallah e un altro? Ma queste persone sanno di cosa parlano? Sono consapevoli di trovarsi in un paese che non gli appartiene e che non sono nella condizione di poter anche solo pensare ad una rivoluzione in Italia? Si sono resi conto della realtà in cui vivono e di trovarsi in un territorio di cultura e fede cristiana da  quasi due millenni? Domande a cui è difficile poter dare una risposta. Una cosa è certa però, in Italia una rivoluzione ci sarà realmente. Sarà molto diversa da come loro la immaginano, non porterà all’applicazione della legge islamica, non ci sarà la Mezzaluna  a sventolare dinanzi ai luoghi di potere. Al contrario, sarà una rivoluzione patriottica e identitaria che permetterà al popolo italiano e cristiano di risorgere e di riappropriarsi della sua terra, ricacciando nelle sabbie del deserto questa cultura allogena. E allora questi giovani illusi si accorgeranno che gli italiani non sono affatto pigri e disuniti. Gli italiani mostreranno presto tutto il loro coraggio, la loro forza e la loro potenza. [/stextbox]

http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/02/08/news/radio_islam_la_domenica_sul_web-29539440/

Umbertide, Finanza sequestra 1,5 chili di hashish: in manette … – PerugiaToday


La Goccia (Blog)

Umbertide, Finanza sequestra 1,5 chili di hashish: in manette
PerugiaToday
il Nucleo di polizia Tributaria, dopo un'intensa attività investigativa volta al contrasto del fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti nel territorio Perugino, hanno arrestato un marocchino ad Umbertide, dopo aver perquisito la sua auto.
Aveva un chilo e mezzo di hascish in auto, scoperto e arrestato a La Goccia (Blog)

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Si oppone con violenza ai controlli, arrestato dai carabinieri a … – Sassuolo 2000


Sassuolo 2000

Si oppone con violenza ai controlli, arrestato dai carabinieri a
Sassuolo 2000
Questa in sintesi la premessa dei fatti culminati con l'arresto del 27enne SS originario del Marocco e residente a Bibbiano, chiamato a rispondere del reato di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, ristretto al termine delle formalità di

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Saccheggiavano bar e negozi Arrestati due giovani stranieri – Il Giorno


Il Giorno

Saccheggiavano bar e negozi Arrestati due giovani stranieri
Il Giorno
Per questo, due giovani di 20 e 23 anni, un bielorusso e un romeno sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di concorso in rapina aggravata, detenzione e vendita di arma da fuoco e ricettazione, nel corso delle indagini che nei mesi scorsi
Varese: carabinieri arrestano altri 2 componenti di una baby gangLiberoQuotidiano.it
In manette due membri di una baby gang responsabile di varie rapineinsubriatv.tv

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Olbia, aveva gas lacrimogeni: arrestato per detenzione illecita di … – Adnkronos/IGN


Adnkronos/IGN

Olbia, aveva gas lacrimogeni: arrestato per detenzione illecita di
Adnkronos/IGN
(Adnkronos) – I carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia hanno arrestato per detenzione illecita di aggressivi chimici e ricettazione il 32enne romeno Razvan Petrus Ailincei, disoccupato, residente ad Olbia. Nell'ambito dei controlli per
Spray illegale: arrestato rumeno ad OlbiaAlguer.it

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Preso l’assalitore indiano con la “roncola”

LUZZARA (REGGIO EMILIA)- E’ stato arrestato dai carabinieri l’indiano che mercoledì pomeriggio ha aggredito con una roncola l’ex moglie a Luzzara, nel Reggiano. Dovra’ rispondere di tentato omicidio e lesioni personali aggravate, mentre il connazionale che l’aveva accompagnato e’ stato denunciato per favoreggiamento.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, verso le 14 l’uomo – Harbinder Singh, 30 anni e residente a Trigolo (Cremona) – e’ andato nell’abitazione dell’ex suocero di 79 anni, nella frazione di Casoni. Doveva prendere il passaporto del figlio ed e’ stato fatto entrare. Insieme a lui c’era un connazionale di 26 anni residente a Borgo San Giacomo, nel Bresciano.
Ma quando l’uomo ha visto in casa l’ex moglie le ha chiesto di tornare a casa con lui. Di fronte al suo ‘no’, ha estratto la roncola e l’ha colpita al collo. In difesa della vittima e’ intervenuto l’anziano, ferito a sua volta. Poi i due sono scappati ma rintracciati poco dopo dai militari.
La donna e’ stata ricoverata nell’ospedale di Guastalla in attesa di essere sottoposta a un intervento chirurgico. Ha una prognosi di 15 giorni per una ferita del trapezio di destra con sospetta lesione dell’arteria cervicale. Suo padre, invece, e’ stato dimesso con una prognosi di otto giorni per ferite da taglio a mano, spalla e al volto.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/luzzara-reggio-emilia-aggredisce-ex-moglie-e-suocero-con-roncola-arrestato-1112353/

Coppie miste: Marocchino perseguita la ex con pugni, schiaffi e rapine

Schiaffi e pugni alla sua ex: “Devi tornare con me”. Lei lo fa arrestare
ANDRANO – Seguita, minacciata, offesa, picchiata e perfino rapinata dal suo ex compagno. La grave denuncia, presentata da una donna in caserma, ha fatto scattare le manette ai polsi di Samir Jalal, 33enne, marocchino, residente ad Andrano. Ad arrestare l’extracomunitario, sono stati i carabinieri della stazione di Spongano, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla sezione del gip di Lecce. L’uomo risponde delle accuse d ingiuria, minaccia, violenza privata, lesioni, rapina e stalking.
Il provvedimento è stato emesso al termine di un’indagine svolta proprio dai militari del comune del Capo di Leuca, dipendenti dalla compagnia di Tricase. La donna, sfogandosi con loro, ha spiegato che Jalal non aveva mai accettato l’idea che il loro rapporto fosse finito, dando più volte in escandescenza, secondo un canovaccio simile a tanti, tristi, episodi analoghi.
Le indagini hanno permesso di appurare che, il 33enne, avrebbe iniziato a tempestare di telefonate e messaggi la sua ex, nel tentativo di riallacciare la relazione. Ma, di fronte ai rifiuti, il tenore delle conversazioni e degli sms sarebbe digradato verso gli insulti e le intimidazioni, per arrivare perfino a presentarsi davanti all’abitazione e a seguire la donna, in un crescendo di smania per lui e di terrore per lei.
La donna, davanti ai carabinieri, ha sostenuto, di aver notato in varie occasioni l’autovettura di Jalal alle sue spalle. L’avrebbe seguita a fari spenti nel buio. Dalle minacce si sarebbe poi passati alle violenze fisiche vere e proprie, che sarebbero avvenute persino al cospetto dei figli della vittima.
Due gli episodi, in particolare, che hanno suscitato clamore, avvenuti nel novembre scorso. Nel primo caso l’uomo, dopo aver seguito la “preda” secondo la tecnica consolidata, cioè a fari spenti, sarebbe sceso dalla vettura, afferrandola per i capelli e trascinandola nell’abitacolo; qui, a furia di pugni e schiaffi, le avrebbe strappato la promessa che sarebbero presto tornati insieme. Il secondo episodio, una decina di giorni dopo, quando la donna stava rientrando in casa da una festa presso alcuni amici. In quell’occasione, Jalal l’avrebbe aggredita alle spalle e, dopo averla colpita con violenza, l’avrebbe scaraventata al suolo, strappandole di mano il telefono cellulare. Gesto che ha fatto scattare anche l’imputazione di rapina.

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Parma: immigrati picchiano vigilanti del pronto soccorso, solo una multa – repubblica

Pronto soccorso, picchiano i vigilanti se la cavano con 500 euro di multa“Sono deluso”. Queste le parole di un vigilante in servizio all’ospedale Maggiore di Parma quando ha sentito qual è stata la sentenza per due uomini che la scorsa notte hanno aggredito e picchiato tre guardie giurate che tentavano di riportare la calma al Pronto soccorso. Cinquecento euro di multa. Per i vigilanti, dieci giorni di prognosi per le contusioni riportate nella collutazione. Tutto è avvenuto nella tarda serata di ieri, verso mezzanotte. Al Pronto soccorso si presentano due giovani maghrebini, un marocchino e un tunisino. Hanno bevuto decisamente troppo, tanto che uno si è sentito male. Vengono soccorsi e ospitati in un’astanteria, perché possano riposare e riprendersi. Lì, però, i due iniziano a dare in escandescenze, spaventando il personale sanitario e i pazienti. Intervengono tre guardie giurate, che cercano di sedare gli animi. Vengono picchiati, finché interviene la polizia che arresta i due maghrebini per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Oggi entrambi sono stati portati davanti al giudice Pasquale Pantalone per il processo per direttissima. Il giudice li ha assolti dal reato di resistenza a pubblico ufficiale perché il reato non sussiste: i vigilanti, infatti, sono considerati pubblici ufficiali solo quando difendono le cose che debbono sorvegliare. Ma se intervengono per sedare una rissa, come in questo caso, sono ritenuti normali cittadini. Per i due uomini, difesi dall’avvocato Alessandro Giacosa, è così rimasto il solo reato minore di lesioni, per il quale hanno patteggiato 500 euro di multa. (08 febbraio 2012)

http://parma.repubblica.it/cronaca/2012/02/08/news/pronto_soccorso_picchiano_i_vigilanti_se_la_cavano_con_500_euro_di_multa-29546634/

Solidarietà tra “migranti”

Il costo dell’affitto è troppo alto e scoppia una lite furibonda tra la proprietaria dell’appartamento e tre prostitute originarie di Santo Domingo, una delle quali viene colpita al volto e deve far ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso.
Gli agenti della sezione Volanti della questura di Taranto, dopo una segnalazione della centrale operativa, sono intervenuti in un appartamento di via Mazzini. Poco prima vi era stata una lite tra quattro donne e una di loro aveva riportato lesioni giudicate guaribili in una settimana. Le tre prostitute hanno riferito che l’alterco era scaturito dal fatto che la proprietaria dell’appartamento, una cittadina dominicana, pretendeva un esoso compenso giornaliero per il fitto dell’alloggio e che al rifiuto della giovane ferita l’aveva aggredita. Dagli accertamenti è emerso che le tre giovani donne che occupavano l’appartamento erano in regola con il permesso di soggiorno, mentre la donna che dava in affitto l’alloggio è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione.

http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=180505&sez=TARANTO

Indiano aggredisce moglie con una “roncola”

LUZZARA (REGGIO EMILIA), 8 FEB – Non e’ in pericolo di vita, ma sara’ sottoposta a un intervento chirurgico dopo che la roncola con cui l’ex marito l’ha colpita le ha provocato una lesione all’arteria della colonna vertebrale. La vittima e’ una donna indiana che abita a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. L’aggressore, indiano anche lui, e’ stato rintracciato dai carabinieri di Guastalla e Luzzara, che l’hanno portato in caserma insieme a un presunto complice e connazionale.
Nel tardo pomeriggio, con una roncola di 50 centimetri, i due uomini hanno fatto irruzione nell’abitazione della donna. In quel momento in casa c’era anche il padre di lei, che ha cercato di difendere la figlia ma e’ stato ferito (anche lui non e’ in pericolo di vita). Subito dopo, l’allarme ai carabinieri. Restano da chiarire i dettagli dell’aggressione e i motivi.

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/aggredita-da-ex-marito-a-colpi-di-roncolanon-e-in-pericolo-1111657/