Category: Firenze

PROFUGO PALPEGGIA RAGAZZINA CHE VA A SCUOLA, DA GIORNI LA PERSEGUITAVA

Un 30enne nigeriano, in Italia come richiedente asilo, è stato arrestato dopo essere stato sorpreso dai carabinieri mentre molestava una ragazzina di 16 anni, facendole pesanti apprezzamenti e arrivando a palpeggiarla mentre camminava in strada. L’episodio è avvenuto ieri nel primo pomeriggio nella immediata periferia di Firenze. A bloccare il 30enne sono stati alcuni militari che si erano appostati in zona dopo la denuncia presentata dalla giovane. Secondo le testimonianze della ragazza e dei suoi familiari, le molestie andavano avanti da circa un anno. Il 30enne si appostava nei pressi del liceo frequentato dalla ragazzina, e all’ora dell’uscita, la seguiva nel tragitto scuola-casa. In un primo tempo si sarebbe limitato a semplici saluti, poi avrebbe iniziato a rivolgerle apprezzamenti a sfondo sessuale, arrivando in alcune occasioni ad allungare le mani per palpeggiarla.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/09/22/richiedente-asilo-molesta-16enne-preso_edc72c33-9079-43b4-88ab-c8fe25e2db64.html

Firenze, migrante vende figlia per 15 mila euro

La polizia di Firenze ha arrestato un 49enne serbo accusato di aver ridotto in schiavitù la propria figlia minorenne. Le indagini, condotte dalla squadra mobile hanno preso avvio nell’agosto dello scorso anno, a seguito della segnalazione di un centro antiviolenza fiorentino, allertato, a sua volta, da una telefonata proveniente dalla Sicilia che indicava una situazione di pericolo per una minore residente a Firenze, in zona Piagge, della quale si conosceva soltanto il nome. I poliziotti hanno individuato il nucleo familiare nel quale la piccola viveva e l’appartamento dove la stessa era tenuta segregata.

Secondo quanto ricostruito, il padre della bambina ha esercitato per anni sulla figlia minorenne poteri corrispondenti al diritto di proprietà. La bambina, infatti, fin dall’età di 13 anni, è stata promessa in sposa a un connazionale residente, con la propria famiglia, in Francia. L’accordo, raggiunto con il padre del ragazzo circa quattro anni fa, prevedeva che la bambina, allora 13enne, sarebbe dovuta andare in sposa al giovane connazionale, in cambio del pagamento di una somma pari a 15mila euro. Secondo quanto emerso dalle indagini, dieci mesi dopo l’accordo, la famiglia del futuro sposo è tornata in Italia per suggellare il fidanzamento; nell’occasione è stata versata, quale anticipo, la somma di quattromila euro, ed è stato stabilito dalle due famiglie che la ragazza avrebbe dovuto essere portata in Francia entro settembre 2016. Fino a tale data, la stessa avrebbe dovuto mantenere la verginità, dimagrire per ritrovare la forma del primo incontro e imparare a svolgere le faccende domestiche, pena la restituzione della somma versata.

Come accertato dagli agenti, durante questo lungo periodo, la bambina è stata segregata in casa dai genitori, potendo uscire solo poche volte al mese per fare la spesa – sempre in compagnia di un componente maschile del nucleo familiare – e privata di denaro e scheda telefonica. Malgrado ciò, però, grazie ad un gioco per smartphone mediante il quale era possibile accedere ad una chat tramite connessione wi-fi, ha conosciuto un coetaneo al quale, dopo essere entrata in confidenza, ha confessato la propria situazione di segregazione e sofferenza. Il padre si trova ora nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

http://www.secoloditalia.it/2017/09/orrore-a-firenze-figlia-minorenne-promessa-in-sposa-per-15mila-euro/

FIRENZE: AFRICANO SOTTRAE PISTOLA AD AGENTE E LA PUNTA CONTRO PASSEGGERI

Stazione, prende la pistola a un poliziotto e la punta contro i passeggeri

Attimi di paura nel tardo pomeriggio di ieri alla stazione di Santa Maria Novella quando un cittadino nigeriano ha sottratto la pistola ad un agente della polizia ferroviaria cominciando a farla volteggiare in aria: l’arma ha roteato davanti ai poliziotti e ai passeggeri del treno regionale da cui era sceso. Gli agenti lo hanno subito bloccato, immobilizzandolo. La polizia era intervenuta dopo che un capotreno aveva chiesto aiuto al 113 perchè il 27enne, già noto alle forze dell’ordine, infastidiva i passeggeri del regionale. Quando gli agenti sono intervenuti l ‘uomo li ha aggrediti, entrambi i poliziotti sono rimasti feriti, riportando tre giorni di prognosi, riuscendo a estrarre l’arma dalla fondina durante la colluttazione.

Il nigeriano è stato fermato con l’accusa di resistenza e lesioni. Per lui si dovrebbe configura anche l’accusa di porto abusivo di arma da guerra. Il luglio scorso un cittadino del Sudan aveva sottratto la pistola ad un vigile urbano, esplodendo poi una serie di colpi nella zona di Campo di Marte.

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Firenze, immigrato seminudo tira sassi ai clienti di un locale – VIDEO

A DISPETTO della sua posizione, piazza Tasso è il retrobottega di un quartiere intero. Di piazza Santo Spirito che con i suoi locali assicurano un minimo di controllo sociale. Di Borgo San Frediano con il suo via vai. E persino di piazza del Carmine. Su quel retrobottega, che con il calar del sole diventa una zona franca, affacciano gli occhi di commercianti e residenti sempre più infuriati della deriva che sta prendendo la zona.

PERSONE che si sentono autorizzate a fare tutto e di tutto. Come l’uomo, molto probabilmente un nord africano, che giovedì sera, appena coperto dagli slip, si è avvicinato al ristorante la Vecchia Bettola per chiedere un caffè. Quando il proprietario del locale gli ha chiesto di allontanarsi, il ragazzo – un parcheggiatore abusivo conosciuto dal quartiere – come a sberleffo ha risposto: «Tra poco torno attrezzato». Non si è fatto aspettare molto, giusto il tempo di recuperare una pala, di quelle usate dagli operai edili, e alcuni sassi. «All’improvviso – racconta Massimiliano Stagi al timone della Vecchia Bettola dal 1979 – ho sentito un tonfo, mi sono affacciato e ho visto i miei clienti che si sono alzati e fuggivano, chi a destra, chi a sinistra. Farfugliava parole indecifrabili, frasi del tipo «Mi piace fare a botte, vieni ti aspetto». Ho cercato di farlo ragionare, lui di colpirmi con un secondo sasso che per fortuna ho schivato». In una manciata di secondi si sono avvicinate altre persone per dare mano forte al ristoratore.

Il parcheggiatore allora si è sentito in trappola e nella corsa ha perso la pala. E’ qui è cominciata la caccia all’uomo tra via del Campuccio e via della Chiesa, finendo dall’altro lato della piazza, quasi davanti alla Trattoria Al Tranvai. Massimiliano corre, un altro, maglietta e jeans neri, prova ad accerchiarlo e a tagliarli la strada. Altri ancora fanno lo stesso. Lo buttano a terra, l’aggressore diventa aggredito e la superiorità numerica degli inseguitori ha la meglio. Viene colpito con un paio di pedate, nel frattempo il pubblico diventa sempre più numeroso. Qualcuno grida, ordina «di lasciarlo stare e di fermarsi». «Mi sono beccato anche del razzista, ho cercato di difendere me e i miei clienti» racconta il proprietario del ristorante che è riuscito a fermarlo a terra fino all’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri. Un cittadino infuriato con un telefonino ha filmato l’accaduto. I documenti sono diventati virali e le immagini valgono più delle parole.

Osa rimproverare migrante che pisca per strada, picchiata

Una donna di 38 anni è stata offesa e spintonata dall’uomo che aveva rimproverato dopo averlo notato mentre faceva pipi in strada. E’ accaduto la mattina di domenica 30 luglio alle 10 in piazza Santa Maria Maggiore, nel centro storico di Firenze. La donna non ha riportato lesioni e ha subito avvisato la polizia. All’arrivo della volante l’aggressore, descritto come un giovane nordafricano, si era già allontanato.

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/pipi-per-strada-1.3304201

MIGRANTE SOTTRAE PISTOLA AD AGENTE E SPARA, PAURA A FIRENZE

Hanno creato allarme stamani in una zona residenziale di Firenze alcuni colpi partiti dalla pistola d’ordinanza di un vigile urbano: a sparare, senza provocare feriti, secondo quanto appreso da testimoni sul posto, sarebbe stato un migrante che è riuscito a impossessarsi della pistola durante un parapiglia con una pattuglia dei vigili urbani. La polizia municipale era arrivata sul posto, all’angolo tra via Marconi e via del Pratellino, chiamata da un passante che aveva notato l’extracomunitario in ‘stato di agitazione’. Il migrante, poi fermato dai carabinieri, non avrebbe addosso documenti e non parlerebbe bene l’italiano.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/07/31/prende-pistola-vigile-e-spara-no-feriti_022b24e2-0bcb-429e-a32a-5fb05bcaf8f1.html

Firenze fuori controllo, turisti in fuga da scontri etnici tra Albanesi e Africani

La famiglia americana, papà, mamma e figli, che si allontanano verso l’arco di San Pierino urlando frasi del tipo «Noi qui non ci torniamo più» è solo l’ultima immagine di una notte fatta di urla e minacce, di spintoni e pugnalate. L’ultimo fermo immagine di una storia di amore e coltello. Amore di abitanti e commercianti per il proprio rione. Coltello che spunta ogni tanto dalle tasche di chi è abituato a regolare i conti con la violenza. E’ iniziata con uno scippo ed è finita in una pozza di sangue la folle notte di via dei Pandolfini, l’ennesima nel giro di pochissimo tempo. Sono da poco passate le due di notte quando un gruppo di stranieri, quasi sicuramente storditi dall’alcol, comincia a urlare e bestemmiare in un crescendo di violenza.

Un uomo prende la rincorsa e mette le mani al collo a uno dei contendenti. Lo stringe fino a farlo cadere, continua a pestarlo. A un certo punto arrivano un paio di amici, tirano pure fuori una lama. I motivi sono ignoti: per i residenti, che sono stati buttati giù dal letto, si tratta dell’ennesima rissa tra bande rivali che si contendono il territorio. Secondo alcuni testimoni, il gruppo di nord africani e albanesi si sarebbero fronteggiati per il controllo del giro di spaccio nel quartiere. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri e un’ambulanza del 118. Al loro arrivo, è stato trovato solo un cittadino marocchino di 34 anni, soccorso per una profonda ferita al braccio. Agli agenti ha raccontato di esser stato colpito da una bottigliata mentre divideva due cittadini albanesi che stavano litigando. Ma nemmeno la notte ha cancellato i segni della violenza. All’alba commercianti e residenti sono stati svegliati dall’odore del sangue. Che era ovunque, sui marciapiedi, sugli specchietti delle auto in sosta, sulle mura delle attività.

«Ogni giorno ne succede una, anche sabato due marocchini per poco non si ammazzavano sotto le nostre finestre» raccontano. La strada le sta vivendo tutte. Pochi mesi fa anche il portiere di notte di un hotel della via fu quasi buttato a terra con una testata da un balordo che voleva entrare in albergo a tutti costi. Gli abitanti hanno scritto una lettera al sindaco Dario Nardella e presentato un esposto a prefetto e questore «chiedendo più controlli». Polizia e carabinieri conoscono bene la situazione e i controlli sono all’ordine del giorno e mirati. Anche il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci è in prima linea per risolvere la situazione: «La situazione è difficile – dice -, siamo in costante contatto con le forze dell’ordine. E stiamo pensando anche a interventi più strutturali, come abbiamo fatto con il potenziamento dell’illuminazione del mercato di Sant’Ambrogio. La legge non è dalla nostra parte: i malviventi anche se presi, il giorno dopo sono di nuovo fuori».

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/via-de-pandolfini-1.3277110

Firenze, immigrato si masturba davanti ai bambini

Centro commerciale Coop di Ponte a Greve: atti osceni davanti ai bambini

Ieri mattina, intorno alle 11, un uomo è stato visto mentre si toccava le parti intime davanti all’area per bambini del centro commerciale Coop di Ponte a Greve. Il 50enne si trovava seduto su una panchina davanti all’area giochi dove stavano giocando bambini tra i due e quattro anni. Quando i vigilantes si sono avvicinati, l’uomo è fuggito.

Gli addetti alla sicurezza hanno contattato i carabinieri i quali, una volta acquisite notizie utili alla sua identificazione, si sono messi sulle sue tracce. Dopo neanche un’oretta l’uomo è ritornato al centro commerciale. Qui è stato riconosciuto dai vigilantes e fermato dai militari del nucleo radiomobile. Il 50enne, cubano, incensurato, è stato arrestato con l’accusa di corruzione di minorenni e atti osceni.

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Firenze, Pakistano palpeggia bimbo per strada

Un uomo di 27 anni, pakistano, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri con l’accusa di aver palpeggiato nelle parti intime un bimbo di 11 anni. L’episodio sarebbe avvenuto ieri, in strada, nei pressi dell’abitazione del ragazzino, a Castelfiorentino (Firenze).

Il bimbo sarebbe poi fuggito chiedendo aiuto ad alcuni parenti.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 27enne, incensurato, da circa sei giorni avrebbe cercato di incontrare il minore in varie circostanze, offrendogli più volte il suo smartphone per giocare e in un caso regalandogli una barretta di cioccolato.

Ieri sera, nel corso dell’ennesimo approccio, lo avrebbe prima baciato sulla guancia e poi lo avrebbe palpeggiato da sopra i vestiti, quando il piccolo, impaurito, aveva detto di voler andare a casa perché aveva bisogno del bagno.

http://www.ansa.it/toscana/notizie/2017/06/23/palpeggia-bimbo-11-anni-arrestato_94a16727-bcc6-4169-8165-32ca99aff388.html

Firenze, padre la lascia sola sul bus: immigrato la palpeggia

Brutta avventura per una ragazza di 23 anni, ieri pomeriggio, mentre viaggiava a bordo del bus 17 in compagnia del padre. Alla fermata Palestrina, in via delle Porte Nuove, zona Porta al Prato, dopo che il padre era già sceso, la ragazza stava per scendere quando è stata palpeggiata nelle parti intime.

La ragazza ha iniziato a urlare, indicando l’uomo che l’aveva molestata, che nel frattempo era sceso e si stava allontanando a piedi. Il padre ha quindi chiamato i carabinieri, che hanno rintracciato ed arrestato l’uomo: è un 37enne di origine georgiana.

La violenza nei confronti della ragazza è servita anche come diversivo per consentire ad un complice dell’uomo di rubare il portafoglio dallo zaino della ragazza. Il 37 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e furto aggravato e portato al carcere di Sollicciano.

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