Category: Crimini Immigrati

Diecimila euro da ogni clandestino Due peruviani a processo a Monza – Il Cittadino di Monza e Brianza


Il Cittadino di Monza e Brianza

Diecimila euro da ogni clandestino Due peruviani a processo a Monza
Il Cittadino di Monza e Brianza
Per la stessa vicenda, aveva patteggiato una pena a due anni di reclusione con la sospensione della condizionale la sorella dell'attuale imputata, Victoria Contreras Estrada. All'epoca dell'arresto, i due erano stati descritti come lavoratori in regola

Immigrato ruba furgone a S.Croce sull’Arno (PI) e aggredisce Vigili

Ruba furgone a S.Croce sull’Arno (PI) e aggredisce Vigili Urbani
Piemmenews
Ma questi non sono gli unici precedenti a carico dell’immigrato che dopo l’arresto è finito in carcere al Don Bosco a Pisa in attesa del processo fissato per l’8 marzo. Dopo la convalida dell’arresto, effettuato da carabinieri e polizia municipale, il  

Litigio fra due romeni: gli strappa l’orecchio a morsi – Mattino Padova


Mattino Padova

Litigio fra due romeni: gli strappa l'orecchio a morsi
Mattino Padova
A questo punto l'aggressore si scaglia contro il ragazzo che cerca di difendere la giovane moldava. Prima Rosu prova a ferirlo con il coltello, quindi lo bracca e con un Marian Rosu adesso si trova in manette e non è la prima volta visto che già in

Rifiuti e villette abusive. Il campo nomadi dell’Aeroporto nel mirino … – TorinoToday


TorinoToday

Rifiuti e villette abusive. Il campo nomadi dell'Aeroporto nel mirino
TorinoToday
Dopo lungo Stura Lazio e via Germagnano anche il campo nomadi di strada dell'Aeroporto sembra mostrare tutti i limiti palesati negli ultimi anni. Parliamo innanzitutto di quelle valanghe di rifiuti ammassati ai bordo del campo stesso, oltre quel

L’autopsia: «Un solo colpo al cuore scagliato con violenza dal Peruviano»

La coltellata ha rotto pure una costola. Il figlio intanto si avvale della facoltà di non rispondere
L’interrogatorio andato in scena ieri mattina al Bassone, è durato giusto qualche minuto.
Il tempo necessario all’indagato per dire al giudice delle indagini preliminari, Nicoletta Cremona, che si avvaleva della facoltà di non rispondere. Nessuna sorpresa, dunque, nel faccia a faccia tra il magistrato e il Eder Jhonny Cutipa Dominguez, 29 anni, accusato dell’omicidio del padre andato in scena nella notte tra giovedì e venerdì scorso a Lurago Marinone. Questa soluzione era già stata anticipata dagli avvocati dell’uomo, padre di un bambino di appena tre anni. «Non è in condizione di sostenere un interrogatorio, piange in continuazione», avevano rivelato i legali Renato Papa e Stefano Legnani.
Ed in effetti, anche ieri di fronte al giudice Eder non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime per un omicidio che, dice, non voleva commettere.
In cella, ha in compenso parlato con i suoi avvocati, chiedendo informazioni sulla famiglia, sulla compagna, sulla madre e, come detto, soprattutto il figlio piccolo. Il gip di Como, accogliendo le richieste del pubblico ministero Simona De Salvo, ha convalidato l’arresto e disposto la permanenza in carcere. Un delitto terribile, con un solo colpo di coltello al cuore, come confermato dai risultati dell’autopsia effettuata dall’anatomopatologo del Sant’Anna Giovanni Scola.
Il colpo è stato inferto con una tale violenza che ha rotto pure una costola. Padre e figlio avevano trascorso la giornata a Milano, per prendere il biglietto aereo per Lima che avrebbe riportato in patria Venancio Jhony Ramirez Dominquez, 50 anni, arrivato in Italia un anno fa per cercare di riappacificarsi con il figlio e conoscere il nipotino. Prima di rientrare a Lurago Marinone, il brindisi d’addio in un bar del capoluogo meneghino, forse con qualche bicchiere di troppo. Poi il ritorno nella Bassa Comasca e il litigio che esplode improvviso. Una furibonda lite scoppiata pare per ruggini antiche, legate a quando ancora la famiglia – 20 anni fa – viveva in Perù. Tensioni e botte alla moglie (la madre di Eder), che portarono alla separazione della coppia e alla partenza della madre (con i due figli) per l’Italia. Era infatti da ben 17 anni che Eder, con la sorella e la mamma, vive nella nostra Penisola, ben inseriti nel tessuto sociale di Lurago Marinone. Poi, come detto, un anno fa il padre era arrivato anche lui in Italia per conoscere il nipotino.
Quello stesso piccolo portato fuori di casa e di corsa dalla convivente di Eder, prima che quest’ultimo infliggesse il colpo fatale al padre.

 

Mondragone, nigeriano arrestato per possesso e fabbricazione di … – l’eco di caserta (Blog)

Mondragone, nigeriano arrestato per possesso e fabbricazione di
l’eco di caserta (Blog)
MONDRAGONE (Caserta) – I carabinieri del nucleo radiomobile della locale Compagnia, hanno tratto in arresto ABDOUL TACHID HAROUNA, cl.90 nigeriano, alias HARON ABDELRACHID, domiciliato in Giugliano in Campania (NA), in località Varcaturo,

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Morta la donna data alle fiamme da Nigeriano


Il Mattino
data alle fiamme per vendetta
Il Mattino
CASERTA – Non ce l’ha fatta la donna, non ancora 23enne, data alle fiamme da un Nigeriano che intendeva punirla per essere intervenuta in difesa dell’amica che era stata la sua fidanzata. Nella serata di ieri, la giovane è
Donne, un’altra vittima innocente addio a Olayemi, che difese un La Repubblica
Le diede fuoco in casa, 23enne muore in ospedaleInterno18tutte le notizie (4) »

La ronda anti-rom della Lega contro il degrado al Maggiore – La Repubblica


La Repubblica

La ronda anti-rom della Lega contro il degrado al Maggiore
La Repubblica
I toni-shock sono quelli tipici del Carroccio più estremo. "Il Maggiore non è il cesso degli zingari", è l'apertura del comunicato stampa con cui la Lega Nord di Bologna annuncia la ronda anti-rom di domani mattina davanti all'ospedale di via Emilia
Ronde anti-rom della Lega davanti all'ospedale MaggioreIl Resto del Carlino

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Vallio, cocaina tra i cespugli: arrestati due marocchini – Qui Brescia


L’Eco delle Valli

Vallio, cocaina tra i cespugli: arrestati due marocchini
Qui Brescia
Vallio, cocaina tra i cespugli: arrestati due marocchini. 12 febbraio 2013 | BREVI DI NERA | 0 Commenti. (red.) I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Salò hanno arrestato due marocchini che avevano nascosto cocaina tra i cespugli. Le
Droga, due marocchini arrestati in flagranteL’Eco delle Valli
Con la droga sulla SmartValle Sabbia News

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Preso a bottigliate dal rapper: ragazzo in coma

 
ERBA –  «Noi non vogliamo la violenza. Balli, canti e ti intrattieni con quelle cose». Altro che sberle o bottigliate in testa. Lo diceva con lo sguardo convinto, davanti alla telecamera, nelle vesti di rapper, Emmanuel Jeremias Donè, 23 anni, residente a Rebbio di Como. Un anno e mezzo dopo, un’altra telecamera ha raccontato una verità diversa, fatta – questa sì – di violenza. E il giovane è stato arrestato per tentato omicidio, per aver mandato in coma un coetaneo a colpi di bottiglia in testa.I carabinieri di Albate, nel fine settimana, hanno portato in cella il ragazzo protagonista della violenta rissa scoppiata lo scorso fine settimana a Tavernerio, tra due gruppi di giovani, al termine di una serata in discoteca al “K-Klass”. “Jere” Doné stesso si era presentato ai carabinieri il giorno dopo la lite costata il coma a Mirko Leonti, 23 anni anche lui, residente ad Erba. La versione offerta dal giovane rapper raccontava di un’aggressione ai suoi danni e di bottigliate inferte solo per legittima difesa.

Una settimana più tardi quella versione, nella lettura degli atti della Procura, è crollata di fronte alle dichiarazioni di alcuni testimoni “neutrali” presenti alla rissa e delle immagini delle telecamere di sicurezza del negozio Ceres, nel parcheggio dell’Eurospin di Tavernerio, dov’è avvenuta la lite.
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