Category: Arezzo

Clandestino si trasferisce in casa sua

https://www.arezzotv.net/notizie/cronaca-news/25075-arezzo-violenza-sulle-donne-arrestato-un-57enne.html

Sperona furgone e vuole uccidere l’autista

 Sperona un furgone e aggredisce fisicamente il conducente colpendolo con violenza al torace con un tondino di ferro davanti alla caserma dei carabinieri ferendolo e procurandogli lesioni personali. Autore dell’aggressione un 30enne marocchino che, a stento, è stato trattenuto da un carabiniere di passaggio, poi aiutato dai colleghi.

https://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/arezzo-carabinieri-aggressione-arrestato-1.6891787

Il 30enne è stato arrestato mentre continuava a minacciare di morte il conducente del furgone, che poi è stato soccorso e trasportato al pronto soccorso. L’aggressore dovrà rispondere alla magistratura aretina dei reati di lesioni personali, violenza privata e minaccia. Da stabilire la dinamica dell’incidente e i motivi dell’aggressione.

Il tutto incurante del fatto che si trovasse di fronte alla caserma di via del Prucino e che in quel momento fosse anche presente, a pochi metri di distanza, un Carabiniere in uniforme che immediatamente è intervenuto evitando il peggio. Con non poche difficoltà il militare è riuscito ad allontanare il marocchino, che in pochi istanti aveva già aperto lo sportello del furgone con il chiaro intento di entrare nell’abitacolo e portare a termine ciò che aveva iniziato. Subito dopo, allarmati da quello che inizialmente poteva sembrare uno dei tanti incidenti stradali a causa del rumore provocato dall’urto tra i veicoli, anche altri Carabinieri, vedendo il collega che da solo tratteneva l’uomo in forte stato di agitazione, sono intervenuti ponendo fine all’aggressione.

Nonostante bloccato dai Carabinieri, anche nelle fasi di accompagnamento in caserma, l’aggressore continuava ad inveire rabbiosamente minacciando di morte la vittima. Arrestato dall’Arma biturgense, il giovane dovrà rispondere alla magistratura aretina dei reati di lesioni personali, violenza privata e minaccia.

In 10 contro un ragazzino italiano

https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/21_settembre_10/arezzo-aggredisce-ragazzo-senza-motivo-spintona-poliziotti-arrestato-19enne-3b94b08c-123e-11ec-b3dd-3fbf8077840a.shtml

Armato di siringa e bottiglia rotta aggredisce agenti

https://www.arezzonotizie.it/cronaca/aggredisce-agenti-siringa-bottiglia-arrestato.html

Gang immigrati pesta due ragazzi italiani

https://www.quinewsarezzo.it/arezzo-rissa-in-centro-aretini-aggrediti-da-stranieri-questura-polizia-municipale-pronto-soccorso.htm

Aggredita e trascinata sull’asfalto.Passante la difende e viene picchiato

Una violenta aggressione si è consumata nei giorni scorsi in zona Eden, già teatro di una cruenta rissa a colpi di forbici e cacciavite nelle ore immediatamente precedenti. E’ successo mercoledì pomeriggio, la vittima dell’episodio è una donna di origine rumena, l’aggressore, poi arrestato, è un 25enne tunisino. Entrambi sono residenti ad Arezzo. Sui fatti hanno indagato gli agenti della Polizia municipale guidati da Aldo Poponcini, che sono intervenuti dopo le due distinte segnalazioni: un passante aveva riferito di un’aggressione a una donna. Un secondo testimone di aver visto un uomo buttare a terra una donna e trascinarla sull’asfalto.

https://www.arezzonotizie.it/cronaca/aggressione-parcheggio-eden.html

Il contesto

Così una pattuglia composta da due ispettori è arrivata sul parcheggio Eden: gli agenti hanno notato un uomo e una donna allontanarsi in fretta verso via XXV aprile, poi hanno raggiunto entrambi. Gli ispettori hanno identificato la vittima, una donna rumena, mentre l’uomo, ha dichiarato di essere sprovvisto di documenti, rifiutandosi di declinare le proprie generalità. E’ intervenuta un’altra pattuglia, perché il giovane non ne voleva sapere di collaborare con i poliziotti, divincolandosi animosamente e cercando di colpirli nel momento in cui è stato fatto salire sull’autovettura di servizio per essere accompagnato negli uffici della Polizia Scientifica per il foto-segnalamento. Probabilmente – hanno ricostruito gli agenti – l’aggressione è maturata in un contesto di cessione di stupefacenti, forse a causa di qualche mancato pagamento. Non solo, è emerso che in occasione dell’aggressione alla donna il responsabile aveva ferito al volto uno sconosciuto, intervenuto durante la lite nel tentativo di sedare gli animi.

Le escandescenze

Anche all’interno della Questura, in attesa di essere foto-segnalato, l’uomo, in stato di evidente agitazione, ha minacciato gli ufficiali e gli agenti tentando di fuggire. È stato in quel frangente che è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, successivamente identificato in un venticinquenne tunisinp, è stato giudicato con rito direttissimo e condannato agli arresti domiciliari.

Anziana massacrata di botte da nigeriano

https://questure.poliziadistato.it/it/Arezzo/articolo/1102609115820621d228056980

La Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha eseguito una misura cautelare di custodia in carcere a carico di un 21 enne nigeriano, ritenuto responsabile di una violenta rapina su strada ad Arezzo lo scorso fine settembre.

L’incubo della anziana signora si materializzò in una serata di inizio autunno scorso, e precisamente il 24 settembre.  La malcapitata 75enne aretina, uscendo dall’abitazione del figlio, nel percorrere il tragitto necessario a riprendere la proprio autovettura, fu vittima di una violenta aggressione a scopo di rapina. La signora, nei pressi di via Guadagnoli, venne afferrata alle spalle da un soggetto extracomunitario che si voleva impossessare della sua borsa. La resistenza della donna non fece desistere il soggetto dall’azione criminosa, ma anzi questa diveniva ancora più violenta in quanto l’extracomunitario per raggiungere il suo obbiettivo non esitava a colpirla con calci e pugni utilizzando, tra l’altro, anche un ombrello, che per la violenza dei colpi inferti addirittura si rompeva. Solo mediante questa violenza il rapinatore riusciva così a impossessarsi della borsa della vittima contenente 150 euro in contanti ed il cellulare. Nonostante lo shock e i traumi subiti, per i quali la vittima veniva refertata per 10 giorni a causa delle varie ecchimosi riportate, la signora riusciva a fornire agli agenti intervenuti una descrizione accurata dell’aggressore soprattutto su come fosse vestito. I particolari dell’abbigliamento uniti ai riscontri forniti dal positioning del telefono rubato, ottenuto grazie ad un apposita applicazione, consentivano agli investigatori della Squadra Mobile di concentrare le indagini su di un soggetto immortalato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Arezzo e di Montevarchi in orari e posizioni coincidenti con il tracciamento fornito dall’applicazione. Il soggetto inoltre vestiva capi di abbigliamento perfettamente corrispondenti a quelli descritti dalla vittima e venne immortalato all’esterno della Stazione Ferroviaria di Arezzo con in mano ancora la borsa della vittima, mentre nel sottopasso dello scalo ferroviario  veniva ripreso mentre nascondeva il denaro oggetto della rapina dentro le scarpe. Determinante, inoltre, per la positiva riuscita dell’indagine, è stato un controllo, operato nei giorni successivi al fatto, effettuato da una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che ha consentito di dare un nome all’individuo ripreso dalle telecamere. Gli investigatori sono così riusciti ad addivenire con certezza all’identificazione completa del rapinatore, I.H. nigeriano 21enne con in corso una pratica per l’ottenimento di un permesso di soggiorno per asilo politico, che è stato anche riconosciuto con certezza dalla vittima. Sulla base del quadro probatorio rappresentato, il Tribunale del Riesame di Firenze, su richiesta della Procura di Arezzo, ha disposto la custodia cautelare in carcere per il nigeriano

Ragazza islamica segregata dai genitori perché ama indiano

Ospitano nigeriano: lui li assale col coltello

Famiglia minacciata e aggredita da un 26enne armato di coltello: notte di follia a Castiglion Fiorentino
„Dietro le sbarre è finito dopo una notte di follia durante la quale ha tenuto in scacco una famiglia intera. Sono stati i carabinieri della compagnia di Cortona ad arrestare un 26enne, cittadino nigeriano, il quale in seguito ad una furibonda lite aveva minacciato di morte un padre e la sua famiglia. La scorsa notte i militari sono stati allertati da un uomo, residente a Castiglion Fiorentino, il quale chiedeva aiuto dopo essersi rifugiato in bagno insieme alla moglie e alla figlioletta di 4 anni. “Il mio coinquilino – avrebbe detto la vittima dell’aggressione – ci sta minacciando”. Due pattuglie dei carabinieri in pochi minuti hanno raggiunto l’appartamento e, una volta entrati nell’abitazione, hanno trovato l’aggressore in stato di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di alcol, che brandendo un coltello cercava di sfondare la porta del bagno dove si erano rifugiate le sue vittime. “L’uomo – spiegano i carabinieri – alla vista dei militari non accennava a desistere, anzi è diventato più violento ed agitato”. Sul posto sono state inviate altre due pattuglie di supporto e contemporaneamente, è stata avviata da una sorta di trattativa affinché si arrendesse e facesse uscire dal bagno le tre persone lì nascoste. “Tuttavia – proseguono i carabinieri – l’aggressore non demordeva e continuava a restare nel centro del corridoio di casa impedendo di passare per verificare le condizioni della famiglia chiusa in bagno”. Approfittando di un momento di distrazione due militari hanno cercato di aggirarlo ma lui si è scagliato violentemente contro entrambi riuscendo a ferirne uno ad un braccio. Il militare ferito continuava comunque a gestire la situazione proseguendo le trattative. Dopo alcuni minuti, il 26enne ha cercato di rifugiarsi in una camera da letto ma qui è stato immobilizzato e ammanettato. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118 di Arezzo i quali hanno provveduto a prestare soccorso sia al militare ferito che al padre il quale era stato colpito ad una mano nella prima fase dell’aggressione. Il coltello usato è risultato essere un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri ed è stato sequestrato. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Sollicciano.“

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Immigrato gli taglia l’orecchio

Follia in serata ad Arezzo: taglia un orecchio al rivale in mezzo alla strada

Una violenta aggressione alle spalle, un accoltellatamento su cui gli inquirenti stanno tentando di fare luce. E’ successo ieri, nel tardo pomeriggio di Arezzo, nel quartiere di Saione. La polizia municipale guidata dal comandante Aldo Poponcini sta indagando sull’accaduto, ricostruendo i fatti in base alle testimonianze di chi ha assistito alla folle scena. Un uomo, un bengalese di 30 anni, ha perso parte di un orecchio dopo essere stato attaccato da un connazionale, verosimilmente coetaneo.

Accoltellamento in via Vezzosi

E’ stato un sabato sera assai movimentato quello di Arezzo, ma l’episodio più cruento si è verificato a Saione, in via Emilio Vezzosi. Un litigio finito nel sangue tra due giovani, trentenni, originari del Bangladesh, consumatosi di fronte ad alcuni testimoni connazionali. Entrambi i protagonisti, secondo una prima ricostruzione degli agenti della Polizia del Comune, sarebbero impiegati come domestici presso famiglie di Arezzo. Non sono regolarmente residenti in città, ma gravitano nel capoluogo. Si sta stringendo il cerchio attorno all’aggressore, che deve essere ancora individuato, a seguito delle testimoninze raccolte. Ignote al momento le cause del gesto. Vittima e aggressore si conoscevano, probabilmente c’era stato uno screzio, sulla natura del quale si sta indagando. L’episodio è avvenuto intorno alle 17, in strada. La vittima sarebbe stata colta di sorpresa, alle spalle: l’aggressore avrebbe estratto una lama, forse un coltello, e avrebbe colpito il rivale, causandogli alcune ferite superficiali vicino al collo e alle spalle e staccandogli un pezzo di orecchio: un lobo. A seguito dell’accaduto, sono intervenute le forze dell’ordine e la vittima è stata soccorsa. Se la caverà con 12 giorni di prognosi.

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