Tag: zona industriale

Supermarket hi tech nel campo nomadi


Il Mattino

Giugliano. Un supermarket hi tech nel campo nomadi: denunciata
Il Mattino
Il blitz dei militari dell'Arma è stato eseguito durante un servizio di controllo effettuato nel campo nomadi della zona industriale di Giugliano. Ad agire i carabinieri della Stazione di Giugliano diretti dal maresciallo Alfonso Vecchione e coordinati

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Barletta: scoperto capannone con clandestini cinesi

Barletta: Lavoratori cinesi irregolari: «l’avevamo detto»
Barletta – «Quanto da noi denunciato era vero. I cinesi a Barletta ci sono, non abbassiamo la guardia«. E’ questo il commento delle forze politiche del centrodestra di Barletta in Consiglio Comunale (Forza Italia, Adesso Puoi, Nuova Generazione, Alfarano per Barletta) all’operazione condotta dalla locale Compagnia dei Carabinieri su disposizione della Procura di Trani. L’operazione in questione ha permesso di accertare la presenza di ben 15 cinesi irregolari all’interno di un opificio clandestino in via dell’Unione Europea nella zona industriale di via Trani. Tra i 15 è stato rintracciato ed arrestato un cinese con una condanna pendente per via di una rapina compiuta a Bologna nel 2010.

«All’indomani dei tragici fatti di Prato – ricordano dal centrodestra – avevamo denunciato la corposa presenza di aziende gestite da cinesi in città, riportando il caso all’attenzione delle massime autorità nazionali e locali, scrivendo anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta. In quella circostanza, su segnalazione di numerosi cittadini e imprenditori, rimarcavamo la presenza di diversi laboratori-dormitori nella zona. Ebbene, oggi, non possiamo far altro che apprezzare e plaudire ai controlli e alle verifiche effettuate dalla Procura e dai Carabinieri. La nostra battaglia non finisce qui! Bisogna adesso continuare a lavorare sempre a tutela della legalità, del rispetto delle regole, dell’equità di diritti e doveri. Il tutto al fine di scongiurare fenomeni come Prato, evitando l’incrementarsi di quella concorrenza sleale Italia-Cina che nella maggior parte dei casi ha ucciso e continua a uccidere la piccola e media imprenditoria manifatturiera del nostro territorio ma non solo».

«La nostra battaglia, difatti, vuole anche tutelare la dignità di tutti quegli uomini e lavoratori cinesi che, una volta per tutte, devono comprendere quanto sia importante adeguarsi al nostro sistema di Paese. Per questi motivi rilanciamo la proposta di una ulteriore verifica dei cittadini cinesi regolarmente residenti e operanti a Barletta, chiedendo alla Procura e alle forze dell’ordine di restare vigili sul caso e di non abbassare la guardia».
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In auto con taniche di gasolio e oggetti rubati, arrestati due romeni a … – IlPiacenza

In auto con taniche di gasolio e oggetti rubati, arrestati due romeni a
IlPiacenza
Due romeni senza fissa dimora sono stati arrestati dai carabinieri del Radiomobile per ricettazione. I due uomini, di 36 e 39 anni, sono stati notati dai militari mentre erano a bordo di un'auto nella zona industriale di Rottofreno, in via Calabria

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Spaccano finestrino e la trascinano fuori dall’auto: pestata a sangue

LUZZARA – Aggredita con una violenza incredibile, in pieno giorno, all’interno della zona industriale Bacchiellino.
E’ ancora sotto shock la quarantacinquenne – figlia di un noto industriale di Guastalla – che ha rischiato davvero grosso mercoledì mattina, perché nei pressi del laghetto artificiale che si trova al termine di via Pellico si è trovata all’improvviso in balìa di due uomini. Una scena da Arancia Meccanica, ma stavolta purtroppo non è un film, bensì la feroce aggressività che si scatena sulla tua pelle.
I due malviventi non vanno infatti per il sottile e per intimorire la donna non esitano ad alzare le mani.
Ma lei è coraggiosa, non si dà per vinta, cerca prima di reagire e poi riesce a sfuggire a quei due energumeni, riuscendo a chiudersi dentro al fuoristrada con cui è giunta fin lì come tante altre volte, per portare del cibo agli animali che popolano quel laghetto.

 “Bisogna valorizzare la figura del migrante, portatore di sapere e conoscenza”

“Bisogna valorizzare la figura del migrante, portatore di sapere e conoscenza”

Tuttavia l’essersi “blindata” nella macchina non basta però a far desistere dai loro intenti i due aggressori che arrivano a spaccare un finestrino del suv per poi aprire l’auto e tirare fuori letteralmente di peso la loro “preda” sempre più terrorizzata. E sono ancora botte. Una violenza cieca che si placa solo poco dopo, quando i due arraffano alcune cose nel fuoristrada, fra cui la borsa della loro vittima, per poi fuggire, probabilmente disturbati da qualcosa o da qualcuno.
Con la paura stampata negli occhi, la figlia dell’imprenditore chiede aiuto e per le botte ricevute dovrà essere medicata al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla.
Del caso – di una gravità inaudita se solo pensiamo che è accaduto in pieno giorno – si stanno occupando i carabinieri di Luzzara.
Da quanto “filtra” dalle indagini, gli aggressori sarebbero dell’Est europeo, inoltre vista la dinamica dell’accaduto è possibile che la donna sia stata seguita, anche perché lei ha l’abitudine di recarsi in quel posto spinta dall’amore per gli animali.
Ma anche quel laghetto – attorniato da alberi e vegetazione – è diventato una zona a rischio

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2013/09/20/news/aggredita-la-figlia-di-un-noto-industriale-1.7773144

Non tutte le donne hanno la Bmw blindata della Boldrini.

Coppia di zingari taglieggiava aziende trevigiane

La polizia di Treviso sta dando la caccia a una coppia di rom, uomo e donna, dell’appartente età di cinquant’ anni, che in queste ultime tre settimane hanno preso di mira delle aziende tra la Feltrina e la zona industriale di Treviso Nord minacciando i titolari.

I due si sono presentati ogni volta come rappresentanti di una sedicente azienda spagnola specializzata nella produzione di lame per tagliare leghe e metalli. Le ultime aziende visitate, in ordine di tempo, sono state una società che produce casette per le api in cartone, sulla Feltrina, e un’azienda di riciclo metalli. In entrambi i casi la coppia ha messo in atto lo stesso copione. «Si presentano come venditori» spiegano dalla questura di Treviso, «propongono l’acquisto di alcuni loro prodotti e quando incassano una risposta negativa, come accaduto in tutti e quattro i casi, reagiscono nel peggiore dei modi».

Cosa è successo? Ad uno dei titolari con cui si sono approcciati con insistenza, una volta ricevuto un no secco, hanno iniziato a chiedere se fosse stati vittima di furti, razzie o danneggiamenti lasciando chiaramente intendere che se non avesse assecondato le loro richieste avrebbe rischiato grosso. Con un altro, invece, non hanno usato giroi di parole. «Hanno esordito dicendo chiaramente che doveva comprare i loro prodotti, che doveva dar loro dei soldi, e che se non l’avesse fatto» raccontano gli investigatori, «avrebbero mandato qualcuno di loro conoscenza per appiccare il fuoco o danneggiare l’azienda. In alcuni casi hanno detto chiaramente di avere le conoscenze giuste per far derubare i piccolo stabilimenti».

Gli imprenditori, fortunatamente, non si sono fatti vincere dalla paura e sono corsi a denunciare l’accaduto alla polizia facendo scattare le ricerche. Nel corso delle ultime ore la polizia sta effettuando dei sopralluoghi nei campi rom della zona alla caccia delle due persone chiaramente descritte dagli imprenditori, ma nel frattempo hanno fatto scattare l’allerta.

«Abbiamo scritto alle associazioni di categoria, agli industriali e agli artigiani avvertendo di prestare massima attenzione» spiega il portavoce della Questura, «soprattutto per fare in modo che qualora i due rom si ripresentino, ci sia qualcuno che possa chiamarci subito permettendoci di intervenire e fermarli». Nelle zone industriali e artigianali di Treviso l’allarme è già scattato. La polizia batte a tappeto il territorio, la rete, è stata lanciata.

 

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/06/15/news/non-compri-da-noi-allora-verrai-punito-1.7262691

Carovana di rom, arriva la polizia – Il Resto del Carlino


Il Resto del Carlino

Carovana di rom, arriva la polizia
Il Resto del Carlino
Nomadi a Civitanova: Rom nella zona industriale (Foto Vives). Civitanova Marche (Macerata), 15 giugno 2013 – La carovana di Rom è ancora lì, in via Valletta, dove occupano con i loro camper e auto di grossa cilindrata l'intera area di parcheggio.

Mirano, tensione per lo sgombero di una carovana di nomadi – Nuova Venezia

Mirano, tensione per lo sgombero di una carovana di nomadi
Nuova Venezia
Momenti di tensione ieri in via Edison, nella zona industriale di Ballò, dove da sabato stazionava una carovana di ben 17 tra roulotte e camper appartenenti a una colonia di nomadi, di nazionalità italiana e spagnola. Nel primo pomeriggio sono
MIRANO: SGOMBERATA UNA CAROVANA DI NOMADI DALLE La Voce di Venezia

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Gli imprenditori attaccano «Basta carovane nomadi» – Nuova Venezia

Gli imprenditori attaccano «Basta carovane nomadi»
Nuova Venezia
I titolari delle maggori aziende nella zona industriale di Musile, di fianco alla statale 14 Triestina, chiedono che il Comune intervenga e crei degli sbarramenti e ostacoli per fare in modo che i nomadi non riescano più a insediarsi in quello che pare

Campo nomadi nella zona industriale Blitz vigili, ma lo sgombero slitta – Il Resto del Carlino


Il Resto del Carlino

Campo nomadi nella zona industriale Blitz vigili, ma lo sgombero slitta
Il Resto del Carlino
Nessuna tensione, clima da trattativa per ottenere il trasloco entro oggi — ma è tutto da vedere — e nel frattempo i nomadi si sono spostati solo cento metri più in là, in un parcheggio interno, sempre lungo la stessa strada. La municipale è
Sgomberato un campo romCronache Maceratesi

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A Roverbella installate le barriere anti rom e sinti – Gazzetta di Mantova


Gazzetta di Mantova

A Roverbella installate le barriere anti rom e sinti
Gazzetta di Mantova
Il sindaco di Roverbella ha fatto installare nella zona industriale Paese le barriere antinomadi. Nei giorni scorsi le carovane di rom e sinti avevano trasformato l'area in una discarica a cielo aperto. Amadori ha anche spiegato al capo di Sucar Drom

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