Tag: vetro

Treni sicuri: passeggero preso a bottigliate da marocchino perché non dà 1 euro

Bergamo 2 gennaio 2014 – Non c’è pace per i passeggeri dei treni regionali Bergamo-Milano. Non bastano le condizioni pessime delle carrozze, ora ci si mettono anche i rapinatori. Ne sa qualcosa un giovane dentista di Azzano San Paolo, R. C., 25 anni, aggredito a bottigliate in testa da un marocchino ubriaco, che l’ha rapinato del portafoglio. Il fatto è successo lunedì sera 30 dicembre sul treno partito poco dopo le 21 da Bergamo alla volta della stazione di Milano Centrale. «Ero seduto ad ascoltare la musica con gli auricolari – racconta l’odontoiatra – diretto a Milano. A un certo punto, quando il treno era fermo alla stazione di Pioltello, sento battere un colpo molto forte al finestrino: era stato un giovane, probabilmente marocchino, che da fuori aveva colpito il vetro con una bottiglia. Sarà il solito ubriaco, mi sono detto, e ho fatto finta di nulla. Poi però è salito sul vagone dove mi trovavo». Lo sconosciuto si è fatto presto ancor più minaccioso: «Dammi un euro», diceva, in stato di visibile alterazione. «Dato che non assecondavo le sue richieste di denaro – prosegue l’odontoiatra – a un certo punto lo sconosciuto si è impossessato della mia valigia e stava per scendere dal treno, quando l’ho bloccato. Gli ho detto: “Va bene, ti do i soldi, ma lascia la mia valigia” . Ho preso il portafoglio dalla tasca, ma per tutta risposta lui mi ha preso a bottigliate, prima sul braccio, poi sulla testa, scappando infine con il mio portafoglio».

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/dentista-preso-a-bottigliate-e-rapinato-sul-treno-per-milano_1039513_11/

 

Palermo: immigrato entra in auto e gli strappa computer dalle mani

Palermo 29 dicembre 2013 – Arrestato un trentenne marocchino con l’accusa di tentata rapina ai danni del proprietario di un’agenzia di viaggi, nei pressi di piazza Giulio Cesare. E’ successo tutto ieri poco prima di pranzo. Il marocchino ha notato un uomo fermo all’interno della sua auto, impegnato a consultare dei documenti di lavoro. Dopo averlo scrutato, e aver notato che stava utilizzando un notebook, sfruttando il fatto che non si fosse accorto della sua presenza, non ha esitato ad aprire lo sportello ed a strappargli il pc dalle mani. La vittima, tuttavia, si è immediatamente lanciata, senza pensare, verso il malvivente, recuperando il computer per poi rifugiarsi all’interno dell’autovettura, ricevendo per reazione  un pugno alla spalla.

L’extracomunitario, non si è arreso, e irritato ha incominciato ad inferire dei colpi sul vetro dell’auto del titolare dell’agenzia, che  a quel punto, comprendendo le intenzioni dell’uomo e resosi conto di non poter scendere dall’auto per recarsi a lavoro ha deciso di allontanarsi temporaneamente. Dopo un quarto d’ora, effettuato  un giro con la sua auto, l’agente di viaggi, certo che l’extracomunitario avesse ormai desistito, è ritornato sul luogo di lavoro, ha parcheggiato la sua autovettura ed è entrato nella sua agenzia. Ma l’incubo per l’uomo non ha avuto fine. Il marocchino, imperterrito,  si è presentato all’interno dell’esercizio commerciale, e dopo averlo apostrofato con veemenza, ha iniziato ad aggredirlo anche fisicamente. Dopo ha fatto irruzione nell’agenzia danneggiando il locale. Poi l’intervento dei poliziotti, allertati da una segnalazione. Gli agenti hanno immediatamente  bloccato l’extracomunitario, ancora  in stato di agitazione, e lo hanno tratto  in arresto.

http://www.palermotoday.it/cronaca/piazza-giulio-cesare-furto-arresto.html

 

Sfondano vetro di auto in sosta, arrestati tre romeni – Rsvn.it


Rsvn.it

Sfondano vetro di auto in sosta, arrestati tre romeni
Rsvn.it
Albenga. Hanno sfondato il vetro di una Mercedes in sosta in via Isonzo ad Albenga, intorno alle 4 di questa mattina e si sono impossessati di alcuni oggetti contenuti all'interno dell'abitacolo. Poco dopo però sono stati bloccati da una pattuglia dei
Albenga, sfondano con un sasso il vetro di una Mercedes: arrestati Savona news
Furti ai danni di negozi e auto parcheggiate, nuovo episodio ad Il Vostro Giornale

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Arezzo: ragazzo aggredito, pestato e rapinato da gang di 5 romeni

Arezzo, 3 settembre 2013 – Gli agenti della squadra mobile lo hanno tovato contuso e in lacrime.

Aggredito da una banda di romeni era stato rapinato di una borsa contenente denaro e documenti. L’uomo è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dove è stato giudicato guaribile in sette giorni di prongosi.

A margine dell’episodio, e per a reazione del rapinato, si è scatenata anche una rissa, ennesimo episodio che accade in questa area degradata che di notte diventa terra di nessuno. Sul posto la volante della polizia, la squdra mobile e i carabinieri, al loro arrivo i romeni, sembra 5, erano già scappati e adesso si indaga per identificarli.

Erano circa le 21.30, quando sarebbe iniziata la rissa, sembra dall’angolo dietro l’edicola. Testimoni parlano di urla e poi spari, presumibilmente di una scacciacani. Poi sono volate bottiglie di vetro, fino all’arrivo di un’auto dalla quale sarebbero scesi due uomini con una mazza.

La rissa sarebbe proseguita al parcheggio dell’Eden, dove l’uomo sarebbe stato picchiato e abbandonato lì. Intanto nel quartiere si stava tenendo una riunione, da lì è partita la chiamata al 118 e alle forze dell’ordine.  Il ragazzo picchiato è stato così soccorso da un’ambulanza di Castiglion Fiorentino.

Polizia e carabinieri sono sulle tracce di 5 romeni.

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Da quando un’aggressione di una banda di 5 persone contro una è una ‘rissa’? Sono i misteri del politicamente corretto.

Hobbies: Tunisino lancia bottiglie di vetro contro passanti

I militari della Stazione di Perugia-Fortebraccio, hanno tratto in arresto un cittadino tunisino, A.A.S. di anni 25, per resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti. Nella tarda serata di ieri, in Piazza IV Novembre, l’arrestato è stato sorpreso a lanciare bottiglie di vetro contro i passanti ed in particolare contro dei clienti di un bar della Piazza. L’uomo, datosi alla fuga, è stato intercettato dal personale operante in Piazza Danti e dopo un breve inseguimento per le vie attigue, bloccato in via Fortunata, dopo aver opposto resistenza tentando di colpire i militari con il vetro della bottiglia rotta che brandiva in mano.
L’arrestato, al termine delle formalità di tiro, è stata trattenuto all’interno delle camere di sicurezza di questa caserma in attesa della celebrazione del rito direttissimo disposto dall’autorità giudiziaria.

http://tuttoggi.info/articolo/57543/

Roma: rubava auto di lusso, arrestato moldavo – RSnews

Roma: rubava auto di lusso, arrestato moldavo
RSnews
E' stato arrestato dalla Polstrada un ladro moldavo specializzato nella codifica di nuove chiavi per rubare Suv di lusso. A scriverlo in una nota la Polizia di Stato che chiarisce come, il ladro "ha utilizzato una tecnica consolidata: rottura del vetro

Padova: commerciante italiano preso a sprangate nel centro ingrosso cinese

PADOVA. È ancora un aggressione violenta a scatenare il putiferio sul centro ingrosso cinese di Corso Stati Uniti. Ieri attorno all’ora di pranzo un ambulante trentino di 67 anni, Bruno Stablum, se l’è vista brutta dopo l’inaspettato e cruento agguato che gli ha teso un commerciante cinese. L’episodio è avvenuto dietro l’ex padiglione della Mercedes, e ad aggredire l’uomo dovrebbe essere stato un dipendente del Centro Ingrosso Cina, anche se le indagini sono ancora in corso dopo che Stablum ha fatto denuncia alla polizia.

Succede tutto verso le 13.30. Stablum, che da quarant’anni gira i mercati del Trentino Alto Adige con il suo banchetto di vestiti, ha raggiunto l’ingrosso di Corso Stati Uniti senza l’idea di comprare qualcosa di preciso, ma soltanto per dare un’occhiata ad eventuali nuovi arrivi. Tra le vie dell’ingrosso incrocia un vecchio amico, Antonio Meneghetti, titolare di una catena di negozi di abbigliamento nel trentino e arrivato per rifornirsi dai cinesi. Meneghetti, dopo gli acquisti, invita a pranzo il collega, che sale sul suo furgone lasciato nel parcheggio dell’ingrosso. È qui che, mentre sta per partire, Stablum viene avvicinato da un cinese con un tubo di dalmine in mano. «Io ti uccido, devi pagarmi», inizia ad urlare il cinese che scaglia ripetutamente il palo contro il parabrezza del furgone. In pochi secondi manda in frantumi il vetro, danneggiando anche parte della carrozzeria. Stablum, riesce a mettere in moto il furgone e partire, nonostante una scheggia di vetro finita sul volante gli provochi una ferita alla mano. In suo soccorso arriva, però, l’amico. «Ho guardato lo specchietto retrovisore e ho assistito alla scena», spiega Meneghetti. «Così, visto che nel mio furgone trasportavo anche due rottweiler che avevo lasciato a mio fratello a Campo San Martino ed ero andato a riprenderli, ho deciso di liberare i cani». Il cinese, quindi, si allontana e i due furgoni riescono a lasciare il centro ingrosso. Ma perché quest’aggressione? «Il cinese dice che avevo un debito con lui, ma è una storia di due anni fa», spiega sotto choc Stablum. «Io quei soldi mi ricordo di averli pagati, erano poco più di mille euro». Molto scosso anche Meneghetti, che ha accompagnato l’amico a far denuncia in questura. Dopo essere usciti dalla questura Stablum ha accusato un mancamento ed è stato soccorso dall’amico. «Non è possibile subire un’aggressione del genere, anche se il debito fosse reale», conclude Meneghetti. «Io non ce l’ho con tutti i cinesi, ma questi episodi incresciosi si stanno ripetendo con troppa frequenza. Bisogna fare qualcosa, altrimenti la prossima volta ci scappa il morto».

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/06/08/news/commerciante-ambulante-preso-a-sprangate-al-centro-cinese-1.7219980

Tunisino aggredisce anziano e agenti

Prima l’aggressione ad anziano, poi agli agenti di polizia, e ancora il finestrino della Volante sfondato con un calcio e infine l’arresto per lesioni finalizzate alla resistenza, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

Una nottata di follia per M.L., cittadino tunisino di 38 anni già conosciuto alle forze dell’ordine. Tutto è cominciato in via Cesare Battisti, all’altezza del chiosco, dove era scoppiato un acceso diverbio tra l’uomo e un anziano residente, probabilmente esasperato dagli schiamazzi provenienti dalla strada. La discussione è presto degenerata, le voci si sono alzate e insieme a loro la tensione. Preoccupati, alcuni vicini di casa hanno deciso di chiamare il 113 e poco dopo sul posto si è portata una Volante di polizia. Alla vista degli agenti, il 38enne ha cercato di scappare ma è stato bloccato. In quel momento l’anziano, provato dal violento scontro verbale, ha accusato un malore e si è accasciato. Il tunisino ha pensato bene di approfittare del successivo trambusto, e mentre arrivava l’ambulanza ha cercato di allontanarsi di nuovo spintonando a terra una poliziotta e prendendo a calci e pugni gli altri tre agenti. Bilancio: dieci giorni di prognosi per la poliziotta che nella caduta ha battuto la testa e cinque per i suoi colleghi. Non contento, una volta agguantato (e arrestato) l’uomo continuava a offendere e minacciare gli operatori. Nemmeno a bordo della Volante si è calmato. Anzi: durante il tragitto verso la questura riusciva a mandare in frantumi il vetro della portiera posteriore dell’auto di servizio colpendola con un calcio.

Portato negli uffici di corso Ercole I d’Este, l’uomo veniva tratto in arresto per i reati di lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e ingiurie e minacce a pubblico ufficiale. Ora si trova rinchiuso nel carcere ferrarese dell’Arginone, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’anziano colpito da malore è stato sottoposto ai necessari accertamenti che a quanto sembra, per fortuna, non avrebbero riscontrato niente di preoccupante.

Catturati i “predoni dei cimiteri”: sono Zingari

Giù le mani

BOLOGNA – Tre giovanissimi, di cui due nati a Cattolica ed uno a Lugo, sono stati arrestati perché ritenuti autori di furti nei cimiteri emiliani. A condurre l’operazione i carabinieri della Compagnia di Molinella. I tre erano domiciliati in un campo nomadi: il lughese ha 18 anni, il riminese 27. Il terzo in manette è un diciottenne nato a Bologna.

Sono stati fermati a bordo di una Lancia Y in prossimità di San Martino, in provincia di Ferrara, dopo che la pattuglia dell’Arma di Molinella li aveva seguiti per diversi chilometri da San Martino in Argine (Bologna), dove erano stati avvistati con fare sospetto nei pressi del parcheggio del cimitero comunale, durante una cerimonia funebre. Durante la perquisizione veicolare sono stati rinvenuti diversi arnesi da scasso e una macchina fotografica digitale che si ritiene rubata.

Dalle indagini svolte è emerso che i tre avevano “visitato” un altro parcheggio cimiteriale, quello di Santa Maria Codifiume, sempre in provincia di Ferrara, dove avevano sfondato il vetro anteriore di una BMW X1 parcheggiata e si erano impossessati degli oggetti contenuti al suo interno. Nella circostanza criminosa, uno dei tre, il bolognese, durante lo sfondamento del vetro è rimasto ferito alla mano destra, procurandosi tagli e lesioni varie che lo stesso, nonostante l’invito dei carabinieri a recarsi in ospedale, ha rifiutato di farsi medicare.

La refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario. Una decina di giorni fa, lo stesso giovane era stato denunciato dai carabinieri di Baricella, in provincia di Bologna, che, al termine di un’attività d’indagine cominciata lo scorso novembre, lo avevano ritenuto responsabile di un altro furto aggravato in concorso ai danni di una Toyota Yaris parcheggiata nel cimitero di San Gabriele. Nell’occasione, il malvivente, assieme a un altro complice rimasto ignoto, era riuscito a impossessarsi della borsa di una vedova che era andata a fare visita al marito defunto e, credendo di trovarsi in un luogo “tranquillo”, aveva lasciato tutti gli effetti personali, compreso i soldi (un centinaio di euro) all’interno del veicolo.

http://www.romagnanoi.it/news/Cronaca/741138/Arrestati-i-predoni-dei-cimiteri.html

Parroco xenofilo scopre la realtà: lo Zingaro che manteneva deruba i soldi per le adozioni

Quelli che "gli Zingari non sono delinquenti"

SARZANA – Si è trasformato in “detective” ma il ladro l’ha scoperto. Una delusione atroce per Don Renzo Cortese, l’uomo che anche una settimana fa gli aveva portato via 4mila euro,destinati alle adozioni in El Salvador e mille euro di offerte attraverso le le “candele”, era proprio quello che aveva aiutato di più. Da anni tutte le mattine andava in chiesa e molto spesso chiedeva un aiuto economico. Per smascherarlo il sacerdote aveva piazzato all’insaputa di tutti, un paio di giorni fa, un sistema di videosorveglianza nella canonica e ieri mattina l’uomo è stato immortalato da una telecamera mentre alle 7 entrava all’interno della canonica della chiesa di san Francesco. E’ passato dalla porta marrone sulla piazza, usando probabilmente le chiavi che aveva rubato qualche giorno prima. Una volta all’interno della canonica ha rotto il vetro della porta d’ufficio ed è entrato. Ha aperto tutti i cassetti portando via qualcosa, non soldi, “non c’erano più” dice Don Renzo. Il nastro delle telecamere che inquadra distintamente l’uomo e registra minuto per minuto i suoi movimenti dentro le stanze della canonica è stato consegnato ieri mattina dal parroco ai carabinieri della stazione di Sarzana, ai quali ha presentato denuncia.

“Dire che sono amareggiato è poco – afferma Don Cortese che ieri mattina era nel suo studio – Ho trovato il colpevole di quanto mi è accaduto in quest’ultimo periodo. E’ proprio la persona alla quale mi sono dedicato di più. Non posso dire che sia lui ad avere messo a segno la decina di furti dei quali sono stato vittima in quest’ultimi anni, il sospetto che ci sia il suo zampino però c’è. Addirittura qualche giorno fa dopo che avevo subito il furto delle chiavi è venuto da me e l’ha riconsegnate. Ha detto che le aveva preso ad un nomade e mi chiesto una ricompensa che gli ho dato”. “Ora prego Dio – prosegue Don Renzo – che mi dia la forza di continuare, ho l’intenzione infatti di mollare tutto. Lasciare la parrocchia. Ritirarmi“. E’ stanco e deluso Don Cortese, 81 anni vissuti a difesa degli “ultimi”, a chi ha bisogno, con uno sguardo sempre rivolto verso il terzo mondo. Ha raccimolato oltre un milione di euro di offerte in dieci anni da destinare alle adozioni per 400 ragazzi in Etiopia e 200 in El Salvador. A ciascuno di quei 400 bimbi in Etiopia è riuscito a far avere 25 euro al mese. Poi l’assistenza ai poveri della città. Ha sempre aperto a chi bussava alla sua porta, cercando in ogni modo di aiutare tutti. “Ho avuto anche tante gratificazioni da loro – dice con un sorriso Don Renzo – che mi hanno riempito il cuore. Io, figlio di un trovatello, che ha conosciuto la miseria e la fame so cos’è la sofferenza”. E per alleviarla Don Renzo ha dedicato a loro buona parte del suo sacerdozio. Ora si sente tradito, e il sentimento che prova è di lasciare. Ma i suoi mille fedeli presenti domenicalmente alle Sante Messe, gli chiederanno di restare. Di non abbandonarli. Qualcuno forse lo supplicherà. Anche loro, pur appartenendo ad un altro ceto sociale, hanno bisogno di lui. Delle sue parole e dell’affetto che riesce a trasmettere.

http://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/2013/01/25/835173-parroco-scopre-ladro-grazie-alle-telecamere.shtml