Tag: trieste

Trieste, picchia e violenta una prostituta: camionista turco in carcere – Il Piccolo


Il Piccolo

Trieste, picchia e violenta una prostituta: camionista turco in carcere
Il Piccolo
Trieste, picchia e violenta una prostituta: camionista turco in carcere. È successo in riva Traiana. L'uomo ha agito dopo aver bloccato la portiera del veicolo, infine l'ha buttata giù dalla cabina. Soccorsa da altri due conducenti che hanno chiamato i

Arrestato rapinatore di lucciole – Mattino Padova

Arrestato rapinatore di lucciole
Mattino Padova
Gli investigatori della questura erano sulle sue tracce dal 22 febbraio scorso, da quando aveva aggredito una donna moldava in via Trieste. L’ha assalita alle spalle, le ha tappato la bocca e si è fatto consegnare le chiavi della sua Opel Corsa, a  

Trieste: romeni predavano cadaveri, via protesi dentarie

Trieste, rubavano protesi dentarie e oro al cimitero, arrestati tre romeni
Quotidiano.net
Trieste, 31 gennaio 2014 – Rubavano protesi dentarie e oggetti in oro nel cimitero di Sant’Anna a Trieste. I ladri sono tre cittadini romeni: uno è stato arrestato, mentre gli altri due sono stati denunciati per furto aggravato in concorso. L
Rubavano oro a salme: scopertiTGCOM
Trieste – Furto di protesi dentarie d’oro al cimiteroOggiNotizie
TRIESTE: POLIZIA ARRESTA ROMENO PER FURTOAgenParl – Agenzia Parlamentare
Roma Daily News –La Prima Pagina
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Trieste: ennesimo rapimento, egiziano in fuga con due bambini

La vicenda è quella di due bambini “rapiti” dal padre egiziano e trattenuti in quel Paese dilaniato da una drammatica situazione politica. Vivono ad Alessadria, nella casa dei nonni. Perché il padre, nel frattempo, è andato a lavorare in Germania.
Un piccolo è nato nel 2005, l’altro nel 2012. La madre, una donna triestina di 38 anni (di cui non citiamo il nome per evitare che i bambini vengano identificati) ha sporto querela alla procura della Repubblica affidandosi all’avvocato Giovanna Augusta De Manzano. Contestualmente ha definito le pratiche per la separazione. Ma – considerata la situazione in Egitto – se non ci sarà un intervento ufficiale della diplomazia italiana, difficilmente potrà rivedere i figli. È questo il suo giustificato timore. Tant’è che l’avvocato nell’istanza di separazione ha chiesto che il presidente del Tribunale «ordini al console italiano di Alessandria d’Egitto, per il tramite del ministero degli Esteri, di inviare una relazione in qualità di giudice tutelare riguardo la condizione familiare e ambientale dei minori adoperandosi per il loro reimpatrio».
Tutto è iniziato nel mese di agosto del 2006, quando la donna triestina si è sposata con un cittadino egiziano che aveva conosciuto proprio a Trieste. Un colpo di fulmine. Era stata affascinata dal modo di fare di quel giovane nordafricano. Ma presto sono emerse le profonde differenze culturali e religiose diventate con il tempo causa di incomprensioni e difficoltà nel mantenere salda l’unità del nucleo familiare. Difficoltà che ovviamente sono esplose quando il padre ha deciso di trasferirsi o trattenersi in Egitto con i propri figli.
Scrive la donna nella querela: «I figli sono stati trasferiti dal padre ad Alessandria d’Egitto e ora vivono con la famiglia paterna. Questo è avvenuto con l’inganno. Mi era stato infatti prospettato inizialmente un soggiorno temporaneo dei bambini a casa dei nonni egiziani. Il più grande è stato portato in Egitto già nel 2006 mentre il più piccolo è stato poi portato in quel Paese con la scusa di andare a trovare il fratello e di rientrare in Italia tutti insieme: fatto sta che nel settembre dello scorso anno, quando sono andata ad Alessandria (e ancora allattavo il piccolo), la famiglia di mio marito mi ha invitato ad andarmene in maniera decisa e perentoria. Mi hanno accompagnato all’aeroporto e fatto imbarcare su un volo, senza discussioni». Continua: «All’inizio mio marito era gentile, disponibile e seduttivo. Poi, dopo che mi ha convinto ad andare in Egitto con i bambini, è diventato violento e prepotente. Spesso mi ha picchiata. E da quando i bambini sono in Egitto non provvede al mio mantenimento, tant’è che sono assistita dal Comune».
Ma si prospetta una strada tutta in salita. Perché l’Egitto non fa parte della Convenzione dell’Aja del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori: non vi è dunque alcuno strumento di diritto internazionale che possa essere utilizzato per la restituzione del minore, oppure il ripristino del diritto di visita. Italia e Egitto, tra l’altro, non hanno alcun trattato bilaterale in materia. Quindi al momento, l’unico strumento a disposizione per far rientrare i minori sottratti e condotti e trattenuti in Egitto contro il volere dell’altro genitore, è il diritto vigente in quel Paese. E ora con la guerra civile la situazione è drammaticamente peggiorata.
Non solo: in ogni caso, il Tribunale egiziano non riconoscerà, né darà mai esecuzione, a una sentenza straniera che sia in contrasto con i principi della legge islamica, la s’haria.

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/09/16/news/rapiti-dal-padre-egiziano-la-madre-ridatemi-i-bimbi-1.7749862

Sono le coppie miste care ai nostri governanti.

Aggredirono donna e poliziotti, arrestati a Milano e Trieste – MilanoToday


MilanoToday

Aggredirono donna e poliziotti, arrestati a Milano e Trieste
MilanoToday
E ora sono entrambi agli arresti: sono due giovani rom, F.D.T. di 19 anni e D.L. di 22. Risultano vivere in via Malaga, in zona Ponte delle Milizie, in un insediamento recente. Proprio la zona in cui, tra l'altro, è molto sentito il problema delle

Trieste: immigrato romeno rapina un chiosco

Trieste 19 agosto 2013 – Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri di Barcola, insieme a un equipaggio del Nucleo radiomobile di via dell’Istria, hanno arrestato in flagranza del reatorapina impropria, un cittadino romeno 39 enne, P.A.S.. L’uomo, senza fissa dimora e già conosciuto alle forze dell’ordine, poco prima, ubriaco, aveva minacciato di morte due esercenti dei chioschi della “Barcolissima”, lungo la pineta di Barcola. Grazie all’ausilio di un oggetto acuminato, prelevato poco prima da un bancone di un chiosco, P.A.S. aveva sottratto alcune portate di cibo, del valore di circa 30 euro, che al momento dell’arresto stava ancora consumando.

http://www.triesteprima.it/trieste/44-cronaca/8236-ubriaco-rapina-un-chiosco-della-qbarcolissimaq-prelevando-alcune-portate-di-cibo.html

Clandestini e un latitante fermati al confine – Il Friuli

Clandestini e un latitante fermati al confine
Il Friuli
Un latitante romeno di 29 anni e' stato arrestato, al confine sloveno dalla Polizia di frontiera di Trieste, mentre tentava di lasciare l'Italia a bordo di un autobus diretto in Romania. Il giovane era ricercato dal 2011 per furto aggravato a seguito

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Albanese inveisce contro passanti e aggredisce agenti

È stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale il 25enne di origine albanese che ieri sera ha dato in escandescenze in una sala giochi di Marino. Una pattuglia della Polizia, in servizio in zona intorno la mezzanotte, passando in Corso Trieste ha notato l’uomo all’ingresso della sala giochi che inveiva contro qualcuno all’interno. Alla richiesta di fornire le generalità, il 25enne, visibilmente in stato di ebbrezza, si è opposto e ha aggredito uno degli agenti. È stato quindi arrestato e sottoposto all’alcool test risultando positivo con un tasso alcolemico di 2,57 g/l.

 

http://www.castellinews.it/index.asp?id=27904&act=v&20130513

Stordita con taser e rapinata da baby-gang di “nuovi italianI”

TRIESTE – Rapina in una tabaccheria, in viale d’Annunzio. La titolare è stata aggredita con uno storditore elettrico da una baby-gang di stranieri che l’ha paralizzata per alcuni istanti. Per il colpo di 50€ sono stati fermati alcuni minorenni.
La donna subito dopo la rapina è stata ricoverata in ospedale, a Cattinara, dove inizialmente è stata giudicata guaribile in 15 giorni; la prognosi, però, potrebbe aumentare a causa della gravità delle ferite.

http://voxnews.info/2013/04/08/tabaccaia-stordita-con-taser-e-rapinata/

Trieste: anziana ammazzata, è caccia a coppia di Zingari

TRIESTE – Una coppia di nomadi, vestiti in modo distinto e con fare affabile, piu’ volte si erano presentati alle porte degli anziani del rione triestino di Longera, vicino lla villetta in cui l’anziana Bruna Cermelli e’ stata uccisa mercoledi’ scorso. E’ una delle possibili piste d’indagine segnalate agli investigatori dai vicini di casa della vittima. I due chiedevano ai proprietari delle abitazioni isolate la loro eta’, e spesso tentavano di farsi invitare in casa con un pretesto.

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Uccisa-Trieste-vicini-coppia-nomadi/16-03-2013/1-A_005424266.shtml