Tag: tasca

Perugia, spacciava eroina in discoteca: arrestato 29enne tunisino – Umbria 24 News


La Goccia

Perugia, spacciava eroina in discoteca: arrestato 29enne tunisino
Umbria 24 News
In discoteca con l'eroina in tasca. Un 29enne tunisino è stato arrestato dalla squadra volante della questura di Perugia per detenzione ai fini di spaccio e resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L'intervento I poliziotti sono intervenuti alle 6
Perugia: arrestato un tunisino per spaccio di drogaLa Goccia

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Banconote false per 6 mila euro: arrestato marocchino – Nuova Venezia


VeneziaToday

Banconote false per 6 mila euro: arrestato marocchino
Nuova Venezia
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno bloccato un cittadino marocchino, E.A.S., 26 anni, residente nel Miranese, che a seguito di controllo e perquisizione personale è stato trovato in possesso di un centinaio di banconote falsificate
Manette alla stazione, in tasca ha banconote false per seimila euroVeneziaToday

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Si presenta dai Carabinieri, poi si innervosisce: aveva 600 euro falsi – RavennaToday


ANSA.it

Si presenta dai Carabinieri, poi si innervosisce: aveva 600 euro falsi
RavennaToday
E' stato trovato in possesso di 12 banconote contraffatte da 50 euro. La sua chiara intenzione era quella di usarle nei negozi per poi incassare soldi veri. Un moldavo di 39 anni, senza fissa dimora, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo
Arrestato a Faenza moldavo di 39 anni con 600 euro falsi pronti per Faenzanotizie.it
Va dai Cc con 600 euro falsi, arrestatoANSA.it
Va dai Carabinieri per informazioni, ma in tasca ha banconote falseRavenna24ore

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“Sono immigrato, non devi rivolgermi la parola”: e accoltella passante a spalla e addome

Un trentenne di Canonica d’Adda è stato accoltellato nella notte a Castel Cerreto. È successo all’una e trenta all’esterno del Bar Mauro, in via Piazzoni Contessa. A.B.48 anni, marocchino senza fissa dimostra, ubriaco si è avvicinato al trentenne, che era in compagnia di due amici, e senza nessun motivo ha estratto un coltellino multiuso e lo ha ferito alla spalla sinistra e all’addome. Il giovane si è accasciato in una pozza di sangue.

Immediato l’intervento di un’ambulanza che ha trasportato il 30enne all’ospedale di Treviglio dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Anche se le sue condizioni non sono gravi, i medici non hanno sciolto la prognosi. Sul posto anche i carabinieri di Treviglio che hanno bloccato il 49enne marocchino e lo hanno arrestato. In tasca l’immigrato aveva un altro coltello, un paio di forbici e un cacciavite.

A dare l’allarme ai carabinieri era stata la barista del bar, una trentenne di Treviglio, che era stata infastidita dall’immigrato già da alcune ore. Pare che il 48enne, cliente non abituale del locale, avesse bevuto diversi alcolici a partire delle 19 di giovedì. Il pm Di Mauro ha firmato l’ordine di arresto per il maghrebino per tentato omicidio in attesa dell’udienza di convalida.

Blitz della Gdf: arrestato albanese e denunciato un rumeno – InfoOggi


Giornale dell’Umbria

Blitz della Gdf: arrestato albanese e denunciato un rumeno
InfoOggi
PERUGIA, 19 GIUGNO 2013 – È stata sequestrata dalla Guardia di Finanza una pistola semiautomatica a un pregiudicato albanese che ha aggredito una donna straniera. Le fiamme gialle di Perugia sono intervenuti mentre il cittadino straniero, nonché 
Guardia di finanza: arrestato cittadino albanese e denunciato un Giornale dell’Umbria
Perugia, con una pistola in tasca aggredisce una donna: arrestatoAdnkronos/IGN
Gdf arresta albanese in centro PerugiaANSA.it
La Goccia
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Scuole multietniche, 13enne albanese in classe con coltello: “Devo farmi rispettare”

Perugia 05 giugno 2013 – Nello zaino, in mezzo ai libri di storia, italiano e matematica, salta fuori un coltellaccio di quelli da baby-gang. E’ stata questa l’inquietante scoperta fatta da un preside di una scuola media di Perugia, dopo le segnalazioni di alcuni alunni, che è stato poi costretto ad avvertire la Questura per denunciare il 13enne “armato”. Gli agenti sul posto, hanno fermato il ragazzino, di origine albanese, recuperando il coltello con lama retrattile di 7 centimetri che custodiva nella tasca dei pantaloni .

Il giovane ha confessato di aver comprato pochi giorni prima il coltello presso una ferramenta non lontano dalla sua abitazione, per potersi – a suo dire – difendere dai ragazzi più grandi. Ma non risultato né atti di bullismo nei suoi confronti né precedenti nella scuola frequentata dal 13enne. L’allarme era stato dato da alcuni suoi compagni che dopo aver visto la lama, forse temendo qualche gesto inconsulto hanno spifferato tutto all’insegnante di turno. Il minore è stato denunciato alla Procura della Repubblica per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e successivamente veniva affidato alla madre.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/denunciato-studente-medie-coltello-in-classe.html

Bergamo: lavoratore italiano bastonato e rapinato da sette immigrati

Bergamo 05 giugno 2013 – Ancora pochi minuti e sarebbe salito sull’autobus che l’avrebbe portato a Boario, nel Bresciano, per una visita al padre. Invece la tappa a Bergamo per un pasticciere quarantaquattrenne nativo del Veronese ma residente a Milano si è conclusa con un pestaggio e una rapina, messa a segno da un gruppo di 7 immigrati di origine nordafricana, che l’hanno circondato e malmenato – anche con un bastone – proprio alla pensilina del bus, la numero 9. Il fatto lunedì sera, attorno alle 21.

All’improvviso due cittadini nordafricani, uno dei quali armati di coltello, si sono avvicinati all’uomo e con un pretesto banale hanno cominciato a insultarlo, minacciandolo anche di morte. Il pasticciere ha così estratto, d’istinto, uno spray lacrimogeno antiaggressione che aveva in tasca, riuscendo a utilizzarlo verso uno dei due nordafricani. Si sono così avvicinati altri cinque che lo hanno preso a calci, pugni e bastonate. La banda si è così impossessata del cellulare del quarantaquattrenne, di un iPhone 4S nuovo e che la vittima avrebbe dovuto regalare al padre a Boario, il portafogli con mille euro in contanti, un trolley con alcuni capi d’abbigliamento e uno zainetto con un paio di scarpe.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/380594_sette/

Calci e pugni a donna: altro sconto

Ritocco del provvedimento afflittivo alla rumena Irina Mihalache, di 34 anni, arrestata lo scorso mese di settembre(poi ammessa ai domiciliari) insieme alla figlia minorenne, e rimessa in libertà in aprile con l’obbligo di presentazione giornaliera. Il Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Chiavegatti, Rada Scifo)ha accolto in parte la richiesta del difensore della donna, l’avvocato Andrea Caruso, ed ha ridotto a due sole volte settimanali l’obbligo di firma davanti alla polizia. Era finita in manette per una rapina in danno a una sua connazionale. Nei pressi della chiesa Santa Maria di Betlem, a Modica, le due congiunte, dedite solitamente alla questua per le vie del centro, avevano incontrato la connazionale che nascondeva il telefonino e una piccola somma di denaro all’interno del reggiseno. In maniera fulminea la Mihalache e la ragazzina l’avevano aggredita con calci e pugni, l’avevano sbattuta contro un’auto in sosta e dopo averle strappato il vestito ed il reggiseno, si erano impossessate del denaro dileguandosi per i vicoli. I magistrati due commercianti del posto che hanno confermato di avere assistito all’aggressione tra le tre donne ma di non avere visto prendere soldi. Secondo l’accusa, la Mihalache avrebbe minacciato di morte la vittima dicendole “Ti faccio investire con l’auto da mio marito e poi scappiamo in Romania e non ci trovano più”. Il problema era il “possesso del territorio”. L’imputata e la figlia avevano stabilito che la zona della chiesa di Santa Maria era di loro pertinenza. Alla Polizia, la minore aveva consegnato una banconota da 20 euro che aveva prelevato dalla tasca dei pantaloni. Alcune banconote erano state recuperate sul posto da un passante che aveva assistito all’aggressione.

http://www.radiortm.it/2013/05/21/modica-ridotto-obbligo-di-firma-a-presunta-borseggiatrice-rumena/

Marassi: scende dal taxi e finisce in manette, in tasca un etto di coca – GenovaToday


GenovaToday

Marassi: scende dal taxi e finisce in manette, in tasca un etto di coca
GenovaToday
Genova – Durante un servizio finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel centro storico, personale del Commissariato Prè ha arrestato un giovane ecuadoriano di 22 anni già noto agli operatori, fermato mentre scendeva da un

Lezioni di vita: pensionato fa l’elemosina, rapinato del portafogli

Impietosendosi dinanzi ad una mendicante slava che chiedeva l’elemosina insieme ai suoi bambini, si è fermato per porgerle del denaro, senza accorgersi che uno dei piccoli della straniera, intanto, gli stava sfilando il portafogli. E’ accaduto sabato ad Agropoli, a Catello Nastro, scrittore e pensionato che ha raccontato su Facebook il furto subito, con profonda amarezza.

Lo scrittore Catello Nastro, rapinato da zingari slavi

“Tornando dal Centro Sociale Polivalente per anziani, nei pressi della Chiesa della Madonna delle Grazie e precisamente sul marciapiedi dell’asilo municipale, una donna mingherlina, con un bambino in braccio ed altri due al seguito, in totale di tre figli di un anno, tre anni e sei anni, mi chiede l’elemosina – ricorda Nastro – Le do cinquanta centesimi e dopo tante parole di carità frammiste a benedizioni varie, descrizioni del proprio stato di povertà, tiro fuori dal giubbino un altro euro e glielo offro. Di solito, come pensionato non posso offrire che 50 centesimi, ma questa volta faccio una eccezione. Che mi è costata cara”.

Dopo aver percorso una ventina di metri, infatti, lo scrittore si accorge che il suo portafogli, nella tasca dei pantaloni, è scomparso: tessere, appunti vari e quasi cento euro, dunque, sono stati rubati. “La disgraziata famigliola, non italiana, era subitaneamente scomparsa – continua lo scrittore-Nel mentre la madre implorava elemosina, la figlia, in età d’asilo o elementare, mi metteva le mani in tasca e si appropriava indebitamente del mio portafogli. Non so se questo episodio avrà conseguenze negative nella gestione del mio essere umano disposto alla tolleranza verso i simili (è qui l’errore, non sono simili ma diversi, i simili sono gli italiani come lei, ndr): ho superato i settanta anni ed è il primo furto del genere che subisco in vita mia – ha concluso- Per sfamare i propri figli il borseggio non è legale e nemmeno etico: ma in alcuni casi necessario.Però ai danni di un pensionato 1 euro può essere giustificato: 100 euro no”.

http://www.salernotoday.it/cronaca/furto-elemosina-agropoli-catello-nastro.html

http://www.agropolinews.com/tag/catello-nastro/