L’Opinionista |
Pescara, detenzione stupefacenti :arrestati due albanesi
L’Opinionista PESCARA – Nel tardo pomeriggio del 13 marzo, nei pressi dell'uscita del casello autostradale di Vasto della A/14, nell'ambito di un articolato dispositivo di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti lungo la costa adriatica, coordinato dalla … Oltre due chili di eroina in autostrada. Arrestati corriere albanesiabruzzo independent Droga, arrestati due giovani albanesiPagineAbruzzo In auto con 2,6 chili di eroina, albanesi arrestati a VastoZonaLocale La Gazzetta del Mezzogiorno –StatoQuotidiano.it –QuiQuotidiano on-line tutte le notizie (10) » |
Tag: tardo
Pescara, detenzione stupefacenti :arrestati due albanesi – L’Opinionista
Viareggio sotto assedio: «Prima o poi vi ammazzeremo tutti»
VIAREGGIO L’ultimo di una lunga serie di episodi è avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì alla Pam di Viareggio, in Largo Risorgimento. Come accade da qualche tempo nel supermercato gruppetti di extracomunitari si stavano muovendo con fare sospetto tra gli scaffali. Alcuni dipendenti si sono messi a seguirli, visto che nelle ultime settimane si sono verificati diversi episodi di furti con la stessa tipologia. Gruppetti di extracomunitari che bivaccano sotto il ponte della Ferrovia bevendo alcolici entrano nel supermercato per rifornirsi. E in molti casi arraffano quello che trovano. Una pattuglia della polizia arrivata sul posto avrebbe anche impedito il furto di un paio di scarpe. I dipendenti ringraziano infatti gli agenti per i lavoro svolto. Ma chiedono comunque che la zona di Largo Risorgimento venga tenuta ancora più sotto controllo.
Anche martedì sera uno degli extracomunitari si è avvicinato alle casse e con fare minaccioso avrebbe detto. «Prima o poi vi ammazzeremo tutti». Ma non solo Viareggio è in queste condizioni. La scorsa settimana i carabinieri della stazione di Lido sarebbero infatti stati chiamati all’Esselunga per una donna rapinata.
La signora, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trovata nel bagno del supermercato in compagnia di un parente. All’improvviso sono arrivati due uomini che avrebbero mostrato un’arma da taglio, forse un coltello. I rapinatori, con fare minaccioso, si sono fatti consegnare del denaro, una cifra attorno ai 150 euro. Poi si sono dileguati.
http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2014/02/27/news/cassiera-minacciata-di-morte-cliente-rapinata-in-bagno-1.8745192
Albanese 65enne aggredisce sessualmente ragazzina, è già libero
Brescia 03 febbraio 2014 – Un uomo di 65 anni di origini albanesi è accusato di aver molestato ripetutamente una ragazzina, a due passi dal centro città, nel tardo pomeriggio di venerdì. Fermato da alcuni passanti, e accompagnato poi in caserma, è stato rilasciato perché incensurato: della vittima, invece, non si hanno avuto più notizie. Un venerdì piovoso, come tanti. E l’uomo che si avvicina alla ragazza, ancora minorenne, si spinge un po’ troppo in là, tanto da attirare l’attenzione dei passanti. Una molestia pesante, con la giovanissima che scoppia in lacrime, e si allontana sul primo autobus in arrivo, alla fermata di Via Ugoni. Fermato da due persone, l’uomo è stato dunque accompagnato in caserma, dove è stato interrogato e denunciato.
http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-arresto-albanese-molestie-sessuali.html
Nuovo furto alla Coin di Lecco, arrestato un marocchino – ResegoneOnline
LeccoNotizie.com |
Nuovo furto alla Coin di Lecco, arrestato un marocchino
ResegoneOnline Nel tardo pomeriggio di ieri 8 gennaio 2014, personale della Stazione Carabinieri di Lecco ha tratto in arresto B.M. 23enne marocchino, residente in Provincia, poiché responsabile di rapina impropria perpetrata presso il negozio Coin ubicato nella … Ruba cosmetici alla Coin, in manette un marocchinoGiornale di Lecco (Abbonamento) TENTA DI RUBARE COSMETICI: ARRESTATO DAI CARABINIERILeccoNews.LC Tenta il furto alla Coin e si fa largo a spintoni, arrestato 23enneLeccoNotizie.com La Provincia di Lecco tutte le notizie (5) » |
“Sono immigrato, alcol gratis per me”: e aggredisce vigilante, è già libero!
Ladro di alcolici all’Esselunga aggredisce il vigilantes per fuggire ma viene bloccato e infine arrestato dai carabinieri. In manette è finito Adrian Butnaru, 23enne di origini rumene sorpreso nel tardo pomeriggio di ieri (11 dicembre) mentre tentava di trafugare dagli scaffali del centro commerciale di San Concordio alcune bottiglie di superalcolici, nascondendosele addosso. In compagnia di un amico, che non si sarebbe accorto di nulla e che risulterebbe estraneo ai fatti, il giovane si era messo gli alcolici nelle tasche interne della giacca ma è stato notato dal personale di sorveglianza del supermercato che lo ha osservato a distanza fino al momento in cui ha superato le casse senza pagare.
A quel punto un vigilantes che ha tentato di bloccarlo è stato aggredito: spintonato è finito a terra, mentre è scattato l’inseguimento. Altre guardie giurate lo hanno bloccato all’esterno, consegnandolo ai carabinieri della stazione di San Concordio che nel frattempo erano stati avvisati dal centro commerciale. Il 23enne è accusato di rapina impropria. Comparso stamani in tribunale per essere processato con rito direttissimo, ha patteggiato una pena di un anno e mezzo (pena sospesa). Una stangata, anche se il giudice ha deciso di rimettere il giovane in libertà.
http://www.luccaindiretta.it/2011-08-07-02-51-49/item/19683-ladro-di-alcolici-aggredisce-vigilantes-dell-esselunga-preso.html
Evasione dai domiciliari: nigeriano arrestato – Voce Nuova Tv
Evasione dai domiciliari: nigeriano arrestato
Voce Nuova Tv TRENTOLA DUCENTA. Nel tardo pomeriggio odierno, i carabinieri della Stazione di Trentola Ducenta hanno tratto in arresto, per evasione, Ann Chinyere Umeakanne, 42enne della Nigeria. La donna, che si accompagnava con connazionale pregiudicato, … |
Jesolo: bagnanti organizzano ronde in spiaggia, troppi furti compiuti da immigrati
VENEZIA 24 luglio 2013 – Allarme furti sotto l’ombrellone sulla spiaggia di Jesolo (Venezia). La denuncia arriva da un gruppo di turisti della provincia di Treviso, con il posto spiaggia compreso tra piazza Mazzini e piazza Aurora. Nell’ultima settimana hanno subìto già 3 furti, tanto da doversi organizzare con un loro servizio di vigilanza: un gruppo di genitori va in acqua con i figli e un altro rimane a “controllare” tra gli ombrelloni. Anche perché per vedersi sparire borsa, portafoglio o marsupio basta davvero poco: un attimo di distrazione o appunto il classico tuffo in mare. «Così, vista la situazione – spiegano i turisti – ci siamo organizzati in questo modo: mentre il gruppo va in mare, un genitore a turno rimane tra gli ombrelloni. Certo, questo non è il modo migliore per vivere la vacanza, ma è sempre meglio che ritrovarsi senza portafoglio».
I furti tra ombrelloni e lettini avverrebbero soprattutto nel tardo pomeriggio, quando i primi bagnanti iniziano a lasciare la spiaggia: «Perché così i ladri possono muoversi con più agilità tra i lettini – dicono alcuni dei villeggianti – Nel nostro piccolo abbiamo sorpreso un paio di ragazzi a rovistare tra le borse: di fronte alle nostre urla si sono dileguati in tutta fretta. Con molta probabilità si tratta di nordafricani, in alcuni casi sono gli stessi che fanno i venditori ambulanti. Di certo, secondo la nostra esperienza, la situazione in città è peggiorata rispetto agli anni passati: i furti in spiaggia sono aumentati notevolmente. Per evitare queste situazione l’alternativa è quella di andare a casa già dopo le 18». Eppure la vigilanza a Jesolo non manca non solo da parte delle forze dell’ordine, ma anche con la presenza costante dei bagnini e degli steward: «Questi ultimi però possono solo fare attività informativa e allontanare i venditori ambulanti – concludono i turisti – e spesso quando camminano in un lato sul lato opposto del consorzio ci sono i venditori abusivi. Secondo noi il Comune ed i vari responsabili della spiaggia, devono pensare ad una vigilanza più concreta».
Dovrebbe trattarsi delle stesse spiagge in cui si è tentato di evitare di assumere donne nella sicurezza per non urtare la sensibilità degli abusivi islamici, poco inclini a farsi rimproverare da donne.
Marocchino lo deruba e poi lo aggredisce
Prima ha rubato un marsupio lasciato da un turista di Lecco, 36 anni, sotto l’ombrellone, riuscendo a fuggire nonostante fosse inseguito dalla vittima.
Poi, quando lo stesso turista, tornando dall’aver fatto denuncia, lo ha trovato lungo la strada e lo ha riconosciuto come l’autore del furto, ne è nata una lite conclusasi con un’aggressione ai danni del 36enne. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di ieri a Viareggio.
Il presunto autore del furto, un marocchino di 23 anni, clandestino, è stato alla fine arrestato dai carabinieri. Il turista si è fatto medicare in ospedale: per lui 12 giorni di prognosi perché il marocchino gli avrebbe strappato una catena d’oro che portava al collo. |
Tirrenia, far west in spiaggia: rissa e bastonate tra stranieri
Svuotacarceri- Uccide la moglie lanciandola dal 9° piano: scarcerato!
Ammazza la moglie lanciandola dal nono piano, libero.
Fortunamente le menzogne di Zef Lleshi vengono smontate in poche ore dalle indagini dei carabinieri che mettono subito le manette al responsabile del delitto avvenuto ieri sera a Cologno Monzese. Peccato il 30enne albanese, ora indagato per omicidio volontario aggravato ma con alle spalle già diversi precedenti per reati contro il patrimonio, sia stato già stato scarcerato. A rimetterlo in libertà è stato il gip del Tribunale di Monza Claudio Tranquillo che, pur convalidando il fermo, ha appunto disposto la scarcerazione di Lleshi.
Il 30enne albanese aveva conosciuto Silvana, una prostituta di 31 anni, sei anni fa. Da quando erano sposati vivevano in un appartamento di via Einaudi a Cologno (in provincia di Milano). Secondo quanto hanno riferito i vicini di casa agli inquirenti, i loro litigi erano sempre più frequenti. Domenica pomeriggio è scoppiata l’ultima lite, ancora una volta a causa della gelosia della donna nei confronti del marito, che in Albania pare avesse un’amante. Di recente, infatti, Silvana era andata nel Paese di origine proprio per strappare il marito all’amante e per convincerlo a ritornare con lei in Italia. Zef sarebbe tornato controvoglia e dal quel momento sarebbero ricominciati i litigi, fino a quello di lunedì sera. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo nel tardo pomeriggio avrebbe telefonato ai soccorsi raccontando che la moglie si era lanciata dalla finestra dell’appartamento al nono piano. La versione del suicidio non ha retto a lungo: quando i militari sono arrivati sul posto hanno trovato tracce inequivocabili di una lite. A quel punto hanno portato l’uomo in caserma e qui gli hanno scoperto graffi sul corpo nascosti dalla maglietta, probabile testimonianza del tentativo della donna di sottrarsi alla furia omicida del marito. Oggi, poi, il colpo di scena. Col gip del Tribunale di Monza Claudio Tranquillo che ha disposto la scarcerazione.
Il legale di Lleshi, l’avvocato Franco Mongiu, ha spiegato che l’udienza di convalida si è tenuta ieri ma solo questa mattina il giudice ha sciolto la riserva respingendo la richiesta del pm di Monza Alessandro Pepé di applicare la misura cautelare in carcere dal momento che “non sussistono i gravi indizi di colpevolezza”. “Quando l’ho incontrato per comunicargli la decisione del Gip – ha spiegato a Tmnews l’avvocato Mongiu – lui mi ha risposto di non essere preoccupato dalla vicenda giudiziaria ma di essere sotto choc per aver visto sua moglie precipitare dal nono piano”.
Questi sono i ‘femminicidi’ che piacciono alla sinistra.