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Roma: scontri etnici tra sudamericani e italiani

Cinque accoltellati tre donne e due uomini: è il bilancio della violenta rissa in via Libetta 7, strada principale della movida nel quartiere Ostiense, avvenuta all’alba. Tutto sarebbe iniziato fuori la discoteca “Marylin” dopo la chiusura. Due gruppi di una ventina di persone, italiani e sud americani, si sarebbero fronteggiati dopo una lite iniziata in un locale. La polizia delle volanti e del commissariato Colombo è intervenuta dopo una segnalazione al 113.

La ragazza cubana di 20 anni è stata medicata al Cto per ferite di arma da taglio ialle braccia e al volto e ne avrà per una decina di giorni. Con la stessa prognosi è stato medicato al Sant’Eugenio il colombiano di 26 anni, mentre l’altra ragazza di 27 anni è stata trasportata al San Camillo. L’italiano, invece, si è invece presentato all’ospedale Sant’Andrea, sempre con ferite da arma da taglio al fianco e la perforazione della milza: ha riferito ai sanitari di essere stato ferito fuori dal locale.

Ora gli agenti stanno indagando per capire cosa è accaduto realmente, infatti, i racconti dei feriti sono diversi. Uno ha riferito di essere uscito dal locale con un amico, di aver visto le ragazze ferite e di essere intervenuto in loro aiuto, ma che a quel punto è stato aggredito da cinque ragazzi armati di coltelli. Una delle giovani, invece, ha detto di essere stata aggredita da un gruppetto di ragazze.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/01/26/news/ostiense_rissa_tra_italiani_e_colombiani_cinque_accoltellati_nella_via_della_movida-76957317/

“Siamo immigrati, dovete lasciarvi toccare”: e molestano dipendenti supermercato

POLIGNANO – TUNISINI MOLESTANO DIPENDENTI NEGOZIO E POI AGGREDISCONO GUARDIA GIURATA INTERVENUTA. ARRESTATI
I Carabinieri della Stazione di Polignano a Mare hanno arrestato due tunisini di 52 e 34 anni, residenti in quel centro con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
I militari, su segnalazione di alcuni clienti di un supermercato del luogo, sono intervenuti sul posto dove hanno bloccato e tratto in arresto i due stranieri che, in stato di ubriachezza, stavano importunando alcune dipendenti, dopo aver aggredito una guardia giurata in servizio di vigilanza, cagionandole lesioni al volto giudicate guaribili in sei giorni dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Monopoli.
Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

http://www.faxonline.it/polignano/cronaca/9218-molestano-una-ragazza-e-picchiano-chi-la-difende

Folgorato mentre razzia rame: complici lo abbandonano agonizzante

San Donato Milanese, 22 settembre 2013 – A vent’anni agonizzava per terra, nel piazzale buio di una stazione di rifornimento. A vent’anni, pochi metri più in là, decine di ragazzi facevano benzina e fumavano l’ultima sigaretta prima di affrontare una lunga serata in discoteca. Si muore anche così alla periferia sud di Milano, tra le luci al neon di un benzinaio e i fari delle auto. George M., 20 anni, di nazionalità romena senza precedenti penali, è stato trovato in fin di vita alla stazione Agip San Donato Est della tangenziale da un addetto del turno di notte: stava facendo benzina all’auto di un cliente quando ha notato quel corpo privo di conoscenza riverso per terra nello spiazzo a destra della cassa e ha chiamato subito 113 e 118. Immediato l’intervento dei sanitari e della polizia stradale del distaccamento di Lodi, il ragazzo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Paolo. Corsa e manovre di rianimazione inutili, il giovane era arrivato già in arresto cardiaco e non ce l’ha fatta.
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È morto folgorato da una potente scarica elettrica, probabilmente mentre con dei complici stava tentanto di rubare del rame lungo la linea ferroviaria Milano-Genova, che corre vicino alla tangenziale Est. L’ipotesi di Polstrada e Polfer è che gli «amici» lo abbiano caricato in macchina e, ancora vivo, lo abbiano scaricato alla stazione di servizio sperando che qualcuno si accorgesse di lui e lo soccorresse, come poi è accaduto. A confermare la pista degli investigatori ci sono le immagini delle telecamere installate nella stazione di servizio, di cui una proprio sulla tettoia che copre le pompe di benzina e punta l’obiettivo sul piazzale. Ieri mattina intorno alle 11.30 gli agenti hanno sequestrato i filmati: nelle immagini si scorge un’auto con targa straniera fermarsi, lasciare il giovane ormai privo di conoscenza e scappare via. Nessuno dei clienti e degli operatori si sarebbe accorto di nulla, fino alla scoperta del corpo da parte del benzinaio.
Alla stazione San Donato Est ieri mattina, al cambio turno delle 6.30, non si parlava d’altro. Qui sono abituati al via vai di stranieri del vicino campo nomadi, nascosto sotto gli alberi che costeggiano la tangenziale qualche centinaio di metri più avanti e «non è escluso che il ragazzo vivesse in quel campo», dicono dalla Polstrada di Lodi. Nelle primissime ore si era fatta strada anche l’ipotesi che il ragazzo fosse un operaio rimasto folgorato sul luogo di lavoro, poi la denuncia di un furto di rame sulla Milano-Genova contemporaneo alla scoperta del ragazzo ferito ha fatto virare l’indagine da tutt’altra parte. Ora è caccia ai complici.

http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2013/09/22/953871-ragazzo-morto-folgorato-abbandonato.shtml

Perugia: sequestrato laboratorio tessile gestito da pregiudicata cinese

Perugia 17 settembre 2013 – Sono sempre più numerosi i casi di situazioni irregolari e difficili da individuare nel tessuto produttivo nazionale e regionale, questa volta però qualcosa è andata meglio di altre, è stato infatti scoperto un laboratorio tessile gestito da cittadini cinesi con molte irregolarità. L’operazione è scattata a seguito di numerosi esposti pervenuti nei giorni scorsi da privati cittadini. Nel pomeriggio del 13 settembre 2013, i militari della Stazione CC di Castel del Piano, congiuntamente agli uomini del locale Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e a personale dell’A.S.L. Umbria di Perugia, hanno dato esecuzione ad un pianificato servizio coordinato finalizzato al controllo di opifici insistenti nella giurisdizione, allo scopo di contrastare reati in genere ed accertare eventuali violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, rapporto di lavoro, assunzione di manodopera extracomunitaria, igiene e sanità. I carabinieri sono così arrivati in Via  Dottori nella frazione perugina di San Sisto, dove riuscivano ad entrare all’interno di un laboratorio tessile gestito da cittadini cinesi. Al termine dell’attività d’ispezione eseguita a 360° da parte dei militari sono state accertate violazioni in materia di requisiti di igiene e della sicurezza dei luoghi di lavoro, in seguito è scattata la denuncia alla competente magistratura a carico di D.C., 25enne cinese, da tempo residente a Perugia, coniugata, con piccoli precedenti penali, titolare dell’attività. L’intero laboratorio è stato sequestrato come pure i materiali custoditi, anche per permettere ulteriori accertamenti igienico-sanitari da parte dei tecnici dell’ASL di Perugia. Sono in corso anche ulteriori verifiche da parte del Nucleo CC Ispettorato del Lavoro per rilevare eventuali sanzioni amministrative in ordine alla registrazione sul libro unico del lavoro degli esatti dati occupazionali dei quattro lavoratori cinesi identificati nei locali, tutti regolari, uno dei quali addirittura è stato sorpreso nel mentre dormiva in un soppalco artefatto. Inoltre i controlli hanno portato anche alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di Z.G., anch’egli cittadino cinese, classe 1977, nullafacente, con qualche precedente penale di poco conto, per la violazione della legge sull’immigrazione, atteso che nel corso del controllo non era in grado di fornire alcun documento di riconoscimento.

http://www.perugiatoday.it/economia/san-sisto-sequestrato-laboratorio-tessile-cinese.html

 

Roma: allarme aggressioni, giovane aggredito da 3 romeni

Nella notte, i Carabinieri del Comando Roma piazza Venezia hanno arrestato un cittadino romeno di 19 anni con l’accusa di rapina. Il malvivente, insieme a due complici, ha avvicinato un 22enne originario della provincia di Brescia, ma da tempo domiciliato a Roma, mentre stava passeggiando in via di San Gregorio, nei pressi del Colosseo. All’improvviso il branco ha aggredito a calci e pugni il 22enne nell’intento di strappargli dal collo una catenina in oro. La pattuglia dei Carabinieri ha notato la scena da lontano e si è gettata nel luogo dell’aggressione: in due sono riusciti a scappare prendendo direzioni diverse e facendo perdere le loro tracce, ma i militari hanno rincorso e acciuffato il delinquente che aveva materialmente messo a segno lo scippo. Quando i Carabinieri lo hanno immobilizzato stringeva ancora nel pugno la catenina, che è stata immediatamente restituita alla vittima. Nella colluttazione con i rapinatori, il 22enne ha riportato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni dai sanitari del Policlinico "Umberto I". Lo scippatore romeno, che dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria del reato di rapina, è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.

http://www.castellinews.it/index.asp?id=29186&act=v&hs=1&tip=nr&20130729

Siracusa, Allarme Tubercolosi, 40mila positivi: l’hanno portata i ‘profughi’

SIRACUSA – La città di Siracusa starebbe incubando da mesi un’epidemia di tubercolosi pronta ad esplodere: circa 40 mila soggetti sono risultati positivi ai test Tbc, e dunque sarebbero potenzialmente malati, basta un piccolo stress e il bacillo diventa attivo. Almeno secondo quanto racconta il Fatto Quotidiano del 16 luglio che riporta le cifre ufficiali fornite dal gruppo nazionale di studio dell’Aipo (Associazione italiana di penumologia) e convalidate dall’Oms. Scrive il Fatto:

SI PRESUME che la malattia sia arrivata in special modo con gli immigrati del Corno d’Africa, gli immigrati del Corno d’Africa sono spesso gli stagionali di Cassibile. Dunque tra gli anelli deboli della catena compare la voce: controlli sanitari. Nell’atto aziendale dell’Asp, in data 2010, pensate, manca proprio la voce dispensario tubercolare. Nel frattempo Rossitto denuncia la mancanza di strumenti, di materiali, di competenze, chiede alla dirigenza mezzi adeguati, richieste sovente con esito scarso. Rossitto poi verrà trasferito in pneumologia.

All’Asp di Siracusa continuano a dormire sonni tranquilli, ma nel frattempo la situazione è del tutto fuori controllo. Scrive il Fatto che il dispensario tubercolare di via Bufardeci è in corso di smantellamento ma ancora attivo

Il responsabile transita un’ora al giorno, confidano alcuni pazienti in attesa. I pazienti in attesa possono essere malati, sono nello stesso piano degli uffici della Medicina del Lavoro e dello Sport, dove non di rado accedono anche i bambini. Il meetup del M5s ne fa ampiamente riferimento all’interno dell’interpellanza presentata a Zito. Chi si ammala non ha molte chance: di saperlo, innanzitutto. L’Asp di Siracusa non prevede l’antibiogramma e l’esame colturale, fondamentali nel riconoscimento dell’infezione e soprattutto fondamentali nella prevenzione e contrasto della malattia nella forma farmaco resistente, quella che produce infezioni farmaco resistenti (e che contagia infezioni farmaco resistenti): ovvero quando la malattia diventa inesorabile, incurabile, si è spacciati insomma.

Fonti mediche accreditate, contattate da Blitz Quotidiano, ci assicurano che si tratta comunque di malattia tubercolare latente. Quali rischi corrono quanti sono stati esposti al contagio? “Per chi dovesse risultare positivo ai test c’è la possibilità, stimata intorno al 5 per cento, che si sviluppi la malattia nei successivi due anni. In ogni caso per queste persone è possibile eseguire un trattamento preventivo efficace che riduce quella probabilità del 60 per cento”. Un altro 5% è a rischio per tutta la vita: ergo, di quei 40 mila, al massimo 4 mila potrebbero ammalarsi.

Consultando i dati del Ministero della Salute si rileva che in tutta Italia ogni anno vengono notificati circa 4500 casi di tubercolosi attiva, e dunque le cifre riportate dal Fatto Quotidiano, se riferite alla sola realtà di Siracusa, ipotizzano un numero troppo elevato di casi. La situazione andrebbe valutata attentamente.

http://www.blitzquotidiano.it/salute/siracusa-torna-tubercolosi-rischio-epidemia-fatto-quotidiano-40-mila-positivi-test-1620598/

Immigrato pesta padre e altro immigrato

LECCE – Un giorno di “ordinaria follia”, per un 28enne immigrato slavo. Prima aggredisce un cittadino afghano nella villa comunale, poi – una volta a casa – sfoga la sua rabbia contro il padre 65enne. Accoltellandolo, e ferendolo. E’ successo tutto a partire dal tardo pomeriggio.

In villa. Il giovane ha aggredito un cittadino afghano questo pomeriggio all’interno della villa comunale di Lecce. Non sono ancora chiari i motivi del gesto. Il giovane asiatico era in compagnia di altri suoi connazionali, che hanno assistito impotenti all’aggressione. Secondo una prima ricostruzione, lo sloveno avrebbe afferrato un bastone in ferro e avrebbe colpito in testa l’afghano. Per la vittima, fortunatamente, nessuna conseguenza grave: la ferita alla testa è stata medicata dai sanitari del 118, che poi hanno portato il giovane in ospedale per accertamenti. Sul posto anche agenti della polizia municipale e poliziotti delle Volanti. L’aggressore è stato denunciato.

A casa. Tornato nella sua abitazione, al quartiere Santa Rosa, ha aggredito il padre impugnando un coltello da cucina. Il 65enne ha riportato una brutta ferita alla mano.

http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/lecce_28enne_aggredisce_un_afghano_in_villa_e_il_padre_a_casa/notizie/285931.shtml

Altri 38 invasori: arrivano in barca a vela!

18 mag. – Un’imbarcazione a vela di circa 10 metri, con a bordo 38 clandestini e’ rimasta incagliata all’imboccatura del porticciolo di Santa Maria di Leuca (Le) mentre, probabilmente, tentava l’attracco. Sul natante c’erano 38 invasori, di cui 36 di presunta nazionalita’ siriana, un iracheno e un iraniano. Nell’impatto nessuno e’ rimasto ferito, ma le motovedette inviate dalla Capitaneria di porto di Gallipoli sono state impegnate in una delicata operazione di disincaglio. A spese nostre.

Sul posto sono intervenuti carabinieri e militari della Guardia di finanza, oltre ai sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure ai clandestini. Secondo le informazioni in possesso alla Capitaneria di porto, la navigazione sarebbe durata almeno una decina di giorni, ma non si conosce il porto di partenza.

http://voxnews.info/2013/05/18/38-migranti-in-barca-a-vela-salvati-nel-salento/

Integrazione: pestata a sangue dal padre marocchino

E’ stata picchiata in strada dal padre marocchino. Il motivo? Voleva fermarsi in centro dopo uno sciopero scolastico. La storia arriva da Padova, dove una ragazzina di 14 anni è stata umiliata e percossa di fronte alle sue compagne di classe dal papà. Il tutto alla luce del sole, in strada. L’uomo è stato denunciato dai Carabinieri per lesioni volontarie aggravate, mentre la figlia, curata dai sanitari per trauma cranico e contusioni varie, è stata giudicata guaribile in tre giorni.

“Mai come loro” – A scatenare la folle reazione del padre, riporta TgCom24, è stata una telefonata in cui la ragazzina spiegava al padre che sarebbe rimasta in giro con i suoi compagni. L’uomo l’ha raggiunta e picchiandola. Mentre la percuoteva avrebbe urlato: “Non diventerai mai come loro, non te lo permetterò. Vado in prigione ma non ti lascio fare quello che vuoi”.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1194047/Marocchina-picchia-la-figlia-in-strada—-Tu-non-diventerai-mai-come-loro—.html

Padova, marocchino picchia figlia in pubblico – TGCOM


Libero News

Padova, marocchino picchia figlia in pubblico
TGCOM
L'uomo l'ha aggredita di fronte alle sue coetanee. E' stato denunciato dai Carabinieri per lesioni volontarie aggravate, mentre la figlia è stata curata dai sanitari per trauma cranico e contusioni guaribili in tre giorni
Picchia figlia perché troppo occidentale, denunciatoCampanianotizie
Marocchino picchia la figlia in strada: "Tu non diventerai mai come LiberoQuotidiano.it
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