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Immigrati ospiti centro aggrediscono agenti e bloccano strada, gravi disordini e feriti

Un’ottantina di ospiti ha aggredito con calci e pugni gli addetti alla vigilanza costretti ad arretrare e a cercare di raggiungere il corpo di guardia. I due arrestati sono finiti in carcere, mentre un militare del battaglione san Marco è rimasto lievemente ferito.

Due cittadini nigeriani ospiti del Cara di Restinco(BR), un 18enne ed un 25 enne, entrambi richiedenti asilo politico, sono stati arrestati dalla polizia con le accuse di resistenza e minacce aggravate e lesioni a pubblici ufficiali. Insieme ad altri loro connazionali, rientrati nel centro in evidente stato di ebbrezza alcoolica, ieri sera hanno inveito contro il personale addetto alla vigilanza e innescato una rivolta sollecitando  a gran voce l’intervento di altri loro connazionali.Un’ottantina di ospiti ha aggredito con calci e pugni gli addetti alla vigilanza costretti ad arretrare e a cercare di raggiungere il corpo di guardia. I due arrestati sono finiti in carcere, mentre un militare del battaglione san Marco è rimasto lievemente ferito.

A Foggia, un centinaio di immigrati nordafricani del Cara di Borgo Mezzanone, ad una decina di chilometri da Foggia, ha bloccato in mattinata la strada provinciale all’ingresso della borgata per protestare contro il ritardo nella concessione dello status di rifugiato politico.

Momenti di tensione si sono registrati quando un automobilista ha cercato di forzare il blocco degli immigrati. La situazione, però, è tornata subito alla normalità grazie all’intervento di polizia e carabinieri. Una delegazione di immigrati, dopo che il blocco stradale è stato rimosso, è stata ricevuta in prefettura.

Cara di Brindisi, rivolta: due arresti e un feritoLettera43
Immigrati: rivolta al centro accoglienza Brindisi, due arrestiLiberoQuotidiano.it
20/01/2014: Disordini a Restinco: arrestati due nigerianiPuglia TVtutte le notizie (7) » 

Aggrediscono, bloccano le strade e li ricevono in prefettura. 45€ al giorno per andarsi ad ubriacare.

Ucciso nel Cara di Bari: arrestati i “migranti” assassini

BARI 05 luglio 2013 – Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari hanno eseguito un fermo nei confronti di tre cittadini di nazionalità afgana per omicidio aggravato e rissa aggravata nell’ambito delle indagini sui disordini avvenuti nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorso nel Cara, il centro richiedenti asilo di Bari, nel corso dei quali ha perso la vita un ragazzo curdo di 26 anni.

Dall’autopsia sul corpo del giovane, eseguita dal dottor Biagio Solarino, è emerso – si è appreso – che a ucciderlo è stata una unica coltellata al cuore.

TUTTO COMINCIATO PER UN INSULTO DURANTE UNA PARTITA 
E’ stato uno sfottò diretto a un gruppo di afgani, intenti a giocare a cricket alle 3 di notte, a far nascere il litigio degenerato in rissa con bastoni e catene, il 3 luglio scorso al Cara di Bari, con un gruppo di curdi, durante il quale un cittadino curdo, Haimane Hajar, di 25 anni, è stato ucciso con una coltellata al cuore. Lo ha riferito la polizia in una conferenza stampa dopo aver fermato treafgani, che avrebbero partecipato al delitto.

Alla rissa, avvenuta in un campo nei pressi della Chiesa cristiana, hanno partecipato circa 250 persone. I fermati dalla Squadra mobile di Bari sono il presunto esecutore materiale dell’omicidio, Lolkhan Zagarya, di 25 anni, gia’ indagato nel 2008 per una rissa al Cara di Foggia, Sartor Adrimzaj, di 22 e Zeshan Nasri di 26 anni.

Attualmente sono 1.300 gli ospiti del Centro richiedenti asilo di Bari, a fronte di una capienza, in origine, di circa 800 poi elevata a 1200 posti. Gli uomini della Squadra mobile hanno condotto “attività investigative con giusto equilibrio per garantire le esigenze di ordine pubblico” ha detto il Questore di Bari, Domenico Pinzello. Una indagine risolta in “48 ore incessanti” in cui sono state ascoltate decine di persone con l’ausilio di interpreti.

“Non c’è stata alcuna rivolta – ha sottolineato il Questore – nessun atto premeditato”. “Non è stato facile farci raccontare quello che è successo – ha aggiunto il dirigente della Squadra mobile, Luigi Rinella – non è facile decidere chi portare in Questura, tranquillizzando queste persone dicendo che era solo per fare luce sull’evento”. I poliziotti hanno anche repertato due coltelli da cucina sui quali saranno eseguiti esami biologici.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/rissa-al-cara-di-bari-fermati-due-immigrati-no634178

Scontri etnici tra ‘profughi’ nel centro di Kabobo: un morto

BARI, 3 LUG – Nuove violenze nel ‘centro per sedicenti profughi di Bari’. Quello che ospitò Kabobo, per intenderci.  Un immigrato curdo di 26 anni e’ stato ucciso la notte scorsa dai suoi ‘colleghi profughi’ in una rissa scoppiata tra gruppi di varie nazionalita’ nel Cara (centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Bari. Sul corpo del ragazzo sono state rilevate ferite da arma da taglio e numerose lesioni dovute a percosse. La rissa avrebbe coinvolto gruppi di immigrati curdi, afghani e pachistani. Altri tre curdi hanno riportato ferite lievi ritenute guaribili in massimo dieci giorni.La società multietnica non funziona nemmeno tra mantenuti. Stiamo importando le faide inter-etniche di tutto il mondo.

Sommossa immigrati al Cara di Mineo: poliziotti feriti a sassate

Catania 14 giugno 2013 – Una ventina di immigrati originari del Mali, ospitati (sarebbe meglio dire mantenuti) nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo, ha lanciato sassi contro gli agenti di polizia. Sei agenti sono rimasti feriti. E’ stato fatto uso di lacrimogeni per mettere in sicurezza il personale della struttura, che ospita (mantiene con i soldi degli italiani) 2.800 extracomunitari in attesa dello status di rifugiato politico. I rivoltosi hanno anche danneggiato alcune strutture e dato fuoco a cassonetti dell’immondizia. Motivo della sommossa il fermo di un connazionale accusato di aver aggredito alcuni esponenti delle forze dell’ordine, i tempi lunghi di attesa per il riconoscimento dello status di rifugiato.

”La situazione oggi è ben lontana da quella esistente al momento dell’inaugurazione – ha dichiarato il rappresentante del Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia (Coisp), Gaetano Anastasio –  Questa inizialmente fu infatti ben accolta dai residenti locali che speravano in vantaggi economici e di visibilità. Speranze presto infrante dal clima di vero e proprio incubo che attualmente gli abitanti del luogo stanno vivendo”.

Anastasio sottolinea come all’interno del centro Cara di Mineo ”si assista giornalmente a tantissime anomalie e situazioni illegali causate dalla mancanza di attenzione sugli ospiti” sottolineando come la maggior parte di essi ”vive nell’ozio e non viene coinvolta in attivita’ di gruppo quali sport, scambi culturali e spesso il non far nulla si traduce in momenti di tensione che sfociano in vere e proprie rivolte mettendo a repentaglio l’incolumita’ sia degli abitanti del centro che di quanti, a vario titolo, vi lavorano”. ”E’ assurdo – dice Anastasio – che per controllare una comunita’ di circa 2.800 persone siano presenti soltanto 30 operatori di Polizia. Chiaramente lo stato d’animo dei poliziotti prestanti servizio e’ a terra e la situazione avvilente, considerato che sono troppo pochi e rischiano seriamente la propria incolumita’ fisica”. ”La vita – aggiunge il sindacalista – e’ molto difficile anche per quella gran parte di ospiti che continuamente subiscono angherie e soprusi di ogni genere a parte di altri individui che con arroganza e violenza dettano legge all’interno della struttura stessa: il tutto senza che le Forze dell’Ordine se ne accorgano ad eccezione di qualche caso in cui sono stati individuati i responsabili dei reati”. ”E questo – conclude – non a causa di negligenza da parte di queste ultime, ma per via della gravissima carenza di uomini”.

http://www.cataniatoday.it/cronaca/cara-mineo-protesta-feriti-14-giugno-2013.html