Pisa, 14 settembre 2013 – “A casa mia si è rifugiata una donna incinta e la sua figlia di 18 mesi, è stata picchiata dal compagno ed è fuggita, non so cosa fare”. E’ questa la telefonata arrivata alla Squadra Mobile della Questura di Pisa. Immediato l’intervento.
Personale specializzato nei reati contro donne e minori ha rassicurato la donna telefonicamente. La vittima in forte stato di agitazione e di paura, ha raccontato di essere incinta e che da tempo veniva picchiata, minacciata di morte, e umiliata dal convivente, che non più tardi della sera prima l’aveva picchiata per l’ennesima volta prendendola a calci. La donna aveva quindi approfittato del fatto che lui fosse uscito di casa per chiedere aiuto per sé e per sua figlia.
Pertanto, è stato subito attuato dal personale della Squadra Mobile della Questura di Pisa il protocollo di messa in protezione delle vittime.
La donna e la bambina, dopo essere state soccorse e medicate presso l’ospedale, sono state trasferite in una struttura protetta con l’ausilio dei Servizi Sociali. Grazie la rete di protezione e solidarietà intorno a lei, la vittima ha rilasciato un drammatico racconto della sua relazione con il convivente violento.
“Un vero inferno”, queste le parole della vittima per descrivere due anni di relazione con l’uomo: dipendenza economica totale, umiliazioni, minacce, trascuratezza e percosse avvenute anche durante le due gravidanze della vittima, alternate a momenti di “falso idillio” al fine di farsi perdonare le violenze.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa hanno permesso di trovare riscontri ai fatti, pertanto per l’uomo, un 58 enne extracomunitario senegalese, abitante a Pisanova, noto a Pisa come “il grande Baba” e altresì conosciuto alle forze dell’ordine per varie attività illecite, sono scattate le manette.
Le indagini sono state condotte dalla 2^ Sezione della Squadra Mobile della Questura di Pisa, che è composta interamente da ufficiali e agenti di polizia giudiziaria esclusivamente di sesso femminile.
http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2013/09/14/949946-donna_incinta_picchiata.shtml
Lo conoscevano per le sue ‘attività illecite’. Ma espellerlo sarebbe stato razzista, e poi ha famiglia…
Renzi gli darebbe subito la cittadinanza italiana per meriti speciali. Comunque sia, ora moglie e figli li manterremo noi, è così che lo ‘stato sociale’ pervertito dall’immigrazione facilita l’invasione e la degradazione etnica.