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Bergamo, nuovi scontri etnici: coltellate tra pakistani e cingalesi

Bergamo 10 settembre 2013 – A Stezzano le macchie di sangue sono ancora visibili nel centro storico: una lunga scia che parte da piazza Libertà e che prosegue su tutto il sagrato della chiesa parrocchiale e lungo le adiacenti vie Canonici e Roma. Sono il segno della maxirissa con accoltellamento avvenuta nella notte tra sabato e domenica nella centralissima piazza Libertà, al termine della Notte Bianca organizzata dalla Proloco, e che ha avuto per protagonisti due fratelli pakistani disoccupati di 19 e 20 anni e una decina di altri ragazzi originari dello Sri Lanka.

Ad avere avuto la peggio i due fratelli, che risiedono in vicolo dei Frati, poco distante dal luogo della rissa: il ventenne è stato accoltellato a una mano e gli sono stati applicati venti punti di sutura, mentre il diciannovenne ha ricevuto una coltellata a un fianco ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Feriti in modo lieve anche due cingalesi, anch’essi residenti in paese, di 30 e 31 anni.  Le forze dell’ordine stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’accaduto, e intanto i quattro feriti sono stati tutti denunciati a piede libero per rissa. Sembra che tutto sia stato scatenato da un diverbio davanti al distributore di sigarette della piazza, su chi avesse la precedenza. Per sedare la rissa è anche intervenuto il personale dell’Anps (Associazione nazionale della polizia di stato).

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/393205_stezzano/

Terrore: banda di immigrati sequestra famiglia, padre pestato davanti bimbi 9 mesi

Caserta – Una rapina stile arancia meccanica è stata messa a segno l’altra notte in un’abitazione di Cervino

Oltre tre ore di paura e torture. Vittima delle violenze un uomo, picchiato davanti alla moglie e alle figlie, due gemelline di appena nove mesi.
Nella tarda serata di venerdì, cinque banditi dal marcato accento dell’est, hanno preso in ostaggio una famiglia. Come ricostruito dagli inquirenti sembra che conoscevano bene i luoghi e la vittima: cercavano le armi che la famiglia, secondo le loro informazioni, avrebbe dovuto custodire all’interno dell’abitazione.

Un colpo mirato. Ma volevano anche soldi, preziosi e soprattutto oro. Le armi, però, non c’erano nonostante il porto d’armi. Al diniego hanno reagito nel modo più scomposto e violento possibile colpendo l’uomo ripetutamente con il calcio della pisola alla testa. Ferite che gli sono valse numerosi punti di sutura.

Poi è andata in scena, tra le grida della moglie e il pianto delle bambine, tutte e tre rinchiuse nel bagno, l’ispezione dell’abitazione. Gli aggressori sono entrati nella casa incappucciati e con guanti di lattice per non lasciare impronte. Secondo le prime ricostruzioni, la terribile incursione ha fruttato solo pochi oggetti in oro e soldi in contanti.

http://www.ilmattino.it/caserta/caserta_cervino_arancia_meccanica/notizie/273769.shtml