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Spacciatore di cocaina arrestato in via FIlicaia
La Nazione … comando provinciale di Prato, nell'ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati concernenti gli stupefacenti, hanno arrestato per spaccio M.Y., 22enne marocchino, in Italia senza fissa dimora ma di fatto … |
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Spacciatore di cocaina arrestato in via FIlicaia – La Nazione
Mafia cinese minacciava commercianti a Prato. 5 arresti – Firenze.OggiNotizie.it
Firenze.OggiNotizie.it |
Mafia cinese minacciava commercianti a Prato. 5 arresti
Firenze.OggiNotizie.it Prato – Armati di fucile cercavano di imporre a negozianti l'acquisto di merce da propri "fornitori di fiducia" che avrebbero ceduto alimenti non controllati a caro prezzo, e la differenza rispetto al prezzo di mercato sarebbe finita in tasca agli … Flash – Racket del pesce da parte della malavita cinese, 5 arresti a … Racket del pesce a Prato, 5 arresti |
Anziani escono di casa: aggrediti e picchiati
BIELLA – Una coppia di pensionati del Torinese è stata aggredita e rapinata oggi mentre stava facendo un pic nic nella zona di sala Biellese. I due erano su un prato quando due sconosciuti col volto coperto da un casco si sono presentati davanti a loro, minacciandoli con un coltello a serramanico e parlando con accento straniero. Il pensionato ha tentato di reagire ma ha avuto la peggio. I due rapinatori sono poi fuggiti su uno scooter.
http://voxnews.info/2013/09/02/anziani-aggrediti-durante-pic-nic/
Immigrato massacra la moglie davanti a tutti
Picchia la moglie davanti a tutti CECINA. Pugni e calci in pieno giorno, in una pubblica via, anzi proprio nel cuore di Cecina: piazza del Duomo. Quasi nessuno è intervenuto per fermarlo, solo una donna e due ragazzine: la denuncia arriva dal commissariato di polizia che a sua volta, in un vortice di violenza e di silenzi, non ha comunicato subito la notizia alla stampa. Lo ha fatto ieri, per dirci che l’autore del pestaggio è stato arrestato giovedì scorso, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare firmato dal giudice Beatrice Dani su richiesta del viceprocuratore Luca Masini. In carcere è finito Suhan Vasile, 41 anni, un rumeno che da tempo vive nella nostra zona ma risulta senza fissa dimora da gennaio, ovvero da quando è finita la relazione sentimentale con la moglie, 34 anni. Da allora pare che lui sia stato ospitato da connazionali tra Castellina, Riparbella e Rosignano. Lei invece aveva continuato ad abitare a Donoratico e a lavorare in una famiglia, come badante. Lui non si sarebbe mai rassegnato alla separazione, arrivando non solo a minacciare la donna ma pure ad aggredirla fisicamente. Stando al racconto fatto da lei in commissariato, la prima concreta minaccia l’uomo gliel’avrebbe fatta a febbraio: «Se non torni con me ti sfregio con l’acido». Sarebbero seguite telefonate dello stesso tenore fino a una nuova aggressione avvenuta a metà giugno alla stazione ferroviaria di San Vincenzo. Aggressione anche in questo caso verbale. Quella fisica invece è avvenuta la settimana scorsa, giovedì 18, in piazza del Duomo a Cecina. L’uomo è stato visto litigare con la donna e poi prenderla a schiaffi e pugni. Le uniche persone che sono intervenute sono state come dicevamo altre donne: un avvocato e due sedicenni (una di Collesalvetti e una di Prato) in vacanza in quei giorni a Cecina con le famiglie. Solo loro, nessun’altra persona, nessun uomo. Tutto il contrario di quanto era avvenuto a fine giugno quando ci fu il tentativo di violenza carnale di una commessa in piazza della Libertà. Lì si arrivò a un passo dal linciaggio. Stavolta no, stavolta tutti fermi. Non solo: a quanto pare i genitori delle due ragazzine avrebbero impedito loro di rendere testimonianza in commissariato. Al contrario, l’avvocato ha fatto mettere tutto a verbale. In ogni caso, l’intervento di queste tre donne ha interrotto il pestaggio. Vasile è scappato dopo aver portato via il telefonino della moglie, quando sono arrivati i poliziotti lui non era più in piazza. La moglie è stata fatta accompagnare al pronto soccorso, dove le hanno diagnosticato la frattura del setto nasale. La prognosi è di 30 giorni. Successivamente, la donna è stata sentita dagli agenti e ha raccontato tutto per filo e per segno. Non solo: l’indomani il marito ha aggravato la sua posizione, telefonando ai datori di lavoro della moglie, a quanto pare minacciando non solo lei («La ammazzo») ma anche loro. Nel frattempo la donna è stata affidata alle assistenti sociali (quelle di Cecina e quelle di Castagneto) e trasferita in una struttura protetta – a spese nostre – sempre in Toscana ma lontano da qui. La polizia ne ha parlato con il pm Masini il quale ha chiesto con urgenza una misura cautelare al gip Dani. Poche ore e l’ordinanza era firmata. Non restava che trovare Vasile. La polizia lo ha rintracciato giovedì pomeriggio in centro, a Cecina. Era in macchina e aveva con sé un coltello. E’ stato arrestato e trasferito alle Sughere con una sfilza di accuse: atti persecutori (stalking), lesioni, minacce aggravate, rapina, porto abusivo di coltello. |
Napoli: cinese arrestato con 750 grammi di cocaina – Adnkronos/IGN
Napoli: cinese arrestato con 750 grammi di cocaina
Adnkronos/IGN Napoli, 4 mag. (Adnkronos) – Si fa sempre piu' folta la presenza di extracomunitari della Cina nelle bande di spacciatori di droga. Gli agenti dell'ufficio di prevenzione generale della questura hanno arrestato un cinese di 40 anni, residente a Prato … |
Prato, violenza in carcere: spacciatore tunisino picchia tre agenti in due giorni
Prato 02 mag 2013 – Nel giro di 2 giorni, sono avvenute tre aggressioni all’interno della Casa Circondariale di Prato, tre agenti hanno subito lesioni da un detenuto di nazionalità Tunisina, condannato definitivo per reati di spaccio di stupefacenti, ristretto nel reparto di media sicurezza. Lo denuncia il sindacato Uil Pubblica Amministrazione. I tre agenti sono stati portati al pronto soccorso e qui medicati con prognosi dai 5 ai 10 giorni. “Evidenziamo – spiegano dal sindacato – l’alta professionalità mostrata dai colleghi coinvolti nella vicenda in entrambi i giorni, in quanto la situazione poteva terminare con un bollettino medico ben più critico. Il vile attacco, si connota all’interno di un piano di insostenibilità della struttura che non può più far fronte al continuo aumento della popolazione detenuta. Allo stato sono presenti oltre 730 detenuti per una capienza tollerabile di 440”. Da tempo la Uil denuncia le gravi condizioni di difficoltà lavorativa del personale di polizia penitenziaria all’interno delle carceri, tra cui quella di Prato che ha raggiunto i livelli massimi di insostenibilità.
http://www.notiziediprato.it/2013/05/detenuto-alla-dogaia-manda-in-ospedale-tre-agenti-in-due-giorni-la-uil-situazione-insostenibile/
Emergenza zingari a Prato: epidemia di scippi
Prato, 12 apr. – ”Credo che il fenomeno degli scippi in citta’ stia diventando quasi un’emergenza. Gli autori di questi reati predatori e odiosi sono sempre i soliti (evito di menzionare l’etnia perche’ e’ nota a tutti) che, grazie alle nostre leggi, riescono quasi sempre a farla franca”. Lo denuncia l’assessore alla sicurezza del Comune di Prato, Aldo Milone.
”Tra l’altro – aggiunge – la maggior parte sono clandestini e la mancanza di un Cie in Toscana aggrava sicuramente il problema sicurezza in citta’. Le Forze di Polizia stanno svolgendo un lavoro straordinario per evitare l’aggravarsi di questa situazione e per loro parlano gli arresti quotidiani che effettuano in citta’. Purtroppo la maggior parte di questi arrestati e’ gia’ libera il giorno successivo e scorrazza tranquillamente rendendosi autori degli stessi reati per i quali erano stati arrestati il giorno prima. Spesso sento giustificazioni come il sovraffollamento delle carceri, sicuramente un dato di fatto, pero’ continuando di questo passo il problema sicurezza subira’ un’accentuazione, non solo a Prato ma in tutta Italia, e chi si rende autore di questi reati sa di essere impunito”.
”Ormai, come ho gia’ detto ripetute volte – sottolinea l’assessore – la certezza della pena in Italia e’ diventata una vera e propria chimera. La situazione di Prato, proprio per l’alto numero di immigrati, deve essere portata, ancora una volta, all’attenzione del nuovo Governo la cui nascita e’ ancora incerta. Penso che il problema non si risolva solo con un aumento dell’organico ma rivedendo i criteri, che devono essere ancora piu’ stringenti, di applicazione della custodia cautelare preventiva e, come gia’ detto, la creazione di un Cie in Toscana. Per questi motivi e’ opportuno sensibilizzare i parlamentari locali perche’ si facciano portavoce presso il Governo e porre alla sua attenzione queste problematiche che, ripeto, non sono solo pratesi”.
http://notizie.tiscali.it/regioni/toscana/feeds/13/04/12/t_16_02_ADN20130412194201.html?toscana
Aggredita da Maghrebino finisce all’ospedale
PRATO – E’ successo ieri nel centro storico di Prato. Il malvivente che e’ entrato in azione ha avvicinato la vittima con la scusa di chiedere un’informazione, poi l’ha spinta facendola cadere e le ha strappato la catenina d’oro dal collo
Una donna di 70 anni e’ finita all’ospedale dopo essere stata rapinata da un immigrato. E’ successo ieri pomeriggio in piazza Santa Maria al Castello, nel centro storico di Prato. La donna ha denunciato alla polizia di essere stata avvicinato da un giovane, forse magrebino, che con la scusa di chiederle una informazione l’ha spinta a terra e le ha strappato dal collo una catenina d’oro. Trasportata al pronto soccorso, i medici le hanno diagnosticato escoriazioni ad un ginocchio e alla schiena. Le ricerche del malvivente non hanno dato esito.
Prato: denunciato Cinese, trasportava materiale sequestrato
Prato: Cinese trasportava materiale sequestrato