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Marocchino assalta bus e aggredisce autista urlando: “SPORCO ITALIANO”

ROMA 20 settembre 2013 – «Sporco italiano!» È l’insulto che si è sentito rivolgere l’autista di un bus da un marocchino, che prima si è scagliato contro il mezzo e poi contro il conducente. È accaduto in via Eroi della Difesa, a Spinaceto. Il bus è stato assaltato dall’immigrato mentre era fermo a un semaforo, lontano dalla fermata. L’aggressore ha cominciato a picchiare con violenza sulle portiere della vettura e l’autista, per scongiurare eventuali danneggiamenti, le ha aperte. A quel punto però il marocchino è salito sull’autobus e, intrufolandosi nella cabina di guida, ha aggredito il conducente. All’aggressione fisica sono seguite le offese verbali, quasi esclusivamente riguardanti la nazionalità dell’autista, poi l’immigrato è sceso dal mezzo e ha scagliato una pietra contro la vettura danneggiando un finestrino. Mentre l’aggressore si scatenava era stata allertata la polizia. L’aggressore è stato identificato, accompagnato in commissariato e denunciato per danneggiamento, violenza a pubblico ufficiale e violazione della legge che vieta la discriminazione razziale.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_settembre_20/sporco-italiano-a-autista-bus-denunciato-marocchino-2223207755635.shtml

 

Genova: africani tentano di stuprare quindicenne

Genova – Notte da incubo per una quindicenne nel pieno centro di Genova. La ragazza, residente a Genova nel quartiere di Sampierdarena, è stata vittima di un tentativo di stupro da parte di due ragazzi nordafricani, nei giardini antistanti la stazione di Brignole, in viale Thaon di Revel alle 2 di venerdì 31 maggio.

La ragazza, stando al suo racconto, dopo essere stata aggredita e trascinata in un’aiuola, è riuscita a sfuggire alla violenza sessuale colpendo i malintenzionati con una pietra. Poi è scappata e una volta a casa ha raccontato tutto alla madre, che visibilmente preoccupata, ha accompagnato la figlia al Pronto Soccorso del Galliera per sottoporla a diversi esami.

Gli esami, in ogni caso, non confermano alcun tentativo di stupro, nè lesioni riconducibili a una violenza, per questo i carabinieri hanno acquisito le immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti in piazza Verdi. Immagini fondamentali anche per risalire all’identità dei due aggressori, descritti dalla quindicenne come due giovani nordafricani ubriachi. I militari li cercano negli ospedali, visto che stando ai racconti della ragazzina la “pietrata” dovrebbe aver procurato notevoli ferite sul volto dei due malintenzionati.

Un episodio che evidenzia ancora una volta il problema sicurezza a Genova, soprattutto in una parte della città, che nonostante sia in pieno centro, è sempre scenario di violenze e aggressioni. Una zona di passaggio, per chi parcheggia in piazza della Vittoria o per chi è solito viaggiare in autobus. E stava andando a prendere proprio un autobus la quindicenne sudamericana prima di essere aggredita. La ragazza stava rientrando da una serata in Valbisagno con gli amici, che aveva salutato prima di dirigersi, da sola, nei giardini di Brignole.

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Torre Chianca: residenti in rivolta contro il degrado rom

Torre Chianca, venti di “secessione”. Il campo nomadi fa saltare i nervi
Lecceprima.it
La pietra dello scandalo è il campo di sosta per un gruppo di famiglie nomadi che è stato improvvisato nelle adiacenze del campo di calcetto comunale: un’area di residenza temporanea che si rigenera a ciclo continuo nonostante interventi periodici
Commercianti e residenti di Torre Chianca in rivolta, “Degrado piu Giornale di Pugliatutte le notizie (2) »

Fratelli albanesi spacciavano

Cortemaggiore, arrestati dai carabinieri due fratelli pusher

Due fratelli albanesi di 26 e 35 anni sono stati arrestati dai carabinieri a Cortemaggiore. I militari li tenevano d’occhio da un po’ sospettando che spacciassero cocaina e infatti dopo l’ultimo appostamento hanno perquisito la loro abitazione e fermato un cliente che si era appena rifornito da loro. In cucina, in un barattolo di riso, hanno trovato 70 grammi di cocaina purissima ancora in pietra che una volta tagliata avrebbe prodotto circa 200 dosi. Inoltre i carabinieri hanno anche rinvenuto un bilancino di precisione, un tirapugni e 2400 euro in contanti, con tutta probabilità provento di spaccio. I due fratelli sono stati arresati per spaccio e detenzione abusiva di oggetti atti ad offendere.

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Pronuncia il nome di “Allah” invano: aggredita da islamico furioso

Moderati

Ha pronunciato il nome di Allah ed ha scatenato l’ira del suo fidanzato. Amranm Jhah Syed Ali è finito in carcere e si trova rinchiuso nella casa circondariale di contrada Pendente. Dovrà rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, minaccia aggravata e danneggiamento.

E’ stato l’epilogo di una serata iniziata in tutta tranquillità in casa della donna. Qui si è recato un amico del fidanzato della donna per guardare un film. I due hanno cominciato a bere una bottiglia di vodka seduti sul divano. E’ stato quando la ragazza ha pronunciato il nome di Allah che è scattata l’ira dell’uomo che ha tentato di aggredire la fidanzata. Questa si è rinchiusa in camera da letto ed ha chiamato il 112 mentre l’ospite ha tentato in tutti i modi di calmare Amranm Jhah Syed rimettendoci tuttavia una ferita ala mano destra.

Da lì a poco sono arrivati i Carabinieri ed un’ambulanza e la donna è stata trasferita presso la casa di un’amica per trascorrere la notte. Il fidanzato, ancora in preda ai fumi dell’alcol, dopo essere stato identificato in caserma non si è dato per vinto ed ha raggiunto la casa. Ancora una chiamata al 112 ed il pachistano è stato riportato alla casa famiglia dove è ospitato.

Non era ancora finita perchè ancora una volta l’uomo si è recato presso la casa dove si trovava la fidanzata ed ha cercato di sfondare la porta mandando in frantumi il vetro con una pietra. L’uomo è fuggito ma è stato bloccato da due pattuglie di Carabinieri che lo hanno bloccato dopo una colluttazione ed ammanettato.

http://www.corrierediragusa.it/articoli/cronache/ragusa/20791-aggredisce-la-fidanzata-che-pronunzia-invano-nome-allah.html