Tag: muratore

‘Sono immigrato, posso occupare casa vostra’: e aggredisce agenti

San Giorgio su Legnano – Occupa una casa con moglie e figlio di 2 anni, sgomberato e ammanettato dai carabinieri. E’ successo a San Giorgio dove venerdì 21 marzo i militari hanno arrestato l’uomo, un muratore marocchino di 36 anni. Appena l’uomo, con famiglia, è entrato nello stabile di via Raimondi gestito dal Comune sono stati avvertiti i carabinieri che, al loro arrivo, hanno trovato l’appartamento con una nuova serratura e i servizi di gas e luce già allacciati. La famiglia risultava, peraltro, già destinataria di uno sfratto esecutivo eseguito appena una settimana prima da un appartamento di via Isonzo. L’uomo, alla vista dei militari, ha iniziato a inveire contro il Comune e lo Stato italiano che non gli dà una casa, scagliandosi con veemenza contro i carabinieri. A quel punto, oltre a sgomberare l’appartamento, l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e condotto in carcere a Busto.

http://www.prealpina.it/notizie/alto-milanese/2014/3/22/occupa-casa-e-aggredisce-i-carabinieri/3063630/55/

Stalker: non accetta la separazione e minaccia di morte anche la figlia – BolognaToday

Stalker: non accetta la separazione e minaccia di morte anche la figlia
BolognaToday
Sicuro dell'impunità, un uomo di origine moldave sui 45 anni, muratore e senza fissa dimora (dopo la divisione dalla famiglia) e con un arresto alle spalle per il medesimo reato, è finito in manette lo scorso 18 settembre per mano della Polizia di Bologna.

Albanese aggredisce la moglie a calci e pugni


Rsvn.it

Aggredisce la moglie a calci e pugni, arrestato muratore albanese
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L’uomo, non ha opposto resistenza, ed è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I carabinieri stanno cercando di capire se gli episodi di maltrattamenti fossero ripetuti nel tempo prima del loro intervento della notte scorsa.
Albenga, domani l’interrogatorio dell’albanese arrestato per aver Il Vostro Giornale
Albenga, albanese 37enne aggredisce e picchia la moglie: arrestatoSavona news

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Albenga, domani l’interrogatorio dell’albanese arrestato per aver … – Il Vostro Giornale


Il Vostro Giornale

Albenga, domani l'interrogatorio dell'albanese arrestato per aver
Il Vostro Giornale
Albenga. Sarà interrogato domani mattina dal gip Fiorenza Giorgi il trentasettenne albanese arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della moglie. Toccherà al giudice decidere sulla convalida dell'arresto e sulla misura
Albenga, albanese 37enne aggredisce e picchia la moglie: arrestatoSavona news
Aggredisce la moglie a calci e pugni, arrestato muratore albanese Il Rsvn.it

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Albanese pesta a sangue la convivente e la manda in ospedale

Albenga. Urla sempre più forti tanto che i vicini di casa, preoccupati, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. E’ successo stanotte, intorno alle 2,30, in Regione Rollo ad Albenga dove tra una coppia albanese era in corso una furiosa lite. All’arrivo dei militari l’uomo, L.R., 37 anni, professione muratore, stava picchiando la compagna, sua connazionale. Per lui è scattato immediato l’arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La donna infatti è stata medicata in ospedale e dimessa con una prognosi di 22 giorni.

Il muratore è stato accompagnato nel carcere Sant’Agostino dove resta in attesa di essere interrogato dal gip. Intanto gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i motivi che hanno scatenato la furiosa lite.

“Ci rubate il lavoro”: scontri etnici tra muratori italiani e albanesi

Cinque arresti dei Carabinieri della stazione di Borgomaro, insieme ai colleghi di Imperia, a seguito di uno scontro etnico avvenuto ieri in piazza Vittorio a Pontedassio, che poteva avere risvolti ben peggiori, visto che oltre alle mani sono stati anche usati molti attrezzi da lavoro, tra cui picozze ed altro.

I fatti sono avvenuti nel tardo pomeriggio di ieri, nella piazza principale del piccolo centro, tra alcuni italiani ed albanesi, sembra per problemi di natura legata alla professione di muratore, che svolgono praticamente tutti e per una serie di attrezzi prestati e non restituiti. I secondi rubano il lavoro ai primi.

La discussione a parole è presto passata dalle parole ai fatti ed i contendenti hanno approfittato degli attrezzi che avevano per colpirsi vicendevolmente. Alcuni residenti hanno chiamato i Carabinieri ma, al loro arrivo, i militari non hanno trovato nessuno dei contendenti, ma solo alcune picozze nelle fioriere ed una livella rotta in due e sporca di sangue.

I militari, che conoscevano bene i contendenti, sono andati a prenderli direttamente nelle loro abitazioni, ponendoli in arresto per rissa aggravata e lesioni personali. Due di loro sono stati medicati in ospedale con prognosi di 5 e 20 giorni. I 5 (3 albanesi e 2 italiani tra i 40 ed i 44 anni) verranno processati oggi per direttissima.

Uccisa a coltellate dal marito albanese: bimbe assistono all’omicidio

SAN GIOVANNI 19 giugno 2013 – Una lite furibonda, le grida, le accuse reciproche poi è spuntato il coltello. Lulzmin Hadai, 36 anni, cittadino di nazionalità albanese residente a San Giovanni al Natisone, ha ucciso a coltellate la moglie Irma Hadai, di 32 anni, anche lei cittadina albanese.

È successo ieri sera in una casetta a due piani in via Palmarina. È stato lui a telefonare ai carabinieri poco prima delle 22. Nel frattempo, il vicino di casa, attratto dalle grida all’interno dell’abitazione, ha bussato alla porta ed è entrato. Nel corridoio c’erano tracce di sangue e in cucina, dove i segni di quel massacro erano evidenti sulle pareti e sui mobili, c’era il corpo della donna riverso a terra in un mare di sangue. L’uomo era chino su di lei. «Non mi interessa se vado in carcere – ha detto –, almeno l’ho fatta finita».

La donna è stata colpita a morte da una serie di fendenti calati sul suo corpo sotto gli occhi esterrefatti delle figlie, due bambine di 8 e 5 anni. Quando il personale del 118 è arrivato sul posto, lei era ormai priva di vita, è toccato al medico legale Carlo Moreschi constatare il decesso. Quindi sono arrivati i Carabinieri del Norm di Palmanova, del Nucleo radiomobile, coordinati dal comandante Fabio Pasquariello e dal magistrato Monica Loffredo, sul posto anche la polizia.

L’uomo è stato condotto alla caserma di San Giovanni al Natisone e sottoposto a un lungo interrogatorio. Lui, muratore, ultimamente era rimasto senza occupazione, ma si dava da fare facendo lavoretti; lei faceva le pulizie alla casa di riposo e in un locale. Fra i due, stando ai racconti dei vicini, non c’erano particolari liti, solo qualche discussione, come normalmente accade nelle coppie, ultimamente però lui sembrava sofferente e nervoso.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/06/19/news/uccisa-dal-marito-davanti-alle-figlie-foto-1.7285317

Banda di Cileni svaligiava case

Presa la «banda della mazzetta»: tre in manette 

Carabinieri di Desenzano: presa la banda della “mazzetta” Ore: 12:56 | lunedì, 11 marzo 2013 I carabinieri li hanno soprannominati la «banda della mazzetta», per quegli attrezzi da muratore che tenevano nel bagagliaio dell’auto e che utilizzavano per mettere a segno i furti in appartamento. Ben cinque – tre riusciti e due tentati – quelli che il gruppo ha organizzato nella sola giornata di venerdì 8 marzo nella zona di Centenaro di Lonato. Proprio durante l’ultimo colpo una donna si è fatta insospettire da quei quattro giovani cileni che avevano suonato al suo campanello. Ha così avvertito i Carabinieri che sono prontamente intervenuti. I militari di Lonato, coadiuvati dai colleghi di Desenzano, hanno arrestato tre dei malviventi – due donne e un uomo -; mentre il quarto è riuscito a fuggire. Come accennato sono tutti di origini cilene e tutti giovanissimi: hanno infatti fra i 26 e i 22 anni. Nella loro auto, oltre alle tre mazzette da muratore, anche orologi, gioielli e navigatori satellitari. Sabato mattina sono stati processati per direttissima e, la sera, scarcerati perché incensurati.

Ha accoltellato il padre In cella piange e si dispera – La Provincia di Como


La Provincia di Como

Ha accoltellato il padre In cella piange e si dispera
La Provincia di Como
LURAGO MARINONE Piange e si dispera, in carcere, Eder Jhonny Dominguez Cutipa, l'operaio peruviano di 28 anni arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver accoltellato al cuore e ucciso il padre, Manuel Johny Venancio Dominguez Ramirez, muratore

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