Aggredita e presa a morsi in mezzo alla strada, arrestato un 25enne
Piacenza – Una ragazza di 22 anni è finita all’ospedale nel tardo pomeriggio del 7 febbraio dopo essere stata aggredita, addirittura con de imorsi, da un 25enne che è stato arrestato dalla polizia. E’ accusato di tentata rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nella notte è stato portato in carcere alle Novate.I poliziotti, al loro arrivo, hanno trovato la ragazza a terra ferita, mentre il 25enne, di origine nigeriana come la donna, ha provato a scappare nascondendosi in un cortile lì vicino: poi ha cercato di affrontare la polizia ma è stato bloccato, ammanettato e portato in questura dalla volante. La 22enne è stata invece portata al pronto soccorso dall’ambulanza del 118, ma le sue condizioni non sono gravi. Gli agenti hanno poi raccolto diverse testimonianze di chi ha assistito alla brutale aggressione avvenuta all’improvviso per cause che la polizia sta ancora vagliando. L’uomo avrebbe infatti tentato di prendere il cellulare alla 22enne, ma non è escluso che ci siano anche altri motivi personali. |
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Scippo Shock: ragazza pestata e presa a morsi da nigeriano
Profugno con permessino umanitario spacciava droga ai bambini
Vende droga all’agente in borghese Spacciatore inseguito e arrestato
Padova – Giovedì la polizia municipale ha arrestato, in zona stazione, un nigeriano di 26 anni, Felix O., in possesso di permesso per motivi umanitari, senza fissa dimora, che aveva occultato un involucro che poi si è rivelato contenere marijuana. Il giovane ha … |
Coppie miste e violenza: picchia e accoltella la moglie sudamericana
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Capodanno choc, picchia la moglie e poi l’accoltella E’ iniziato nel peggiore dei modi il 2014 per una donna di 33 anni, originaria dell’Ecuador, vittima della violenza del compagno nel primo pomeriggio di oggi. Secondo quanto riferisce l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera, per motivi che i carabinieri stanno accertando l’ uomo ha assalito la donna con calci e pugni, facendo anche uso di un’arma da taglio con l’obiettivo di ferirla al volto. Trasportata in ospedale dagli operatori dl 118, alla donna sono state riscontrate lesioni al volto, dietro l’orecchio sinistro e al naso con frattura delle ossa nasali con necessario intervento chirurgico. La prognosi è di 30 giorni e la donna è stata ricoverata presso la clinica di Otorino laringoiatria.
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Amnistia: con martello spacca la mano ad agente
Ennesimo caso di violenza nel carcere di San Giorgio. La denuncia viene dal Sappe, sindacato di polizia penitenziaria. “Un detenuto marocchino – racconta il segretario generale Donato Capece – ristretto nella fatidica Terza Sezione del carcere di Lucca ha tirato, per futili motivi, uno sgabello al poliziotto in servizio nel Reparto che è stato molto abile nello schivare il pesante oggetto. Poco dopo, lo stesso detenuto ha ingerito delle pile e, dopo essere stato accompagnato in infermeria ma aver rifiutato il ricovero nell’ospedale, mentre faceva rientro in cella costeggiando il muro del giardino, ha prelevato il coperchio di cemento di un tombino e si è scagliato contro i poliziotti. Uno di coloro, colpito con violenza, ha avuto dall’Ospedale una prognosi di 21 giorni per frattura del metacarpo e per almeno 40 giorni dovrà tenere il gesso. A lui e all’altro collega va tutta la nostra solidarietà. Ma certo si tratta dell’ennesima situazione incredibile e inaccettabile: e il fatto che ha visto protagonista, ancora una volta, uno straniero ci induce a tornare a sollecitare il Governo e il Ministro della Giustizia Cancellieri ad attivarsi davvero perché i detenuti stranieri scontino la pena a casa loro. Una cosa è certa: la Polizia Penitenziaria non è carne da macello e non tollererà altre violenze”.
Capece annuncia che nei prossimi giorni sarà al carcere di Lucca, nel quale nelle ultime settimane diversi sono stati gli eventi critici: atti di autolesionismo, risse, colluttazioni e tentati suicidi. “Eppure – afferma – nonostante tutto questo, l’amministrazione penitenziaria brilla per l’assenza di provvedimenti su Lucca, da almeno dieci anni. ” Non è più possibile tollerare violenze come quelle di ieri sera contro i poliziotti del carcere di Lucca. Le autorità nazionali e regionali penitenziarie si sveglino dal colpevole torpore in cui da almeno un decennio si trovano ed assicurino garanzie e tutele alla Polizia penitenziaria, che nella prima linea delle sezioni detentive combattono e rischiano la vita ogni giorno. Altro che segni di ripresa: Lucca è un carcere ad alta tensione, con violenze e problemi ogni giorno”.
http://www.lagazzettadilucca.it/cronaca/2013/09/detenuto-aggredisce-un-agente-e-gli-frattura-la-mano/
‘Femminicidio’: kirghizo pesta la convivente , un altro picchia le ex
Pestata per anni da immigrato: “E’ tutto ok”
Milano – Per
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA, PICCHIA CONVIVENTE …La Repubblica Milano.ittutte le notizie (2) »
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Modena, scontri etnici: romeni contro moldavi armati di catene
Modena 10 settembre 2013 – Cocci di bottiglia di vetro, lucchetti e catene. Queste le armi improvvisate utilizzate durante la rissa che ha avuto luogo ieri sera intorno alle ore 19 nei pressi del palazzo Prora. A fronteggiarsi sono stati due rumeni e due moldavi di età compresa tra i 44 e i 25 anni. Scaturita per futili motivi, i contendenti non hanno lesinato “carezze” scambiandosi colpi al viso con pesanti catene lungo la pista ciclabile di viale Amendola, resistendo al vano tentativo di due donne di riportare la calma. La zuffa è stata interrotta dall’intervento provvidenziale degli agenti della squadra volante della polizia di stato: con i visi ridotti a maschere di sangue, gli uomini sono stati separati e le fazioni sono state rispettivamente trasportate al pronto soccorso del policlinico di Modena e a quello dell’ospedale di Baggiovara. Tutti e quattro, con diversi precedenti a carico per furto e porto abusivo di armi, sono stati tratti in arresto con l’accusa di rissa aggravata e porto ingiustificato di strumenti allo scasso. L’ipotesi, è che la rissa sia il risultato di un diverbio per il controllo delle zone da depredare, in questo caso il quartiere residenziale posto nelle vicinanze del parco Amendola.
http://www.modenatoday.it/cronaca/rissa-catene-palazzo-prora-modena.html
Bimbo piange: massacrata dal marito bengalese
RIMINI – Ennesimo episodio di violenza attorno alle 4 di questa mattina: una pattuglia della stazione Carabinieri di Miramare, a seguito di richiesta arrivata in centrale è intervenuta in un condominio dove era stata segnalata una accesa lite. I militari giunti sul posto hanno trovato una coppia originaria del Bangladesh: la donna spaventata ha riferito di essere stata malmenata dal marito solo perché non era riuscita a far smettere di piangere il loro piccolo. Poi, in lacrime, la donna si è confidata on i militari che nel frattempo l’hanno accompagnata al pronto soccorso per le cure del caso, e ha raccontato che dal 2011, anno in cui i due si erano sposati, l’uomo l’aveva spesso picchiata sempre per motivi banali. La donna per paura non aveva mai denunciato nessun episodio. Sette i giorni di prognosi per la malcapitata che hanno fatto scattare la denuncia in stato di libertà dell’uomo per maltrattamenti. Se ci sarà un nuovo episodio il marito rischia l’arresto.
http://www.romagnanoi.it/news/rimini/1192858/Non-riesce-a-far-smettere-di.html
Violenta rissa tra cingalesi regolari: un morto
Un omicidio e’ stato commesso la scorsa notte, al culmine di un litigio per futili motivi, da un cittadino dello Sri Lanka residente a Milano ma domiciliato a Garrufo di Sant’Omero(Teramo).
Con l’accusa di omicidio, i carabinieri hanno arrestato Udarachandima Kolamunnage, 29 anni, celibe, di professione badante in regola con il permesso di soggiorno.
L’assassino, al culmine di un animato diverbio per futili motivi, ha accoltellato mortalmente alla schiena, con due fendenti sferrati con un coltello da cucina il connazionale Sattambi Ralalage Don Susira kelum Nanayakkara, 30 anni, anche lui residente a Garrufo di Sant’Omero, coniugato, con un figlio di tre anni,operaio, in regola con il permesso di soggiorno.
La tragedia, complice l’alcol, si e’ consumata dopo che i due avevano trascorso la notte in compagnia, insieme ad un terzo connazionale testimone del fatto, sul pianerottolo antistante gli appartamenti in cui vivono entrambi in piazza Castrum Rufi a Garrufo di Sant’Omero.
Il coltello da cucina e’ stato sequestrato. L’omicida e’ stato trasferito presso la casa circondariale di Teramo a disposizione del sostituto procuratore della repubblica di Teramo Bruno Auriemma che ha disposto l’autopsia.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Alba Adriatica e del nucleo investigativo e dai colleghi della stazione di Nereto.
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Accoltella-a-morte-connazionale-arrestato-cingalese/123616.htm
Rissa fuori dalla discoteca: ventenne accoltellato – GenovaToday
GenovaToday |
Rissa fuori dalla discoteca: ventenne accoltellato
GenovaToday Una rissa scattata per futili motivi che è degenerato quando l'aggressore, anche lui un sudamericano appena ventenne, ha estratto il coltello e ferito il colombiano alla gola. Da qui la reazione dei compagni del colombiano che hanno massacrato di botte … |