Tag: Morta

Festa della donna: sgozzata senza pietà dal compagno romeno

Perugia 08 marzo 2014 – E’ stata sgozzata. E’ caduta a terra ed è rimasta con lo sguardo fisso verso quell’uomo che amava e che diceva di amarla. Pochi minuti è la vita si è liquefatta in una pozza di sangue in una stanza di un anonimo affittacamere a Gualdo Tadino. Ofelia Bontoiu aveva 28 anni, lavorava come badante in una famiglia del posto ed aveva qui la sua famiglia che aveva lasciato la Romania per stare tutti insieme. E’ morta nel giorno della festa della donna per mano del suo compagno che era tornato a Gualdo, prendendo una camera, dopo aver trovato lavoro all’estero da diversi mesi. Un colpo di coltello alla gola non ha lasciato scampo. Il personale del 118 – partito da Branca – ha potuto solo constatare la morte. Il corpo di una donna è rimasto sul pavimento fino a tardi in questo 8 marzo.  E questa sera migliaia di donne umbre festeggeranno per i loro diritti. A lei è stata imposta una bara. Si era permessa – da quanto sembra – di rifiutarsi di partire così all’avventura verso un’altro paese insieme a lui che parlava di un nuovo inizio, di un futuro migliore.

Ofelia aveva chiesto tempo – come spiegato anche ai famiglia dell’anziana che accudiva – prima di un passo così importante. Ma per troppi una donna non può scegliere deve obbedire: e così stata sgozzata dopo urla e follia. Sgozzata dal compagno di 28 anni – anche lui romeno – che poi ha tentato il suicidio: tagli ai polsi, coltellate al corpo e al collo. E’ stato operato e forse dovrebbe farcela. Ogni altra parola su di lui sarebbe solo inutile e superficiale. L’omicidio è avvenuto intorno alle 16 quando la padrona della struttura ha dato l’allarme ai carabinieri e al 118. C’erano altre ragazze in quelle stanze a pochi metri dalla stazione ferroviaria e dall’Arma che hanno sentito urla e poi il silenzio del sangue che scende dalla gola fino al pavimento.  Le mimose in fiore piangono un’altra donna uccisa da un uomo.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/omicidio-donna-gualdo-tadino-8-marzo.html

Stuprata, uccisa e data alle fiamme da zingaro rom

LOCRI (Reggio Calabria) 21 settembre 2013 – È un giovane rom l’assassino di Tatiana Kuropatyk, la badante ucraina violentata, uccisa e poi date alle fiamme nella spiaggia di Brancaleone, nella Locride. Si chiama Gianluca Bevilacqua, ha 21 anni ed ha confessato il delitto, dopo una notte d’interrogatorio. Ha ucciso in preda ad un raptus. Il ragazzo ha detto di aver notato l’ucraina sulla spiaggia, mentre da sola stava prendendo il sole. La donna si sarebbe accorta di quell’individuo che con fare sospetto cercava insistentemente un approccio. Tatiana ha cercato aiuto telefonando ad una sua amica alla quale ha confessato che qualcuno la stava importunando. Poi il silenzio.

TENTATA VIOLENZA – Gianluca Bevilacqua l’ha sorpresa alle spalle ed ha cercato di violentarla, già sulla spiaggia. La donna ha tentato di difendersi, ma il suo aggressore l’ha colpita alla testa con un bastone. Tatiana ha perso i sensi. L’uomo l’ha quindi trascinata in un posto isolato, coperto da canneti e qui l’ha violentata. Gli inquirenti dicono che il ragazzo non è scappato subito. Voleva probabilmente capire se la donna fosse ancora in condizioni di reagire. Ha atteso qualche ora, poi quando la donna ha ripreso i sensi, l’ha ancora una volta colpita con il bastone. L’autopsia dirà se la donna è morta subito o se la sua è stata una lenta agonia. Bevilacqua cha pensato di averla uccisa ed è tornato a casa, a Brancaleone.Ha buttato i vestiti imbrattati di sangue e poi, forse preso dal panico, ha raccontato tutto alla madre. Il giorno dopo il ragazzo si è nuovamente recato sul posto della violenza portandosi dietro una tanica di benzina. Voleva bruciare il corpo di Tatiana per far sparire le tracce. Non c’è riuscito perché le fiamme sono state spente dalla pioggia.

SEGNALATO – In passato Gianluca Bevilacqua era stato “segnalato” per alcuni episodi di “disturbo” a giovani donne. Suo fratello Leonardo è stato arresto qualche anno fa quando, ancora minorenne, abusò di una donna di 54 anni. I carabinieri del gruppo di Locri e quelli della Compagnia di Bianco hanno detto che nel corso dell’interrogatorio il giovane assassino ha mantenuto un atteggiamento “glaciale”. Ha raccontato i fatti, senza segni di pentimento. Un particolare importante in questa triste storia è stato il comportamento mantenuto dalla famiglia del giovane e dai suoi compaesani. Tutti hanno contribuito alla ricerca della verità. E questo ha permesso di stringere in breve tempo il cerchio attorno all’assassino.

http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_20/locri-omicidio-badante-ucraina-arrestato-assassino_fcc95b88-21f4-11e3-ab6f-bfdc65ad0b93.shtml

Tipico rom integrato, con nome e cognome italiani e magari anche la cittadinanza.

Bergamo, due morti dopo la maxi rissa fra immigrati – La Repubblica

Bergamo, due morti dopo la maxi rissa fra immigrati
La Repubblica
Bergamo, due morti dopo la maxi rissa fra immigrati E' morta tragicamente, mentre prestava soccorso a un ferito in una rissa a Chiuduno (Bergamo), Eleonora Cantamessa, un medico 44enne di Bergamo che lavora all'ospedale Sant'Anna di Brescia e che 

Uccisa a martellate e nascosta sotto il letto: preso sudamericano

Milano 17 luglio 2013 – Massacrata a martellate e nascosta sotto il letto. Michelle Campos, una ragazza peruviana di 20 anni, è stata trovata morta, martedì sera, nella sua abitazione in via Rondizzoni, in centro a Parma. Da tempo, la giovane viveva una storia tormentata con il fidanzato, un ecuadoriano di 21.

LA VIOLENTA DISCUSSIONE – Secondo una prima ricostruzione, a dare l’allarme è stata la madre, insospettita dalla scomparsa della ragazza. All’inizio, aveva pensato a una fuga d’amore, poi il macabro ritrovamento. Il fidanzato, intorno alle 11 di martedì, avrebbe atteso l’uscita di casa della madre e della sorella diciottenne della vittima per poi salire nell’appartamento. Qui ci sarebbe stata una violenta discussione (per i vicini non era la prima volta che succedeva) con il giovane che avrebbe colpito la ragazza alla testa con un martello. Ripulita la stanza dal sangue – ma tracce ematiche sono state trovate su alcune piastrelle – il cadavere è stato avvolto in un lenzuolo e nascosto sotto il letto. Luogo dove, nella notte, è stato scoperto dalla madre. Il fidanzato, rintracciato a Milano, è stato sottoposto a fermo. Sul caso indagano il pm Paola Dal Monte e la Squadra Mobile di Parma.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_luglio_17/parma-peruviana-uccisa-fidanzato-nascosta-sotto-letto-2222202178314.shtml

 

Studentessa trovata morta sul Trasimeno, è stato arresto cardiaco – La Nazione


La Nazione

Studentessa trovata morta sul Trasimeno, è stato arresto cardiaco
La Nazione
Perugia, 16 luglio 2013 – Ha confermato l'ipotesi della morte per un arresto cardio-circolatorio del quale devono ancora essere chiarite le cause l'autopsia della studentessa cinese di 19 anni il cui cadavere e' stato trovato domenica mattina nei
Cinese morta Trasimeno,eseguita autopsiaLa Gazzetta del Mezzogiorno
STUDENTESSA CINESE TROVATA MORTA AL LAGO Leggo.it
CINESE MORTA AL TRASIMENO, ESEGUITA L'AUTOPSIATerni in rete
tuttoggi.info
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Salerno: sgozzata e data alle fiamme, arrestato immigrato

Salerno 26 giugno 2013 – Un giovane ucraino di 27 anni, Dmytro Zastavnetskyi, è stato arrestato dai carabinieri. L’uomo ha ucciso Olena Tonkoshkurova, 50 anni, anche lei ucraina, trovata morta dai vigili del fuoco nella sua abitazione a Polla, in provincia di Salerno. La donna era nel suo letto, nuda, dove era stata uccisa con un profondo taglio alla gola. Dopo il delitto, la sua casa è stata data alle fiamme.

All’origine del delitto ci sono motivi di gelosia. La donna viveva da anni a Polla, dove faceva la massaggiatrice. E’ stata uccisa dopo una lite nata al termine di un rapporto sessuale. Il corpo di Olena, che viveva da sola, è stato ritrovato nella sua casa in via Porta del Bagno, stradina che conduce nel centro storico di Polla.  L’incendio è divampato intorno alle 3,30 della notte scorsa per cause in corso di accertamento; le fiamme hanno interessato l’appartamento, che si trova in una palazzina a due piani.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/campania/articoli/1102379/giallo-a-salerno-cadavere-di-donna-in-casa.shtml

Passeggia in bici: uccisa da immigrato a coltellate

Integrazione all’opera nel centro di Foligno, nel Perugino. Una giovane donna – che stava passeggiando in bicicletta nella zona della stazione – è stata trovata morta da un passante in via Monte Nagni. La vittima aveva una ferita alla gola tale da non lasciare dubbi sul fatto che si sia trattato di un omicidio e non di un suicidio.

Il presunto killer, un romeno, si sarebbe ucciso con una coltellata al petto. L’auto del presunto omicida era stata individuata a Terni dai carabinieri e inseguita sul raccordo per Orte. Giunta allo svincolo di Amelia, forse anche in seguito a un urto con un camion, è stata costretta ad accostare ai lati della strada. A quel punto l’uomo si è colpito al petto con il coltello ed è morto sul colpo.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/foligno-sgozzata-strada-si-uccide-presunto-killer-926995.html

Livorno: il Senegalese assassino è uno spacciatore, delinquente abituale ma non espulso

Livorno, 3 mag. (Adnkronos) – E’ un immigrato senegalese irregolare sul territorio italiano il 34enne senegalese fermato nell’ambito dell’omicidio di Ilaria Leone, la 19enne trovata morta strangolata ieri mattina nelle campagne di Castagneto Carducci (Livorno). L’uomo spacciava droghe leggere, e la stessa vittima, secondo quanto riferito dagli inquirenti, era una consumatrice di sostanze stupefacenti. Proprio in questo ambito i due si sarebbero conosciuti.

L’uomo era destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, e aveva precedenti per lesioni, furto e danneggiamento. Il 34enne viveva in un’abitazione di fortuna a Doloratico (Livorno) vicino a Castagneto Carducci, e a volte si recava a Roma.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1235239/Livorno–ragazza-strangolata-consumava-droga–fermato-e–irregolare-e-spacciatore.html

Fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare. Sono risorse.

Espulso e delinquente abituale ma rimaneva in Italia. E la congolese vuole “sanatorie, cittadinanze e stop alla legge Bossi”.

Pavia, anziana ammazzata per 100 euro: catturato immigrato romeno

Pavia 27 apr 2013 – Svolta nella vicenda di Alma Pecorara, l’anziana trovata morta mercoledì mattina nella sua abitazione di Montecalvo Versiggia, nell’Oltrepò Pavese. Un uomo è stato fermato dai carabinieri nella nottata: si tratta di Costantin S., un romeno di 34 anni.

Alma Pecorara, uccisa in casa da immigrato romeno

Sembra che la donna sia stata uccisa per un debito di 100 euro.  Il motivo dell’omicidio è emerso dalle indagini che hanno portato al fermo del 34enne. Sembra che la donna non gli volesse restituire una caparra d’affitto.

L’uomo fermato è un pregiudicato romeno senza una dimora fissa, già noto alle forze dell’ordine per risse e ubriachezza. I carabinieri lo hanno fermato mentre si trovava nella stanza dove viveva in affitto in un paese vicino a Montecalvo Versiggia, Golferenzo. Fa il lavoratore stagionale. Tra lui e la donna c’erano state diverse liti per una caparra di circa 100 euro che la donna, che gestisce un paio di immobili nella zona, non voleva restituire allo straniero a cui aveva affittato in nero una stanza e che poi aveva “sfrattato”. Sembra che lui non si fosse mai rassegnato alla perdita di quel denaro, che aveva più volte chiesto indietro. E proprio la mattina dell’omicidio aveva tentato di parlare con la proprietaria telefonandole, ma lei si era rifiutata di incontrarlo.

Gli investigatori del Comando provinciale di Pavia hanno anche trovato la presunta arma del delitto, un coltello su cui sono in corso le analisi scientifiche per confermare il quadro accusatorio. Intanto, i primi rilievi effettuati sul cadavere della pensionata, che verrà sottoposto ad autopsia soltanto domani, hanno confermato l’omicidio, che sarebbe stato perpetrato tramite una coltellata. Una prova determinante per le indagini è stata una macchia di sangue lasciata sull’interruttore del bagno della casa della vittima. Venerdì i carabinieri hanno ascoltato per quasi 8 ore il figlio della donna, Andrea Castaldi, che ha dichiarato di avere trascorso la serata di martedì – quella in cui è avvenuta la morte della Pecorara – in pizzeria con gli amici e di avere sentito telefonicamente la madre prima di uscire.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1092562/pavia-anziana-uccisa-per-100-euro-un-fermo.shtml

Rapinò una prostituta In arresto giovane marocchino – Live Sicilia

Rapinò una prostituta In arresto giovane marocchino
Live Sicilia
A finire in manette è Soufiene Mouzhair, marocchino di 22 anni con l'accusa di avere rapinato la prostituta colombiana di 25 anni, Cindy Vanessa Candelo Arroyo poi morta dopo essere caduta dalla finestra della sua abitazione.