Tag: maltrattamenti in famiglia

Picchia la moglie, poi con la birra in mano va in giro

noviolenza

Un polacco di 31 anni ha picchiato violentemente la moglie, lasciandola col corpo pieno di ferite per terra, dentro la loro abitazione, e si è allontanato per ubriacarsi in una taverna. E’ accaduto ieri sera, quando agenti della Polizia di Stato appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno tratto in arresto un uomo di origine polacca residente a Palermo, ritenuto responsabile del reato di lesioni gravissime, maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi da taglio e punta. L’arresto è maturato nel contesto delle operazioni di messa in sicurezza della zona, ieri pomeriggio interessata dal crollo dei solai di un immobile nel quartiere “Capo”, pur essendo da quest’ultima vicenda completamente slegato.

Durante le fasi di transennamento della zona, in direzione degli agenti, impegnati ad allontanare passanti e curiosi, si sono visti avvicinare da una donna  proveniente proprio dalla zona delle macerie: era claudicante, tumefatta in volto e visibilmente dolorante . L’equivoco legato alla possibilità che potesse essere vittima ed allo stesso tempo superstite del crollo è durato poco. La vittima, una palermitana di 35 anni, ha infatti raccontato anche se sotto choc di essere stata violentemente malmenata e brutalizzata dal marito all’interno del domicilio familiare del Capo, quindi di essere fuggita facendo appello adl proprio istinto di sopravvivenza. Così, mentre un’ambulanza soccorreva la vittima di maltrattamenti familiari, la polizia si è messa sulle tracce dell’aggressore, rintracciandolo poco dopo con una bottiglia in mano in via delle Cappuccinelle, spettatore fra gli spettatori dell’edificio crollato.

Perquisito, addosso gli agenti gli hanno ritrovato un coltello affilato con una lama di 16 centimetri. Per la moglie, intanto, i medici stabilivano una prognosi di 30 giorni. Dai primi accertamenti sembrerebbe che la donna, già in passato, pur non avendolo mai denunciato, fosse stata, suo malgrado, vittima di un violento manage familiare. Indagini in corso, in tal senso.

“Non potete uscire di casa”: tunisino segregava moglie e figlie


ANSA.it
Tunisino 50enne picchia moglie e figli costringe…
InfoOggi
VERONA, 15 GENNAIO 2014 – Arrestato dai carabinieri di Verona per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesione personale aggravata, un tunisino di cinquant’anni ritenuto responsabile di aver più volte costretto la moglie in casa, e di
Padre-padrone arrestato a VeronaCrimeblog.it (Blog)
Picchiava e sequestrava in camera moglie e figli, arrestato Corriere della Sera
Moglie e figli picchiati e sequestrati, arrestatoTgVerona
AGI – Agenzia Giornalistica Italia –ANSA.it
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Marocchini: donna perseguitata dai ‘due mariti’

L’aveva anche minacciata, dopo averla più volte picchiata e rapinata, di sfigurarla con l’acido, sia lei che la figlia. Il calvario di una donna di 36 anni è finito con l’arresto del convivente, un connazionale marocchino di 29 anni accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni, minacce, violazione di domicilio e rapina.

L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Massa. Il provvedimento restrittivo è stato firmato dal gip Antonia Aracri del tribunale di Massa su richiesta del procuratore capo Aldo Giubilaro.

Le indagini sono state condotte dal commissariato di Carrara. La donna è stata picchiata più volte e umiliata dall’ex convivente che è arrivato anche a minacce gravi, come quella di sfigurarle il viso con l’acido a lei e alla figlia di 20 anni. La donna era stata perseguitata anche dal marito che nell’agosto scorso era stato arrestato per stalking. Si era separata e aveva allacciato un’altra relazione con l’uomo, a sua volta, finito in carcere.

Quest’ultimo l’aveva anche rapinata di 600 euro minacciandola con un coltello.

http://www.gonews.it/articolo_224665_Minaccia-la-convivente-di-sfigurare-con-lacido-lei-la-figlia-Arrestato-un-29enne.html

Marocchini.

Picchiata e costretta a prostituirsi dal marito sudamericano

Perugia, settembre 2013 – Da tempo la maltrattava e la costringeva a prostituirsi, ma la paura per le possibili violenze anche sulla figlia ha spinto la donna a denunciare il coniuge, un cittadino ecuadoregno, classe 1978, domiciliato Perugia, nullafacente, irregolare, responsabile di induzione alla prostituzione, abbandono di minori, maltrattamenti in famiglia e arrestato dai carabinieri della Stazione di Perugia dopo un’articolata attività di indagine. L’arresto è scaturito a seguito della denuncia sporta dalla coniuge alla quale  ‘l’orco’, ormai da diverso tempo, con violenza fisica e psicologica aveva costretto la donna a prostituirsi. La paura però delle ritorsioni nei confronti della figlia minore e l’intervento  dei Militari Operanti hanno permesso l’arresto proprio mentre si trovava in strada intento a controllare l’attività svolta dalla propria coniuge lungo uno dei principali viali della città.

http://www.perugiatoday.it/violenza-donne-arrestato-equadoregno-prostituzione.html

 

Romeno ubriaco tenta uccidere donna con coltellaccio

Palermo, 14 set. – Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, percosse, lesioni e minacce di morte nei confronti della moglie i carabinieri hanno arrestato a Canicatti’, nell’agrigentino, un cittadino romeno di 33 anni. Ad allertare i militari e’ stata la stessa vittima che lo scorso 9 settembre ha chiesto aiuto, dicendo che il marito, tornato a casa ubriaco, l’aveva picchiata, minacciando di ucciderla. Quando i carabinieri sono giunti nell’abitazione dei due, l’uomo, ancora in stato di ubriachezza, impugnava un lungo coltello e un noccoliere con cui aveva minacciato la moglie. Per lui sono cosi’ scattate le manette e, dopo le formalita’ di rito, e’ stato accompagnato nel carcere di Agrigento.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Agrigento-picchia-e-minaccia-di-morte-la-moglie-arrestato_32603320881.html

Pestata per anni da immigrato: “E’ tutto ok”

Milano – Per amore, idiozia e per proteggere il figlio di 4 anni, non lo ha mai denunciato ma ieri sera lui, 25enne di Santo Domingo, ha esagerato con le botte e lei, la sua convivente 28enne salvadoregna, ha chiamato la polizia, dall’appartamento di viale Corsica: arrestato per maltrattamenti in famiglia M.C., pregiudicato e con permesso di soggiorno in attesa di rinnovo. Dopo l’ennesima discussione per motivi legati alla convivenza, l’uomo ieri sera attorno alle 20 ha violentemente percosso la convivente che, in lacrime, si è poi rifugiata in camera, dolorante, ha chiamato i soccorsi ed è stata portata in codice verde all’ospedale Policlinico con lividi ovunque e forti dolori al capo e al torace. Ad aprire la porta agli agenti, intervenuti sul posto, è stato lo stesso arrestato che si è mostrato tranquillo e ha riferito che c’era stata una semplice lite nella coppia, i due convivono da tempo e hanno un figlio di 4 anni. A quanto riferito dalla donna, invece, la relazione è da mesi e mesi “tempestosa” con violente discussioni durante le quali il convivente, spesso ubriaco, la picchia. Mai una denuncia, però, in questi anni, “perché, anche se lui mi tradisce ed è violento, io sono innamorata. E poi devo proteggere mio figlio”.(Omnimilano.it)

 

Quando il marocchino è dentro casa: picchia a sangue la convivente


Il Messaggero

Quando l'orco è dentro casa: ubriaco picchia la compagna davanti
Il Messaggero
NOCERA UMBRA Picchia la convivente davanti al figlio minore. Le urla della donna allarmano i vicini che chiamano i carabinieri. S'è conclusa con l'arresto di un marocchino di 55 anni per maltrattamenti in famiglia una complessa vicenda che ha richiesto 

La pesta a sangue e la stupra: arrestato cingalese

Napoli, 10 set. – Per anni ha picchiato la moglie e l’ha violentata: un 30enne srilankese e’ stato arrestato dai carabinieri di Napoli e ora deve rispondere di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia continuati, lesioni personali e minacce aggravate. Fernando Jude Suraga Warnakulasurija e’ stato sorpreso e bloccato da militari dell’Arma in vico Cimmino, dopo una richiesta d’aiuto al 112, mentre all’interno della propria abitazione aggrediva a calci e pugni, minacciandola di morte, la consorte 32enne. Accertamenti hanno mostrato come le violenze avvenivano da tempo.

Forlì: albanese ‘pesta’ la moglie, permesso di soggiorno in regalo alla donna

L’uomo, un quarantenne di nazionalità albanese, senza precedenti alle spalle, è stato arrestato dagli agenti della Volante della Questura di Forlì con l’accusa di maltrattamenti in famiglia in flagranza.

I maltrattamenti, secondo quanto accertato dagli inquirenti, si consumavano tra le mura domestiche di un’abitazione in zona Romiti, dove la coppia risiede con i due figlioletti. A chiedere l’intervento del 113 sono stati i vicini di casa, dopo aver sentito urla e il pianto di un bambino.  Quando la pattuglia delle Volanti è arrivata sul posto per strada c’era una ragazza con un bimbo in braccio.

Con una crisi di pianto, ha spiegato di esser stata picchiata dal marito, arrivando persino a strapparle i capelli. Ad accendere la miccia una banale discussione. Il marito non voleva che la compagna andasse al lavoro in bicicletta. L’uomo, che nel frattempo si era allontanato in sella ad una moto, è stato presto rintracciato e portato in Questura per gli accertamenti del caso. La vittima, che nell’occasione ha riportato lesioni guaribili in sette giorni con ecchimosi su diverse parti del corpo, ha ricostruito la serie di violenze che ha subìto nel tempo.

Maltrattamenti, che, a dire della ragazza (poco più che trentenne), andavano avanti da circa tre anni, quando insieme alla famiglia è arrivata a Forlì. Dal racconto della giovane è emerso un marito particolarmente geloso, convinto che la compagna lo tradisse mentre lavorava. La vittima ha spiegato che era constantemente controllata dal compagno, verificando le telefonate sui cellullari.

Ogni litigio si trasformava con un’aggressione, anche alla presenza dei due figli. La donna non ha mai avuto il coraggio di denunciare il compagno, ma per paura si rintanava in un’altra stanza, dormendo sul pavimento pur di evitare le azioni violente del marito. Gli investigatori hanno ricostruito il quadro familiare anche con le testimonianze dei vicini. Già la scorsa settimana quest’ultimi avevano chiesto l’intervento del 112, ma la giovane aveva banalizzato come “semplice lite”.

Ricostruiti i fatti, i poliziotti hanno applicato la nuova normativa, arrestando il quarantenne per maltrattamenti in famiglia. Lunedì il giudice ha convalidato l’arresto (pm Filippo Santangelo), disponendo in attesa del processo la misura cautelare di divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima.

Ora permessino alla ‘maltrattata’. Forse è il primo caso di ‘autodenuncia’ per ottenere il permesso grazie al decreto Alfano-Kyenge-Letta?

 

Picchia la moglie poi aggredisce i carabinieri, arrestato – La Stampa


La Stampa

Picchia la moglie poi aggredisce i carabinieri, arrestato
La Stampa
Picchia e maltratta la moglie, poi se la prende con i carabinieri. È finito in manette un macedone di 37 anni residente a Vaglio Serra con l'accusa di violenza, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia. Alle 5 di mattina