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Di ritorno da Napoli con 30 grammi di eroina nello stomaco

 
Di ritorno da Napoli con 30 grammi di eroina… nello stomaco. Due
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volante-polizia La Squadra Mobile, sezione narcotici, ha arrestato due cittadini extracomunitari, Artafi Samir e Djedaiet Khaled di nazionalità marocchina ed algerina, rispettivamente di 30 e 32 anni, per traffico di sostanze stupefacenti. Artafi Samir  

Traffico di eroina, due magrebini in manette a Latina – il punto a mezzogiorno


il punto a mezzogiorno

Traffico di eroina, due magrebini in manette a Latina
il punto a mezzogiorno
La Squadra Mobile, sezione narcotici, ha arrestato due cittadini extracomunitari, ARTAFI Samir e DJEDAIET Khaled di nazionalità marocchina ed algerina, rispettivamente di 30 e 32 anni, per traffico di sostanze stupefacenti. ARTAFI Samir è stato
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Magistrati scatenati: sconto di pena anche allo stupratore marocchino

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

ROMA – Cinque anni di carcere al 24enne marocchino arrestato per lo stupro di una 48enne a Torpignattara, la scorsa estate. Accusato di violenza e furto (la borsa della donna), Khaled Bitre è stato processato con rito immediato ed ha goduto delle attenuanti generiche perché incensurato. La procura, rappresentata in aula dal pm Erminio Amelio – le indagini sono condotte dal collega Stefano Pesci – aveva chiesto otto mesi in più di carcere rispetto a quanto deciso dal gip Rosalba Liso. I fatti risalgono alla notte tra il 20 e 21 agosto. Anna Maria D., 48 anni, romana, si trovava su una panchina del parco Alessandrino intorno alle due di notte. Era scesa di casa decisa dopo una lite con il compagno. Bitre, dopo averla avvicinata, le ha fatto intendere di avere un coltello e – recita il capo di imputazione – l’ha afferrata con forza obbligandola prima a un rapporto anale, non completato per la resistenza della vittima, e poi a uno vaginale. Presa la borsa della donna, il marocchino si era poi allontanato. La 48enne, assistita dall’avvocato Cristina Cerrato, era presente in aula, da dove uscita scossa e tremante «ma sollevata». L’aggressore ha sempre sostenuto che lei fosse consenziente. Il comune di Roma si è costituito parte civile, rappresentato dall’avvocato Nicola Sabato: «Le violenze sessuali sono una piaga di questa città», ha detto nella sua arringa.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_gennaio_17/condannato-violentatore-torpignattara-2113589623319.shtml

Ora, stuprare una sola volta è “un’attenuante”. Che il magistrato vada a farsi “attenuare”.
E anche la richiesta del Pm è vergognosa: possibile che uno stupro – in questo caso “doppio” e ancora più traumatico – possa valere al massimo “sei anni” di carcere? Poi, ovviamente il Marocchino sarà un “detenuto modello” e uscirà tra un paio di anni, sempre che Bersamonti non faccia un nuovo indulto. In quel caso in carcere nemmeno c’entrerà.